Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Eevy    17/06/2014    7 recensioni
Fairy Tail ė in pericolo: una minaccia incombe sulla gilda, generando disperazione. Natsu e Lucy dovranno affrontare una nuova sfida e combattere contro un nemico ignoto che li metterà di fronte a delle scelte.
Lucy dovrà credere in se stessa per far valere la propria forza e riuscire a proteggere la persona che ama.
Natsu scoprirà nuove emozioni e sentimenti, e dovrà fare chiarezza nel proprio cuore per prendere una decisione: Lisanna o Lucy?
Nel frattempo un mistero va svelato: cosa si cela dietro la magia segreta di Fairy tail? Chi sono i nuovi personaggi e quali sono le forze oscure da loro usate? Cosa ha in mente Mavis?
CAPITOLO 10 - SORPRESA GALE!
« Non fare finta di essere forte » fece lui, improvvisamente serio.
Levy aggrottò le sopracciglia, guardandolo incuriosita.
« Che intendi? » chiese di rimando, sbattendo le palpebre.
Gajil sbuffò, allontanandosi un poco da lei.
« Cerchi sempre di far stare meglio gli altri, ma a te? Chi ci pensa? » rispose.
Levy arrossì, non riuscendo a trattenere un piccolo sorriso.
« Beh... tu, ad esempio... tu ci stai pensando... »
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: capitolo revisionato
Perché ho deciso di rivedere il capitolo: dopo una rilettura, mi sono resa conto che assumevo più punti di vista, mentre il mio scopo, in questo capitolo, era quello di assumere solo quello di Lucy. Quindi ho cancellato delle parti dove, magari, emergeva il pensiero degli altri, lasciando solo espressi i sentimenti di Lucy. Non ho aggiunto altre scene, soltanto modificato questi pezzi e sistemato gli errori. 
Buona lettura ^^


 

In The End







 



CAPITOLO I

 

Magnolia sembrava una cittadina tranquilla di notte, quando le strade erano deserte e l'unico suono udibile era il fruscio causato dal vento sui cespugli. Niente a che vedere con la frenetica vita diurna, con quell'atmosfera vivace.
Lucy Heartphilia sembrava godere di quella tranquilla serenità. Distesa sul prato del parco, osservava le innumerevoli stelle che quella sera ammantavano il cielo. Una brezza di vento freddo le sfiorava le braccia nude e le provocava dei piacevoli brividi. I lunghi capelli biondi erano sparsi sul terreno umido e fresco. Era in quei momenti che riusciva a liberare la propria mente da tutti i pensieri e osservare il mondo nelle sue sfaccettature migliori. Voleva lasciarsi andare per non ricordare tutte le sofferenze e il dolore che aveva -e avevano- sofferto . Solo quando sentì i suoi occhi farsi pesanti decise che era giunta l'ora di tornare a casa, doveva essere notte fonda ormai. Era una sera fredda, e in quel momento ammalarsi era l'ultima cosa che avrebbe voluto. Si mise seduta, reggendosi sui gomiti. Si sistemò i capelli, raccogliendoseli in una coda, prese il mantello stropicciato da terra e si rimise in piedi. Fu in quel momento che, con la coda dell'occhio, le parve di vedere qualcosa muoversi. Si voltò rapida in quella direzione, portando istintivamente le mani al portachiavi. Assottigliò gli occhi, cercando di scrutare nell'oscurità. Il silenzio era tombale, poteva udire solo il proprio respiro. Rimase all'erta. Improvvisamente un rumore di passi la costrinse a voltarsi in direzione opposta.
 Un uomo si avvicinava verso di lei. Anche nel buio del parco le era impossibile non capire di chi si trattasse: i capelli scompigliati, la sciarpa legata attorno al collo, le spalle larghe, il modo di camminare...

< Natsu > lo chiamò la ragazza, rilassandosi. Anche lei si incamminò nella sua direzione. Lui emise uno sbadiglio rumoroso.

< Lucy! Finalmente ti ho trovata, cavolo è da ore che io e Happy ti cerchiamo >.

 Lucy arrossì un poco, ma sapeva che lui non avrebbe potuto vederla, né lei poteva vedere bene il suo volto. Natsu si fermò a qualche metro da lei. Immaginando che dovesse essere arrabbiato, la ragazza sorrise.

< Scusami, non volevo farvi preoccupare. Dov'è Happy? > chiese, per cambiare discorso.

