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Autore: roseren    18/06/2014    5 recensioni
Questa è una breve storia di come è morta la prima master di Fairy Tail, Mavis. E' una Zeref x Mavis, spero vi possa piacere anche se la coppia è un po' improbabile.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Mavis, Zeref
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mavis Vermillion, la master della gilda appena nata che corrisponde al nome di “Fairy Tail”, stava esplorando insieme ai suoi nakama un isola che avevano appena scoperto, l'isola Tenrou.

Apparentemente, dall'esplorazione dei quattro maghi di Fairy Tail, sembrava non esserci alcuna forma di vita umana, solo animali e piante.

“Sento la presenza di qualcuno” disse ad un certo punto la Master iniziando a correre verso dove sentiva quella particolare traccia magica.

I nakama della master erano così presi dall'esplorazione da non essersi accorti minimamente che Mavis fosse scomparsa.

 

La Vermillion correva e correva verso la zona in cui era concentrata quella magia che sentiva, ma non era la magia che sentiva a farla correre in quel modo, era molto di più.

“Sento...Tristezza...Sento che c'è qualcuno che ha bisogno di un amico...Sento che c'è qualcuno che è solo e che...Piange” disse mentre continuava a correre.

Alla fine giunse davanti a un albero davvero maestoso al quale era seduto all'ombra un ragazzo tutto in nero che piangeva pensieroso.

Quel ragazzo era il grande mago oscuro Zeref, colui che porta morte e distruzione ovunque va, ma questo Mavis non lo sapeva e quindi decise di avvicinarsi a lui piano piano, tra loro c'era una distanza di circa 6 metri quando la giovane master iniziò a parlare.

“Sei tu che emani quest'aura così triste?” chiese preoccupata per lo sconosciuto.

Non capitava spesso che Zeref sentisse la voce di qualcuno, anzi non capitava mai, lui era andato su quell'isola perchè sapeva che non avrebbe avuto la possibilità di uccidere nessuno perchè lui non voleva fare niente del genere.

“Non ti avvicinare!” ordinò quello strano ragazzo al master, mentre teneva ancora la testa bassa e piangeva.

“Non voglio farti del male...Voglio solo aiutarti. Io mi chiamo Mavis e...” disse la maga inconsciamente avvicinandosi piano piano all'inquietante mago.

“Ti ho detto di non avvicinarti!!” disse nuovamente Zeref e così Mavis si fermò.

“Va bene, farò come mi hai detto, ma non me ne andrò, sono qui perchè ho sentito una grande quantità di potere magico provenire da qui che però emanava anche una grande tristezza...”

“Vattene! Non puoi rimanermi vicina! Vattene!!” disse cercando di trattenersi con tutte le sue forze il mago oscuro.

“...Sento la tua tristezza, sento la tua solitudine...Ma soprattutto sento il tuo bisogno di avere un amico... Io sono la master di una gilda di maghi, se vuoi puoi entrarci anche tu, incontrerai tanti amici e non sarai più sol-”

“Vattene! Vattene...Ti prego...” disse sempre più disperatamente.

“Non posso...Io non posso lasciare qui una persona che ha bisogno d'aiuto...” disse avvicinandosi nuovamente al mago oscuro solo che questa volta lui non notò il movimento di lei perchè era troppo preso dai suoi pensieri, cercava in tutti i modi di trattenere la sua magia, cercava in tutti i modo di non far morire la persona che si trovava di fronte a lei.

“Io mi chiamo Mavis... Diventiamo amici!” disse sorridente Mavis, a una distanza di pochi centimetri dal mago, porgendogli una mano in segno di amicizia.

A quel punto Zeref alzò lo sguardo e pianse, stava già piangendo da prima ma quelle erano lacrime diverse, non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di commozione. Era la prima volta che qualcuno si avvicinava a Zeref e gli diceva qualcosa del genere, solitamente le persone scappavano da lui, non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.

“Io voglio mandare via la tua tristezza, diventiamo amici, non sarai più solo” disse di nuovo amichevolmente la master.

