Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Hilda Polaris    31/12/2004    9 recensioni
Avete presente l'ultimo lungometraggio di Saint Seiya, il Tenkai Hen(Capitolo dei Cieli)? Dovrebbe costituire l'intro ad una futura, auspicabile e finale "serie di Zeus", si spera di prossima produzione... Artisticamente magistrale e molto bello e nuovo rispetto agli altri OAVs, questo ha invece alcuni clichès tipicamente saintseiyani su cui ho concentrato la mia parodia. La quale non ha nulla di nuovo e quasi nulla di afferente alla storia del film, ma è semplicemente una "rivisitazione" dei dialoghi in chiave comica. Tenete presente che non ho mai visto il film con sottotitoli comprensibili, ma solo in jappo. E quindi, quello che c'è della storia originale è dovuto a mie precedenti letture della trama e al poco giapponese che conosco. Enjoy!!!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Uno pensa di essersi liberato di Seiya

Uno pensa di essersi liberato di Seiya.

Uno pensa di aver finalmente detto basta a cronometrarsi anche il lavaggio dei denti perchè bisogna fare in fretta se no Saori schiatta.

Uno pensa che, crepato Hades, gli altri dei si siano messi l'anima in pace e abbiano capito che la Terra non è disponibile nè per vendita nè per affitto.

Uno pensa di appendere l'armatura al chiodo o venderla al ferrivecchi e finalmente farsi una vita...

E INVECE NO!

 

Tenkai - Hen: Overture dell'Overture

 

Taaaanti anni dopo, in un posto lontano lontano, si svolge un concilio divino tra gli Olimpi.

 

Dei informi e nerastri: - Athena sta prendendo il monopolio delle guerre sacre e ci sta sfasciando la gerarchia... Si è ribellata alla FAMIGGHIA... Che si fa?

Zeus: - Una figliola disubbidiente va sempre punita. E, dato che io sono un dio giusto e savio, ucciderò anche tutti quelli che le sono corsi dietro in questi anni.

Dei informi e nerastri: - Sia lode a te, sommo ZEUS!

Zeus: - Sì, bando alle ciance, dopo l'ambrosia me la pagate voi. Apollo!

Apollo, capellone seduto con i piedi sul tavolo, si riscuote e si accende una sigaretta dalla chioma.

Apollo: - Oui, c'est moi!

Zeus: - Devi uccidere la tua sorellastra e tutti i suoi scagnozzi!

Apollo: - Che bello, un po' di casino!

Artemide: - Vengo anch'io, vengo anch'io!!

Zeus, sorridendo ad Artemide e alla sua quinta abbondante: - Apollo, ti faccio ritirare tardi solo se porti la tua sorellina con te!

Apollo: - E che palle! Ma perchè ogni volta che esco me la rifili?!

Zeus: - Perchè è ora che la tua sorellina minore conosca il mondo... Così, che so, magari le passa la fissa per la verginità e per i cervi...

Artemide: - Mi presenti la tua casta di Angeli, fratellone?

Apollo: - ...

 

  TENKAI - HEN: Overture (quella vera)

 

Scena iniziale: Strafigo mascherato in ginocchio su un satellite a pochissima distanza dalla Luna si accinge a partire per una missione segreta.

 

Poco dopo, in una baita amena in riva al lago regna un'atmosfera di pace. Ad un certo punto, tre figure luminose, di cui due dotate di ali, fanno la loro comparsa calando dal cielo.

 

Toma: - Vedete quello? (indica un tipo in sedia a rotelle) E' il galoppino di Athena. Cominciamo da lui.

Teseus: - Ma chi, quello sfigato in veranda?!

Odysseus: - Senti, la prossima volta di' ad Artemide di andarseli ad uccidere lei gli idioti sotto sedativo per elefanti... Con quello lì non c'è gusto!

Toma: - Lascia perdere e obbedisci, è un ordine della tua dea!

