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Autore: _Arias_    17/06/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se i nostri personaggi vivessero insieme in un collegio? Quali amori potrebbero venir fuori?
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, John, Watson, Mycroft, Holmes, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran, Sherlock, Holmes
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra falsa speranza




Buonrisalve a tutti con a capo della fanfiction ancora un altro personaggio! Beh, dopo questo capitolo comincerò ad entrare nella vera e propria storia, spero vi piaccia!





 

Una, due, tre, quattro... cinque, è la quinta sigaretta e ancora non riesco a smettere, sono le 6:20 del mattino e come tutti i giorni sono rimasto a fissare il volto dormiente di Greg, fumandomi intanto una sigaretta... perché sto facendo questo? Perché nonostante non sembri affatto, o almeno credo, io sono totalmente preso da quest'uomo, ma per lui, a quanto pare, non sono nessuno di tanto importante... mi considera un amico, forse un buon amico, ma niente di più. Mi rendo conto che la mia attrazione per lui è sempre più forte ogni giorno che passa, ma questo non vuol dire che glielo dirò, non voglio e mai lo farò, perché non potrei avere possibilità con lui, a lui piacciono le donne, questa faccenda finisce qui, ma io, non riesco proprio a togliermelo dalla testa, o almeno non finché abiterà con me.

Decido di accendere l'ennesima sigaretta, non mi verrà il cancro solo per qualche soffio in più no? Lo guardo ancora, tenendomi sempre a distanza, non voglio avvicinarmi a lui o potrei fare qualche stupidità. Ha fatto un altro sorriso, sicuro che sta sognando qualcosa di bello e divertente, quindi di certo non me, forse una ragazza? Ma vi pare logico essere gelosi per una cosa simile?

Spengo la sigaretta, ne ho abbastanza per oggi, mi alzo, apro la porta e uscendone guardo ancora una volta Greg, provando una leggera fitta al cuore. Mi dirigo verso il bagno, vado per aprirne l'entrata ma la trovo chiusa, beh... non è la prima volta che mi capita, certe volte qualcuno si diverte a chiuderla dall'esterno e a me tocca riaprirla di mattina, ancora non ho capito chi è ma... non mi interessa, tanto ho sempre una chiave per tutte le porte della scuola, posso andare ovunque... io.

Rientro in camera e mettendomi in ginocchio prelevo da sotto il letto quella che sembra una scatola di scarpe, ma che dentro contiene una chiave, la prendo e rimetto apposto la scatola, mi alzo e tolgo il quadro dalla parete, è lì che si nascondono tutte le chiavi e Greg non se ne è mai accorto, stupido com'è. In effetti non so cos'è che mi attira di lui, è il classico ragazzo tutto regole che però quando le infrange lui allora va tutto bene, non ha una gran mente e si scorda spesso di molte cose, ma non posso farci niente, di lui mi sono innamorato, quello che devo fare è solo non farmi prendere dalle emozioni e aspettare, ci sono state troppe delusioni, non voglio più un altro “no”, non voglio più essere ferito, non voglio più provare questo sentimento umano.

Dietro il quadro ci sono venti buchi per chiavi... esatto, venti... così che solo io so qual'è quello giusto e solo io so come fare. È il dodicesimo buco, metto la chiave e la giro per un quarto, poi devo spingerla dentro e lì si aprirà lo sportello! Infatti così fu. Le chiavi sono divise in genere, e io riconobbi subito quella del bagno e la presi.

Dopo aver rimesso tutto com'era, ritorno al bagno e mettendo la chiave riesco ad aprirlo, ma quando vi entrai beh... mi resi conto che non ero solo, c'era qualcuno per terra ricoperto di asciugamani, perfino il volto... non pareva essere molto alto e di certo non era un ladro, quindi, o era John o era Jim... chi dei due? Diedi una pedata a quel finto cadavere e lui si mosse mettendosi seduto... ora, io capisco che è completamente fuori di testa questo qui, però perfino nascondersi con degli asciugamani... io non ho parole

“che vuoi?” aveva delle occhiaia tremende, quindi avrà dormito poco, poi mi resi conto che o era in boxer o era nudo, non sarebbe la prima volta che lo vedo nudo però... io non capisco questo suo atteggiamento rozzo e menefreghista

“stare al bagno in pace” gli risposi, come se fosse una cosa del tutto naturale trovarlo in quelle condizioni

“hm... se mi dai dei vestiti me ne vado” c-che? Voleva dei vestiti? Ma che diamine ha combinato stavolta? Non può andarseli a prendere da solo?

“perché dovrei?”

“non voglio discutere, me ne vado via, ma prima vai a prendere alcuni tuoi vestiti” m-miei vestiti? Questa non l'avevo capita! Oltre a dover andare a prenderli, dovrei anche dargli i miei? Ma col cavolo!

“ho altri modi per sbatterti fuori di qui, quindi ti merita andare” gli indirizzai la punta dell'ombrello in faccia, a questo punto lui si alzò coprendosi con un asciugamano, ma barcollava, non stava stabile, questo vuol dire che ha avuto un trauma, perché di certo ubriaco non è, dato che non c'è minima traccia di alcool, si sarà ridotto così perché l'hanno rapito? No, è troppo stupida come cosa, un tipo come lui non si lascia prendere dal panico

“senti... sono incazzato nero va bene? Non ti merita fare così, lo dico per il tuo bene” ora mi minaccia? Vuole davvero fare il bullo con me? Nessuno gli ha insegnato che questi metodi non funzionano con me?

