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Autore: LoveDestiel    18/06/2014    0 recensioni
Dean Winchester si risveglia dopo il tentativo fallito di uccidere una ninfa e suo figlio che rapiscono delle persone per piacere personale. Dean, con l'aiuto di Castiel, decide di recuperare Sam, rimasto intrappolato alla balia dei due.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Threesome | Contesto: Quarta stagione, Quinta stagione
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Dean si risvegliò dopo un periodo che sembrava infinito. Gli faceva male la testa e pensava di poter vomitare. Cercò di alzarsi, ma subito dopo crollò di nuovo sul materasso.
-Dean? Tutto bene?!- urlò qualcuno di non meglio definito.
Dean si girò e vide Castiel correre lungo il letto matrimoniale. Sembrava visibilmente spaventato.
-Sì, Cas, non starmi appiccicato!-
-Ma non hai la benché minima idea di quello che è successo?-
-No, cos’è successo?-
Castiel emise un verso di esasperazione.
-Sei stato rapito da Chris Southerland.-
-Mi dovrebbe dire qualcosa, questo nome?-
Dean stava ricevendo troppe informazioni per il suo cervello ancora annebbiato dal sonno oppure da qualche tipo di droga.
-Sì, Dean! Lui è il figlio di Nymera Southerland, la ninfa a cui diamo la caccia!-
All’improvviso, Dean vide delle immagini di una donna bellissima: capelli biondi, occhi verdi come smeraldi e un fisico da urlo. A quel pensiero, il cacciatore sorrise maliziosamente.
-Dean, resta serio, per favore!-
-Scusa, ma quella sì che è una bella donna…-
Castiel gli diede uno schiaffo sulla testa con molta forza.
-Ma ti sei bevuto il cervello?! Mi fa male la testa!-
-Dean, ascoltami. Chris ha Sam, dobbiamo subito renderlo inoffensivo!-
-Rinfrescami un attimo la memoria, raccontami come siamo venuti qui.-
Castiel sospirò, esasperato.
-Molte persone sono scomparse nella zona est di New York, intorno alla zona del locale dei Southerland. I testimoni li hanno visti entrare nel locale e non uscirne mai più. Abbiamo capito che Nymera era una ninfa perché alcuni libri che trattano di mitologia greca facevano risalire la sua nascita intorno al 540 avanti Cristo. Secondo questi libri, la ninfa catturava le persone, sia uomini che donne, e li teneva presso di sé come amanti. Dopo l’arrivo di Alessandro Magno, lei sparì, ma continuò il suo retaggio in tutto il mondo. Tu e Sam avete dedotto che abbia rapito nel corso della storia almeno tre milioni di persone.-
-Porca puttana.-
-Già. Siamo andati al locale per ucciderli, ma ci hanno catturati e per ventiquattro ore siamo stati alla loro mercé. Sono riuscito a liberarmi per un colpo di fortuna e sono riuscito a liberare anche te, che eri drogato e che Nymera e Chris ti stavano facendo un bel servizietto!-
Dean spalancò gli occhi, incredulo. Se Castiel diceva il vero, come faceva a non ricordarsi di niente, specialmente il fatto che un uomo lo stava stuprando?
-Io non mi ricordo niente, Cas.-
-Ascoltami, recupereremo i tuoi vuoti di memoria una volta che porteremo Sam fuori di lì. Chissà cosa sta passando tuo fratello.-
-Passerò sui loro cadaveri pur di recuperare Sam. Forza, andiamo.-
Dean si vestì con dei jeans chiari e una maglietta nera. Appena fu pronto, Dean prese due pistole con proiettili perforanti e un paio di coltelli. Diede a Castiel una delle pistole, ma non il coltello. Castiel aveva già la sua lama angelica e non ne aveva bisogno.
Subito dopo i due si diressero verso il locale con l’Impala del ’67 di Dean. Il cacciatore era furibondo. Suo fratello era stato rapito da quei due e, se madre e figlio si stancassero di lui, potrebbero rimanere ucciso.
In meno di cinque minuti Dean e Castiel si ritrovarono all’Eros Club, il locale notturno della ninfa e del figlio. Scesero dall’auto e Dean cominciò ad armarsi e a caricare le armi, con una furia che non era da lui.
