Anime & Manga > Lupin III
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Autore: sommalexiel    15/08/2008    0 recensioni
Lupin III e i suoi amici: Jigen, Goemon e Fujiko, incrociano le proprie strade con la seconda ladra più ricercata dopo di loro, una misteriosa ragazza che cambierà le cose ... ma soprattutto, cambierà la vita di uno di loro. (Molte parti di fanfic le ho ricavate prendendo spunto da delle scene di alcuni film che ho visto e che mi sono piaciute tantissimo non uccidetemi per questo ^^ comunque spero sia di vostro gradimento lasciate commenti se volete mi farebbe piacere. grazie a tutti ^^)
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nel pomeriggio la piccola zingara, decise di andare a lavare i suoi vestiti al lago vicino a casa sua, come faceva sempre. Quel lago per lei era una fonte di magia purezza e gioia che le toccava il cuore, quando era pensierosa o triste andava sempre li a lavare i suoi panni o semplicemente  passeggiare e qualche volta anche per farsi un bagnetto …

Prese i suoi abiti e si diresse verso il lago cominciando a canticchiare delle note a caso, Goemon l’aveva vista passare tramite la luce della porta della sua camera che era sparita per un attimo al suo passaggio e avendo sentito il suo timbro di voce aveva cominciato a seguirla …

La seguì tenendosi a diversi metri di distanza da lei, senza farsi scoprire … e cominciò ad ascoltare la sua splendida voce che cantava con voce eterea un’Ave Maria incantevole che lo incantò :

-Ave Maria …

Ave Maria … Questa terra è una terra straniera …

Ave Maria … Io sono sola … se sei madre … e conosci … il dolore …

Qui c’è … la tua … bambina …

Ave Maria … Io non ho pace … fammi dolce … e più caro … l’amaro …

È questa … la mia … preghiera …

Ave Maria … parlo a te come amica … pagana …

Ave Maria … Io amo un uomo … - a quelle parole Goemon si bloccò per un istante, sperando anche se non credendoci molto, di essere lui l’uomo di cui parlava la sua splendida Ave Maria gitana:

-Tu proteggilo come … io l’amo …

Ave Maria … -.

Il Samurai rimase colpito sia dalle parole che dalla sua voce ma allo stesso tempo rimase un po’ turbato dall’ultima frase, perché diceva molte cose ma anche poche nello stesso tempo …

Sperava in qualche modo di essere lui l’uomo di cui parlava ma non ci sperava neanche un pochino, anche se invece non sapeva che la canzone che cantava la gitana mentre giungeva fino al lago era proprio dedicata a lui.

Quando furono arrivati lui rimase nascosto dietro un albero ad una decina di metri distante da lei. Il lago era una splendida sorgente d’acqua ai piedi di una montagna dalla punta perennemente innevata, nonostante il clima in quella zona fosse di un fresco molto gradevole, e tutto intorno era circondato da alberi sempre verdi e piante di bosco.

Esmeralda se ne stava sul bordo del lago a lavare i suoi vestiti canticchiando qualche nota, quando finì, si mise distesa sull’erba come una sirena, con i piedi a bagno e giocherellando con l’acqua, fin che non le vennero in mente le note di una nuova canzone che iniziò a canticchiare spensieratamente sfiorando l’acqua con la mano come se stesse accarezzando il viso del suo Goemon, che l’ascoltava da dietro:

-I pray you'll be our eyes … -

Alla prima frase Goemon indovinò subito la canzone che stava cantando, era “The Prayer” una delle poche canzoni non giapponesi che lui adorava nel vero senso della parola; ricordò che ad un certo punto c’erano delle parti in cui cantava un ragazzo per cui le venne in mente un’idea che mise in pratica dopo un po’:

-And watch us where we go ….

And help us to be wise …


In times when we don't know…

Let this be our prayer …

When we lose our way…

Lead us to a place …

Guide us with your grace…

To a place where we'll be safe… -

Goemon decise di uscire fuori dal suo nascondiglio, e cominciò a rispondere al suo canto, vendendo verso di lei molto lentamente.

Esmeralda, non aspettandoselo, si voltò sorpresa, e quando vide che era lui, il suo cuore sussultò e gli sorrise, era come se la canzone l’avesse invocato e lui fosse intervenuto per lei come i cavalieri delle favole:

-La luce che tu hai … -

Lei melodiosamente continuò anche lei il suo canto con gli occhi sognanti per lui:

-I pray we'll find our light…-

-Nel cuore, resterà … -

-And hold it in our hearts…-

-Per ricordarci che…-

-When stars go out each night…-

-Eterna stella sei …nella mia preghiera…-

-Let this be our prayer…-

-Quanta fede c'è…-

-When shadows fill our day…-

Lui:-Lead us to a place…-

Lei:- Guide us with your grace…-

Insieme:- Give us faith so we'll be safe…-

Esmeralda si alzò da terra cominciando a camminare verso di lui, mentre Goemon faceva lo stesso, molto lentamente. I loro occhi si guardavano come se vedessero l’uno nell’altra il loro paradiso, intanto continuavano la loro canzone:

Insieme:- Sogniamo un mondo senza più violenza …
Un mondo di giustizia e di speranza…
Ognuno dia la mano al suo vicino…
Simbolo di pace, di fraternità…-