“non ti merita fare così te lo dico io... non funzionano le minacce con me, abbassa la corona” lo vidi avvicinarsi, sempre barcollando e sorridermi... ma era un sorriso... come dire... nemmeno di sfida, ma solo di superiorità, mi guardava dall'alto in basso, e io odio le persone che fanno così... era cupo il suo sorriso, crudele, come da serial killer... infatti con uno scatto mi ritrovai la sua mano stretta al mio collo e spingendosi in avanti mi aveva attaccato alla porta

“ora... tu vai e mi prendi quello che voglio, sono stato chiaro?” sentii stringere fortemente la mano, cercai di muovermi ma niente, con l'altra mi aveva imprigionato il braccio e toccato un nervo del polso che non mi permetteva la mobilità degli arti... sapevo che era bravo con queste cose ma, non pensavo di dovermi ritrovare a sottostare ai suoi ordini, perché poi sarà la metà di me, un piccolo essere come lui, capace di dominare una persona in meno di due secondi

“v-va bene... ci vado” avevo la voce un po' rauca, la stretta aumentava sempre di più, fino a che appunto non sentì queste parole, allora mi lasciò e ritornò alla sua espressione di sempre

“bene, ti aspetto, e non mi giocare brutti scherzi, che dopo sennò mi vendico” mi aprì la porta e con una spinta mi fece uscire... io che mi lascio trattare così... roba da matti! Una volta giunto fuori decisi di non rischiare e prendergli veramente alcuni miei abiti... va bene così, mi scorderò di questo piccolo malinteso e continuerò ad essere quello di prima, non voglio litigare, non voglio altri problemi, almeno non in questi giorni che ho già troppi pensieri per la testa.

Ritornai al bagno e gli lanciai le vesti addosso, avevo preso quelle più strette e a cui ci tenevo di meno e di certo non le avrei rimesse, questo lo sapeva bene anche lui

“ora vattene” gli ordinai come se gli avessi fatto un piacere

“va bene! Grazie Voldemort” finalmente uscì e io mi ritrovai da solo, subito mi spogliai e mi buttai sotto la doccia. Amo pensare con l'acqua che mi colpisce, è una cosa che mi rilassa, ma oltre a Greg, non mi viene in mente niente, perché devo subire queste pene? Non potevo nascere asessuale come Sherlock?

 

 

Ora: 8:02 / giorno: Lunedì / luogo: mensa

 

Ecco che vedo Greg e John raggiungermi al tavolo, mi sono appena mangiato la mia solita colazione: cappuccino senza zucchero e cornetto, non voglio esagerare col cibo, anche perché sto a dieta e vorrei perdere quei chili di troppo che mi ritrovo ogni giorno per colpa del mio appetito nervoso.

“'giorno Voldemort!” anche Greg mi chiama sempre così, odio questo soprannome ma sentito da lui fa comunque un altro effetto

“buongiorno Mycroft”

“buongiorno” posarono le cartelle sopra le loro rispettive sedie e andarono a prendere qualcosa da mangiare

-Non guardarlo!- ogni giorno devo riempirmi la testa di queste due parole, perché i miei occhi reagiscono spontanei... invece devo stare fermo! Se dovesse scoprirmi non riuscirei più a trattenere i miei sentimenti e le libererei tutti assieme.

Poco dopo rieccoli al tavolo, che mangiano beati, mentre io li ignoro guardando fuori dalla finestra

“Vol!” ma ecco che la voce di Greg mi chiama

“cosa?” domando fingendo poco entusiasmo

“oggi ti ho sognato!” ecco, io capisco dover mantenere l'espressione seria, ma cavolo, sentivo le mie guance prendere calore e tra poco svenivo... mentre nel sonno sorrideva quindi pensava a me? No, non devo convincermi di cose non vere, però cavolo, neanche a farlo apposta!

“e che hai sognato?”

“stavamo al mare! E ci divertivamo un mondo, dovremmo andarci sai, quest'estate! Sempre se ti va!”

“certo” perché ho accettato? Magari se dicevo “non mi piace il mare” sarebbe stato molto meglio! Vederlo anche d'estate non mi farà di certo bene... ma l'istinto mi ha fatto dire di sì... che sbaglio.

Mi sorride per poi riprendere a mangiare

“voglio che la giornata di oggi finisce in fretta!” John sembrava davvero agitato, mangiava in fretta e sorrideva ebete

“non vedi l'ora di stare con Mary eh?” Greg diceva sempre cose scontate, è ovvio che era quello il motivo, perché vuoi sentirgli dire “sì” per forza?

“beh, ovvio!” fortunato lui, che aveva realizzato il suo desiderio

“devo dire che an-” qualcosa ci interruppe, l'intrusione di Sebastian al tavolo, tutti lo guardarono strano, compreso io, insomma... è la prima volta che lo vedo da solo, senza Jim

“e Jim?” ecco appunto, Greg deve sempre domandare una cosa che si può tranquillamente sapere analizzando un attimo il suo corpo: borse e profonde occhiaia, seguito da grande dilatazione pupillare, puzza di alcool, capelli scomposti e niente cibo sul vassoio. Avrà passato davvero una nottataccia, forse ha litigato con Jim, anzi, sicuramente, non che me ne freghi qualcosa, però dovrebbe davvero smetterla di buttarsi su alcool e droga quando è arrabbiato o depresso

“che ne so” ecco, ci mancava il suo tono grave... già il suo aspetto di norma fa paura, se si riduce anche così, nessuno si avvicinerà mai a lui

“hai litigato con lui?” carissimo Greg, ti consiglio di non fare domande, non vedi che non ha voglia di parlarne? E poi è strafatto, lasciarlo in pace penso sia l'idea migliore.