-Dean, calmati. Non devi fare in modo che la rabbia abbia il sopravvento su di te. Altrimenti sei spacciato.-
-Possono fare quello che vogliono con me, ma non devono toccare Sam. Mai.- disse Dean, caricando la pistola.
Si posizionarono all’ingresso e, con calcio, Dean abbatté la porta. Il locale era deserto. Non c’era nemmeno la musica. Ad un tratto, Dean si ricordò di qualcosa.
La musica era assordante. Vennero accolti dalla bellissima Nymera, la proprietaria.
-Voi siete…-
-Ron, Stephen Mallroy e Ken White.- disse Sam
-Ah. Non vi ho mai visto qui. Siete nuovi clienti?-
-Sì, siamo appena arrivati da Los Angeles. Vogliamo divertirci un po’.-
-Siete capitati nel posto giusto. Chris, tre Venus’ Kiss per i nuovi arrivati!-
-Cosa?-
-Sono i nostri cocktail. Li offriamo ai nuovi arrivati.-
Chris consegnò ai tre il drink. Appena Dean bevve il suo, la vista gli si annebbiò.
-Tutto bene?- chiese Castiel.
-Sì, ora ricordo come siamo arrivati qui.-
Un rumore catturò l’attenzione dei cacciatori, che si avvicinarono. Aprirono una porta e scesero nello scantinato. Videro Sam, ammanettato ad una sedia e con Chris Southerland sopra di lui che lo stava baciando.
-Via da mio fratello, maiale!- urlò Dean, facendo perdere l’effetto sorpresa.
Chris si alzò dalle gambe del fratello, mostrando a tutti il suo torso perfettamente palestrato. Un tatuaggio tribale adornava uno dei suoi pettorali.
-Ma guarda chi si rivede. Il figlio di puttana che per poco non mi slogava il polso e il fratello maggiore dei Winchester. Che bella coppia.-
-Lascia andare mio fratello e non ti ritroverai un proiettile nel cuore.-
-Salve ragazzi.-
Nymera entrò nello scantinato. Sembrava felice di vedere i due uomini.
-Ah, figli di puttana che ci hanno drogato.-
-Dean Winchester, sembrava che non ti importava dei miei appellativi quando ero sopra di te e Chris ti teneva impegnata la bocca.-
-Ma che schifo!- urlò Dean, disgustato.
-Non ti disgustava affatto ieri. Mi sembrava che ti piacesse. Facevi così tanto rumore che abbiamo dovuto alzare il volume della musica di sopra.-
-Più ne parlate, più mi viene da vomitare.-
-Ho una richiesta da farvi. Sam per le vostre vite.- disse Castiel, la sua lama in pugno.
 -Ora che cominciavo a divertirmi?- ammise Chris.
-Mio fratello non lo toccherai mai più, adesso che sono qui.-
-Tuo fratello è un vero tesoro. Lo feci sdraiare e mi divertii con lui per un’oretta abbondante. A parte qualche gemito, che era assolutamente normale, non disse niente.-
-Smettila.- minacciò Dean.
-Poi ebbi voglia di guardarlo attentamente in faccia. Così lo legai a quella sedia e… Vabbè, sapete com’è andata a finire.-
Castiel pugnalò a morte Chris, a livello del cuore. Morì sul colpo. Nymera urlò.
-Non vuoi fare la fine di tuo figlio, non è vero?- chiese Castiel.
-Chris…-
-Lascia andare Sam e prometto che non ci vedrai più. Sempre se smetti di fare quello che stai facendo.- ordinò Dean, pistola in pugno.
-Come volete. Basta che ve ne andiate.-
Dean slegò Sam e Castiel coprì il suo corpo nudo con l’impermeabile.
-Dean…- mormorò Sam.
-Sono qui. C’è anche Cas. Tranquillo, saremo fuori da qui presto.-
I tre uscirono e Dean fece sdraiare il fratello minore i sedili posteriori.
Portarono Sam in albergo alla velocità della luce, dove Sam smaltì l’effetto della droga.
-Dean?-
-Cosa c’è?-
-Hai mantenuto la lucidità. Sono fiero di te.-
-Non credo.-
-Sì, invece.-
   
 
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