Odysseus: - Va beh, ma in cambio mi aspetto almeno che me la dia. Sotto con Mister Valium!

 

I tre gli rovesciano addosso una pioggia di giavellotti, ma riescono solo a ferirlo lievemente.

 

Teseus: - E che cactus, non riesco a prendere la mira!

Toma: - E' quello che ti succede a bere troppa tequila prima delle missioni. Ma a me sembra di sentire la presenza di qualcuno...

 

Così dicendo, lancia un giavellotto contro una vetrata, mentre Teseus e Odysseus fanno smorfie a Seiya approfittando del fatto che sia rincitrullito più del solito e che anche dopo il perforamento non abbia battuto ciglio.

 

Ad un  certo punto, i tre sentono arrivare una voce soave di donna. Compare Saori/Athena con un plaid in mano.

 

Saori: - Guarda che la finestra devi pagarmela!

Toma (ironico): - Contanti o assegno?

Teseus: - Ammazza che figa...

Odysseus: - Possiamo pagartela in natura, se vuoi, la finestra...

 

Saori, incurante, si dirige verso Seiya, fa scomparire i giavellotti e gli posiziona la coperta sulle gambe.

 

Saori: - Mi dispiace, ma ho fatto voto di non andarmene mai con i fighi. Voi perchè siete qui? Gradite una tazza di the?

Toma: - Non in servizio. Ora lasciaci uccidere Seiya. Giuro che dopo puliamo.

Saori: - Non prima di una tazza di the. E comunque, al servizio di chi?

 

In quella, diventa improvvisamente notte con tanto di mega luna.

 

Toma: - Caspita, qui sì che fa buio in fretta.

Saori: - Eggià, non esistono più le mezze stagioni... Ma io posso immaginare chi si diverte a spegnere le luci...

 

Compare Artemide, gli Angeli e Toma si inchinano con devozione approfittando del suo atterraggio per spiarle sotto la gonna.

Artemide: - Che bello fare la donna in carriera!

Saori: - Guarda non dirmelo... servita e riverita da una folla di uomini. Ciao, sore!!

Artemide: - Sì, ma tu perdi tempo assieme a quell'aborto in catalessi (accenna a Seiya)... Ti mancano le basi, ragazza mia!

Saori: - Come mai qui?

Artemide: - Sono tutti così i tuoi cavalieri? No, sai, perchè dovrei ucciderli...

Saori: - Gli altri in linea di massima sono belli... Sarebbe uno spreco ucciderli, sorellona!

Artemide: - E a te a che servono, se devi stare comunque a fare la crocerossina allo gnometto lì? Comunque, ordini di papino, e tu sai che se papino si incazza fa tuoni e fulmini...

Saori: - Uhm... Eddai, sore, magari mi tornano utili... Se li lasci stare ti do' il santuario, toh!

 

In mano di Saori compare l'emblema di Nike, simbolo del potere sul Santuario. Saori lo consegna ad Artemide.

 

Artemide: - E va bene. Ci sono ancora i Gold Saints lì? Perchè alcuni di essi mi farebbero rivedere le mie convinzioni...

Saori: - Li ho lasciati morire al muro del pianto.

Artemide: - Uffa, io l'ho detto che tu gli uomini non te li sai tenere! Vabbuò, mi ci apro un centro termale. Au revoir. Angeli, a me!

 

Gli Angeli la seguono scodinzolando.

 

                                ***

 

In uno strano limbo oscuro, le anime dei Gold saints, ignude, conversano con una serie di Dei informi e nerastri, fatti di una materia tipo blob e abbastanza schifiltosi.

 

Dei informi e nerastri: - Anvedi, questi sono quelli che hanno rotto il muretto ad Hades... Ci ha piagnucolato su per mesi e per ripararlo ha speso un patrimonio in calce...

Zeus: - Tocca punire anche loro, anzichennò!

Afrodite: - Spostati, boss, non li vedo bene!

