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Autore: Lovva_Chan    14/08/2008    3 recensioni
Era un giorno importantissimo quello che ci sarebbe stato oggi a Central City, beh… Almeno lo sarebbe stato per Claus Mustang. (storia scritta per il compleanno della mia figlioletta!)
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Jean Havoc, Nuovo personaggio, Roy Mustang
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Roy Mustang in…

 

Roy Mustang in…

MISSIONE DICHIARAZIONE!

 

Nota: XD Beh, inizio col dire che auguro un felice compleanno alla mia figliola, dato che questa storia è dedicata a lei come mio regalo.

Beaver Jonesy è un suo personaggio XDD quindi non mi appartiene, le ho chiesto il permesso di utilizzarlo per la storia.

Che altro dire, vi auguro buona lettura e…


 

o-tanjoubi omedetou FIGLIOLA!

 

 

 

Era un giorno importantissimo quello che ci sarebbe stato oggi a Central City, beh… Almeno lo sarebbe stato per Claus Mustang.

Ebbene si, dopo tanto aspettare aveva finalmente deciso di dichiararsi alla persona di cui era innamorato.

Proprio in quel momento, il biondino della famiglia Mustang stava osservando quella persona con occhi sognanti.

 

-Ancora non ti sei deciso a dichiararti nii-chan?- chiese una voce dando una pacca sulla spalla del ragazzino.

Claus arrossì aggiustando gli occhiali sul naso.

 

-Roy… Tu non dovresti lavorare?- lo fissò ancora rosso.

 

Roy rise passandosi una mano fra i capelli neri.

Lui ed il suo fratellino erano l’esatto opposto.

Claus era mingherlino, biondo cenere ed aveva gli occhi marroni, che si riflettevano dietro le lenti rettangolari dei suoi occhiali.

Roy era alto, decisamente figo (ho la finezza di un elefante NdA) ed i capelli erano neri come i suoi occhi.

Solo una cosa li accomunava, entrambi i due Mustang erano estremamente ed inesorabilmente GAY.

Con le piccole differenze che Roy era bello che fidanzato con il Fullmetal Alchemist. E diciamolo era il seme della situazione.

Mentre Claus era un uke bello e fatto, l’unica cosa che faceva a parte lavorare era guardare il maggiore Jonesy.

Erano mesi ormai, che suo fratello Roy, spalleggiato dal sottotenente Havoc cercavano di convincere la giovane… Ehm… Il giovane ragazzo a dichiarare i suoi sentimenti.

E oggi quel giorno era finalmente arrivato!

 

-Ancora nulla?- intervenne la voce del biondo sottotenente che come al solito stava fumando –Devi muoverti scricciolo, oppure se lo prenderà qualche ragazza tutte curve!- esclamò facendo sbiancare il povero Claus, che nella sua mente stava già immaginando il suo grande amore che portava all’altare una di quelle donne con un seno così grosso da fare invidia alla mucca carolina, con un fisico così snello e perfetto che una modella si sentirebbe di fottere, con dei capelli così morbidi e mossi da fare invidia a Pamela Prati! (E adesso mi chiedo cosa ci fa una Mary Sue nella mia storia è__é NdA)

Roy guardò male Havoc e scosse il fratellino per le spalle –Ehi… Nii-chan, non lo ascoltare, ora pensiamo noi a sistemarti per farti dichiarare come si deve, magari spuntiamo un po’ la frangia… E la facciamo tornare normale…-.

 

A quelle parole il ragazzino si riprese, nessuno e sottolineo NESSUNO poteva osare toccare la sua amata frangia celeste.

 

-NO! LA FRANGIA NON SI TOCCA!- urlò correndo via come un razzo a propulsori elettronici.

 

Havoc sbuffò via il fumo dalla bocca e guardò Roy di sottecchi –Ma gli avete fatto mangiare dei fagioli per caso?-.

 

Il giovane Mustang stava passeggiando per il piazzale del Quartier Generale, quando l’oggetto dei suoi sogni e pensieri correnti gli passò davanti.

 

-Maggiore Jonesy!- disse rincorrendolo.

 

Beaver Jonesy si fermò voltandosi verso di lui, i capelli rossi erano più spettinati del solito, mentre gli occhi marroni erano leggermente contornati da occhiaie, segno che come al solito lavorava fino a tardi ad una delle sue bombe.

