Giorno 1

 

Caro diario,

non ti dirò il mio vero nome,anche perchè non lo so,so solo che mi facevo chiamare Solaire.

Si,potrebbe essere il mio nome,ma non ne sono sicuro. Prima di raccontarti le mie giornaliere avventure credo che sia il momento di raccontarti la mia corta e bizzarra storia. Devi sapere che io non ho vissuto una vita,io non conosco la mia indentità,non ho avuto un infanzia,so solo di essermi svegliato in un bosco,illuminato dal sole che filtrava dai rami degli alberi,con addosso solo dei comuni stracci. Dopo essermi svegliato iniziai a riflettere e a pensare a cosa era successo,ma il fatto orribile arrivò dopo. CHI ERO IO? Scavando nei miei assenti ricordi trovai solo il nome "Solaire". Perchè Solaire? Chi è Solaire? Sono io? Forse,ma ora mi faccio chiamare così. Dopo il risveglio mi accorsi di avere delle conoscenze,sapevo leggere,scrivere e parlare. Avevo delle conoscenze basilari generali. Così queste mi permisero di sopravivvere. Sono salito su un albero per vedere l'orizzonte e decidere dove dirigermi. A Nord vidi un paesino e mi recai li,campai con gli spiccioli che ricavavo dai lavoretti giornalieri che facevo per i popolani,come prendermi cura dei loro animali,fare consegne per loro... Era come se questa gente mi conoscesse,si fidavano cecamente oppure erano semplicemente ingenui a fidarsi di uno sconosciuto che avrebbe potuto avere cattive intenzioni. Ho mangiato per un mese intero i frutti che mi da l'albero su cui ogni notte dormo,esso si trova in cima ad una collina che si affaccia sulla città,e mi ci trovo proprio ora che scrivo. Questa è la mia dimora,una "dimora" all'aperto. Ora ho deciso,con i soldi ricavati,di comprarti,o caro diario e ti annuncio che domani partirò per nuove avventure. Ora mi godo il tramonto,e osservo questo sole,che come una falena attratta dal fuoco mi attira a sè... 

 

         Solaire