< E' tornato a casa, stava morendo dal sonno > disse, con uno sbadiglio. < In fondo sono solo le tre di notte. Che ne dici torniamo a casa anche noi? > continuò, guardandola. 

< Sì... > annuì debolmente. Vide il volto prima serio del ragazzo sciogliersi in un sorriso. 

< Domani ho una sorpresa > disse. Lucy si incuriosì.

< Sorpresa? >

<  Già, beh ma potrai sapere solo domani, quindi andiamo! > esclamò ridendo.

Chissà cosa gli passa per la testa, pensò Lucy.
Improvvisamente la prese per mano e la trascinò con sé. Quel gesto la lasciò spiazzata, ma non oppose resistenza e camminarono mano per mano per qualche minuto. Natsu continuava a parlarle, ma lei non lo sentiva. Il suo cuore  aveva iniziato a battere così forte, a quel contatto, che sperava che lui non se ne accorgesse. Si diede mentalmente della stupida. Che le stava succedendo? Natsu era stato sempre gentile e spontaneo con lei, e non era nemmeno la prima volta che la prendeva per mano. Perché allora avrebbe dovuto essere diverso? Lui continuava a sorriderle, e le sembrava di impazzire. Ma se n'era già accorta, dell'effetto che lui le faceva. Da un po' di tempo Lucy si sentiva particolarmente agitata in sua presenza. Soprattutto a seguito degli ultimi eventi, quando l'aveva abbracciata forte perché aveva temuto di perderla e si era preoccupato così tanto da finire in lacrime...
Ma probabilmente stava solo comportandosi come un qualunque fratello fa con una sorella. Natsu avrebbe dato la sua vita per lei, però il suo affetto non andava oltre il voler bene, Lucy ne era certa.
E lei? Cosa provava, invece, lei? Questa domanda le strinse lo stomaco. No, non avrebbe messo per nulla al mondo al rischio la loro amicizia per delle stupide emozioni. Teneva troppo al loro rapporto per rovinarlo. A quel pensiero sentì gli occhi pizzicarle. 
Pochi mesi prima avrebbe giurato che  fossero sangue dello stesso sangue. Ma adesso? Cosa era per lei Natsu?

< Lucy ? > 

Natsu si era fermato e la stava osservando.
Lucy divenne di mille colori. Per un momento aveva stupidamente pensato che lui fosse in grado di leggerle il pensiero, che avesse capito tutto.

< Non mi stavi ascoltando > constatò invece il ragazzo, sospirando.

Lucy scosse la testa. Natsu alzò gli occhi al cielo.

< Non fa niente, ne parliamo domani. Sei strana comunque, sicura di stare bene? Ah, devi ancora spiegarmi che ci facevi lì, da sola e a quest'ora > disse incrociando le braccia.

Ormai erano arrivati all'appartamento della bionda. Le luci dei lampioni illuminavano i loro visi.
Lucy lanciò una breve occhiata alle loro mani ancora intrecciate, poi alzò lo sguardo per incrociare quello del ragazzo. Era sereno, tranquillo, ma contornato da un paio di occhiaie grigiastre. Era stanco, eppure era ancora lì a quell'ora della notte, per lei, perché si era, ancora una volta, preoccupato. Lucy strinse la sua mano più forte. Natsu parve stupirsi, e le lanciò un'occhiata interrogativa.

< Beh.. > cominciò la biondina, lisciandosi i capelli. < Quando ho voglia di rimanere a pensare un po' per conto mio vado sempre lì. Mi corico sul prato, ed è come se tutto il dolore che ho dentro sparisse.. No Natsu, non fare quella faccia sto bene. E' solo che a volte mi sento malinconica > finì la frase rivolgendogli un falso sorriso, ma sperando che non se ne accorgesse.

