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Autore: Sylvia Naberrie    19/06/2014    9 recensioni
Fosco scese dall'albero, sorpreso di trovarla lì. La fanciulla lo guardò arrossendo, tentando di nascondere le macchie di fango dal vestito.
"Perdonami, non ho potuto far a meno di ascoltare", gli disse imbarazzata. Fosco arrossì violentemente.
"I-io n-non... hai sentito tutto?", balbettò. La ragazza annuì.
Il suo cuore battè all'impazzata. Aveva sempre desiderato che lei conoscesse i suoi sentimenti, si era sempre immaginato quel momento, in mille modi diversi, ma mai in quel modo.

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[Fosco x Aurora]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora, Fosco, Malefica
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Once-Upon-A-Dream





 
Once upon a Dream

 


Era una bellissima giornata, lì nella Brughiera. Tutte le creature giocavano felici e facevano le feste alla visita della loro principessa, Aurora.
La giovane principessa infatti, a seguito della morte del padre, fu costretta ad allontanarsi dalla sua amata Brughiera per dedicarsi al regno degli umani, e sistemare ciò che aveva causato suo padre, Re Stefano, in modo tale che gli uomini rispettassero le creature magiche che vivevano in simbiosi con loro.
Perciò, non appena le creature fatate videro Aurora ritornare dopo tanto tempo, subito le fecero tante feste di bentornato.
La giovane fanciulla rideva di fronte alle acrobazie delle piccole fate e ai balletti giocosi dei piccoli troll. Poi il suo sguardo si posò sulla persona che considerava alla stregua di una madre, Malefica, o come la chiamava lei, fata madrina.
La giovane principessa si congedò educatamente dalle altre creture magiche per raggiungere quella più potente. Arrivata al cospetto di Malefica, le fece un grazioso inchino.
"Salve, fata madrina!", la salutò con il suo solito sorriso radioso. Il suo sguardo si posò poi alla destra della potente fata, per raggiungere gli occhi di un giovane uomo.
"Salute anche a voi, Fosco!", esclamò raggiante. L'uomo, che altri non era che il fedele servitore di Malefica tramutato nelle sue sembianze umane, arrossì non appena incrociò lo sguardo di Aurora e ricambiò l'inchino.
"Salute, mia dolce principessa", rispose Fosco prendendole la mano che sfiorò con le labbra. Aurora sorrise nell'udire quel dolce saluto. Poi rivolse il suo sguardo su Malefica.
"Fata madrina, ho così tanto da raccontarvi! Mi siete mancata tanto!", ammise la fanciulla, abbracciando la fata. Malefica ricambiò affettuosamente l'abbraccio, poi allontanò Aurora.
"Anche tu ci sei mancata, bestiolina. Ma ora va'! Stanno aspettando solo te, hanno organizzato una festa in tuo onore", la informò Malefica riferendosi agli abitanti della Brughiera.
"Veramente? Allora non posso mancare!", rise la ragazza tornando dalle creature fatate. Malefica guardò con affetto la ragazza allontanarsi.
Era solo grazie a lei che il suo cuore era tornato ad amare. Ma i suoi pensieri furono interrotti da un improvviso sospiro. Malefica si girò a guardare Fosco, l'autore del suono.
"Cosa ti assilla, Fosco?"
L'uomo si girò imbarazzato. Non credeva di aver sospirato in maniera così udibile.
"Io... nulla, mia signora", rispose evasivo.
"Non mentirmi, ti conosco da sedici anni ormai, capisco quando qualcosa ti cruccia"
"Nulla, mia signora, non ho niente. Se volete scusarmi...", le rispose Fosco allontanandosi. Non voleva far notare alla fata di essere arrossito.
Ciò che lo crucciava, o meglio chi, era proprio la giovane principessa che era venuta a far loro visita.
Era da prima che la maledizione si compisse, che Fosco aveva capito che il suo affetto per la ragazza era più che un affetto fraterno.
Ogni volta non poteva fare a meno di accarezzare con lo sguardo il dolce viso della fanciulla, immaginando come potessero essere morbide le sue gote al tocco delle sue labbra.
Immaginava di sfiorare i suoi biondi capelli, e a toccare quella morbida seta.
Immaginava di guardarla per ore e ore negli occhi, per perdersi in quel dolce mare.
Immaginava di tenerla tra le sue braccia, e di sentire il suo calore, il suo profumo, la sua dolce presenza.
Immaginava un futuro con lei, che rimaneva solo un sogno.
Ogni volta immaginava tutto questo, e gli piaceva vagare in quella sorta di oblio. Evitava sempre di soffermarsi sui particolari, come se quei sogni fossero bolle di sapone che al solo tocco sarebbero scoppiate.
Sospirò Fosco, in mezzo alla piccola radura.
Chi voleva prendere in giro? Lui era il servitore di Malefica, era per giunta un corvo, non era nessuno. E la sua adorata Aurora aveva trovato un principe di cui si era innnamorata a prima vista, Filippo.
Lui non era nessuno. Come poteva competere con un principe, lui, un misero corvo?
Fosco si allontanò dalla piccola festicciola improvvisata. Se solo avesse avuto le ali, sarebbe volato via di lì, ma non voleva chiedere a Malefica di ritrasformarlo, per evitare che leggesse nei suoi occhi il dolore.
Perciò si allontanò a piedi, inoltrandosi nel fitto bosco.

