Note: Konbanwa! Mai mi sarei aspettata di scrivere qualcosa su Teppei e Hanamiya nella stessa pagina, però a volte succede l’inaspettato; dunque, ecco qui la flash-fic senza pretese. Spero vi piaccia. Non capiva ancora perché Makoto Hanamiya si fosse fissato tanto con lui.
Gli aveva detto che era felice di rivederlo – ovvio che questa frase dovesse essere interpretata secondo la logica del re senza corona appartenente al Kirisaki; eppure, Teppei, nel guardarlo sembrò non serbare rancore alcuno. Semplicemente, gli ricordò cosa avesse patito durante il corso di tutto l’anno. D’altro canto, Makoto odiava chi gli metteva i bastoni tra le ruote, chi mandava in frantumi i suoi piani e si era incaponito con Iron Heart con l’intento di far perire quel cuore sotto una sofferenza causata da lui. La cosa per lui più sconvolgente era che, nonostante tutto, non riusciva a cambiare Teppei – meno che mai a piegarlo al suo volere. Lui aveva sempre quell’espressione misurata, pacata e quasi sorridente dinnanzi ai suoi compagni – s’imbronciava solo quando doveva proteggerli, come se la sua vita valesse meno della loro. Alla fine, era persino riuscito a dirgli che avrebbe voluto giocare ancora una volta: una detestabile superiorità. Teppei, invece, era contento di aver sconfitto le sue paure e di aver superato i preliminari per la Winter Cup. Pensava che Makoto fosse solo un adolescente problematico – come se lui non fosse altro che un vecchietto. |