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Autore: Alley    18/06/2014    11 recensioni
“Sherlock, mi chiamo Greg. G-r-e-g. Non George, non Graham, non Gary, non Guy ma Greg. Greg Greg GREG. Una persona con la tua intelligenza non è in grado di ricordare un semplice nome?”
“Intelligenza e capacità mnemoniche non sono collegate. Non è detto che chi possieda l’una possieda le altre. Nel mio caso è così, ma non è una regola fissa.”

[a Lou, per il suo compleanno]
Genere: Comico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lestrade, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla persona più bella che questo sito mi abbia permesso d'incontrare.
Per il sostegno indefesso, le fangherlate deliranti e tutto quello che abbiamo condiviso - e che condivideremo in futuro.
Buon compleanno Lou 







“Buongiorno. Mi permetta di presentarmi. Sono l’ispettore Gregory Lestrade. Può chiamarmi Greg, se preferi-”
 
“I convenevoli sono superflui. E noiosi. La prego di passare direttamente al caso, George.”
 
“Greg, signor Holmes.”
 
*
 
“Secondo me è stato il fratello.”
 
“Cercami una chiave inglese.”
 
“Come?”
 
“Una chiave inglese, Gabe. È un utensile di metallo atto a ruotare dadi e bulloni al fine di stringerli o allenta-”
 
“a) Mi chiamo Greg e b) So cos’è una chiave inglese, ma non vedo a cosa possa servirti mentre analizzi un cadavere.”
 
“A niente. Volevo solo assegnarti un compito per tenerti occupato e impedirti di disturbarmi con le tue ipotesi infondate.”
 
“Grazie per essere stato così delicato, Sherlock.”
 
“Risparmiati il sarcasmo, Guy. Avrei potuto utilizzare aggettivi molto più offensivi di infondate.”
 
“Non mi chiamo-”
 
“Allora, questa chiave inglese?”
 
*
 
“Greg.”
 
“Come? Ho sentito bene?”
 
“Hai sentito benissimo.”
 
“Non ci posso credere! È impossibile!”
 
“Nient’affatto. Era palese che l’assassino fosse il cugino, Greg Gordon. Ne ero certo fin dall’inizio. Quando imparerai a cogliere l’ovvio, Gary?”
 
*
 
“Non avete toccato niente, vero Graham?”
 
“Sherlock, mi chiamo Greg. G-r-e-g. Non George, non Graham, non Gary, non Guy ma Greg. Greg Greg GREG. Una persona con la tua intelligenza non è in grado di ricordare un semplice nome?”
 
“Intelligenza e capacità mnemoniche non sono collegate. Non è detto che chi possieda l’una possieda le altre. Nel mio caso è così, ma non è una regola fissa.”
 
“Ecco, appunto. Visto che ce le hai entrambe perché continui a sbaglia-?”
 
“Grant, accidenti, quel vaso era almeno tre centimetri più a destra ieri! Chi l’ha spostato, tu o Anderson?”
 
*
 
“Ciao Sherlock. No, niente casi da sottoporti oggi. E nemmeno domani, né nessun altro giorno. Lo psicologo dice che devo smetterla di parlarti dei casi. È un passo fondamentale per voltare pagina. Per andare avanti. Poco male. Tanto me la sto cavando benissimo da solo. Egregiamente, oserei dire.”
 

 
“No, non è vero. Non so dove sbattere la testa. Questo mese i casi irrisolti sono stati cinque. Considerando che in totale erano sei è un dato decisamente preoccupante. Avrei dovuto fare l’astronauta, come sognavo da bambino. Forse lì sarei riuscito meglio. Non avrei avuto bisogno di te, almeno. Ci hai lasciati tutti nei casini, sai? Io, John, la signora Hudson…Le ha portate lei le margherite, vero? O è stata Molly? Comunque. L’ho sempre detto io che eri…che sei un bastardo. Sherlock Holmes non cessa mai di essere un bastardo, nemmeno dopo…mai. Senti, se per caso Anderson avesse ragione, se questa storia del suicidio fosse stata solo uno scherzo di cattivo gusto – di cattivissimo gusto - e tu volessi…tornare, un giorno, sappi che qualsiasi nome va bene. Qualsiasi. Anche uno da donna. Davvero. Basta che ti sbrighi.”

















Note 
È il mio esordio in questo fandom e sì, sono felicissima, perchè voglio un bene sconfinato a questi personaggi e non vedevo l'ora di raccontarli - questo è un primo tentativo molto semplice e senza grosse pretese, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, no?
Di recente ho scoperto che quella per Sherlock è un'altra passione che io e Lou abbiamo in comune, pertanto questa storia è il mio regalo di compleanno per lei. La mia Lou sta diventando grande! *si soffia rumorosamente il naso a mò di vecchia zia frignona*
Avrei voluto scriverti qualcosa di molto più elaborato, ma tempo ed ispirazione non sono stati dalla mia parte ;__; Non mi pronuncio sul risultato, ma son contenta d'averti dedicato una storia scritta col cuore e con la pancia, oltre che con la tastiera, perchè è quello che una lettrice ed fangirl - un'amica - sensibile e attenta come te meritava. Ancora tanti tanti auguri *invia maxi torta al cioccolato e chili e chili d'ammmmmore*
Non ho grandi precisioni da fare. Non so se ci sia bisogno di specificarlo, ma il passaggio dal "signor Holmes" del primo scambio al più confidenziale "Sherlock" del successivo (e di tutti gli altri) è dovuto al fatto che, nella mia testa, le scene sono collocate in momenti temporalmente distanti tra di loro. Eccezion fatta per la prima, durante la quale Sherlock e Lestrade si incontrano per la prima volta, risalgono tutte ad una fase successiva, in cui i due collaboravano da un certo lasso di tempo e, pertanto, ogni cerimoniale era già stato abolito.
Grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui. Spero che, tutto sommato, sia stata una lettura piacevole!
 
  
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