Ne erano successe parecchie, in effetti, forse troppe. Suo padre era morto quando lei era mancata, per lavoro, un paio di mesi, e non aveva potuto nemmeno passare un po' di tempo insieme a lui, non era riuscita a riaggiustare il loro rapporto. E' anche vero che lei una famiglia comunque ce l'aveva: Fairy Tail. Erano passati già due anni e mezzo da quando vi era entrata a far parte, ed era diventata troppo importante per la sua vita. Anche se si sentiva terribilmente dispiaciuta. Molte volte  i suoi compagni avevano affrontato situazioni pericolose per andare a salvarla. Primo fra tutti Natsu. Aveva perso il conto di quante volte si era quasi fatto ammazzare per lei. Anche allora il suo petto era pieno di fasciature e cerotti, il braccio ingessato e una grossa cicatrice sulla spalla. L'ultima battaglia era stata terribile, contro la gilda oscura Noire. Li avevano colti alla sprovvista, mentre erano tutti separati. Sentiva ancora l'odore del sangue nell'aria, la polvere che le si appiccicava sulla pelle sudata, le urla dei compagni che quasi le rompevano i timpani. Cosa era riuscita a fare, lei? Aveva fatto in modo che Natsu venisse maciullato al posto suo, solo perché lei era troppo incapace di reagire istantaneamente. Aveva battuto la testa su una roccia, ed era svenuta, rinsanendo poi nell'infermeria quando la battaglia si era già conclusa. Si sentiva impotente e una maga inutile. Era orgogliosa dei suoi spiriti, voleva loro un gran bene, ma non si sentiva adatta al compito di controllarli. Lucy si avvicinò al ragazzo, che la guardava stupito. Gli sfiorò la cicatrice. Lui, osservando la sua espressione, sembrò capire.

< Lucy, non ci credo che tu sia triste per queste. Sai che è grazie a te se..>

< Se non fosse stato per me tu non staresti così > rispose secca lei.

< Stai scherzando? Se non fosse stato per la tua magia, e per il tuo aiuto, io non sarei nemmeno vivo! > esclamò alzando la voce, lasciandole la mano. Lei abbassò lo sguardo.

Natsu sospirò.

< Senti > disse, alzandole il mento con il pollice. < Abbiamo vissuto dei momenti difficili, HAI vissuto dei momenti terribili, quindi posso capire perché ti senti così. Però ci sono io con te, diavolo Lucy perché affrontare tutto da sola? >

Sfoggiò uno dei suoi sorrisi più smaglianti. Le riprese la mano e la fissò. Lucy si sentì avvampare.

< Comunque, credo che tu abbia bisogno di riposare.. e pure io direi > disse dopo qualche momento, ridacchiando e lasciandole la mano. < Notte, Luce. A domani > continuò agitando il palmo e voltandosi per andare via.

Non voleva lasciarlo andare, si sentiva così sola. Aveva bisogno del suo conforto, del suo abbraccio..

< Aspetta! >

Ora Lucy si sentiva una completa imbecille. Perché cavolo lo aveva fermato?!

< Che c'è? > chiese lui, assonnato.

< Ehm.. no, niente. A domani > disse, voltandosi e aprendo la porta in fretta e furia.

Salì le scale più veloce che poté, e si rinchiuse in camera appoggiandosi alla porta. Avrebbe gettato volentieri il suo cuore fuori dalla finestra se avesse potuto, dato che non smetteva di battere all'impazzata per l'insieme di emozioni che quella sera stava provando. Decise quindi di darsi una calmata. Lanciò un'occhiata all'orologio appeso alla parete: erano le tre e venti, ma il sonno era ormai quasi completamente andato via. Decise di farsi un bagno caldo. Si tolse la maglietta. Un rumore alle sue spalle la fece trasalire.

< Ehi, Lucy sai ho cambiato idea ... oh >.

Natsu era salito dalla finestra, per l'ennesima volta. Lucy non osava voltarsi, ma poté sentire lo sguardo del ragazzo sulla sua schiena.

< Natsu. Ti ho detto cento volte che se vuoi entrare devi usare la porta! >

<  Ok, hai ragione scusami > disse. Lucy prese al volo un'asciugamano, legandosela al petto, poi si voltò verso il ragazzo.

Vide Natsu con le sopracciglia aggrottate e lo sguardo concentrato sulla coperta del letto. Lucy non riuscì a non ridacchiare, a quella vista. 

< Fa come se non ci fossi, io pensavo che fosse meglio rimanere qui, non ce la faccio a proseguire a piedi sono troppo stanco > disse il rosato, togliendosi la sciarpa e il gilet.

 La nonchalance di questo ragazzo era davvero incredibile, pensava Lucy, alzando gli occhi al cielo.
 
< Mi chiedo che male abbia fatto nella mia vita..> sussurrò Lucy, con una certa irritazione e molto imbarazzata.

