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Autore: Naoko_chan    17/06/2014    6 recensioni
Vorresti sotterrarti. Strapparti i capelli uno ad uno. Morire.
Sì.
Perché tu moriresti per lui.
E lui?
Ci ha mai tenuto a te?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tradimento








Soffri. 
Delle lacrime rigano le tue guance rosee, gocciolano nel tuo collo, muoiono nel tessuto dei tuoi indumenti. 
Gemi. 
E vorresti che fosse solo un incubo. 
Vorresti non essere mai passata in quel corridoio. 
Vorresti sotterrarti. Strapparti i capelli uno ad uno. Morire. 
Sì. 
Perché tu moriresti per lui. 
E lui? 
Ci ha mai tenuto a te? 

No. 

Eppure ti sei illusa di avere una possibilità. 
Un minuscolo spiraglio di luce in quell'oceano di buio pesto. 
Un ramo sottile al quale tu ti sei aggrappata per non cadere nell'abisso dello sconforto. 

Quel ramo si è spezzato. 

Ti inginocchi. 
La terra dura ti aggredisce le gambe. 
Il vento gelido di un autunno alle porte ti investe il viso. 
E ti rendi conto di essere sempre stata solo una sciocca. 
Un'illusa
Sapevi già in partenza di aver perso. 
Ma non ti sei arresa. 
Sei tenace, testarda, cocciuta. 
E ingenua. 
Troppo. 

Ti strappi i guanti con foga. 
Ti mordi le unghie, ti graffi i polsi fino a ferirti. 
Piccoli rivoli di sangue vermiglio sgorgano dalla pelle lacerata. 
Non ti importa. 
Affondi gli artigli nel suolo. 
Ti abbassi fino a raggiungere pochi centimetri di distanza col terreno. 
Ti cadono gli occhiali. 
E i tuoi lamenti si trasformano pian piano in singhiozzi sempre più forti. 


Ti disperi. 
Lo invochi. 
Speri che venga da un momento all'altro con un mazzo di rose in mano e con un largo sorriso da regalarti, come un principe. 

Ma questa non è una favola. 

Ci sei solo tu, con il tuo dolore e quel macigno che attanaglia i cocci del tuo cuore. 
Quel cuore, soltanto poche ore fa, traboccava di sentimento e di passione. 

Sussulti. 
Perché due mani calde si sono posate sulle tue spalle. 
Non ti volti. 
"Non è come credi, hai frainteso." 
Quella frase, uscita come un sussurro, inizia a ronzarti nella mente. 
"Posso spiegare…" La voce è dolce e calma, ti massaggia le orecchie. 

Non ci cadere. 

Ti immobilizzi. 
Vorresti urlargli contro, comunicargli tutta la rabbia e il dispiacere che hai tenuto dentro il tuo corpo da adolescente. 
Tutto il veleno che hai masticato fino ad oggi per un amore non corrisposto. 
Ma dalla tua bocca non esce un suono. 
Non ce la fai a maltrattarlo. 

Ti volti. 
E incroci il tuo sguardo con il suo. 
Due splendidi rubini scintillanti inchiodati ai Tuoi occhi. 
È venuto. 
Per te. 
Perché ti ha vista in quello stato e si è preoccupato. 

Non caderci. 

Ti asciughi le lacrime e chiudi le palpebre. 

È solo un sogno. 
Domani ti sveglierai nel tuo letto e ricomincerai la vita di prima. 

Quelle mani, ancora collocate sul tuo dorso, cominciano ad accarezzarti i capelli. 

Ti tranquillizzi. 
Il tuo respiro ritorna normale. 

"Perché sei qui? Dov'è lei?" 
Chiediglielo. Forza. 
Cerchi di articolare la frase, ma la voce ti muore in gola. 

"Sono venuto per te. Perché tu sei mia amica" ti dice, come se avesse letto nella tua mente quella domanda. 

Amica. 
Ecco quello che sei per lui. 
Non potrai mai aspirare ad un gradino più alto. 
Mai. 
Arrenditi. 

Vuoi alzarti in piedi. 
Ma le gambe non rispondono ai tuoi comandi. 
Il tuo corpo si rifiuta di collaborare. 

Allora resti. 
Per lui. 
Perché è venuto apposta a consolarti. 
Perché sei la sua amica. 
Solo la sua amica. 

"Grazie..." 
Ti esce come un sospiro. 
"Volgiti!" ti ordina una pulce nell'orecchio. 

Non le dai retta. 

Un rumore di passi. 
E te lo ritrovi davanti. 
La mano tesa verso di te. 

Come al primo incontro. 

Esiti. 
Ti mordicchi il labbro inferiore nervosamente. 
"Afferrala!" ti intima di nuovo la pulce. 

La prendi. 

E ti senti al sicuro con quella stretta. 
Protetta. 
Felice come non lo sei mai stata. 

"Sei più bella quando sorridi." ti fa notare lui. 
Senti le gote che vanno a fuoco. 
Il battito cardiaco accelerare. 
Lo ami. Lo ami ancora. 

E credi alle sue parole. 
Hai solo travisato prima. 

"Su, torniamo in classe." 
E vi avviate lentamente dentro la scuola. 
Ti irrigidisci. 
Lui ti guarda sorpreso. 

Sei sicura? 
Sei veramente certa di voler ricominciare quella vita? 
Ad amarlo nascosta nell'ombra? 
Non pensi di averlo fatto abbastanza? 

"Che ti prende?" 
E ti passa una mano davanti al volto. 
"Ehi ci sei?" 
Lo osservi. 

No. 
Non vuoi ricominciare. 
Non vuoi più soffrire. 

Ti avvicini a lui, con l'adrenalina a mille ed il cuore che ti martella nel petto. 

E, tremante, azzeri le distanze tra voi due. 
Affondi le tue labbra nelle sue. 
Immergi le dita nei suoi capelli. 
Ti bei del suo profumo. 
Quante volte hai bramato di esplorarlo. 
Non ce la facevi più a scrutarlo a distanza. 

Lui non ti respinge come hai sempre temuto, anzi, ti attira a sé. 

E ti senti in paradiso. 
Avresti dovuto farlo da molto tempo. 
Ora sei soddisfatta. 

Ti stacchi lentamente da lui. 
Lo guardi. 
Ha la chioma in disordine, il fiato corto, lo sguardo stravolto. 

Ti allontani. 
Scappi. 
Lo lasci lì, sull'uscio della porta, con i suoi pensieri. 

Corri via, ti arrampichi sui tetti, rapida. 


Ti sei fatta avanti, finalmente. 

Ora a lui la scelta... 



  
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