Si fermarono l’uno davanti all’altra senza distogliere lo sguardo, proseguendo:

Lui:- La forza che ci dà…-

Lei:- We ask that life be kind…-

Lui:- Il desiderio che…-

Lei:- And watch us from above…-

Lui:- Ognuno trovi amor…-

Lei:- We hope each soul will find…-

Lui:- Intorno e dentro sé…-

Lei:- Another soul to love…-

Verso il termine della canzone si presero teneramente le mani avvicinandosi un pochino, sostenenendo sempre il loro meraviglioso sguardo che non aveva ceduto un momento tanto era intenso:

Insieme:- Let this be our prayer …


Just like every child …

Needs to find a place…


Guide us with your grace…


Give us faith so we'll be safe…


E' la fede che hai acceso in noi…


Sento che ci salverà…-

I loro volti si avvicinarono a tal punto, che chiunque fosse stato li avrebbe detto che di li a poco si sarebbero baciati, invece, quando si resero conto di essere vicini, entrambi abbassarono contemporaneamente gli occhi un po’ imbarazzati, rompendo quella magica armonia che si era creata fra loro e nel loro sguardo meraviglioso che li aveva legati  in qualcosa di speciale.

Esmeralda sorrise col volto basso e disse: -E così … sei qua … -

Lui rispose al suo sorriso dicendole –Ho visto che eri sola … e così ho pensato di tenerti un po’ di compagnia … -

Lei annuì –Hai fatto bene, mi fa piacere vederti … -

Lui rimase incantato dal suo sorriso e gli rispose distrattamente –Anche io … non sai quanto .. –

Lei rimase un po’ sorpresa da quella risposta ma quando lui si destò cercò di giustificarsi arrossendo imbarazzato:

-Cioè è che sta mattina ci siamo visti pochissimo e … - alla fine si lasciò andare – E ho pensato tantissimo a sta notte quando ci siamo visti … -.

Esmeralda si intenerì, e gli passò una mano sulla guancia come quando accarezzava l’acqua del lago

-Ci pensavo anche io … -

Lui chiuse gli occhi completamente inebriato da quel suo tocco …

Lei vedendo il samurai così preso da un gesto così semplice e delicato, inclinò la testa intenerita continuando ad accarezzargli il viso.

Dopo un po’ di secondi Goemon riaprì dolcemente gli occhi incrociando quelli blu di lei:

-Esmeralda … -

-Si? … -

Aveva tante cose da dirle, ma allo stesso tempo non riusciva a trovare una sola parola da dirle, quindi la strinse a se con forza, sussurrandole –Tu non sai … quanto bene ti voglio … -

Esmeralda aprì gli occhi di botto, aveva avuto la sensazione di una freccia al cuore, aveva proprio colpito nel segno, ma il semplice suono di quelle parole le aveva dato una gioia immensa e non potè fare a meno di contraccambiare il suo affetto.

-Anche io Goemon ... – rispose lei passandole le braccia intorno alle sue spalle.

Lei chiuse gli occhi, e vide come un sogno la sua vita insieme a lui. Sarebbe stato il suo sogno, ma si destò subito un attimo dopo quando dopo quelle scene stupende le comparvero come in un incubo quelle in cui il fuco devastava e uccideva il suo mondo precedente, la sua  famiglia … e il volto dal sorriso diabolico di Sean … ebbe come una visione, e colse un brutto messaggio premonitore, cioè che tutte le sue speranze, i suoi sogni, i suoi desideri, magari si sarebbero realizzati, ma presto sarebbero andati distrutti … ancora una volta …

Tirò la testa indietro riavvicinandosi poi al volto di lui che non capendo la sua reazione, le chiese se era tutto a posto e lei scosse la testa annuendo:

-Si è che … per un attimo ho rivisto la mia famiglia che veniva distrutta ma … è passato … -

-Non accadrà più, io ti proteggerò non ti devi preoccupare di niente io ti sarò vicino, forse è l’ansia del colpo di dopodomani ma non ti devi  agitare andrà  bene!-

-Si … forse è quello, ma tu mi devi promettere che mi sosterrai davvero … io … voglio che tu ci sia Goemon in ogni istante che vivo voglio averti a fianco, tu riesci a farmi sentire tranquilla non voglio che tu mi abbandoni … -

-Non ti abbandonerò mai, questo non te lo prometto …. Te lo giuro!-

Lui le posò la sua mano sulla guancia di lei accarezzandole col pollice la sua pelle diafana come una pesca …

Il cuore di Esmeralda batteva velocemente, e anche quello di lui ...

Entrambi avevano paura infatti si allontanarono un pochino e la gitana ne approfittò per prendere il cesto con i suoi vestiti e avviarsi con Goemon al suo fianco.

Un lunghissimo tratto di strada fu percorso in silenzio, fin che:

-ho paura … - disse lei tutto ad un tratto.

Scosse la testa e ripeté la frase, lui per calmarla le passò un braccio sulla spalla.

La prima volta che avrebbe “lavorato” insieme a loro dando prova di buona volontà ed onestà e aveva paura di rovinare tutto. Ma Goemon aveva fiducia in lei e sapeva che ce l’avrebbe fatta.

  
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