"Dov'è Fosco?", chiese Aurora pulendosi le mani sporche di fango. Come sempre, le loro festicciole si erano concluse con una bella lotta sul fiumiciattolo.
Malefica, alla domanda della ragazza, si girò alla ricerca dell'uomo.
"Fino ad un attimo fa era qui", rispose la fata. Aurora la guardò preoccupata.
"Forse dovremmo cercarlo...", disse la fanciulla iniziando a uscire dal piccolo fiume.
"Oh, non ti preoccupare! Fosco è un uomo - beh, in realtà è un corvo, ma adesso è un uomo - e sa cavarsela da solo. Continua a giocare, ora lo cerco io", rispose Malefica.
"Va bene, fata madrina!", rise la ragazza, tornando a giocare insieme alle creature magiche.
Malefica aprì le sue possenti ali e si alzò in volo, alzando un bel po' di vento sui presenti.
Forse conosceva il motivo per cui Fosco si era allontanato. Forse l'aveva sempre saputo.
Cominciò così a sorvolare la Brughiera, cercando il suo fidato servitore e amico. Dopo molte perlustrazioni, lo trovò poco lontano dal fiume, seduto sul tronco di un albero ritorto. Malefica atterrò ai piedi dell'albero, chiuse le ali e alzò lo sguardo verso Fosco.
"Cosa ci fai lì?", chiese divertita la fata.
"Niente, mia signora. Pensavo", rispose mestamente Fosco.
"E a cosa, se mi è lecito saperlo", domandò Malefica raggiungendo l'uomo e sedendosi accanto a lui. Fosco la guardò per un attimo.
"All'amore"
'Come pensavo', disse fra sé e sé Malefica, sorridendo.
"Chi ha rubato il tuo cuore, mio caro Fosco?", domandò la fata, nonostante conoscesse già la risposta. Fosco sospirò.
"La principessa Aurora"
Malefica sorrise. Eh, già, sapeva da un po' di tempo che il suo fedele servitore si era invaghito della giovane fanciulla.
Aveva notato come lui la guardava, aveva notato le sue premure e i suoi sorrisi e sguardi, e il modo in cui si rivolgeva a lei, così dolce e gentile.
"Perché non le riveli il tuo amore?"
Fosco si girò di scatto a guardare la fata.
"Con tutto il rispetto, mia signora, ma non credo proprio sia una scelta saggia! Lei... è così bella, merita qualcuno che sia degno di starle a fianco, qualcuno che possa donarle un amore eterno, che possa donarle una vita perfetta, degno del suo status. Lei merita un principe. E io sono un misero corvo...", ammise afflitto Fosco. Malefica lo guardò contrariata.
"Perché ti svaluti così? Io in questo momento ti vedo come un uomo, non come un corvo. E poi, se guardi bene, i corvi sono uccelli a loro modo maestosi. Il loro piumaggio nero e lucido, il loro sguardo fiero e coraggioso. Sono i principi degli uccelli. Perciò sei un principe anche tu", rispose Malefica.
Fosco sorrise di fronte quel tentativo della sua signora di tirarlo su di morale.
"Siete gentile, mia signora. Ma ciò non toglie che Aurora sia una vera principessa. Lei ha il suo principe Filippo. Nonostante il suo bacio del vero amore non abbia funzionato, io so che lei lo ama. Lo ha amato dal primo istante che lo ha visto"
"Non puoi esserne certo se non glielo chiedi"
"Non posso chiederglielo! Capirebbe i miei sentimenti, e vorrei che rimanessero celati. Non voglio rendermi ridicolo ai suoi occhi, non voglio spaventarla, non voglio perderla. Io la amo", ammise Fosco arrossendo.
Malefica attese un attimo prima di parlare.
"Forse tutto questo avrà un lieto fine, sai?", disse scendendo dall'albero. Fosco la guardò interrogativo. Malefica sorrise mentre si allontanava.
Fosco guardò il boschetto confuso.
Perché si era allontanata così all'improvviso? Aveva detto qualcosa a sproposito?
Poi, ad un tratto, apparve la risposta da dietro un albero.
Da dietro il tronco di una quercia, apparve la minuta figura di Aurora.
Fosco scese dall'albero, sorpreso di trovarla lì. La fanciulla lo guardò arrossendo, tentando di nascondere le macchie di fango dal vestito.
"Perdonami, non ho potuto far a meno di ascoltare", gli disse imbarazzata. Fosco arrossì violentemente.
"I-io n-non... hai sentito tutto?", balbettò. La ragazza annuì.
Il suo cuore battè all'impazzata. Aveva sempre desiderato che lei conoscesse i suoi sentimenti, si era sempre immaginato quel momento, in mille modi diversi, ma mai in quel modo.
La guardò mesto. La ragazza si stava torturando il mignolo, imbarazzata e indecisa sul da farsi. Fosco non potè trattenersi oltre.
"Io... capirò se non vorrai più vedermi", le disse con la morte in viso, girandosi per allontanarsi.
"No, aspetta!", gridò Aurora. Fosco si fermò e si girò un poco per guardarla negli occhi. Forse voleva dirgli addio. Gli sarebbero mancati quegli occhi. E il suo viso. E quelle labbra che non avrebbe mai assaggiato.
Aurora si avvicinò. Fosco arrossì a quella vicinanza.
"Io ho sentito tutto. Era da un po' che pensavo tu provassi qualcosa per me", disse Aurora. Fosco sentì il suo cuore martellare più forte.
Lo sapeva? Come poteva saperlo? Aveva fatto di tutto per celarlo, per evitare che qualcosa trapelasse. Se l'aveva capito lei... anche gli altri avevano intuito il suo amore per la principessa?
Aurora prese fiato.
"E sai... ho immaginato questo momento per tanto tempo. Mi sei sempre piaciuto, anche nella tua forma di corvo. Eri così bello, con il tuo piumaggio lucido e scuro. E poi non so come esserti grata di essermi sempre stato vicino ed esserti sempre preso cura di me. Pensavo che il mio fosse solo affetto. Ma alla fine si è tramutato in qualcosa di più. Qualcosa di più forte", dichiarò la fanciulla arrossendo.
Fosco non riusciva a crederci. Il suo amore... era ricambiato? Gli girava la testa. Ma c'era una cosa che doveva capire.
"E Filippo? Io... noi credevamo che fosse il tuo vero amore. Non sei innamorata di lui?", chiese un po' bruscamente Fosco.
"No! Cioè... pensavo di essermi innamorata di lui. Ma in realtà il tempo passato insieme mi ha fatto capire che Filippo non è l'uomo che desidero al mio fianco. E che c'era un'altra persona che aveva preso il mio cuore, già prima di lui. Qualcuno di molto speciale", rivelò la fanciulla arrossendo nuovamente.
"Perciò, tu... tu mi ami?", chiese timidamente l'uomo. Aurora annuì, sorridendo raggiante, e gli prese una mano. Fosco ricambiò la stretta. Quanto aveva sognato quel momento!
Lentamente, quasi non volesse spaventarla, sollevò l'altra mano e la avvicinò al suo viso, accarezzando le sue gote arrossite. La guardò negli occhi. Era come nei suoi più reconditi sogni, no anzi, era meglio.
I suoi occhi, così azzurri, così puri, sembravano rispecchiare la dolcezza e la purezza della ragazza. Fosco si perse in quel mare limpido, azzurro, degli occhi della sua amata. Nei suoi occhi lesse la gioia dell'essersi trovati, di essersi finalmente ricongiunti, due anime che subito si sono amate.
Fosco accarezzò i suoi capelli, così morbidi, così setosi. Poi, lentamente, si avvicinò al suo viso e le sfiorò le labbra. Le sue aderirono perfettamente a quelle di Aurora e non potè fare a meno di stringerla più forte a sè. Non l'avrebbe più lasciata andare via.
Avrebbe rinunciato alla sua vera forma per stare con lei. Avrebbe fatto di tutto per lei.
Si scambiarono un lungo e dolce bacio e Fosco potè assaggiare le sue labbra più dolci del miele. Solo il cielo sapeva quanto aveva immaginato e sognato quel momento!
Finalmente, come ogni favola degna di questo nome, aveva trovato la sua principessa e l'avrebbe amata per sempre.






