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Autore: roro    13/08/2008    10 recensioni
Piccola Flash-Fic su Kagome e i suoi sentimenti, nata da una frase di "F. de la Rochefoucauld".
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Shot - frase celebre
Salve a tutti!
E ben ritrovati!
Allora... come dico da un po'... Sto esagerando con le Shot!!!
Ma... E' colpa di Megggg!!! XD La mia adorata sensei mi ispira un casino, sapete? Mi basta parlare con lei, che le idee iniziano a scorrere in me come un fiume in piena, inarrestabile.
E finisco con lo scrivere QUESTO. Un delirio scritto di getto. Quindi, non assicuro niente -io lo ritengo mostruoso...-.
Cercavo frasi famose, è l'occhio mi è caduto su di una frase in particolare.
Mi ha ricordato Kagome, e la Shot è nata così.
Possiamo definirla "Difendiamo Kagome", in effetti. Per tutti quelli che credono che, se Kagome è gelosa, è solo perchè è una bambina viziata.
Se Kikyo, per alcuni, è intoccabile, Kagome lo è per me e per tante altre persone (Chiariamo: Anche io detesto chi dipinge Kikyo come un mostro. So perfettamente che non lo è!).
Comunque... le introspezioni le adoro. Non posso farci nulla.
E, come di consueto, questa Shot è dedicata con tutto il cuore alla mia sensei Meg. Meggy, sei un tesoro!!!
Poi... La Shot è anche per quanti amano il personaggio di Kagome... e anche per chi non lo capisce, nella speranza -vana- che il mio brano posso minimante aiutarvi a capirla.
Bacioni, spero -Posso sperarci?- di vedere qualche commento -Se me lo merito, ovvio-!
P.S. Per chi aspetta le mie fan fic: domani aggiornerò tutte! Prometto solennemente!


*
**

La gelosia nasce con l'amore,
ma non muore con lui.
(F. de la Rochefoucauld)
**
*

Capitolo Unico

Guardò per l'ennesima volta il folto della foresta, mentre una leggera fitta la coglieva al petto.

Bloccò sul nascere le goccie ribelli che minacciavano di rigarle il volto, e poggiò la schiena contro un albero, tentando di controllare i battiti del suo cuore, e di non badarci.

Di non badare che l'uomo che amava era lontano, con il suo primo amore, che avrebbe potuto abbandonarla.

Lei, così infima al confronto di Kikyo, poteva essere messa da parte senza problemi. Una mocciosa incapace, confrontata ad una sacerdotessa esperta - e bellissima -, non veniva neppure presa in considerazione.

Era certa.

E non poteva dargli torto.

Attirò le gambe al petto, posando il mento sulle ginocchia e sospirando. Le faceva così male il cuore...! Non era giusto.

Perchè si era dovuta innamorare?

Inu-Yasha non era poi così diverso da un qualsiasi altro uomo - l'unica differenza erano le deliziose orecchie canine che gli sormontavano il capo e gli occhi topazio. La cascata di capelli d'argento era comunque oggetto demoniaco, ma, togliendo questo...

Inu-Yasha era un ragazzo - hanyou - normale, con un pessimo carattere. Non capiva nulla di sentimenti femminili, e faceva una gaffe dopo l'altra. Era geloso - ma di sicuro la sua gelosia doveva essere istintiva, rivolta al fatto che, se lei fosse andata con Koga, lui avrebbe perso il suo radar.

Spostò ancora una volta le iridi russet sulla verde boscaglia, sulla miriade di alberi che, sapientemente incrociati da Madre Natura, creavano mille e più giochi.

Nessuna traccia.

Non v'era ombra di un abito rosso, o di un lampo d'argento.

Inu-Yasha era ancora da Kikyo.

Ma lei sapeva benissimo che, se era da lei, non era solo per piacere. Kikyo gli forniva informazioni su Naraku, dopotutto.

Era più utile di lei in ogni senso. Non c'era nulla da fare.

Se lei fosse sparita, Inu-Yasha l'avrebbe immediatamente sostituita con Kikyo.

Le faceva male solo pensarlo, ma... Non c'era storia.

Il cuore del suo hanyou era inevitabilmente legato a quello di Kikyo, i loro mignoli stretti dal filo rosso del Destino [*].

Lei era solo un intralcio in una storia già scritta, un oggetto in un legame indissolubile.

Poteva dire quel che voleva, essere gelosa, ma... L'estranea era lei.

Era lei che era piombata in un'epoca non sua. Era lei che si era infilata in quel triangolo.

Era lei l'ultima a dover soffrire.

Eppure soffriva.

Perchè la sua gelosia era nata il giorno in cui aveva capito che il suo cuore sarebbe potuto essere solo di Inu-Yasha e di nessun altro.

Perchè la sua gelosia nasceva dall'amore. Ma non sarebbe morta neppure il giorno in cui il suo cuore avesse smesso di battere.

E anche se era l'ultima a dover essere gelosa...

... lo era.

Perchè lei era una donna.

E amava.

E una donna che ama è gelosa.


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Spero vivamente vi sia piaciuta!!! Un bacione!

[*Una leggenda giapponese dice che i mignoli degli amanti sono legati da un filo rosso invisibile, che ne intreccia i destini]
   
 
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