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Autore: xDelilah_Morgan    16/06/2014    0 recensioni
"I don't really know you, not even your name. But one thing I'm sure of: our wants are the same.
One night of fun, that's all I ask. No complex, no strings attached. May I use your bathroom?"
OS senza pretese/sclero scritto in una notte ispirato da questa frase.
-- Slash, what else? --
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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One-night stand 

- È stato... wow.- mormora. Non è male come tipo: alto, fisico tonificato da anni di sport, forse calcio, occhi verdi e capelli neri. Ed è anche di una bellezza infantile, innocente. Se non avessero passato la notte assieme a fare certe cose, non l'avrebbe mai etichettato come un ragazzo incline alla botta-e-via. Lo avrebbe definito più un tipo da corteggiamento e puttanate romantiche. Cosa che lui non è. A lui piace il sesso senza legami, senza inibizioni. 
- Modestamente, sono un bravo compagno di letto.- si vanta mentre cerca i suoi boxer in giro per la stanza. L'altro ridacchia e gli lancia l'indumento appallottolato dritto in faccia. 
- Posso confermare.- si alza dal letto con passo lievemente claudicante e lo raggiunge davanti allo specchio. - Che ne dici di fare un altro giro?- inizia a baciargli il collo ed a passargli le mani lungo la schiena. La sua pelle è segnata da lunghe linee rosse parallele, opera delle sue unghie. Ma si sa: "schiena graffiata, ottima scopata". E quella notte er la risprova della veridicità di quel detto.
- Ehy, tigre... non ho tutta questa resistenza. E poi devo andare al lavoro tra un'ora.- si ferma, deluso da quelle parole, e torna nel suo letto. 
- Lavori in un bar?- chiede tanto per fare conversazione... non sa praticamente nulla del tipo che ha davanti. La legge della botta-e-via lo impone, ma la sua curiosità innata ha sempre la meglio sulle regole. 
- No, sono un agente di borsa...- butta lì, spazzolandosi la polvere dai jeans con le mani. - Non fare quella faccia.- ridacchia notando gli occhi sbarrati dell'altro. 
- Non sembri un agente di borsa.- aggiunge rivestendosi pigramente ancora sul letto. 
- Lo so. Non sei il primo che me lo dice... ehm...- esita un attimo, non si ricorda il nome del ragazzo ancora steso sul letto. È un'altra regola della botta-e-via ma si sente comunque in imbarazzo. 
- Mi chiamo Jasper.- sussurra alzando gli occhi al cielo e riemergendo dal colletto della t-shirt. 
- Sì. Scusa...- balbetta sistemandosi i capelli alla cieca. 
- Di nulla. Il bagno è in fondo al corridoio a destra, se ti serve.- scende di nuovo dal letto e si infila anche i calzini. Si arrende all'idea che il sonno non avrà la meglio su di lui quella mattina, sono solo le sei ma non è stanco. Ed è strano perché dopo una serata del genere, hanno tutti bisogno di una sana dormita. 
- Grazie. Io sono Malcolm, comunque.- dice il castano con un sorriso sghembo, i suoi occhi scuri saettano lungo la schiena di Jasper, è davvero ben messo il ragazzo... la sera prima non se n'era accorto mentre ora sta realizzando che potrebbe ripassare di nuovo su quelle spalle, quella schiena, quel bel culo... sì, sta seriamente facendo un pensierino sul se replicare quella notte. Più volte. 
- Lo so.- la sua voce lo scuote dai suoi pensieri, facendolo sentire ancor più in imbarazo. Decide di lasciare la stanza e, nel dirigersi al bagno, nota le foto appese al muro della sua famiglia e dei suoi amici. Gli sembra sempre di più un romanticone tutto "fiori e cioccolatini con serenata inclusa nel pachetto", un tipo che tiene alla famiglia e ne vuole costruire una. E tornare da un tipo così per scelta può mettere in serio pericolo la sua promessa di non avere mai relazioni più lunghe di una manciata d'ore. Di un tipo così si sarebbe... innamorato. E non era la persona più adatta ad amare. 
Sente la porta della camera chiudersi mentre apre quella del bagno. Si lava il viso in fretta, si da una pettinata veloce per non sembrare uno spaventapasseri al lavoro e torna dall'altro. 
- Allora ci si vede, Jasper.- fa sibilare il suo nome tra i denti per vederlo irrigidirsi e gli regala un ultimo sorriso. Il moro risponde con un cenno della mano e lo guarda andare via con una sensazione di cose non dette ancora nell'aria. Vorrebbe sapere qualcosa in più su Malcolm l'agente di borsa che sembra un barista e ha scarsa memoria. Onestamente, vorrebbe sapere tutto di lui e, per la prima volta, non è per curiosità. Ma può solo lasciarlo andare via. Dopotutto è un'altra regola fondamentale. Anche Malcolm tenta di auto convincersi che è la cosa giusta da fare mentre ferma un taxi per farsi riportare a casa. Ma anche lui è interessato dall'altro. E non è mai stato un tipo curioso. 

-•-•- 

- Non vieni mai qui. Come mai questa sera ti è presa la voglia di esplorare l'Eastern, Jazz?- gli chiede suo cugino, trascinato a forza in quel club perché non ha saputo resistere ai suoi occhioni da cucciolo bastonato. 
- Boh, così... volevo cambiare aria. Se sto sempre al MiddleEarth mi annoio.- mente lui e si sente in colpa mentre lo fa. Ma non può dire a Chris il perché del suo gesto. Gli ripeterebbe assieme al suo cervello che è una pazzia andare a cercare un quasi-sconosciuto nel bagno di folla che occupa la pista. Che è una pazzia cercarlo e basta. Ma è più determinato che mai a ricercare quegli occhi marroni ovunque. - E smettila di chiamarmi così. Sai che odio la musica jazz.- sbuffa mettendosi in fila all'entrata. 
La serata non va come sperato, lui non c'è. E Jasper non dovrebbe essere deluso: sapeva già da prima che era una missione impossibile e che era da idioti pedinare l'avventura di una notte. Ma si sente lo stesso male, tanto da ignorare qualsiasi tentativo di abbordaggio da parte degli avventori di quella sera.
Torna a casa con il morale a terra e si mette a riflettere davanti ad un the caldo. È davvero da idioti, è meglio per lui se si decide a passare oltre. 

Se solo avesse saputo che Malcolm lo stava aspettando al suo pub preferito nonostante non amasse particolarmente quei posti e li reputasse noiosi da morire, sarebbe stato tutto diverso. 
Anche lui, ormai stanco di aspettare qualcuno che non arriverà mai, torna a casa. Ma in compagnia di un ragazzo. È carino pure lui ma i suoi occhi sono di un verde sbagliato e i suoi capelli non sono abbastanza scuri. Per una volta che cercava qualcuno per "il bis", è rimasto a bocca asciutta. Pazienza, la questione dell'amore non era roba per lui. E non lo sarebbe (quasi)mai stata.

**Angoletto dell'Autrice**
Ho scritto questa... cosa? Durante una notte insonne perché quando non dormo, scrivo slash. Se volete commentare i miei parti mentali, siete sempre ben accetti e in regalo avrete un biscotto virtuale u.u
La dedico a mia Moglie che sta sveglia con me a vedere l'alba anche se sorge dietro alle nostre case e non la vediamo comunque perché ci addormentiamo prima e ad F perché c'entra sempre qualcosa lei.
Baci, Dede♥
  
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