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Autore: Mushroom    14/06/2014    0 recensioni
È come risvegliarsi da un sogno. Un momento prima sei lì e ci stai ancora pensando, è ancora tutto davanti ai tuoi occhi. Un attimo dopo ci sono famiglie che si trascinano dietro cumuli di valigie, gruppi di turisti asiatici e uomini d'affari. Un attimo dopo sembra tutto così irreale, distante, come se non ti fossi mai mosso.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Burden
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: John Watson
Rating: SAFE
Avvertimenti: pre-serie, post war, slice of life
Conteggio Parole: 321
Note: Scritta per il gruppo facebook "We are johnlocked" con il prompt "Johnlock, lettere di un soldato". E non è esplicitamente Johnlock, ma se la contestualizzate con il loro incontro allora è almeno sottilmente e potenzialmente Johnlock XD (Nella mia testa). Il titolo è a caso. Qui trovate la raccolta con tutte le drabble.
Disclaimer: Niente è mio e niente mi appartiene.

Burden.

 

a soldier fights his sorrows, fears, & doubts 

before he even sees the battleground. 

a soldier fights his sorrows, fears, & doubts 
before he even sees the battleground. (1)

Il passaggio da un paese in guerra a uno senza guerra è così: file in aereoporto, aereo, confusione, cadaveri – dove sono i cadaveri? Dove sono le esplosioni e le armi e la sabbia? - e aria. C'è un aria diversa a Heathrow. È come risvegliarsi da un sogno. Un momento prima sei lì e ci stai ancora pensando, è ancora tutto davanti ai tuoi occhi. Un attimo dopo ci sono famiglie che si trascinano dietro cumuli di valigie, gruppi di turisti asiatici e uomini d'affari. Un attimo dopo sembra tutto così irreale, distante, come se non ti fossi mai mosso.
Eppure è reale, John lo sa. Si guarda intorno e vede un mondo estraneo. Non può aver sognato, perché se la porta addosso. Perché la guerra c'è e non si vede. E il doganiere la sta ispezionando, tutta la guerra dentro un bagaglio a mano – sta aprendo le sue valigie e guardando il suo elmetto e la sua pistola – dio, ha la licenza da qualche parte, la trova nelle tasche della divisa – e gli dice che è tutto perfettamente in ordine, che può andare. Anche quello sembra irreale. Ma il sudore sulla sua fronte è reale, il dolore alla spalla è reale – anche se il dolore dopo un po' smette di essere alla spalla. Se ne accorge mentre cammina. Quello? Quello è reale? Perché zoppichi, John Watson?
Alza gli occhi al cielo. Il cielo di Londra è grigio e tranquillo, c'è solo il fischio degli aerei che partono per portare famiglie e turisti asiatici e uomini d'affari in qualche parte del mondo, non per portare famiglie e turisti asiatici e uomini d'affari a sganciare bombe.
John, che sa che il dolore alla gamba non è reale e se ne frega, in quel momento vuole solo tornare a casa.
Si ferma. Pensa.
Non ha una casa. Non ha nessuno.
Impreca. Fanculo, chi se ne frega. Troverà un modo. Ha sempre trovato un modo.

 

   
 
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