Le fiammelle galleggiano. Pigre.
È un richiamo. Non porta da nessuna parte, ma illumina. Come lei.
Lo sta chiamando. Mi aspetta.
Inclina appena la testa. Adesso lo cerca. Si lascia avvolgere dall’odore noto.
Socchiude gli occhi. È qui.
“Sesshomaru”
Una punta quasi divertita.
Non occorre guardare. Vede l’ombra che increspa le labbra. Per il braccio ritrovato; per la katana nuova. Mia. Per il vuoto al suo fianco.
E sente.
L’acqua fermarsi; la luce scivolare; il lampo degli occhi.
“Sei in ritardo”
Rimprovero? Contrae appena la fronte.
No. Soddisfazione.
Sibillina; una sua caratteristica.
Arriccia appena le labbra. Orgoglioso.
“Sono arrivato,
Okaasama”
Considerando
Dunque.
Non è proprio mia abitudine scrivere qualcosa in
concomitanza di una festività. Anche perché, conoscendomi,
rischio di scadere.
Tuttavia, questa piccola drabble ho voluto scriverla.
Ed è dedicata a Lete89,
Rosencrantz e Miriel67.
Per come sono; per le bellissime persone che sono.
Ferragosto. E quindi obon, in
Giappone.
Ho scelto questa festa, il giorno degli spiriti, per far reincontrare Sesshomaru e sua madre. Il tempo non è
necessario. Personalmente, immagino una distanza notevole dalla fine del manga,
ma non importa. Ognuno la può collocare dove più preferisce.
Il titolo, invece.
Sowelo
è il nome della ventiquattresima runa, l’ultima lettera dell’alfabeto celtico.
Rappresenta anche la completezza che si raggiunge con l'unione del sè alla consapevolezza più alta. E’ la protezione divina,
la lunazione, il salire verso il cielo e l’arrivarci. Nei rituali della wicca, è la runa associata alla luna in granaglie, quella
del mese di Agosto e al sabba Lughnasadh, il sabba del raccolto,
della piena maturazione.
Senza nessuna pretesa.
Alla vostra gentilezza.