< Come Luce? >

La ragazza non rispose, piuttosto si chiuse in bagno, sbattendo la porta.
Quando uscì Natsu era ormai profondamente addormentato. Il suo corpo occupava tutto il letto.

"Benissimo, perfetto direi" osservò Lucy con sarcasmo.

Si sedette sul bordo del materasso, osservandolo per capire in che modo avrebbe potuto sistemarsi. Tastò leggermente il braccio del compagno, come per chiedergli di spostarsi. Lui in tutta risposta emise solo un  "uhmmm lasciami stare" che fece irritare Lucy ancora di più. Stava morendo di sonno anche lei, adesso.

"Come diavolo faccio.." disse grattandosi la testa e continuando a guardare i piccoli spazi vuoti nel letto.

"Forse dovrei comprare un letto più grande...MA CHE CAVOLO VADO A PENSARE!!" pensò, scuotendo la testa, stringendo gli occhi.

< Lucy.. > mormorò Natsu, con voce roca.

Si spostò un poco per lasciarle spazio. La bionda ringrazio il cielo, e si accoccolò accanto a lui dandogli le spalle, rendendosi il più possibile piccola e cercando di evitare il contatto con la sua pelle. Invece lui le passò un braccio attorno alla vita. Lucy avvertiva il suo respiro sul collo, e rimase pietrificata.
Dopo minuti - che a lei sembrarono ore - i suoi occhi riuscirono finalmente a chiudersi pian piano, e il sonno ebbe la meglio.

***



 
La svegliarono delle voci, provenienti dalla sua stessa camera. Il suo corpo era talmente indolenzito che non riusciva a muoversi di un centimetro.
 Notò che era coperta."Natsu", pensò, sorridendo lievemente.
Si concentrò per ascoltare, facendo finta di dormire.

< Quindi tu mi stai dicendo che hai lasciato Happy da solo, a casa tua, per andare a cercare Lucy e restare a dormire insieme a lei a casa sua?! Da quando in qua lasci Happy solo, Natsu? > chiese Gray con tono scioccato. 

< Sì beh.. ieri sera non l'avevamo vista e a casa non c'era, dopo quello che è successo mi sono preoccupato e Happy aveva sonno, non potevo costringerlo a venire con me, quindi sono andato da solo e... > rispose Natsu, tutto d'un fiato.

< Ma poi non sei tornato da lui, sei rimasto con lei > lo interruppe il moro, sottolineando la parola lei.

Lucy pensò che Gray si stasse divertendo a stuzzicare l'amico. 

< Lei ti piaaaaace > disse maliziosamente la voce di Happy.

Gray sogghignò. Cosa tramavano, quei due?

< Mi era sembrata giù di morale, dovevo lasciarla sola?!> disse Natsu con una punta di nervosismo. Gray rise.

< Cavolo ridi > sbottò Natsu.

<  Nemmeno con Lisanna tu... >

< Uo,uo,uo, frena. Cosa c'entra Lisanna ora? > chiese il ragazzo, alzando il tono della voce.

< Voglio dire, non mi sembra che tu sia stato così.. come dire.. gentile, con qualcun'altra oltre lei e... >

Lucy decise che era giunto il momento di chiudere quella discussione, prima che le sue orecchie sentissero qualcosa di troppo e cominciasse a prendere fuoco.

< Buongiorno anche a voi! > esclamò, alzandosi dal letto e precipitandosi in bagno. Chiuse la porta con un tonfo.

Ma che stava farneticando Gray?!
E che diavolo ci facevano lui e Happy in camera sua?!?
Lucy si portò una mano alla bocca. Li avevano visti dormire insieme?!?!?
Con quale faccia si sarebbe presentata dalle sue amiche adesso?!?!?!?!?!   
Osservò il suo riflesso allo specchio. Il suo viso aveva assunto una bella tonalità di fucsia. Qualcuno bussò alla porta.

< Ehi, Lucy, tutto bene? > chiese la voce di Gray.

< S-sì > disse, rivolgendosi più a se stessa che all'amico.

Inspirò ed espirò più volte. Alla fine si fece coraggio, e uscì dal bagno. I due erano seduti al tavolo, mentre Happy svolazzava sopra di loro.

< Ciao Lucy > disse Natsu, non riuscendo a celare bene il suo poco entusiasmo.

< C-ciao, Natsu. Buongiorno Gray, Happy > rispose la biondina.