Zeus: - Ferma, donna impudente! Non hanno veli addosso e tu non hai ritegno!

Afrodite: - Ma no, che hai capito, volevo vedere solo se il cavaliere dei Pesci fosse degno di portare il mio nome...

Zeus: - Con quel cinto lucidato di fresco? Non farmi ridere, ragazza.

Afrodite: - Che palle, mi sgama sempre i filarini... Anche con Adone è stato così... ;_;

Sion: - Ehm... Se a lorsignori interessa, potremmo accontentare la signorina e scansare la punizione?

Dei informi e nerastri: - Sognatela. E' già assai che t'abbiamo fatto Gran Sacerdote.

Saga: - Non dirlo a me; io ci avevo provato, a toglierlo di mezzo, ma voi m'avete scatenato contro mezzo Olimpo!

Zeus: - E comunque ho deciso: vi immergo tutti nel cemento che avete fatto comprare ad Hades distruggendogli il muro e vi lascio lì a meditare sui vostri misfatti.

Tutti i Gold Saints: - D'OH!!

 

                           ***

 

Nel frattempo, un incubo relativo allo scontro con Hades risveglia Seiya dalla catalessi.

Qualche giorno più tardi, mentre l'eroe (crudele ironia) è steso nel bosco, arriva Marin per sincerarsi delle sue condizioni.

 

Marin: - Te l'avevo detto di non giocare con quelli più grossi di te...

Seiya: - Sì, mammina.

Marin: - Basta con queste idiozie, ragazzino! Prima mi credevi tua sorella, e ora tua madre... non ti pare di esagerare?

Seiya: - E' che ho bisogno d'affetto...

Marin: - E dov'è Athena?

Seiya: - Boh.

Marin: - Ci sono dei momenti in cui una sacerdotessa si sente veramente una fallita... Se non la trovi vai al Santuario, no? Si dice che là succeda qualcosa di stran... ehi!

Marin trova un pendente dalla forma bislacca sul greto del ruscello.

Marin: - Io questo coso orribile l'ho già visto da qualche parte...

 

                                         ***

 

Seiya è arrivato al Santuario, dove si sono rotte le tubature per via dei lavori in corso e c'è acqua dappertutto. Barcolla visibilmente.

 

Seiya: - Accidenti, forse ci ho dato troppo con il rhum...

 

Risata satanica.

 

Shaina: - MUAHUAHUAH! Non mi stupirebbe!

Seiya: - Uh, chi si vede! Tu non eri quella che mi sbavava dietro?

Shaina: - Ho scoperto che Apollo è più figo, pivello. Che ci fai qua?

Seiya: - Cerco Saori.

Compare Jabu, e stavolta non è a quattrozampe.

Jabu: - Scordatelo, se è qui certo non ti diciamo dov'è, e se insisti ti picchiamo anche!

Seiya: - Uffa, ma i fatti vostri mai, eh?

In tutta risposta, prima Jabu e poi Ichi lo colpiscono e lo stendono a terra.

Ichi: - Sei più pippa dell'ultima volta, Seiya. Hai bevuto di nuovo?

Seiya: - Sì, dalla spada di Hades... Dov'è Saori?

 

Shaina gli risponde con una scarica elettrica a duemila volts, distrugge uno spuntone di roccia e lo precipita in un burrone, urlandogli: - Divertiti a cercarla!! Tanto ormai il Santuario è di Artemide, cicca cicca cicca!

 

Seiya si schianta in una grotta, ma come al solito, dato che è di gomma, si rialza barcollando e dopo un po' di corridoi sotterranei sbuca in un lago dove, chissà perchè, c'è lo scrigno con la sua armatura.

 

                                    ***

 

Intanto, Shun  sta giocando a fare Tarzan attraversando un burrone con le catene usate a mo' di liane. In cielo compare una figura alata.

 

Shun: - Un angelo?!

Teseus: - Qualcosa del genere. Sei pronto a morire?

