Alle dolci: lety_beatle e ringostarrismybeatle,
Per il loro supporto, la loro presenza e il loro affetto.
Grazie di cuore.

Ikigai

Un candido raggio di sole entrò dalla finestra posta nell’angolo destro della stanza e si andò a posare delicatamente sul volto del giovane dai capelli ramati, che con le spalle adagiate alla testata del letto non faceva altro che accarezzare dolcemente i capelli del compagno a lui abbracciato, alternando il movimento con respiri profondi e regolari.

Sul suo viso si poteva notare per certo un’espressione serena, quasi a testimoniare una certa stabilità interiore e una gioia innata che John sembrava sprizzare da tutti i pori.

Il ragazzo si voltò ad osservare il viso del compagno che, ancora assonnato, riposava beatamente nell’incavo del suo collo e aveva stampato in faccia un sorriso, che non poté non compiacere John, non appena il suo sguardo cadde su di esso.

Da quando tempo John si svegliava abbracciato a Paul in quel modo?

Da tanto ormai, pensò il chitarrista tra sé e sé. Dal giorno in cui Paul gli aveva dichiarato i suoi sentimenti e lui non aveva potuto fare a meno di stringerlo a sé e non lasciarlo mai andare via.

Sì, perché Paul era tutta la sua vita, tutta la sua esistenza. Era quel qualcosa che lo rendeva felice ed orgoglioso di vivere appieno ogni giorno. Era colui che lo incoraggiava a dare sempre il meglio di sé, che era sempre pronto a rassicurarlo tra le proprie braccia.

John era stato ferito tante volte. Non nel vero senso della parola, ovviamente, ma ferito perché tutte le persone che amava lo avevano abbandonato.

Eppure, Paul lo aveva raccolto come si fa con un gattino solo in mezzo alla strada e lo aveva curato da tutte le sue ferite. Gli aveva donato di nuovo la fiducia nel genere umano e soprattutto in se stesso.

John non avrebbe mai pensato di innamorarsi così del suo migliore amico, eppure ogni gesto di Paul, anche il più piccolo e insignificante, diventava speciale per lui.

Sì, perché Paul era semplicemente speciale e di conseguenza ogni cosa che faceva diventava tale. Speciale era anche il modo in cui si era concesso a lui quella notte, perché non si era solamente denudato dei suoi vestiti, ma aveva permesso a John di vedere la propria anima e lui aveva ricambiato, lasciando che Paul conoscesse la vera parte di sé. Quel John Lennon che si ostinava a tener nascosto a tutto il mondo, ma che secondo il parere del suo amante non era altro che un ragazzino indifeso bisognoso di amore e di qualcuno disposto a ricambiare.

Già, John dovette ammettere che era la verità. Né Stuart, né Mimi, seppur lo conoscessero da sempre, erano mai riusciti a intravedere uno spicchio della sua vera personalità e a farlo sentire così a proprio agio come c’era riuscito Paul.

Ma Paul non era come gli altri. No, lui era diverso. Lui era speciale.

“A cosa stai pensando?” chiese Paul in un mugolio, destando John dai suoi pensieri.

“A nulla. Solamente al fatto che tu sei il mio Ikigai.” rispose il maggiore, accarezzandogli dolcemente la guancia.

“Il tuo, cosa?”

“Il motivo per cui mi sveglio ogni mattina, lo scopo della mia esistenza.”

Paul si sporse leggermente, quel tanto che bastava per far strofinare i loro nasi. Sorrise, mostrandosi raggiante agli occhi del compagno e tornando a parlare.

"E che lingua sarebbe?”

“Giapponese, credo.”

“E da quando tu parli il giapponese?”

“Da quando ti ho conosciuto, Paul.” rispose John, premendo dolcemente le proprie labbra su quelle del compagno.

***

Angolo autrice:

No, okay. Non mi uccidete per questa os anche se so che fa schifo, ma avevo intenzione di scriverla e così eccola qui. Allora, l’ispirazione mi è venuta da una foto che ho trovato su internet e spiegava il significato di questa parola giapponese, e così ho immaginato John e Paul e ci ho ricamato su questa piccola flashfic. Per la gioia di qualcuno, sto cominciando a scrivere anche io un po’ di fluff. Ringrazio ringostarrismybeatle per la correzione, e tutte le mie care lettrici per come seguono ogni mio aggiornamento. Siete fantastiche. Infine, questa piccola os come già anticipato la dedico a due care amiche che mi sostengono sempre e anche se lontane, la loro presenza si sente ovunque. Grazie di cuore, e grazie anche a chi avrà la pazienza di leggere questo lavoro e magari di recensirlo.

Alla prossima,
Chiara_LennonGirl06