< Giorno Lucy-chan! > esclamò allegro Happy.

Tutti la osservavano. Lucy iniziò a spazientirsi.

< Mi spiegate cosa ci fate qui tutti quanti? La mia casa non è un hotel! >

< Stavamo cercando Natsu, veramente > disse Gray, lanciandole un'occhiata maliziosa. Lucy arrossì.

< Mi avete trovato, quindi andiamo > disse Natsu.

Lucy aveva l'impressione che volesse.. fuggire. Happy ridacchiò, prese Natsu per le spalle e insieme volarono fuori dalla finestra.
Gray continuava a osservare Lucy con un sorrisetto che alla ragazza stava cominciando a dare sui nervi.

< Che c'è?! > chiese irritata.

< Oh nulla > rispose lui, facendo spallucce.

< Penso che sia il momento di andare alla gilda, è quasi mezzogiorno >.

Lucy guardò l'orologio. Effettivamente si era fatto tardi. Sospirò.

< Vi raggiungo, ci vediamo là >.

Gray annuì, e si avvicinò alla finestra. Si era tolto la camicia nel frattempo, notò Lucy alzando gli occhi al cielo.

< Ah, Gray? >

< Si, che c'è? >

< Una sola parola su quello che hai visto e sei morto >.

Alle volte Lucy sapeva essere temibile quasi quanto Erza. Ma in fondo era felice.
***



La gilda era, come al solito, chiassosa.
 Lucy si guardò attorno cercando le sue amiche e, quando le vide, le salutò agitando la mano e sorridendo. Si avvicinò a Levi. Quella mattina era molto carina, con un vestitino bianco che le metteva in risalto i bei capelli blu. Accanto a lei era seduto, come al solito, Gajil. 

< Giorno Lucy-chan > esclamò Levi con un sorriso smagliante.

< Giorno Levi, Gajil >.

Il ragazzo ricambiò con un cenno. Lucy cercò Natsu con lo sguardo, ma non vide né sciarpa, né fuoco, né i capelli rosa.

< Se cerchi Natsu, è in giro con Happy e Lisanna > disse Mirajane mentre sciacquava un bicchiere, attirando su di sé molti sguardi.

Lucy rimase senza parole.

< E' con.. Lisanna? > chiese Gray, stranito.

Si voltò a guardare Lucy, che nel frattempo cercava di apparire calma ed indifferente. In realtà, un groppo enorme le si era formato in gola.
Anche Levi e Cana la osservarono.

< Ho capito. Bene, che si mangia oggi? > disse la bionda lisciandosi i capelli, e sorridendo.

Cercò con tutte le sue forze di non pensare alle parole appena pronunciate da Mirajane.
Gray continuava a sgranare gli occhi. Lucy pensò che dovesse essere confuso, dato che fino a poco prima aveva visto il Dragon Slayer dormire abbracciato a lei, e adesso, invece, era insieme a Lisanna. Forse, però, stavano solo fraintendendo. Sì, sicuramente lui e Lisanna erano semplici amici. Lucy lo sperava con tutto il cuore. Vide Juvia tirare leggermente la manica del moro.

< G-Gray-sama buongiorno. Posso parlarti? >

Gray sembrò sorpreso dalla serietà con cui Juvia si era rivolta a lui. Lui annuì, e le guance della donna si colorarono di un bel rosa acceso. Camminarono verso un tavolo più appartato. Lucy era tutta orecchie. 

< Juvia ha visto Natsu > disse d'un fiato. 

< E perché stai arrossendo? >

< Perché stava baciando Lisanna >.

< Lui stava baciando chi?! >

< SHHHHHHHH!> cercò di chiudergli la bocca.

Il cuore di Lucy perse un colpo.

< Ma lui e Lisanna si erano lasciati! > esclamò Gray con particolare enfasi.

< Lui e Lisanna non avevano mai avuto tempo e modo di chiarire > decise di intervenire,  Lucy.

Sorrideva, fingendo di non essere particolarmente colpita dall'evento. I suoi capelli erano sciolti, quella mattina,  e aveva sistemato il ciuffo dietro l'orecchio. Indossava un pantaloncino  e  una canottiera azzurra, nonostante fosse autunno. Gray la guardava preoccupato: sicuramente aveva capito i suoi sentimenti. Lucy continuò a mantenere incurvate le labbra, anche se le sentiva tremare leggermente. 
Juvia si alzò, la prese per mano e uscirono dalla gilda. Con la coda dell'occhio, vide Gray guardarle andare via.
Juvia si fermò appena svoltarono l'angolo e dopo essersi accertata di essere fuori dalla portata di sguardi indiscreti.