Shun: - Non ho fatto neanche testamento! E comunque no.

Teseus lo costringe a ficcare entrambe le catene nella parete rocciosa e inizia a camminare su una di esse in perfetto equilibrio.

Shun: - Ma per caso sei Yuri Chechi?

Teseus: - No, sono il fratello segreto di Hagen con un look più cool. (Indica le proprie treccine rasta) Ora crepa.

 

Detto ciò, lo schianta un paio di volte fino a mandarlo a spiaccicarsi contro un monolito. Shun lo osserva e vi vede scolpite le facce deiGold Saints.

 

Shun: - UARGH! E che è 'sta cosa?!

Teseus: - Gli dei li hanno puniti per quel problemino al Muro del Pianto.

Shun: - Che scultura di pessimo gusto! Sono gli stessi che hanno costruito quella sottospecie di groviera azzurrino al posto del Santuario? Dovrei scambiare due paroline col loro architetto...

Teseus: - Ti ci mando a dialogare io. Da morto.

(prepara un altro attacco)

 

In quella sopraggiunge Ikki, avvolto da una tempesta di fuoco.

 

Teseus: - Avrei dovuto immaginarlo...

Ikki: - Chi osa fare bua al mio fratellino?

Shun: - Niisan, smettila di bruciare, stai facendo bollire l'acqua e la mia armatura è di metallo...

Ikki: - Questo maledetto ragazzino mi rovina sempre le entrate da figo!!

 

Teseus li scaraventa via entrambi.

 

Shun: - Hmm... Niisan, ennesima figura di emme, eh?

Ikki: - Parla per te! Io non mi faccio mettere sotto da Bob Marley platinato.

Teseus: - Come, prego?

 

Shun e Ikki attaccano insieme l'Angelo con una raffica di tutto il loro repertorio di colpi, uno dietro l'altro, disintegrandolo.

 

                                    ***

 

Seiya è riuscito ad indossare l'armatura e sta passeggiando fra rocce varie. Giunto ad una specie di canyon vi trova Hyoga in una bara di ghiaccio.

 

Seiya: - Ancora?! Ma sarà la decima volta che questo si fa congelare!

Voce da figo: - Il merito è mio.

Seiya: - Con chi ho il dispiacere di parlare?

Odysseus: - Odysseus, prego. Quello che non è fatto a viver come bruto.

Seiya: - Sai niente tu di un certo cavallo di Troia?

Odysseus: - Questa non è la sede adatta, gnomo.

Seiya: - Ha parlato Richard Gere... Hai le rughe sotto gli occhi! Finito tardi l'ultimo rave?

Odysseus: - Le rughe mi servono per l'aria da bel tenebroso. E poi, guardati allo specchio, pidocchio: magari il tuo problema fossero solo le rughe sotto gli occhi...

 

Detto ciò, lo colpisce con una coreografia acrobatica. Ma Seiya ha ancora da dire.

 

Seiya: - Ehi, Rudolph Nurejev, hai massacrato i miei amici e ora meriti una punizione: io li vendicherò!

Sul torace gli compare la "S" di Superman.

Odysseus: - Hai sbagliato film, gnomo:  i B - Movie della Marvel li stanno girando dietro quella collina.

 

Un altro balletto aria-terra terra-aria e Seiya è spiaccicato al suolo.

 

Seiya: - Va beh, vorrà dire che ti beccherai il mio colpo migliore.

Odysseus: - Mi sto squagliando dalla paura.

Seiya: - Pegasus Ryuseiken!!

 

Ad Odysseus non si scompiglia neanche un capello mentre blocca tutti i colpi di Seiya a mezz'aria.

Seiya: - Eeh? Chi ti ha insegnato a fare così?

Odysseus: - Il mio maestro Morpheus: tra -eus ci si intende. Welcome to the real world...

 

E gli rilancia tutti i suoi colpi con il solito balletto acrobatico. Seiya sta per essere disintegrato, ma giunge Hyoga redivivo ad aiutarlo, accompagnato da Shiryu.

