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Autore: MerasaviaAnderson    15/06/2014    0 recensioni
• { Flashfic ~Johanna!centric ~ 394 parole}
Dal testo:
"Le urla del ragazzo si fanno sempre più lontane, lo staranno portando in chissà quale posto a fargli chissà quale tortura. Ormai ci siamo abituati alle torture giornaliere e gratuite. Ci siamo abituati alle nostre urla."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Johanna Mason, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll be strong

 
 
Mi accovaccio a terra, in un angolino della sudicia cella in cui sono rinchiusa.
Non ne posso più di sentirlo urlare.
Mellark in modo così straziante da farmi prendere i brividi. Io conosco benissimo le sue urla e lui le mie. Chissà a quale pena dell’inferno lo avranno condannato, quei bastardi.
Giuro che se potessi in questo momento prenderei la mia scure e lo ucciderei, giusto per non farlo soffrire più, magari quando poi lo raggiungerò all’altro mondo mi ringrazierà.
Ma sta soffrendo, soffre come un cane ed io non posso far nulla per lui. Cazzo, se Everdeen fosse al mio posto impazzirebbe.
“Abbiamo bisogno di te per porre fine a questi Giochi.”, bella fregatura, Plutarch Heavensbee! Sarebbe stato meglio morire in quella stupida Arena, piuttosto che stare qui a passare le pene dell’inferno, a sentire Mellark gridare come se gli stessero strappando via l’anima e ascoltare i lamenti della ragazza del 4 … Annie.
Già quella è mezza pazza di suo, ma questi stronzi la faranno impazzire ancora di più. Immagino cosa potrebbe pensare Finnick di questa situazione. Inizierebbe a fare battute per “rallentare la tensione” finché non gli raserebbero la testa come hanno fatto con me una settimana fa.
Io volevo solo difendere Mellark, prima che gli facessero quella merda di ferita sul fianco. Il poveretto non può neanche alzarsi in piedi, gli hanno portato via la protesi.
Se solo potessi andare ad uccidere quel bastardo di Snow lo farei all’istante e magari mi mangerei anche la sua carne a colazione!
Le urla del ragazzo si fanno sempre più lontane, lo staranno portando in chissà quale posto a fargli chissà quale tortura. Ormai ci siamo abituati alle torture giornaliere e gratuite. Ci siamo abituati alle nostre urla.
Ripenso a lui* e alle torture che Capitol City gli ha inflitto solo perché l’amavo. Brutti bastardi, un giorno la pagherete.
Sento una lacrima scendermi sulla guancia.
No, cazzo, Johanna. Non puoi piangere. Tu sei quella forte, ricordi?
Mi asciugo la lacrima e mi chiudo a riccio nell’angolino della stanza. Non faccio in tempo neanche a chiudere gli occhi che altre urla attirano la mia attenzione. Stavolta è il turno di Annie e scommetto che tra poco riceverò qualche sorpresina anch’io.
Ma io non sono debole come loro. No. Io sono forte.
E ce la farò.
Vincerò anche questa sfida, questa guerra.


Angolo autrice:
Bene benissimo!
Eccomi di nuovo qui! u.u
Questa volta con una One Shot sulla nostra Johanna.
Bene, che dire?
Diciamo che non sono molto abituata a scrivere dal suo punto di vista,
ma questa volta ho cercato di immedesimarmi in lei e descrivere le sue sensazioni
quando sentiva le urla di Peeta e di Annie.
E' una OS nata un po' per caso, anche perché la trama doveva essere completamente diversa, 
poi alla fine mi è venuta in mente questa ... e l'ho scritta!:)
Spero che vi sia piaciuta!;)
Un bacio♥
_merasavia.

 
*lui è una persona cara a Johanna che le è stata portata via dalla violenza di Capitol City come "vendetta". Ho sempre immaginato che - prima dei Giochi - Johanna fosse una ragazza molto solare e simpatica e che avesse anche un fidanzato, così ho fatto un piccolo collegamento qui al fatto che a Johanna non è stata portata via solo la famiglia, ma anche altre persone che amava.
   
 
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