Infatti non risponde, se ne sta a girare il suo frullato

“se vuoi un aiuto puoi contare su di me, ricordatelo!” ed ecco le solite rassicurazioni di Greg, tanto non ti parlerà, è inutile c-

“Jim è uno stupido, non capisce un cazzo” o-ok, la cosa è molto più seria di quello che credevo... ha appena insultato il suo Re? Si mette male

“e-emh... capita a tutti un po' di litigio, vedrai che si sistemerà” stavolta è John a parlare, Greg è quasi rimasto traumatizzato da come ha parlato di Jim

“hahahahaha!!” fece una risata a dir poco spaventosa “è facile per te! È facile! Qualsiasi donna con cui ci hai provato ha deciso di starci! Qualsiasi! Anche se non l'amavi! E io invece che devo fare? Non ti sei mai trovato nella mia posizione! Non ti permettere di darmi consigli o di giudicare!” gli ha urlato contro come un furibondo, tutti si sono girati verso di lui ed egli si alza, dando un calcio alla sedia come sfogo e andandosene dal tavolo con mani in tasca... questo è il vero Sebastian Moran, la Spia che tutti conoscono, perché lui riesce a comportarsi da smielato solo con Jim, con noi anche è gentile ma con il resto delle persone beh, si comporta davvero male, sapete cosa penso? Penso che ora uscirà di qui e dopo aversi fumato qualche canna o assunto droga anche pesante andrà a prendere a cazzotti il primo che gli sta antipatico, tanto per sfogarsi

“w-wow” e ora anche John è traumatizzato

“penso sia meglio lasciarlo in pace per oggi” decido di dirlo, tanto per essere sicuri che non ci provino più, se Sebastian dovesse fare qualche casino in camera dopo la colpa va anche a noi

“s-sì... penso... penso di sì” ovvio John.

Siamo rimasti in silenzio, fino a che non arrivò Sherlock che con il suo fare indifferente si mise seduto vicino a John

“Sherlock, dovevi vedere Sebastian!”

“sì, immagino che sia arrabbiato, ma penso si risolverà tutto in un paio di giorni” ecco, sa già di cosa hanno litigato, lui riesce sempre a capire tutto, molto prima di me, lo invidio anche per questo

“speriamo...” strano che John non abbia approfondito la cosa chiedendogli dettagli. Ed ecco di nuovo il silenzio, nessuno parla ed io a stento riesco a scollare gli occhi da Greg, fino a che si aggiunse l'ultimo componente, il nocciolo della questione di prima

“buongiorno” il Re come sempre si mise seduto al suo posto capotavola. Nessuno però parlava, Greg e John si scambiavano piccoli sguardi i quali interpreto come “glielo chiediamo?” non fatelo, secondo me è meglio lasciar la situazione scorrere da sola

“non hai il tuo Westwood?” strano che è John il primo a notarlo, me lo aspettavo piuttosto da Sherlock, o forse ha già capito tutto

“no, oggi non mi andava” beh, poteva usare una scusa più accettabile

“senti Jim...” no John, non farlo! “... che è successo con Sebastian?” l'ha fatto...

“ci parlerò e si sistemerà” mi aspettavo gli rispondesse male, invece a quanto pare la situazione è davvero grave, l'ha presa seriamente, senza arrabbiarsi, strano, davvero strano. Ma poi vidi l'impensabile: Sherlock che sorride a Jim, in modo... come dire... affettuoso? Anzi, rassicurante. E Jim che ricambia, davvero strano... che sta succedendo qui? Quali informazioni si stanno scambiando?

Silenzio e ancora silenzio, nessuno si decide a parlare per il resto dei minuti.

 

 

Ora: 10:40 / giorno: Lunedì / luogo: spogliatoio maschile

 

Due ore di ginnastica, non è che non mi piaccia la ginnastica ma... odio gli spogliatoi. Volete sapere perché? Perché non è facile distogliere lo sguardo quando la persona da cui sei attratto si leva maglia e pantaloni davanti a te, per non parlare poi delle docce! È vero che ogni doccia è divisa da un muro ma il solo pensare che lui si trova lì dentro nudo mi da un certo appetito sessuale.

Ed eccolo lì, che mi parla di chissà quale argomento e come se niente fosse si leva la maglia e rimane a petto nudo... un petto ben curato, con anche l'accenni di una tartaruga... e poi arrivo io, che sì e no ho la pancia piatta... ce ne sono molti peggio di me ma questo non vuol dire che io non mi senta in imbarazzo a mostrarmi così malfatto davanti a lui

“che ne dici?” ecco una delle tante volte che Greg chiede la mia opinione dopo aver parlato per chissà quanto tempo senza che io lo abbia ascoltato

“eh?” e come al solito mi viene spontaneo rispondere così dopo essermi risvegliato dai miei pensieri poco puliti

“stai sempre sulle nuvole! Ti ho chiesto se ti va di giocare a calcio con me” calcio... calcio? Io sono NEGATO a calcio!

“certo” e miseriaccia! Ci sarà mai una volta che rifiuto qualcosa da lui?

“perfetto! Dai sbrigati a vestirti, io intanto vado!” doveva sempre urlare quando parlava, ma la cosa stranamente non mi scocciava. Gli rispondo con un cenno del capo e mi vesto con tranquillità mentre sento Jim e Sherlock urlarsi a vicenda per l'ennesima volta

“ti schiaccerò come una pulce!” invece gli urli di Jim proprio non li sopportavo, acuti, con quella sua voce stridula

“facciamo così, chi riesce a fare più canestri ad una lontananza minima di 8,25 metri, vince!”

“ci sto! Tanto vincerò io!”

“scommettiamo?”

“certo! Cosa vuoi scommettere?” le loro solite scommesse... si stuferanno mai?

“50 euro?”

“non è una scommessa valida! Ho soldi da buttare io, voglio qualcosa che possa costare a tutti e due”

“una cosa che ci infastidisce davvero tanto? Tipo?”

“non lo so, quello che vuoi tu!”

“che ne so io! Mycroft, una cosa che scoccia a tutti e due?” perché... perché devono sempre rompere a me? Cosa centro io? Perché devo accontentarli?

“sbrigatevela voi due, non mettetemi in mezzo”

“dì solo cosa!” perché Jim deve sempre insistere con quel suo tono da superiore?

Anzi, fermi. Fermi tutti. Potrebbe diventare una vendetta, una vendetta per quello che mi ha fatto stamattina! Ma certo!

