Kuroko no Basket, 'Lemon' di Princess Kurenai su EFP Fanfiction

Titolo: Lemon
Fandom: Kuroko no Basket
Personaggi: Aomine Daiki, Wakamatsu Kousuke
Pairing: AoWaka
Genere: Introspettivo
Rating: SAFE
Avvertimenti: OneShot, Shonen ai
Conteggio Parole: 440
Note: 1. Fic proveniente dal mio askblog (Sharara ☆ Goes On) scritta con il prompt: Vediamo... e se ti dicessi qualcosa come Aomine/Wakamatsu? prompt:... limone? beh, qualcosa di divertente XD
2. E poi boh… Aomine è un idiota. Ma mi sono divertita XD

L’intera squadra della Touou era ormai abituata a vedere Wakamatsu e Aomine punzecchiarsi e discutere. Per un motivo o per l’altro, il nuovo capitano aveva sempre qualcosa da ridire sull’atteggiamento di Daiki che, ovviamente, non faceva nulla per evitare la sua ira.

Certo, il comportamento del più giovane aveva subito un netto miglioramento dopo la sconfitta dell’anno prima contro il Seirin, ma certe cose sembravano non voler proprio cambiare e, a detta di Momoi, sembrava quasi che Aomine trovasse divertente far arrabbiare Wakamatsu.

Di conseguenza quando Daiki prese possesso del contenitore di plastica con i limoni che aveva amorevolmente preparato Sakurai, già sapeva che il suo capitano sarebbe arrivato a reclamare quel piccolo recipiente. Infatti, Kousuke non esitò neanche per un istante a strapparglielo di mano apostrofandolo con un: « Non sono solo per te, bastardo!»

Ryou provò subito a far loro presente che: « N-ne ho preparati due! S-scusatemi! Vi prego scusatemi!», ma puntualmente i due atleti lo ignorarono. E mentre Aomine, cercava di allungare le mani per prendere un’altra fettina di limone, Wakamatsu cercava invece di mangiarle il più velocemente possibile tenendo il contenitore lontano dall’altro.

Solo quando Kousuke si ritrovò tra le dita l’ultima fettina di limone entrambi si fermarono, e scoccando al più giovane un'occhiata furente e superiore, il capitano si apprestò a chiudere le labbra su una buona metà di quell’ultima fettina, ben deciso a gustarsela lentamente e senza strafare come poco prima.

Aomine, tuttavia, non sembrò seccato dal suo atteggiamento, anzi: gli rivolse un ghigno compiaciuto prima di afferrarlo per il mento, costringendolo ad immobilizzarsi per qualche istante.

Walamatsu non riuscì a reagire prontamente a quella rapida presa, men che meno quando l'altro ragazzo si avvicinò pericolosamente al suo viso. Sgranò gli occhi, emettendo poi un verso quando Aomine morse la fettina di limone che ancora sporgeva dalle sue labbra.

Daiki gli rivolse un sorrisetto soddisfatto quando si allontanò, e Wakamatsu fu quasi certo di andare letteralmente in fiamme, soprattutto quando si rese conto degli sguardi attoniti degli altri membri della squadra. Boccheggiò come un pesce nel tentativo di recuperare l'abilità di respirare e di parlare, poi lasciando esplodere tutta la sua rabbia e l'imbarazzo riuscì solamente a scagliare contro Aomine il contenitore di plastica ormai vuoto - che venne prontamente schivato dal ragazzo.

Sakurai, spaventato da quella reazione tanto quanto dalla scena a cui aveva appena assistito, sussultò iniziando a gemere qualche scusa che Kousuke neanche sentì. Gli fischiavano così tanto le orecchie che non sentì neppure le proprie urla e gli insulti che iniziò a rivolgere ad Aomine mentre gli altri suoi compagni di squadra cercavano di impedirgli di saltargli addosso.