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Autore: SeryChan    13/08/2008    2 recensioni
-Edward e Roy vivono insieme da oramai cinque anni. Ma purtroppo da tre anni Edward ha perso la parola ha causa del trauma subito dalla perdita del fratello Alphonse Elric. Ma Roy come vive questa situazione?-
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata alle persone che mi vogliono bene <3

 

Mute soul [anima muta]

 

-Edward e Roy vivono insieme da oramai cinque anni.

Ma purtroppo da tre anni Edward ha perso la parola ha causa del trauma subito dalla perdita del fratello Alphonse Elric.

Ma Roy come vive questa situazione?-

 

 

 Si, certo noi possiamo camminare dove altri non ne hanno la possibilità.

Ma, Mio Caro cosa ci vuoi fare se sono tutti così ignoranti?

Mi raccontavi ogni giorno di un posto che riservi solo alle persone che ami.

Un puzzle dove ogni pezzo combacia, forze qualche piega nell'incastro a cui si può sempre rimediare.

Sei ancora un bimbo.

Sei tenero.

Eppure....

Il tuo corpo brucia di vendetta.

Le fiamme ti rapiscono dalla tua innocenza.

E' stata bastarda la vita con te, ti ha portato via la madre quando ancora non sapevi.

 

Ti portò via anche l'ultima persona che amavi.

 

Se la tua vita fosse una persona distaccata da te, l'avrei bruciata lentamente, assaporando il profumo della carne che lentamente bruciava.

Le sue urla sarebbero state piacere sessuale... Mi avrebbero sedotto finche la tua vita non avrebbe emesso il suo ultimo straziante latrato.

In quel momento mi sarei riempito di te. Sarei venuto con un orgasmo pari a quello di un maiale.*

 

Bensì devo ancora sopportare la vista di un peccatore sofferente che cerca rifugio del piacere carnale.

 

Concepisco il tuo dolore come un' ago che penetra e fuoriesce dalla pelle ininterrottamente.

Mi stai rendendo il giocattolo che io non voglio essere.

 

Il tuo silenzio,

il tuo modo di rispondere sbattendo la tua fottuta mano sul mio cazzo.

Ti hanno tolto la parola.

Ti sei tolto la parola.

 

Leggi e accarezzi il mio petto.

Mangi e accarezzi la mia chioma.

 

Sono diventato il tuo cibo.

Se me ne andassi, ti accasceresti a terra implorandomi di aiutarti infilando mani ovunque.

Ma no, non parleresti mai.

Useresti il tuo corpo per implorarmi.

Saresti disposto a farti scopare in mezzo alla strada.

 

Ti abbandono.

Ti lascio.

Mettila come vuoi.

 

Esco da casa mia con la mia valigia, senza una meta, ma con un dolore atroce che mi stringe l'organo vitale.

 

 

"Non farlo."

 

"Non andartene."

 

Lo guardo.

Gli accarezzo una guancia e mi dirigo verso la porta.

Cosa credi che faccia bene andarsene?

Mio Caro, salutami un ultima volta.

 

"IO TI AMO!TI AMO! SMETTILA RIMANI! STUPIDO TI AMO!"

 

Urli tra i feroci singhiozzi mentre le lacrime non sono più semplice acqua.

 

"Non andartene, TI SCONGIURO!"

 

Il sangue colora le tue gote.

 

Ancora uno sguardo.

 

Arrivederci Edward.

 

"RIMANI!! TI AMO" NON ANDARTENE."

 

Urli ancora nonostante io sia già all'entrata del condominio.

Le sento, anche fuori.

 

Rimango imbambolato a guardare il cielo.

 

Scusami. Scusami. Scusami.

 

Non posso restare. 

 

La tua voce all'improvviso si fa vicina.

 

"Non andartene"

 

Mi cingesti il busto con le braccia imbrattandomi di lacrime rosse la giacca.

 

"Se solo mi avessi rivolto la parola almeno una volta in tre anni... Forse avrei potuto non andare."

 

"Qualcuno una volta mi ha detto che ci si accorge di amare veramente le persone quando si è sul punto di perderle..."

 

"Quel qualcuno non sapeva quanto è dura resistere al dolore di perdere la persona che si ama ogni giorno."

 

Raccolsi una lacrima dalla tua guancia.

L'assaggiai.

 

"Queste hanno il sapore..."

 

Mi mettesti un dito sulla bocca zittendomi.

 

"Per favore. Resta qui con me. Non chiedo altro."

 

Presi la tua mano e la portai sul mio petto.

 

Mi schioccasti un bacio sulla guancia.

 

I nostri sorrisi si incontrarono.

 

"Ti amo"

 

Sorridesti e impugnasti la mia mano che però inetavilmente scivolò via.

 

"Addio."

 

 

Cadesti a terra raccogliendo il tuo viso tra le mani, singhiozzando di non farlo.

 

 

Non andartene

 

 

Abbassai il mio cappello sul viso e piansi.

Piansi. Mi pentì.

 

Ma non tornai più indietro.

 

 

 

 

Due anni dopo

 Presi il treno e ritornai a Central City. Non avevo mai smesso di amarlo e adesso dopo due anni ritornavo.

Ritornavo per riprendermi ciò che mi era stato strappato dalla mia stessa ignoranza.

Arrivai a casa “nostra”, feci le cinque rampe di scale correndo. Volevo vederlo. Abbracciarlo.

La porta mi si aprì davanti come se lo sapesse.

 

 "Ciao Ed"

 

 

Non ricevetti un saluto bensì mi corresti incontro abbracciandomi più che potevi.

 

"Sapevo che saresti ritornato. Ti aspettavo."

 

Sorrisi e ti baciai.

Un bacio lento profondo che conteneva istinti e sentimenti repressi.

 

"Da oggi in poi la vita non potrà far altro che sorriderci"

 

Avevo ragione.

Avevo ragione e ne ero felice.

 

Edward questa volte sei stato tu ad uccidere la vita.

 

 

 

_______________________________________________________________

*L'orgasmo di un maiale dura in media 30 minuti.

Kira

 

 

  
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