“facciamo così: se vince Sherlock, tu Jim sarai costretto ad andare al ballo con il Mascherato tanto non credo andrai più con Sebastian” il Mascherato è un classico e stupido bulletto della nostra scuola, lo chiamano così perché buona parte del suo corpo è coperta da tatuaggi ed è risaputo che ha una bella cotta o meglio dire una bella attrazione fisica verso il corpo di Jim e quest'ultimo lo detesta, appunto perché gli sta sempre addosso cercando in tutti i modi di sedurlo... per me sinceramente formerebbero anche una bella coppia, dopotutto di carattere si somigliano, a parte il fatto che Jim è più intelligente

“c-cosa? Aspetta! Che razza di scommessa è questa?” sapevo che non gli sarebbe andata bene

“e se vince Jim, tu Sherlock sarai costretto al ballo a baciare Molly, davanti a tutti” forse... ho un po' esagerato

“ci sto!” ok... devo ammettere che non pensavo che Sherlock accettasse così di fretta

“c-cosa? Vuoi farlo davvero? Non è che ti piace già Molly? Hehehe” ecco che Jim comincia con le provocazioni

“certo che no, solo mi divertirei troppo a vederti ballare insieme al Mascherato”

“sei una specie di maniaco? Comunque come ti pare, tanto vincerò io e tu dovrai fare una figura di merda davanti a tutti!”

“figura di merda? È solo baciare una ragazza, ma va bene! Andiamo!” scappano fuori dalla porta e io rimango da solo... sono sempre uno degli ultimi. Finisco di vestirmi ed esco anch'io, la palestra è molto grande e ci sono due classi insieme a giocare. Vedo da lontano Greg che attira la mia attenzione alzando il braccio, lo raggiungo... siamo dieci a giocare così decidiamo di dividersi cinque a cinque, ma a me tocca il portiere, sono felice di questo, almeno starò fermo con la speranza che la palla non arrivi a me. Mi godo la situazione, veder la tuta di Greg sventolare sul suo corpo perfetto è una bellezza per gli occhi, perché... perché sono così dannatamente innamorato di lui?

Sta arrivando! Sta correndo dalla mia parte, significa che la palla sta arrivando a me! Devo prenderla, devo...

*poom* l'ho presa in pieno!

“grande!” “wooo” sono felice! Ce l'ho fatta! Mi sta sorridendo... gliela tiro e lui ricomincia a giocare... ho fatto proprio un buon lavoro! Si può essere felici per un sorriso? Eppure sì, lo sono.

Ormai sono minuti che giocano e io ho la fortuna di avere la scusa per fissarlo, hanno fatto due punti e lui sa essere sempre il più bravo. Sento poi fischiare alle mie spalle e mi giro, la professoressa aveva appena fermato due squadre avversarie che si stavano per prendersi a pugni, non sarebbe la prima volta, poi guardo un po' in giro, John si è messo a giocare con Mary a ping pong, buona trovata per chiacchierare... se c'era Mary, doveva esserci anche Molly, ma dov'era? Giro ancora lo sguardo e la trovo a giocare a pallavolo, è negata, proprio come me a calcio... poi mi giro ancora e vedo Sherlock e Jim che giocano, a quanto pare Sherlock sta perdendo, peccato, la mia vendetta non sarà portata a termine... poi mi accorgo di Sebastian, che se ne sta buono buono in un angolo, a fissare molte volte ma per poco tempo Jim giocare

“Vol!” mi sentii chiamare ma non appena mi girai non capii più niente, ricordo solo di aver visto il volto di Greg rovinato in una smorfia o per meglio dire, rovinato dall'esagerata espressione di un urlo

 

 

Ora: 12:52 / giorno: Lunedì / luogo: infermeria

 

Prima cosa che sento: un assurdo dolore alla tempia.

Prima cosa che vedo: la luce di una lampada neon.

Prima cosa che dico: un gemito straziante.

Prima cosa che odo: la voce di Greg, quindi, nonostante l'orribile circostanza, mi andava bene così.

“come ti senti?” mi giro verso di lui, vidi che c'era anche Sherlock, ma sembrava fregarsene della situazione girovagando per la stanza soffermandosi a guardare incuriosito qualche oggetto

“che è successo?”

“una bella pallonata in piena testa da parte dell'altra classe, ma non si sa ancora chi è stato”

“capisco...” mi metto seduto e mi tocco la fronte nella parte dolente, ma avevo sopra un cuscinetto di spugna legato alla mia testa con un filo “mi hanno messo i punti?”

“due, era bella forte, ma non è grave! Ti danno due giorni di riposo, niente scuola, che fortuna eh?”

“fortuna? La chiami fortuna... cavolo, che male” Sherlock non mi aveva rivolto nemmeno uno sguardo, a quanto pare la salute di suo fratello valeva di meno delle sue investigazioni

“hanno anche chiamato i tuoi genitori, ma gli hanno solo dato la notizia, non li hanno fatti scomodare per venire qua”

“menomale...”

“chiamo l'infermiera e gli dico che ti sei svegliato” io annuisco con un gesto lieve della testa e lui si alza richiudendo poi la porta dietro di sé e lasciando soli me e Sherlock

“c'è il pranzo lì sul comodino, non l'hai visto?” mi parlava girato di spalle, come se non gliene fregasse niente

“sì, certo che l'ho visto, ma non ho fame, a proposito, come è andata la partita?”

“Jim è andato a chiedere di andare al ballo con quello” ero già pronto a non sentirlo parlare, mi aspettavo perdesse

“hm...” bene, potrò vedere con i miei occhi e avere la mia vendetta

“comunque non potrai andare al ballo... così hanno detto”

“come sarebbe a dire? Posso tranquillamente andare!” solo per una pallonata non mi lasciano andare? Che storia è questa?

“ha bisogno di riposo, la musica assordante potrebbe aggravare la condizione... così hanno detto”

“assurdo! Bah... non importa, non mi perderò niente” a parte ricevere la mia vendetta contro Jim e veder ballare Greg, ma forse è meglio così, tanto non sarebbe stato con me, quindi...

“e non ci andrà neanche la Guardia”

“e ora che centra Greg?”

“ha detto che non era giusto che tu non ci andavi e bla bla bla... come se te ne fregasse davvero del ballo”

“ma non è giusto! Gli dirò che può andarci lo stesso e non si deve preoccupare, perché le persone comuni devono essere così stupide?”