 

Odysseus: - Oh no, ancora loro.

Hyoga: - Seiya, questo lascialo a noi...

Odysseus: - Se va come l'ultima volta in cui hai detto questa frase mi farò le matte risate.

Seiya: - Benissimo Hyoguccio, buona patata bollente!

 

E fila via come un lampo.

 

Hyoga: - Veniamo a noi.

Odysseus: - Il vostro amico è un impavido, eh?

 

                                    ***

 

Frattanto, non si sa come e non si sa perchè, Seiya è finito in un deserto. Si sa che in Grecia i deserti tipo Sahara sono oltremodo diffusi.

Qui trova ad aspettarlo Toma di Ikaros.

 

Seiya: - Oh no, un altro...

Toma: - Bando alle ciance e combatti.

Seiya: - Mica sai dov'è Saori?

Toma: - Capirai chi se ne frega di Saori... Starà sacrificando la sua vita per Artemide, che ne so... La mia dea è molto più bona.

Seiya: - Come ti permetti? Pegasus Ryuseiken!

Toma: - Sei troppo lento, idiota!

 

E lo sfascia di scosse elettriche, finchè una roba non gli piove in mano.

Toma: - Che è questo?

Marin: - Solo tu potevi portare una schifezza del genere. E il bello è che mammà e papà lo avevano rifilato anche a me! Ma io ho il buon gusto di non metterlo al collo.

Toma: - E tu chi accidenti saresti?

Marin: - Piacere, Marin. Sono tua sorella maggiore. How are you, bro?

Toma: - Tu... Cosa?!

Marin: - Sì, non ricordi quando eravamo bambini sporchi seduti a terra e con i vestiti stracciati?

Toma: - Sto cercando di rimuovere... -__-

Marin: - Ricorda!!

 

Per tutta risposta, Toma inizia a tempestarla di pugni e colpi vari.

 

Seiya: - Affettuoso il tuo fratellino, Marin - san!

Toma: - Taci, pidocchietto!

Marin: - Dimenticavo! Seiya è il tuo gemello astrale...

 

Seiya viene precipitato nell'ennesimo burrone e finisce nell'ennesimo lago, Marin va via sconsolata.

 

                                        ***

 

Luce di Luna, atmosfera romantica, notturno.

Toma è sullo stesso satellite della scena iniziale, e sta meditando su quello che gli ha detto Marin, con un po' di dubbi amletici per la testa circa la propria vera identità. Ad un certo punto compare Artemide, indossando una tunica trasparente.

 

Toma si inginocchia.

Artemide: - Ikaros! Bello di mamma tua!

Toma: - Per favore!! Oggi mi hanno già rimediato una sorella maggiore psicopatica e un gemello astrale che sembra un goblin. Ne ho avuto abbastanza di parenti...

Artemide: - D'accordo, tentiamone un'altra.

Artemide si inginocchia davanti a Toma e gli accarezza il viso.

Artemide: - Cattivi Saints che ti confondono le idee. Se rimani ai miei ordini sarai l'uomo più felice del mondo, garantito!

Toma: - Ecco, quest'argomento è già più valido...

Artemide gli si struscia un po' su e gli da una palpatina al sedere.

Toma: - Accidenti, mia dea, tu sì che sai convincere i tuoi cavalieri... Ma non ti eri votata alla verginità eterna?

Artemide: - Al diavolo, ho migliaia di anni e sarà anche ora che cominci a divertirmi. Lo dice anche papino, lo dice! Se resterai ai miei ordini sarai il primo eletto!

Toma: - Tu ordina  e io eseguo, mia signora!

 

Più tardi, Seiya, che nel frattempo era riuscito a risalire dal burrone, sta continuando a barcollare tra canyon di roccia e rovine, sempre con i piedi a mollo.

 

Seiya: - In questo posto gli idraulici non sanno neanche cosa siano...

