Libertà Imperitura
Come sanguina il mio cuore, adesso che è
finalmente tornato in me.
Ho odiato. Ho odiato più di qualsiasi
altra cosa al mondo. Te, Distruttore d’Equilibrio, che hai mosso i fili del mio
destino con ferocia e superbia. Tolta dall’abbraccio del cielo infinito, mi hai
rinchiusa nella prigione del comando, a cui non potevo sottrarmi. Ma non ho ceduto,
ho continuato a complottare contro di te. Traditrice… Eternamente recidiva.
Ho utilizzato ciò che mi hai regalato, il
rancore imperituro, e a te l’ho rivolto, perché chi si nutre di me non ha
colpa, se non quella di considerarmi uguale a te.
Son corrosa dall’interno, un guscio vuoto
che non ha altri pensieri se non quelli rivolti alla tua morte. Quanto piacere
provato per i tuoi fallimenti, perché qualcuno non soggetto a te si beffa dei
tuoi piani malvagi.
Ma adesso non c’è più posto per questo, ho
adempiuto a quanto potevo ed ho conosciuto qualcos’altro. Mio canide dal
carattere sfuggente, sei giunto a me nell’ultima ora, pronto a strapparmi dalle
grinfie della morte. Non ho paura di nulla, perché quanto desideravo si è
avverato. Non hai mai parlato, ma sei qui con la tua lama benefica, sguainata e
lucida come uno specchio. In essa mi rifletto e l’unica cosa che scorgo è il
tuo sguardo dietro il mio viso evanescente.
Dolcissimo Signore dei demoni, non puoi
più stringere le morbide carni. Tante e tante volte l’ho desiderato, eppure
adesso non è questo che anelo. Perché tu sei qui, Sesshomaru, e impotente mi
guardi andar via. Mio dolce Amore, non avresti mai potuto farmi completamente
tua; al contrario sarei stata io ad avvolgere te. In fondo: Sono fatta di
Vento, ed un giorno sarò libera.
Quel giorno è arrivato. Sorrido.