“ma come! Pensavo saresti stato felice” finalmente si gira, ma invece della sua solita espressione seria mi ritrovo una faccia furbetta, un lieve sorriso, come se avesse capito qualcosa... non penserà mica... quello che penso?

“felice di cosa?” non devo agitarmi, devo stare calmo

“felice del fatto che può passare altro tempo con te invece che in compagnia di una ragazza” ecco, questa non doveva dirla... vuole ingannarmi, vuole farmi dire quello che ha già capito, maledizione... ma come riesce? Ti entra in testa? O avrà notato uno dei miei sguardi imbambolati rivolti a Greg? Eppure ci sto molto attento!

“ovvio che sono felice... è mio amico”

“heh... amico, ricordo odiavi questo termine”

“anche tu, prima di incontrare John” vogliamo giocare? Allora giochiamo!

“John? Vuoi mettere in mezzo lui adesso?”

“ovvio, anch'io ricordo odiavi questo termine... tu eri quello che diceva sempre: io non ho amici”

“... e mai ne avrò. Lo dicevi anche tu” rimasi zitto, avevamo tutti e due torto

“bene” gli risposi alla fine

“bene” penso sia finita qui la nostra conversazione, ora non diremo più niente e aspetteremo l'entrata dell'infermi-

“quando glielo dirai?” oppure no... mi aveva appena chiesto quando mi dichiarerò?

“che cosa?” far finta di niente con Sherlock è la tattica migliore

“che ti piace” capisco stare calmi, ma dopo una rivelazione di questo genere no... lui era riuscito sempre a scoprirmi, anche con i vecchi amori, prima o poi deve mettermi in imbarazzo con queste frasi, sa già che non glielo dirò mai, ma si diverte a prendermi in giro

“chi?” stiamo ancora sul vago

“Mycroft, davvero, potrebbe ricambiarti sai?”

“smettila con queste supposizioni, stavolta hai torto” per favore, falla finita... già soffro tanto di mio, se ti si metti anche tu...

“come ti pare, però potresti avere qualche speranza” mi sorride ancora e poi esce di stanza... che lui sappia qualcosa che non so? O forse mi vuole solo prendere in giro? Non è giusto, perché non sono intelligente come lui? Perché io non riesco a capirlo e invece lui sì? Maledizione, vorrei la sua mente geniale... lui sa essere il primo in qualsiasi cosa, lui sta sempre dieci passi avanti a me, mi sono proprio stufato di questa situazione, ma come superarlo?

Ritornando un attimo a quello che aveva appena detto... speranza, io potevo avere una speranza? Con Greg?

La porta che si aprì mi fece tornare alla realtà, una donna sulla trentina fa il suo ingresso vestita da infermiera, classico vestito con minigonna, calze e rossetto rosso... mi prendete in giro? Ecco perché non guariscono mai i ragazzi...

“salve, come si sente?” mi fa uno di quei sorrisi che farebbe sciogliere qualsiasi ghiaccio, ma non il mio ovviamente

“stavo meglio prima”

“la pallonata è stata davvero forte... ma umh, non ha mangiato?”

si avvicinò a me con fare molto sensuale e si sedé nel letto, prendendosi uno spazio. Fortunatamente qualcuno rientrò, era Sherlock, che appena mi vide con l'infermiera, vestita in quel modo, aggrottò le sopracciglia

“salve, emh Mycroft, penso che Jim ti ucciderà”

“e cosa gli avrei fatto?”

“la scommessa, il Mascherato ha accettato volentieri, fin troppo, così tanto che gli sta intorno come un cane al guinzaglio”

“come un secondo Sebastian vorresti dire” Sherlock ridacchiò e ricominciò a girovagare per la stanza

“riesci a mangiare?” ma cosa vuole quest'infermiera? Se pensa di persuadermi con i suoi giochetti non ce la farà di certo

“senta ma...” ecco Sherlock che sta per dirla una delle sue “... la pagano per questo?”

“questo cosa?” capisco fare i finti tonti, ma fino a questo punto dai...

“voglio dire, non è brava a fare l'infermiera, posso chiaramente vederlo solo con un'occhiata, è andata avanti con la sua carriera grazie a questi giochetti... sporchi?” holé, Sherlock era stato chiaro, ma come dire, mi aveva salvato.

Lei si alzò in piedi con un'espressione a dir poco adirata

“mi scusi?”

“le sto dicendo che la deve smettere di provarci con mio fratello, vada a giocare con quelli della sua età” sorrise alla fine della frase.

L'infermiera avrebbe potuto rispondergli davvero male, ma preferì fare una faccia sconvolta e arrabbiata per poi andarsene dalla stanza e chiudere la porta con un gran tonfo

“nemmeno un grazie? Ti ho salvato da una situazione davvero imbarazzante”

“non te lo meriti un grazie, l'hai trattata davvero male”

“come se ti dispiacesse” ci guardammo per qualche secondo, per poi sorriderci, ad entrambi non poteva interessare di meno

“va beh, io vado, ero venuto a dirti che puoi uscire di qui se vuoi, spera solo di non incontrare Jim”

“perché mai si è arrabbiato? È lui che ha accettato la sfida, e poi me lo avete chiesto voi”

“beh io non posso farci niente! Tanto so che avrebbe perso lui, pensa che ce l'ho fatto credere fino all'ultimo momento ma, si sa che io ho una mira perfetta, mi basta calcolare la traiettoria e la forza”

“e questo cosa centra? Non può arrabbiarsi con me”

“a me non interessa... io vado! Devo ancora scegliermi l'abito, a presto” uscì dalla porta lasciandomi un'altra volta solo... non ci voleva questo problema in più, perché diamine se la dovrebbe prendere con me? Mah...

Mi alzai dal letto e mi diressi verso la porta, la aprii e trovai davanti Greg

“sei già in piedi? Ma riesci a starci?” oh, si preoccupa per me, le persone comuni sono così sentimentali

“certo che ci riesco...”