Toma: - Hai bevuto di nuovo, eh?

Seiya: - Ma si può sapere che vai cercando da me, tu altro?

Toma: - Mi è venuta una voglia irrefrenabile di farti a pezzi. Ma ti risparmierò se inizierai una terapia dagli Alcolisti Anonimi.

Seiya: - Capirai, quelli ci hanno già rinunciato, con me... Fatti sotto!!

 

Ma non fa neanche in tempo a muoversi che Toma riprende a sfracannarlo di scosse elettriche.

 

Seiya: - Maronna, ti hanno mai detto che esistono i materiali isolanti?

Toma: - Com'è che questo non crepa mai?

Seiya: - Devo essere invincibile per contratto.

Toma: - Se accettano di rendere invincibile te, alla Toei devono essere ridotti proprio alla frutta...

Seiya: - Scusa, eh, ma tu non dovresti meditare su Marin? Non te ne sbatte niente di quello che ti ha detto?

Toma: - Una pazza furiosa ti rifila un ciondolo e si spaccia per tua sorella. Subito dopo, una granfiga bionda con la quinta abbondante e per giunta vergine, ti promette che se te ne freghi della pazza furiosa sarai il primo... Tu cosa sceglieresti?

Seiya: - La pazza, presumo.

Toma: - Ah sì, dimenticavo che tu sei cretino.

 

Toma lancia un ennesimo elettroshock a Seiya scaraventandolo lontano parecchie centinaia di metri fino alla scalinata di una camera sotterranea piena d'acqua. Lì, appena riprende i sensi, il cavaliere (crudele ironia 2) vi scorge Saori, immersa nell'acqua fino alla vita, con il braccio che gronda sangue.

 

Seiya: - Athena, ma che stai facendo?

Saori: - I Gold Saints sono di pietra, il mio santuario è ridotto ad un colapasta celeste, mia sorella maggiore mi fa i dispetti e i miei cavalieri di bronzo fanno figure del cavolo una dopo l'altra. Mi taglio le vene.

Seiya: - Beh, ma io sono giunto fin qui...

Saori: - Vedi che è solo per via del contratto con la Toei.

Seiya: - Ma alla fine ci sono. Su, vieni fuori che fa freddo.

Saori: - Non se mi riscaldi...

Detto ciò, abbraccia Seiya mettendo la sua testolina fra i seni.

Seiya rimane immobile e assume un'espressione da bradipo ebete.

Saori: - Accidenti a me, ma perchè mi sono fatta sfuggire quella volta con Saga?

 

Saori comincia ad allontanarsi risalendo le scale.

 

Seiya: - Il tuo vestito è trasparente, Athena.

Saori: - Guardalo bene, perchè dopo quello che NON hai fatto poc'anzi è l'unica cosa che vedrai. E comunque, ho deciso di riprendermi il Santuario.

 

Appare Artemide con la solita tunica semitrasparente e portando in mano l'emblema di Nike. Senza protestare lo restituisce a Saori.

Artemide: - Ah, guarda, per me puoi pure riprendertelo: i Gold Saints non ci sono e da sola alle terme non ci faccio niente. Però in cambio uccidimi Seiya, per favore. E' un fastidio per gli occhi.

Saori: - Va bene, sorellona, faccio in un minuto.

Seiya: - Come scusa?

Saori: - Seiya, preparati a morire...

Seiya: - Ah, mia dea, stai facendo finta, vero? Fingerai di uccidermi per ingannare Artemide, vero? Che dea generosa...

 

Per tutta risposta, Saori gli conficca lo scettro di Nike nella pancia.

Seiya stramazza a terra, e Saori lo riporta in superficie portandolo in braccio.

Giunta in uno spazio aperto illuminato dalla luna, lo depone per terra.

Seiya si riprende.

Saori (tra sè e sè): - Cacchio, ho sbagliato mira! A mia sorella tutto questo non piacerà...

