Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit Ella    16/06/2014    7 recensioni
-Helsa-
"Esigo una danza con la Regina di Arendelle"
"Dovreste cambiare verbo, poiché io non obbedisco a nessuno"
"Obbedirete a me."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Hans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autrice: vi avviso che sono le 5 del mattino. Mi è venuta quest'idea più o meno un'ora fa e ho deciso di scriverla e pubblicarla subito. Il titolo è la traduzione di un verso della canzone 'E.V.O.L' di Marina and The Diamonds, "Every kiss you give me makes me sicker".
 
Più Mi Baci, Più Sto Male

Elsa sedeva su un divanetto della sala da ballo, fissando il pavimento lucidato dalle eleganti scarpette delle nobili e delle reali che erano state invitate al ballo per il diciannovesimo compleanno di Anna. Quanto si era divertita, la sua sorellina, a girare, e girare, e girare ancora tra i vestiti multicolori gonfiati in modo ridicolo dalle crinoline sotto di essi, seguita dal goffo Kristoff che ancora non si era abituato all'eccessiva mondanità che ora lo circondava.
Erano state ore di risate, abbracci, e di delicati saltelli da una parte all'altra della sala, ed Elsa era addirittura arrivata a pensare di essere riuscita a dimenticare ciò che più la irritava da un paio di giorni.

"Voi che ci fate di nuovo qui, Principe Hans delle Isole del Sud?"
"Sapete, Regina Elsa, è successo un miracolo: i miei fratelli, al mio ritorno nel regno, mi sono corsi incontro, assai felici di rivedermi. Hanno detto che con quello che ho fatto ho dimostrato di essere loro fratello"
"Credo di essermi persa qualche particolare del discorso, e a causa di ciò non ho potuto capire il motivo per il quale Voi siete tornato ad Arendelle"
"I particolari non ve li siete affatto persi, Vostra Maestà. Non ve li ho detti."
"Potreste illustrarmeli adesso, se non vi dispiace?"
"Non avete una buona reputazione nelle Isole del Sud e il fatto che io abbia tentato di uccidervi e prendere il vostro posto è stato gradito dai miei dodici fratelli. Ora sono tornato qui per discutere di affari"


Elsa digrignò i denti al ricordo di quella assai spiacevole conversazione avvenuta solo tre giorni prima, e quasi si lasciò avvolgere dall'ira e dalla voglia di congelare l'intera sala per sfogarsi. Dopotutto, in quel momento era sola. Il ballo era finito, i tavoli ripuliti, le tende risistemate e socchiuse, e il lampadario era stato spento perché alle cinque del pomeriggio c'era ancora abbastanza luce.
"Ho sentito che siete stata immobile sul vostro squallido trono per tutta la durata della festa"
Elsa fece finta di non aver sentito.
"Sapete, ciò è molto triste. Davvero un peccato non avervi vista ballare"
Elsa mantenne la bocca serrata, ma sentiva già la rabbia scorrerle nel sangue, il disprezzo le faceva ribollire il liquido rosso che dimostrava che non era fatta interamente di ghiaccio come credevano molti bigotti di regni lontani ed insignificanti.
"Sareste stata così perfetta, Elsa. Perché non vi siete alzata in piedi? Perché non avete afferrato un rampollo qualsiasi in modo che vi facesse ballare un valzer o un minuetto?"
Elsa alzò lo sguardo, lentamente
"Ciò non vi riguarda, Hans"
"Preferite la mazurka? O il trio?"
"Io non ballo." disse solamente la Regina, che ora fissava un punto indefinito della sala
"Io invece sì"
"Buon per voi"
Hans si avvicinò ad Elsa, con passi lenti e silenziosi, e chinò il busto fino ad essere quasi all'altezza della giovane donna; un sorriso sbilenco ed enigmatico sulle labbra strette lo rendeva ancora più piacente di quanto già fosse, facendo in modo che il suo lato arrogante fosse l'unico tratto visibile del suo carattere.
"Esigo una danza con la Regina di Arendelle"
"Dovreste cambiare verbo, poiché io non obbedisco a nessuno"
"Obbedirete a me." rispose secco Hans, e con un movimento fulmineo afferrò con forza il polso di Elsa e la tirò su, senza nemmeno darle il tempo di barcollare
Elsa ringhiò, la rabbia repressa che stava per essere tradotta in un urlo feroce, ma la stretta di Hans sui suoi polsi era ferrea, e quindi le sue labbra si appiattirono, diventando bianche.

Celare... domare...

Hans le cinse la vita con il braccio destro e intrecciò le dita della mano sinistra con quelle della mano destra di Elsa, il suo petto attaccato a quello di lei.
Hans cominciò a ballare, delicatamente, trascinando con sé Elsa che non poteva nascondere il fatto che sapesse esattamente tutti i passi di quella danza. E quindi il Principe cominciò ad aumentare la velocità dei giri, la Regina che stava al passo con lui senza nemmeno un secondo di incertezza.
"Ballate meravigliosamente, Regina Elsa"
"I vostri complimenti sono vuoti, come il vostro cuore"
"Il mio cuore non è vuoto come credete"
"Dimostratemelo, Principe Hans"
Il Principe strinse forte la vita della Regina con entrambe le braccia e cominciò a baciarla, facendola cadere all'indietro sul divanetto in cui era stata seduta con regale compostezza pochi minuti prima. Appena Elsa avvertì il soffice tessuto a contatto con la sua schiena, si mise a sedere di scatto e liberò la sua bocca oramai bagnata da quella gonfia di Hans.
Hans non ebbe il tempo di ricominciare a respirare che subito la sua testa venne girata da una parte dal forte schiaffo che Elsa gli aveva appena dato sulla guancia sinistra.
"Non osate mai più azzardare una mossa del genere" sibilò Elsa, e si alzò per andarsene a passi veloci dalla sala da ballo, i pugni stretti e le unghie che stavano per conficcarsi nei palmi delle sue mani. Dannazione a lei che quel pomeriggio non aveva indossato i guanti.
Hans rimase immobile a fissare Elsa in tutta la sua magnificenza e la sua ridicola compostezza, massagiandosi distrattamente la guancia anche se sapeva già che il segno rosso della mano di Elsa sarebbe rimasto almeno per un giorno intero.
   
 
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