“se hai bisogno di un appoggio posso aiutarti io” potrei volentieri far finta di non riuscire a camminare solo per appoggiarmi un po' a lui, ma voglio essere onesto, quindi rifiuterò

“ce la faccio, grazie comunque”

“come vuoi! Dai andiamo in stanza” appoggiò una mano sopra la mia schiena e sentii un brivido scorrermi per tutta la spina dorsale, ogni suo tocco mi fa impazzire

“sì...” risposi, un po' in imbarazzo su una cosa all'apparenza normale, sperai solo che non lo notasse

 

Ora: 17:30 / Giorno: Lunedì / Luogo: stanza 221

 

Mi ritrovo seduto a terra, davanti alla televisione, con uno strano oggetto in mano chiamato “Joystick” e vicino a me Greg che mi guarda sorridente

“quale mettiamo?” anche lui seduto mi porse tre dischi che presi in mano, li osservai un attimo, dalle figure potevo capire che erano giochi d'azione, di lotta

“non so, scegli tu” glieli ridiedi, non sapevo minimamente come si giocasse, non sapevo nemmeno tenere in mano quell'affare e non avevo minimamente voglia di imparare ma come al solito non riuscii a dire di no ad un'altra delle sue richieste

“allora Soul Calibur! Ti piace?”

“non so cosa sia” risposi sincero

“ci scontriamo in un combattimento mozzafiato! Con armi magiche e effetti un sacco belli!” pareva davvero felice di volermelo mostrare, così accettai volentieri

“d'accordo!” si spinse un po' in avanti e inserì il disco nel rispettivo marchingegno e subito la TV che dava -no segnale- si accese ed aspettammo che il vero gioco partisse

“spero ti piaccia” sì, come no... mi piace solo perché sono in tua compagnia, come fai a non capirlo? In effetti certe volte è così... evidente!

Il gioco partì e lui cliccò alcuni tasti per andare nella scelta personaggi

“io scelgo questo! Tocca a te” non sapevo come dovevo fare, avevo visto lui che cliccava le frecce così lo feci anch'io per poi andare a prendere un personaggio a caso e pigiare X come aveva fatto precedentemente lui

“bene! Luogo a caso e... si parte!”

leggevo -3... 2... 1- per poi vedere il personaggio di Greg muoversi ed attaccarmi, cominciai a pigiare tasti a caso ma il gioco si fermò

“perché hai messo pausa?” e che ne so come l'ho messa! “non hai mai giocato alla Play... vero?” ecco, se n'è accorto...

“già... non ne ho mai avuto l'occasione... mi dispiace essere totalmente negato” abbassai lo sguardo come colpevole e dispiaciuto di non averglielo detto prima

“fa niente! Ti insegnerò, guarda... con questo tasto salti... con questo attacchi, con questo ti difendi e con...” si fermò guardando che cercavo di premerli facendo muovere il personaggio ma ero davvero troppo imbranato “... aspetta, non devi mettere le mani così o è ovvio che non ci riesci!” poggiò entrambe le sue mani sulle mie che subito cominciarono a sudare... mi indicava come fare, mi accarezzava inconsapevole le mani tremanti, perché doveva capitarmi proprio questo? Perché proprio lui... lui che non mi considererà ma-... mi girai verso di lui e mi guardava, mi fissava gli occhi e così feci lo stesso, sentendo del calore in faccia e i battiti cardiaci cominciando ad accelerare “scusa...” disse solo prima di deviare lo sguardo e staccare le mani... si rimise al suo posto... non so bene di cosa si era scusato... ho paura davvero che lui abbia capito qualche mio sentimento. Improvvisamente abbassò la testa e guardava il Joystick che aveva fra le mani “dimmi Mycroft...” no... no e poi no! Mi ha appena chiamato Mycroft? E perché ha un'espressione così... dispiaciuta? Triste? Delusa? No, non vorrà chiedermi proprio adesso se provo qualcosa per lui... ti prego... ti scongiuro... non lo fare!

Greg mi riguardò per poi cambiare totalmente espressione e sorridere “... ti va un gelato?” che? Eh? Penso... penso abbia voluto lasciare la cosa in sospeso... grazie, grazie a quelli che lo hanno fermato, cominciavo davvero ad aver paura, devo stare più attento, devo stare più attento!

“sono... a dieta lo sai, vorrei tanto ma...”

si mise le mani fra i capelli stringendoseli e cominciando a muoversi quasi provasse dolore “oooh ancora con questa dieta! Basta! Tu stai bene così! Smettila di preoccuparti per cose inutili” e tu smettila di dirmi così o giuro che è la volta buona che ti salto addosso “vado a prenderli!”

“va bene...” non riesco proprio... a rifiutare niente di tutto quello che mi chiede... sono un tale fallimento.

Andò a prenderli per poi tornare e spegnere la Play, a quanto pare aveva capito che non mi importava tanto di giocare

“tieni!” lo presi sfiorando la sua mano, cosa che mi fece perdere qualche battito

“ti va... se domani usciamo un po'? Sempre se ci riesci”

“non sei la Guardia? Dovresti mantenere le regole, non si può uscire... e poi se proprio vuoi uscire, porta la tua ragazza con te no?” perché... perché sono così cattivo? Che colpe ha lui? E poi così mi faccio scoprire! Come mi salta in mente di fare il geloso, soprattutto dopo che era stato così strano! Ora mi risponderà male e ha tutte le ragioni!

“guarda che...” appoggiò una sua mano vicino alla nuca per poi guardarmi nervosamente “... io preferisco uscire con te, ci si diverte di più senza dubbio” perché ora fa così? L'ho messo in imbarazzo? Cavolo si comporta quasi gliene fregasse davvero tanto di me... cos'è un suo modo per non rifiutare i miei sentimenti e farmici credere? Non può essere così, le mie deduzioni devono essere sbagliate, ricorda Mycroft, a lui piacciono le donne

“allora... va bene, usciamo” non riesco proprio... non riesco a rifiutare...

“perfetto! Grazie!” grazie? Dovrei io ringraziarlo per tutto quello che fa! E per non rifiutare i miei sentimenti in modo drastico, trattandomi male... perché penso davvero li abbia capiti, ogni giorno lo penso di più perché si comporta in maniera strana... non è da lui essere così gentile.