Seiya: - Oh, adesso mi sento molto meglio.  Sai, Athena, hai anche scacciato i postumi della maledizione di Hades, bucandomi.

Saori: - Sì, quando mi ci metto sono meglio della cocaina nello scacciare i brutti pensieri. E comunque sei vivo, adesso con Artemide te la sbatti tu.

Seiya: - In effetti vorrei farlo, ma c'è prima Toma.

Saori: - Adolescente pervertito, intendevo in un altro senso!!

Seiya: - Ah... Ops! vabbè, ma allora ad Artemide ci pensi tu.

Saori: - E ti pareva. Stavolta non ti sprechi neanche ad affrontare il nemico finale, eh?

 

Compare Artemide.

 

Saori: - Ahi ahi ahi, l'ha scoperto...'^^

Artemide: - Credevi di farmi fessa, eh?

Saori: - No. E' la mia mira che fa cilecca. Ma posso sempre rimediare facendoti secca.

Toma: - Non preoccuparti, mia dea, al nanerottolo ci penso io.

Artemide: - Bravo Ikaros, tu sì che sai rendere felici le donne!

Toma: - Aspetta che tutto questo sia finito e ti renderò felice come si deve, bambola...

Saori: - Ma perchè devo sempre ritrovarmi ad invidiare i cavalieri delle altre? Con Hilda succedeva la stessa cosa!

 

Seiya e Toma iniziano il loro terzo round.

Toma: - Com'è che stavolta riesci a resistere all'elettroshock?

Seiya: - E' finita la pacchia, bello. Adesso siamo pari.

Toma: - Se non fosse che tu con le donne non ci sai fare, potrebbe anche darsi di sì.

E continuano a mazzularsi a vicenda con allegria, finchè Seiya non riesce a distruggere l'armatura di Toma e a precipitarlo in un fosso nel pavimento.

Toma: - Ma se siamo pari perchè devi vincere?!

Seiya: - Perchè ho un contratto di ferro con la Toei, amico; e tu non puoi farci niente!! Gne gne!!

Toma: - Odio i raccomandati, specie se poi hanno quella faccia di cacchio...

 

Ma prima che precipiti, giunge Marin a salvarlo. I due atterrano sul pavimento abbracciati.

Toma: - Oh no, la pazza!

Marin: - Ti ho salvato la vita, ingrato! Adesso riconosci che sono tua sorella?

Toma: - Oddio, i ciondoli schifosi...

Marin abbraccia Toma.

Marin: - Che bello, ti sei ricordato! Uhm... Sai che sei venuto su proprio bene, fratellino?

Toma: - Sì, ma intanto ridotto così come mi presento ad Artemide?

 

Artemide, frattanto, ha materializzato un arco ed una freccia d'oro e mantenendoli davanti a se con la telecinesi si appresta a sbuchettare Saori.

 

Seiya, dopo aver raggiunto le due: - Ahò, ma per contratto la scena finale con la freccia dovevo farla io!!

Artemide: - Qui il copione lo decido io. Athena, non ti ribellare o lo dico a papino!

 

La freccia viene scagliata, ma davanti ad Athena sopraggiunge Toma, che la becca in vece sua. Athena lo abbraccia da dietro.

Saori: - Oh no!! Di nuovo il più bono della serie che mi muore tra le braccia!! Ma gli sceneggiatori sono sadici o che?

Seiya: - Tra l'altro mi ha rubato la gloria...

Artemide: - Ikaros, eccheccavolo! Pensare che t'aspettavano millenni di beatitudine!!

Toma: - Zeus mi avrebbe ridotto molto peggio se gli avessi deflorato la figliola... Credimi, è meglio così.

Artemide: - Ma se è stato proprio papino a mandarmi qui per farmi passare la fissa!!!

Toma: - D'OH!!

 

Fa qualche passo caracollante e crolla depresso fra le braccia di Marin. Il quiz delle prossime puntate sarà: è vivo o morto?

