L'Attimo.
C’è qualcosa di così doloroso in un attimo.
L’attimo ha potere assoluto e completo su di noi e sulla nostra persona.
Può decidere se il mondo andrà avanti o se si accartoccerà su sé stesso, portandoci alla distruzione.
L’attimo è una creatura antica, ci sorride e poi ci spezza.
Ci fa gioire o può essere il perché del nostro dolore più intenso.
Non è qualcosa che possiamo toccare con mano, ma possiamo vederne le conseguenze.
L’attimo non è misura di gesti che formeranno la nostra storia, ma parte di essa.
Influisce e imprigiona, catturando e liberando insieme.
L’attimo non è preda ma predatore di noi poveri indifesi, con l’idea di essere padroni della nostra stessa vita, ma che a sua volta è controllata da ciò che non possiamo prevedere.
Sono condizioni che non possiamo patteggiare, dominatrici dell’universo da quando ha avuto inizio, e fino al giorno in cui vivrà.
L’attimo è costruttore e distruttore insieme.
Ritmi lenti ma incalzanti scandiscono gli attimi che compongono la vita: ti stordiranno, ti ipnotizzeranno ma non si fermeranno.
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