Si sentì la porta aprirsi e subito dopo urlare

“ma te ne vai una buona volta??” ed ecco il Re che ha sempre da ridire

“come? Non mi inviti a stare in camera tua?” oh, il Mascherato

“vattene ho detto!! Ci vediamo alla festa... ora vattene! Dissolviti! Smolecolati! Sparisci! Muori!!” vidi la figura di Jim entrare indietreggiando

“sei sempre più sexy lo sai? Mi piace quando urli, mi eccita molto... e poi, mi immagino quanto urlerai se mi permetti di possederti” il Re si ritirò di scatto e chiuse la porta lasciandolo fuori per poi sentir bussare ripetutamente

“fottiti una buona volta!! Tanto non ti apro! Vaffanculo! Hai proprio rotto il cazzo!! Frocio di merda!” Jim era solito dire parole poco scurrili, ma poche volte così tante insieme, doveva proprio aver superato i suoi limiti... si girò e mi vide, mi guardò davvero male, pensavo almeno mi insultasse invece preferì correre in bagno e chiudersi dentro, magari facendo una doccia e levandosi l'odore di “quell'essere schifoso” come lo chiama lui

“emh... dicevamo?” fece Greg per riprendere il discorso

“avevamo appena deciso di uscire di nascosto domani”

“ah sì! Sempre se starai bene...”

“sto bene anche ora”

“perfetto emh...”

Si risentì la porta aprirsi e chiudersi in modo brusco per poi veder entrare Sebastian con delle ferite e una sigaretta spenta in bocca, mani in tasca e sguardo tagliente

“che cazzo avete da guardare??” per urlarci fece anche cadere la sigaretta e noi ci girammo di scatto, poi si chiuse in camera sbattendo un'altra volta la porta

“emh... perfetto...” Greg mi guardava con una faccia un po' triste, a me non me ne fregava niente di Sebastian, troppo sentimentale la mia cara Guardia

Si sentì di nuovo aprirsi la porta per poi veder dal nulla volare un cellulare e finire a terra

“non ne posso più...” entrò Sherlock che diede dei calci al cellulare per poi aprire la porta della camera e con un altro calcio fatto bene al cellulare, centrarla e chiudersi dentro

“ma che... diamine sta succedendo qua dentro?” mi chiedeva sapendo già che non avevo risposta

“hm... non saprei...” non è strano che Sherlock si comporti così, si sarà stufato di chissà quale situazione

“va beh... si calmeranno in qualche modo, dai mangiamo e intanto... che vuoi fare?” come? Ora non gliene frega più niente? Hm, beh, meglio...

“non saprei...”

“hmm... ora che ci penso... e se invece di mangiare questo gelato cucinassimo una torta?” certo, ci manca la torta, magari facciamo anche la coppietta felice

“non so cucinare...”

“nemmeno io! Dai, era da molto che volevo provarci, mi va di farla insieme a te!” -mi va di farla insieme a te- come rifiutare?

“va... va bene” rimisi il Joystick dov'era e seguii Greg che posò i gelati dentro il freezer e cominciò prendendo subito la farina, le uova, una ciotola, lo zucchero... io non facevo altro che guardare e lui si accorse della mia immobilità

“che stai fermo lì? Mi aiuti o no?”

“non so nemmeno cosa devo fare”

“cerca su internet una ricetta!”

“d'accordo...” presi in mano il cellulare e dopo cinque minuti buoni a cercare qualcosa di decente gli mostrai quella che mi sembrava più adatta o come meglio dire... più semplice, con meno passaggi

“perfetto, questa va bene” lui aveva già preparato tutto, prese anche del cacao e lo buttò nella ciotola con uova e farina ancora da mescolare “boh... proviamo anche con questo” prese del latte e rovesciò tutto il contenuto della bottiglia insieme agli altri ingredienti

“non... non credo si faccia così Greg” penso sia come la chimica e quel miscuglio beh, non sembrava avere niente di giusto

“proviamo!” con un mestolo andò a girare il tutto ma questo non aveva proprio un aspetto normale

“pensò sarà immangiabile”

“aiutami dai! Mettiamo qualche uovo in più”

“ma qui c'è scritto massimo tre uova”

“però l'abbiamo fatta più grossa, dai prendi altre due uova”

“va... bene” andai a prenderle e gliele volevo passare ma lui fece cenno di voler farmele rompere a me, così ci provai ma l'uovo mi si spiaccicò in mano e alcuni gusti caddero dentro il miscuglio

“oh cavolo!”

“m-mi dispiace! Prendili prima che spariscano” ci mancava questa! Bella figura del cavolo con Greg!

“hahahaha sei un tale disastro!!” bene, perfetto! Come se non l'avessi notato!

“perché tu no? Ti pare normale questa roba che hai creato?”

“hai ragione! Fa proprio schifo hahaha” come può sempre ridere in tutto? Abbiamo fallito e lui... ride? Dovrebbe essere triste! Prende sempre tutto con allegria, vorrei avere un decimo del suo ottimismo

“e ora che ne facciamo con quella?” di certo non possiamo metterla in forno così... ormai è rovinata

“hmm... potremo...” con due dita tirò su un po' di quella strana crema e con una mossa veloce me le spiaccicò in faccia sporcandomi

“c-che cavolo hai fatto??” mi pulii subito con la mano, possibile che sia così infantile? Perché mi sono innamorato di quest'uomo?

“hahaha sei buffo! Dai! Colpisci!” scherza vero? Si aspetta che giochi con questa roba? Io? E poi chi pulisce?

“pulisci tu dopo? Io non ho intenzione di sporcare tutto per una simile scemenza”

“certo che pulisco io! Dai, avanti!”

“no, non lo farò” non posso essere così... rozzo e... infantile

“d'accordo... in tal caso...” con una mano prese un bel grumolo ed era pronto a tirarmela mentre quella sgocciolava disgustosamente per terra, presi veloce il mio ombrello ma non feci in tempo ad aprirlo che mi finì addosso sporcandomi la parte superiore delle vesti

“l-la mia maglietta!!”