Note dell'autrice

Buonsalve (?) a tutti gente!
Alors, come molti di voi sono andata la settimana scorsa al cinema a vedermi Maleficent e ne sono rimasta piacevolmente contenta! ^^ in barba a tutti i commenti negativi che avevo letto su facebook xD
Il film mi è davvero piaciuto molto, nonostante in effetti abbiano un po' sfasato la storia originale... btw, non sono qui per recensire il film xD
Mi è piaciuto molto il personaggio di Fosco, mi ha subito suscitato simpatia :) e quando l'ho visto fare il baciamano ad Aurora sono andata in un brodo di giuggole e ho cominciato a shipparli come se non ci fosse un domani xD infatti speravo la baciasse lui per svegliarla... o che alla fine si sarebbero sposati per riunire finalmente il mondo degli umani con quello delle creature magiche... :/
Divago troppo, pardon xD
Allora! Spero vi sia piaciuta questa piccola OS ^^ è la prima volta che scrivo qualcosa di veramente romantico (in verità c'è qualcosa nei miei cassetti, ma preferisco non pubblicarli ahahaha), quindi siate clementi :3
Il finale è così così, lo so, però avevo troppe idee su come finirlo ed ero troppo confusa e l'ho concluso così xD
Bene, spero sia stato di vostro gradimento ^^
Se vi va, fatemi sapere che vi pare :3
E se volete farmi domande o che so io, eccovi il mio Profilo ASK
Bene, è tutto! Un abbraccio e a presto!
Vostra

Sylvia Naberrie

   
 
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