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Autore: miketta99    16/06/2014    16 recensioni
Dalla storia:
"Poi lo guardò negli occhi. Quei pozzi senza fine che gli facevano perdere la percezione del tempo ogni volta in cui ci si immergeva.
Lo guardò, e ogni suo dubbio svanì."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo in qualsiasi ambito, compreso il suo orientamento sessuale. 
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Tutti gli errori grammaticali sono volutamente inseriti.
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Aveva appena finito le prove con le sue ragazze. Stava camminando sovrappensiero nei corridoi degli studi quando finalmente la porta con scritto "Mika" apparve difronte a sè. Entrò e si sedette sul divanetto per riordinare i suoi pensieri. Aveva il terrore di sbagliare tutto: e se salendo sul palco fosse inciampato facendo la figura del pinguino? Se avesse sbagliato ancora clamorosamente qualche parola in italiano? Si stava impegnando al massimo per non sembrare un' idiota parlando, tutti gli dicevano che il suo italiano era molto buono, ma lui non credeva a queste parole. A volte si stupiva ancora pensando alla pazzia che aveva fatto accettando di partecipare a x factor come giudice. In alcuni momenti non si sentiva all'altezza di affrontare una sfida così ardua... Cacciò via questi pensieri negativi e si alzò per tornare a casa. Un bel sonno ristoratore era quello che ci voleva! 
Appena si alzò però, la vista gli si annebbiò e la testa iniziò a girargli. Fù costretto a risedersi per non cadere. La stanchezza faceva brutti scherzi! 
 
Poi il buio totale.
 
 
Non vedeva più nulla, solo l'oscuritá attorno a se. 
 
 
Sentì un boato in lontananza.
 
 
Un'altro e un'altro ancora.
 
Poi uno scoppio più vicino che lo fece urlare. Cosa stava succedendo??
 
 
Sentiva il pavimento tremare, sempre più forte, sempre più forte, quando l'ennesimo boato esplose.
 
                                                                            *
 
 
《NOOOOOO!!》
Si svegliò nel cuore della notte urlando e di scatto si mise a sedere. 
Aveva il respiro affannato, il viso era imperlato di sudore e il cuore non ne voleva sapere di smettere di battere all'impazzata. Sentì un nodo alla gola e le lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro. I singhiozzi arrivarono a scuotere il corpo di michael.
 Poi due braccia forti lo strinsero a sè.
《Tranquillo, era solo un incubo... Shhh, sei al sicuro adesso...》 
Morgan lo stava cullando contro il suo petto come si fa con i bambini. Scoppiò a piangere inzuppandogli la maglia di lacrime, stringendosi a lui con tutte le sue forze, quasi timoroso che potesse scomparire da un momento all' altro.
《Va tutto bene, era solo un incubo... Era solo un incubo...》 continuava a ripetergli morgan mentra lasciava lievi baci sul suo capo.
Dopo dieci minuti buoni il ricciolino riprese il controllo anche se il suo corpo non cessava di tremare. 
Morgan lo stava ancora abbracciando e lui avrebbe voluto che quel contatto non finisse mai. Solo poche persone riuscivano a tranquillizzarlo con così poco, e lui era tra quelle.
Senza dire niente, i due andarono in cucina, dove il più grande scaldò del latte, lo mise in una tazza, ci aggiunse del miele e lo diede al moro.
 Michael bevve lentamente la bevanda: sentiva il suo calore invadergli tutto il corpo, facendolo calmare del tutto. 
《G-grazie Marco》riuscì a dire quando ebbe terminato. 
《E di cosa?》gli rispose morgan con un sorriso. Si sentiva un po' a disagio. Insomma, aveva trent'anni! E ancora si svegliava nel cuore della notte per un incubo? 
Marco parve leggere nel pensiero quello che stava pensando.
《Hey, guardami.》 Disse facendogli alzare lo sguardo.
《Stai tranquillo, ok? Non è strano fare gl'incubi. Si hanno a tutte le etá. Chiedilo a mio nonno, a 78 anni sogna ancora di cadere dall'altalena!》disse scherzando. Michael scoppiò a ridere immaginandosi un Morgan vecchio striminzito che cade da un' altalena, una scena esilarante! 
Poi lo guardò negli occhi. 
Quei pozzi senza fine che gli facevano perdere la percezione del tempo ogni volta in cui ci si immergeva.
 Lo guardò, e ogni suo dubbio svanì. 
Quella di x factor era una pazzia? Si. Era una prova che avrebbe affrontato a testa alta assieme al suo italiano. Ed era certo che ce l'avrebbe fatta. 
Perchè aveva Marco con se.
 Aveva lui e questo gli bastava. 
La persona a cui teneva di più al mondo.
《Ti amo uomo pazo》 gli disse.
《Ti amo anche io ricciolino》gli rispose lui, per poi azzerare la distanza tra loro con un bacio pieno d'amore.
 
********************
*angolo della pazza dietro lo schermo*
 
Ciaoo!! Questa è la mia prima storia, spero vi sia piaciuta!! XD Deve ringraziare Federica e Stella per avermi sostenuto e soprattutto sopportato in questa """impresa""" XD. Se avete qualcosa da dirmi, critiche, qualsiasi cosa, non siate timidi!! Recensite mi raccomando!!;-) 
Detto questo vi saluto XD
un bacione,
 
 
Sara :-)
  
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