“oooh scusa Mister pulito! Avanti Vol, attacca!” vuole giocare? Va bene, basta! Giochiamo!

Mi avvicinai a lui che subito riprese un po' di quella roba, ma io fui più furbo e afferrai tutta la ciotola per buttargliela addosso, ma lui la colpì sotto facendo rimbalzare il contenuto e io mi ritrovai ancora più sporco di prima

“t-tu!” cercai di tirargliela ma lui mi fermò a tempo bloccando la ciotola dove il liquido scorreva veloce e fuoriusciva sporcando tutto. Infine lui fece una mossa azzardata, invece di spingere la alzò ed io mi sbilanciai e quella si versò addosso a tutti e due sporcandoci anche i capelli. Rimasi serio... immobile, schifato e adirato, mentre lui invece scoppiò a ridere tenendosi le mani in pancia

“non ci credo! Hahahahaha! Sei buffissimo!” ora mi prende anche in giro... è lui che ha voluto questo stupido gioco! Perché devo sempre accettare? Perché lo faccio?

Feci un'espressione incattivita e girai i tacchi volendomene andare ma lui mi afferrò dal polso

“hei... non pensavo ti offendessi, scusa” aveva uno sguardo triste, come poter rispondergli male?

“sto bene, vado a farmi una doccia, tranquillo” mollò la presa e io continuai a camminare, che l'avevo forse ferito? Ma era stato lui a prendermi in giro! Questi umani... sono così strani a volte.

Andai in bagno ma la doccia era già occupata dal Re

“hm... ne hai ancora per molto? C'è qui gente che ne ha più bisogno” lo vidi guardarmi dal vetro e spremere gli occhi, poi lo aprì prendendo veloce un asciugamano e andandosi a parare la parte intima, ma appena riposò gli occhi su di me, scoppiò anche lui a ridere, perfetto, un altro che osa prendermi in giro

“hahahahaha! Ma che diamine hai fatto?”

“puoi andartene senza fare domande?”

“ora ora... fammi vestire, girati” io senza pensarci eseguii, aspettai sentendo dei rumori dietro a me, cercava di fare veloce ed asciugarsi almeno un poco

“finito” mi rigirai ma trovai lui con il suo cellulare in mano e poi vidi un flash... no, una foto così... no!

“tu!! Dammi quel cellulare! Cancellala subito!!”

“col cazzo!” di corsa fuggì via dal bagno e urlò “questa è la mia vendetta bwhahahaha” lo sentii chiudersi in camera... perfetto... non poteva andarmi peggio! Poco dopo però sentii riaprire la porta

“me ne vado! Me ne vado! Fai i comodi tuoi! Fai come cazzo ti pare, tanto decidi sempre tu!” riconobbi la voce di Sebastian per poi veder la sua figura passare davanti al bagno, aveva uno sguardo a dir poco frustrato, fortunatamente non guardò dalla mia parte e uscì dalla stanza sbattendo ancora fortemente la porta, chissà quando faranno pace, la vedo brutta stavolta, possibile che Sebastian se ne andrà in un altra stanza se continuano così... non che mi importi qualcosa alla fine.

Chiusi a chiave e iniziai a farmi la doccia, ci rimasi molto tempo perché si sa... amo la doccia e poi stavolta c'era molto da lavare e dovevo stare attento alla ferita, anche il cuscinetto si era sporcato. Stavo navigando fra i miei pensieri, ovviamente su Greg e su quello che stava succedendo, quando sentii poi tre colpi alla porta e poi una voce

“Vol! Ne hai per molto? Dovrei lavarmi anch'io” povero! Dopotutto aveva ragione!

Uscii dalla doccia e... no... non questo, non questo! Dove cavolo sono i miei vestiti?? Non dirmi che... Jim!! No! E ora? Non posso chiedergli di andarmeli a prendere ma... cavolo che situazione! Ma perché tutte a me? Perché tutte a me?

“e-eccomi Greg” asciugamani! Più asciugamani possibili!

Ne presi uno attorcigliandomelo alla vita e un altro al busto mentre un altro ancora lo tenevo davanti, sembravo un pupazzo... sempre meglio che mostrare il mio corpo davanti a lui! Mi ha già visto una volta le gambe agli spogliatoi ma non permetterò che veda la mia orribile pancetta!

Aprii la porta e me lo ritrovai davanti

“a-amh... ma come ti sei messo?”

“è che non avevo vestiti” non arrossire! Non arrossire!

“ok... emh... capisco... emh... vado!” si chiuse in bagno a chiave e io filai in camera per mettermi addosso qualcosa... queste situazioni possono succedere solo a me... sarebbe stupida come cosa per un ragazzo normale ma per me, per me, per me... CHE IMBARAZZO!

Non avevo voglia di andare in mensa per la cena, sarei rimasto qui, nel letto, a dormire un po', domani sarebbe stata una giornata pesante, non è facile uscire con Greg e restare calmo.

 

 

Ora: 02:35 / Giorno: Martedì / Luogo: camera da letto

 

Lo sapevo... non riesco a dormire. Lui qualche metro più in là si è addormentato ormai da ore mentre io sono girato da un lato e continuo a fissarlo, fissarlo e fissarlo... ha il sonno agitato, molte volte si mette in posizioni per me impossibili... una volta lo ritrovai perfino a dormire sotto il letto, me lo ricordo bene, mi spaventai davvero della sua non presenza in casa, dice sempre quando esce... perfino mi sveglia... invece quella volta si era dissolto nel nulla, che panico! Mi chiedo: se sparissi io, te ne fregherebbe? Verresti a cercarmi come ha fatto Sherlock per Jim? Già... quei due... avevano qualcosa di strano oggi... mah... Sherlock saprà tutto come al solito, meglio lasciar perdere. Finalmente mi decisi a girarmi e automaticamente abbracciai le coperte avanzate che volevo fossero il corpo di Greg.


 
  
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