< Juvia.. perchè..? > chiese la bionda, confusa.

< Juvia ti capisce, Lucy >.

Lucy non poteva a parlare, altrimenti sarebbe scoppiata. Gli occhi le pizzicavano e le lacrime tentavano di uscire fuori, ma stava cercando di impedirlo.

< Juvia capisce cosa prova Lucy, e per questo ti ho portata qui  > disse la donna, con un sorriso gentile.

Era proprio una ragazza dolce. Lucy le sorrise debolmente per ringraziarla e, alla fine, si lasciò andare alle lacrime.

< Io.. non so.. perché sto piangendo.. > disse, scossa dai singhiozzi. Si stropicciò gli occhi. 

< Io non dovrei piangere... non dovrei provare...questo.. io non voglio...provare questo...io dovrei..dovrei.. essere felice, per lui.. insomma,  è come un fratello.. per me, no? >
 
Juvia le accarezzò la testa. Rimasero lì per un po', fin quando Lucy riuscì a calmarsi.

< Ora ho tutti gli occhi rossi.. > sbuffò la bella biondina.

Juvia fece spallucce.

< Potremmo andare a mangiare qualcosa da qualche altra parte > propose.

Lucy annuì, e si incamminarono alla ricerca di un bar. 

< Juvia > cominciò Lucy, < come mai fai questo, per me? Insomma, non abbiamo mai avuto questo rapporto io e te.. >

< Beh, se tu stessi con Natsu, tutto sarebbe più semplice per me e Gray-sama > scherzò la ragazza dai capelli blu. Poi la guardò sorridendo.

< Penso solo che mi dispiace che tu debba soffrire.. > 

< Grazie > le sorrise di rimando Lucy. 

La bionda continuò a guardarsi attorno per tutto il tragitto. Aveva una paura tremenda. Non voleva vederli insieme, non era ancora pronta. Temeva di scoppiare a piangere  davanti a loro, se li avesse visti.
 Entrarono infine in un pub. Juvia si accertò che non ci fossero, e si sedettero in un tavolo lontano dalla finestra, giusto per essere più sicuri. Ordinarono due panini. Dalla porta entrò Gray che, appena le vide, si avviò nella loro direzione.

< Gray-sama! > esclamò Juvia, arrossendo.

Gray si sedette accanto a lei. Lucy vide Juvia guardarlo con occhi sognanti.

< Come va, fanciulle? > disse il moro, rivolgendosi soprattutto alla maga di fronte a lui. Lei sospirò.

< Bene. No, sul serio Gray, sto bene. Juvia è stata gentile >

Lui si voltò verso la sua compagna, e la osservò. Il viso di Juvia prese fuoco.

< Sono contento > disse, tornando a guardare Lucy.

< Non so cosa passi per la mente a quel cretino > proseguì.

< Tu parla per te > disse una voce maschile.

Anche Gajil e Levi li avevano raggiunti.

< Cosa vorresti dire? > chiese lui, offeso.

Gajil indicò la ragazza al suo fianco. Lucy ridacchiò quando vide l'azzurra iniziare a sudare.

< Eravamo un po' preoccupati, Lucy. Abbiamo seguito Gray ma tranquilla, non c'è nessun altro oltre noi > disse Levi, sedendosi accanto a Lucy.

< Fortunatamente Erza è in missione, altrimenti penso che avrebbe combinato l'inferno > proseguì.

Furono interrotti dal rumore di uno scoppio molto violento.

< Che succede? > urlò Gray.

Si fiondarono tutti fuori dal locale. Una nuvola di fumo proveniva dalla loro gilda. Si scambiarono delle occhiate preoccupate, e cominciarono a correre.




Okkeeeey, è il mio primo piccolo innocente tentativo, abbiate pietà! 

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, ho troppa paura >.< 
L'idea mi è venuta tutta d'un tratto e l'ho scritto di getto. 
Comunque, mi piacerebbe ascoltare i vostri consigli e i vostri pareri. E riaggiungo che ho troppa paura >.< 
Grazie <3 


-yvichan

 
   
 
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