-Si sta svegliando!- la voce del Bello del gruppo mi fece tornare alla realtà estirpandomi dal coma con forza e brutalità; non si stava così male da soli. Il limbo tra la vita e la morte, il mio piccolo rifugio fuori dalla realtà. Quei tempi erano finiti, adesso potevo veramente tornare alla vita normale.
-Si è svegliata! Ha aperto gli occhi! Chiamate la dottoressa Lisandri, forza!-
Non riuscivo a tenerli completamente aperti, ma questo era già un miglioramento. Passai il pomeriggio facendo esami su esami, e sebbene stetti distesa tutto il santo giorno tornai in camera comunque sfinita.
-Come stai?- mi chiese Cris con tono dolce, amorevole, come se davvero le importasse. Come se la persona in coma non era una ragazza appena conosciuta, ma uno stretto parente -Davide si è preoccupato molto per te-
-Davide?- chiesi abbozzando un sorriso, per quanto le forze me lo permettessero.
-Sì, proprio lui. Era molto preoccupato per te. Sembra duro, ma credimi, ha un cuore d'oro-
Prima che potessi rispondere arrivò uno sfrecciante Tony che mi lasciò un biglietto ai piedi del letto facendo finta di urlare ''Per Adriana!''.
-Chi ti potrà mai scrivere alle due di notte?- sussurrò la mia compagna di stanza cercando di sbirciare nel biglietto.
-Nessuno che ti possa riguardare!-
-Tanto ho già capito chi è: il nostro Bello!-
-Ma chi te l'ha detto, eh?- dissi facendo gesta con una mano, decisamente troppo poco convincente.
''Domani mattina alle nove in camera mia, devo dirti una cosa importante. Il ragazzo dei tuoi sogni, DAVIDE''
-Poco modesto il ragazzo- sbottò a ridere Cris, seguita a ruota da me.
-Si è svegliata! Ha aperto gli occhi! Chiamate la dottoressa Lisandri, forza!-
Non riuscivo a tenerli completamente aperti, ma questo era già un miglioramento. Passai il pomeriggio facendo esami su esami, e sebbene stetti distesa tutto il santo giorno tornai in camera comunque sfinita.
-Come stai?- mi chiese Cris con tono dolce, amorevole, come se davvero le importasse. Come se la persona in coma non era una ragazza appena conosciuta, ma uno stretto parente -Davide si è preoccupato molto per te-
-Davide?- chiesi abbozzando un sorriso, per quanto le forze me lo permettessero.
-Sì, proprio lui. Era molto preoccupato per te. Sembra duro, ma credimi, ha un cuore d'oro-
Prima che potessi rispondere arrivò uno sfrecciante Tony che mi lasciò un biglietto ai piedi del letto facendo finta di urlare ''Per Adriana!''.
-Chi ti potrà mai scrivere alle due di notte?- sussurrò la mia compagna di stanza cercando di sbirciare nel biglietto.
-Nessuno che ti possa riguardare!-
-Tanto ho già capito chi è: il nostro Bello!-
-Ma chi te l'ha detto, eh?- dissi facendo gesta con una mano, decisamente troppo poco convincente.
''Domani mattina alle nove in camera mia, devo dirti una cosa importante. Il ragazzo dei tuoi sogni, DAVIDE''
-Poco modesto il ragazzo- sbottò a ridere Cris, seguita a ruota da me.
-Sai che c'è? Ci vado ora!-
Prima che Cris potesse dire o fare qualcosa, mi avviai verso la camera del ''ragazzo dei miei sogni''.
-Ciao, ragazzo dei miei sogni-
-Ciao ragazza che molto presto cadrà ai miei piedi-
-Ne sei così sicuro?-
-Certo-
-Vedremo- mi piacevano le sfide, mi erano sempre piaciute e non mi sarei tirata indietro proprio quella volta.
-Scommettiamo?- chiese lui con quello schifoso ghigno beffardo.
-Scommettiamo. Se io cado ai tuoi piedi e vinci tu io dovrò stare con te una settimana.. se vinco io, invece, dovrai dire di essere gay davanti a tutti-
-Che problema c'è? Siamo in un ospedale-
-Oh, non qui, ma nella tua scuola-
In quel momento Davide si fece tutto d'un pezzo, si vedeva, era spaventato. Mi sarei divertita, questo era certo.
Spazio autrice:
Non so se sono più idiota io che pubblico quasi alle due di notte o voi che recensite le mie storie.. essere o non essere, questo è il dilemma.
E' molto.. corto, solo perchè è un semplice capitolo di passaggio. Vi ringrazio, tutte, una per una.
Non posso dilungarmi troppo perchè sto al cellulare con una mia amica, quindi.. ciaaaaaaao!
Prima che Cris potesse dire o fare qualcosa, mi avviai verso la camera del ''ragazzo dei miei sogni''.
-Ciao, ragazzo dei miei sogni-
-Ciao ragazza che molto presto cadrà ai miei piedi-
-Ne sei così sicuro?-
-Certo-
-Vedremo- mi piacevano le sfide, mi erano sempre piaciute e non mi sarei tirata indietro proprio quella volta.
-Scommettiamo?- chiese lui con quello schifoso ghigno beffardo.
-Scommettiamo. Se io cado ai tuoi piedi e vinci tu io dovrò stare con te una settimana.. se vinco io, invece, dovrai dire di essere gay davanti a tutti-
-Che problema c'è? Siamo in un ospedale-
-Oh, non qui, ma nella tua scuola-
In quel momento Davide si fece tutto d'un pezzo, si vedeva, era spaventato. Mi sarei divertita, questo era certo.
Spazio autrice:
Non so se sono più idiota io che pubblico quasi alle due di notte o voi che recensite le mie storie.. essere o non essere, questo è il dilemma.
E' molto.. corto, solo perchè è un semplice capitolo di passaggio. Vi ringrazio, tutte, una per una.
Non posso dilungarmi troppo perchè sto al cellulare con una mia amica, quindi.. ciaaaaaaao!