 

-Mi dica Tenente Mustang-.

 

Claus deglutì preso dal panico –Ecco… Io… Io…-

 

Dietro l’angolo, appostati come sempre per spiarlo, Havoc e Roy facevano il tifo.

-Metà della mia paga che non riesce a dirglielo!- disse il biondo.

-Tre delle mie tante ragazze che ci riesce!- intervenne il moro.

 

Havoc lo fissò –Ma tu non eri gay?- chiese.

-Si, lo sono… Ma ho ancora i vecchi numeri!- rispose.

 

Un rumore sinistro, come di dita scrocchiate fece voltare i due uomini.

Roy sbiancò fissando Edward.

 

-Hai ancora i vecchi numeri eh? Ora ti faccio passare la voglia di chiamarle!- disse sorridendo.

 

-M… Ma… Mio amato fagiolino…-.

 

Un pugno colpì in pieno lo splendido viso dell’alchimista di fuoco che finì a cinque metri di distanza mezzo morto.

 

-CHI SAREBBE COSI’ PICCOLO CHE NEMMENO LE FORMICHE NEONATE LO VEDREBBERO? EEEH? CHI?-.

 

Ma, tralasciando la coppietta che dimostra l’amore reciproco, torniamo ad occuparci di quell’idiota di Claus che si sta ancora facendo le seghe mentali.

 

-Allora, di che deve parlarmi?- chiese Jonesy fissandolo.

 

-Ecco… Io… Volevo dirle che ha una macchia sulla giacca della divisa! Bene, ora l’ho avvisata e mi sento meglio, ciao!- e corse via.

 

Il rosso sbatté le palpebre confuso e scioccato e poi alzò le spalle –Va beh, poi lo ringrazio per l’informazione!- disse tornando del suo laboratorio per studiare la bomba.

 

Un po’ malridotto, leggermente sanguinante Roy Mustang stava pattando la spalla del suo fratellino che piangeva come la fontana di Trevi.

 

-SONO UN IDIOTAAAA- urlò soffiandosi il naso sulla giacca accuratamente stirata di Roy.

 

Il moro guardò schifato la sua spalla e lo pattò maggiormente –Lo sanno tutti!-.

 

Claus lo fissò, gli occhi gonfi di lacrime –Se… SEI CRUDELE!- urlò dandogli un pugno e correndo via, lasciandolo leggermente più morto di prima.

Decisamente era più facile consolare una donna in fase mestruale che suo fratello con problemi d’amore.

 

Correndo il biondino finì addosso a Beaver, il quale lo fissò stringendolo, piangeva.

-Evidentemente- pensò –Avrà litigato con suo fratello-.

Doveva ammetterlo, avere fra le braccia quel corpicino era splendido.

I capelli del biondo gli solleticavano il mento, alle narici giungeva un profumo di vaniglia.

D’istinto cominciò ad accarezzargli i capelli, mentre Claus, che aveva il viso premuto contro il suo petto diventò bordeaux.

Era rilassante sentire quelle dita passare fra i suoi capelli.

Con una mano gli strinse la giacca della divisa accoccolandosi maggiormente e chiuse gli occhi.

 

-Come mai piangevi?- gli sussurrò piano Beav.

 

Claus strusciò piano la testa –Perché mi piaci… Ma ho paura di essere rifiutato- sussurrò, si bloccò, l’aveva detto, ci era riuscito.

 

Jonesy arrossì leggermente e lo fissò –Ti piaccio?- chiese.

 

Il biondo arrossì maggiormente annuendo.

 

L’altro sorrise e si piegò posandogli un leggero bacio sulle labbra –Anche tu…-.

 

Dietro l’angolo un più che mal ridotto Roy stringeva Edward piangendo –Il mio fratellino si è dichiarato!- disse.

Havoc annuì accendendosi l’ennesima sigaretta –Bene!-.

 

Roy strusciò la testa sulla spalla di Ed e gli palpò il sedere –Bello sodo!-.

 

Ciò che successe dopo è troppo violento da descrivere, lascio spazio alla vostra fervida immaginazione.

 

E mentre fra i due dietro l’angolo accadeva non si sa cosa, in mezzo al corridoio i neo fidanzatini si stavano teneramente e dolcemente coccolando.

 

Fine

 

  
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