 

Artemide è oltremodo contrariata: - Hai visto che hai fatto, peste? Non sei autorizzata a far sacrificare i miei per il solo fatto che tu sei rimasta senza uno straccio d'uomo!

Seiya: - E io che sarei, scusa?

Artemide: - Tu saresti lo straccio, presumo. Vieni qui che ti polverizzo.

Saori: - Lascialo in pace, già è quello che è...

Artemide: - Senti, sorella, tu per oggi hai già fatto abbastanza. Per punizione non ti presto più i miei reggiseni di pizzo (anche perchè tu dentro ci metti l'ovatta per figheggiare in giro) nè le mie minigonne. Così impari. Crogiolati nel tuo guardaroba con tre abiti schifosi.

Saori: - Noooooo, sorellona cattivona!

Artemide: - E in più glielo vado a riferire a papino, che sei stata cattiva!!

Saori: - Argh! Quello mi fulmina!!

 

In  quel momento l'intero ambiente s'illumina di una luce rossastra. Compare un tipo con la testa fiammeggiante alto circa tre metri. Il suo aspetto tranquillizza come quello di Marilyn Manson.

 

Apollo:  - Che sia rosso!

Artemide: - Che sia blu!

 

L'ambiente cambia colore.

 

Apollo: - Artemide, non rompere i maroni e lasciami fare la mia entrata. Che sia rosso!

 

L'ambiente si ricolora di rossastro.

 

Apollo: - Ehi, marmocchie, avete finito di accapigliarvi?

Saori: - E quest'altro chi è?

Apollo: - Sono tuo fratello Apollo.

Saori: - Apollo?! Occielo, ti sei tinto i capelli e ti sei dato al Death metal, con quella voce?

Apollo: - Diciamo che m'ero rotto di stare nel tempietto a suonare l'arpa.

Artemide: - Bro, hai di nuovo lo sguardo vacuo. Papino non ti aveva proibito le canne?

Apollo: - Se glielo dici non ti faccio più uscire con me la sera, e non ti presento più i miei amici. Ho un'altra decina di Angeli...

Artemide: - Sarò muta come un pesce. Mi aiuti a risolvere il problemino? (accenna ad Athena e Seiya)

Apollo: - Perchè quando combini guai io ti devo sempre risolvere le cose?

 

Ma non se lo fa ripetere due volte e solleva Athena dal suolo prendendola per il collo. Dopo un po' la lascia andare. Seiya interviene tentando di colpirlo.

Ad un certo punto, Seiya e Saori si ritrovano ignudi in una specie di limbo vuoto e luminoso.

 

Seiya: - Piuttosto grande, come alcova...

Saori: - Allontanati, ragazzino, l'ho capito che al momento del dunque tu non combini un tubo.

Seiya: - Non potrei avere una seconda occasione?

 

Risata demoniaca, e Apollo fa la sua comparsa.

 

Seiya: - GUARDONE!!

Apollo: - Ma sei pazzo? Guardando te al massimo mi faccio due risate... Quanto ad Athena, invece... Se solo non fosse mia sorella...

Saori: - La volta scorsa non ti sei fatto problemi a baciarmi.

Apollo: - La volta scorsa ero ancora la fata turchina che suona l'arpa. Adesso mica mi limiterei a quello!

Saori:  - Glom...

Seiya: - C'ero prima io.

Apollo: - Scansati, pulce.

Seiya: - La vedremo!!

 

Comincia il combattimento.

 

Dopo qualche secondo, gli sceneggiatori della Toei si rendono conto che costringere il pubblico a sopportare oltre Seiya nudo porterebbe il film ad essere un fallimento totale ai botteghini. Interrompono quindi tutto improvvisamente e sullo schermo compare in sovraimpressione una scritta che dice: "Scusateci... Andiamo a fare il resto della serie così vi facciamo dimenticare le chiappe di Seiya e raggranelliamo qualche speranza di vendere i DVD."

  
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