“Non posso...Io sono un mago oscuro...Porto distuzione e devastazione ovunque io vada...Per questo devi andartene! Ti prego vattene via da qui prima che ti accada qualcosa di brutto!! Ti prego vattene!!!” disse il mago oscuro alzandosi e provando con tutte le sue forze a trattenere la sua magia tanto potente quanto pericolosa. In un momento del genere, con parole del genere, come poteva quel mago non pensare a quanto fosse meravigliosa la vita? A quanto potesse essere bello vivere per farsi degli amici o semplicemente per rendere felice qualcuno esattamente come aveva appena fatto quella strana ragazza che aveva appena incontrato, con le sue parole? Semplice, non poteva e così, pensando a quanto fosse meravigliosa la vita la sua magia si attivò, non riuscì più a trattenere quell'enorme potere dentro di sé e così un'aura oscuro lo avvolse iniziando a espandersi sempre di più.

“Ti prego...Perdonami...” disse piangendo ancora più disperatamente, vedendo l'unica persona che abbia mai provato ad esserle amica, sparire in quel suo incantesimo.

“Non ti devo perdonare...Non è qualcosa che vuoi fare davvero...” disse Mavis come sue ultime parole prima di morire.

Il corpo di Mavis rimase difronte a Zeref e così lui non riuscì a trattenere le lacrime di tristezza che gli portò la morte della sua forse unica amica in tutti suoi anni di vita.

Nonostante Mavis ormai fosse morta il suo spiritò non sparì ma rimase esattamente vicino al suo corpo e a Zeref.

“Quindi...Sono morta...” disse guardando spaventata il suo corpo disteso al suolo.

“Mavis!” disse Zeref all'improvviso spalancando gli occhi.

“Mi senti?” chiese sconvolta la maga.

“Sento la tua presenza...Se ancora qui! Mavis!” disse guardandosi intorno.

“Sono qui! La mia anima è qui! Mi senti!” gridò la maghetta ancora confusa.

“Io non posso ne vederti ne sentirti ma... So che sei qua, Mavis, io so che sei ancora qua!” disse Zeref una volta che capì cosa era successo. Lui non poteva fermare la sua magia, doveva per forza uccidere, non poteva fare altro che uccidere ma nonostante questo non era riuscito ad uccidere l'anima della sua amica Mavis. Forse non erano realmente amici però per qualche strana ragione si sentivano vicini. Mavis era come se rappresentasse la vita: una persona che è morta ma che continua comunque a “vivere” e che quindi “vivrà” per sempre mentre Zeref rappresentava la morte: un essere che portava morte e distruzione ovunque andasse ma che non riusciva a morire.

“Io non posso sparire da questo mondo fino a quando non avrò cancellato il tuo potere, Zeref, fino a quando non sarai libero da questa magia che non ti permette di essere libero. E continuando a vivere io proteggerò la mia gilda, Fairy Tail” disse Mavis una volta che capì tutto, una volta che capì chi era la persona davanti a lei, una volta che capì cosa era successo e cosa la aspettava da quel momento in poi.

Dopo pochi secondi da quel momento arrivarono i nakama della mastrer nell'esatto punto in cui morì, Zeref ormai se ne era andato sperando di riuscire a non uccidere nessuno, e quando i maghi videro che la loro master era morta non poterono far altro che piangere e fare la sua tomba proprio in quell'isola, l'isola scoperta da Fairy Tail, l'isola sacra di Fairy Tail.

In quella tomba fu racchiusa anche l'anima di Mavis, che rimase là fino a quando un giorno una maga della terza generazione di Fairy Tail di nome Cana andrà a risvegliare il suo spirito e dopo tanti anni di riposo lo spirito della prima master della gilda tornerà.

Negli anni passati prima dell'arrivo della Fairy Tail, nessuno sa che Zeref andò a trovare ogni giorno Mavis a quella tomba. Non riusciva a perdonarsi per averla uccisa, ma allo stesso tempo si sentiva quasi meglio perchè finalmente riuscì ad avere un'amica, un'amica che sarebbe rimasta per sempre.

 

 

Angolo dell'autrice:

Ciao! Spero che questa breve e davvero improbabile storia sulla Zevis vi sia piaciuta! Ho notato che su questa sito è presente solo una ff su questa coppia e così ho pensato di inventarmene una io! Alla fine in realtà mi sa che però non è venuta proprio come coppia visto che sono solo diventati amici...Ma spero che vi possa comunque piacere e grazie per averla letta!

 

   
 
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