Angolo dell'autrice: Voglio dire che non so sa dove sia uscita fuori questa ff, so solo che un giorno mi sono detta "Voglio scrivere una stydia" e quindi l'ho fatto. Ammetto che scrivere di questi due mi terrorizzava e mi terrorizza ancora perchè ho sempre paura di mandarli in OOC o di rendere le cose troppo banali e magari l'ho fatto. Quindi mi piacerebbe sul serio sapere la vostra opinione.
La fan fiction sarà una mini long ed in totale saranno 6 capitoli che ho già scritto. Quindi aggiornerò abbastanza velocemente. Mi sono portata avanti con il lavoro perchè avevo paura che poi, causa impegni vari, avrei finito per abbandonarla e non  mi andava. Ma sono sicura che non ve ne importa niente XD Quindi...buona lettura. 


CAPITOLO 1 - JUST LYDIA

Malia era seduta sul letto di Stiles. Il suo braccio circondava le vita della ragazza, mentre erano entrambi intenti a guardare Star Wars. Stiles aveva insistito affinché lei lo guardasse, e Malia aveva accettato. C’erano parecchie cose che avrebbe dovuto recuperare di quegli otto anni passati nel corpo di un coyote, e da qualche parte avrebbe dovuto iniziare. Stiles conosceva praticamente ogni battuta a memoria, e Malia si voltava a guardarlo divertita ogni volta che lo sentiva pronunciarne una. Erano arrivati a metà film, quando il telefono di Stiles aveva iniziato a squillare. Il ragazzo lo aveva perso da qualche parte in mezzo alle coperte e adesso non riusciva a trovarlo.

“Dove cavolo…”

“Eccolo” lo interruppe Malia, senza riuscire a nascondere quel tono leggermente fastidioso che si impossessava delle sue parole ogni volta che c’era di mezzo lei.
Sullo schermo del cellulare era infatti comparso il nome “Lydia”. Stiles afferrò il telefono che la ragazza-coyote gli aveva passato, leggendo a sua volta il nome sul display.

“La richiamerò dopo” sapeva che a Malia, Lydia non andava particolarmente a genio e per quanto fosse stato tentato di rispondere, non lo avrebbe fatto. Sarebbe stato scortese nei confronti della ragazza. La sua ragazza. A dir la verità non avevano ufficializzato la cosa, ma ormai passavano la maggior parte del tempo libero che avevano, insieme. A Stiles piaceva Malia, sul serio. Lei era bellissima, intelligente e aveva uno spiccato senso dell’ironia che spesso finiva per scontrarsi con il suo sarcasmo. Inoltre la considerava incredibilmente forte. Chiunque sarebbe uscito fuori di testa dopo quello che le era successo, eppure lei era li a guardare “Star Wars” insieme a lui.

Il cellulare aveva smesso di squillare, ma Malia aveva notato come lo sguardo di Stiles continuasse a ricadervi ripetutamente. Era ovvio che era tentato di richiamarla. Ormai Star Wars aveva perso importanza, figuriamoci lei. Tutto spariva per Stiles, di fronte a Lydia Martin, e Malia aveva iniziato ad accorgersene piano piano.
Così quando il cellulare suonò di nuovo, questa volta segnando l’arrivo di un messaggio, Malia lo invitò a leggerlo.

“No, lo leggerò dopo…” Stiles le sorrise, e per quanto avesse cercato di essere convincente, Malia sapeva che fremeva dalla voglia di aprire quel messaggio. Riusciva a percepirlo dai battiti del suo cuore.

“Coraggio, Stiles. Leggilo. Magari è importante…” tra i due non sarebbe stato facile capire chi stesse cercando maggiormente di convincere l’altro.

“Ok” acconsentì alla fine Stiles dopo averle rivolto uno sguardo incerto. Il messaggio era da parte di Lydia, come avevano immaginato entrambi, e diceva “Sto andando a trovare Allison. Verresti con me? Non so se ci riesco da sola…”. Il cuore di Stiles perse un battito. Sto andando a trovare Allison. Lydia ne parlava quasi come se stesse andando a bussare alla sua porta, per guardare un film con lei, come stavano facendo lui e Malia, oppure per farle vedere i suoi nuovi acquisti, ma non era così. E quello che Lydia aveva aggiunto dopo ne era la prova. Non so se ci riesco da sola. La capiva. Chi ci sarebbe riuscito? Lui ci aveva messo quasi due anni per riuscire a trovare la forza di andare a trovare sua madre, ed Allison non era più tra loro solo da quattro mesi. Si sentiva in colpa per non aver risposto alla chiamata di Lydia. Era sicuro che avrebbe preferito chiederglielo a voce e non con uno stupido sms. Per un momento Stiles provò una sorta di rabbia nei confronti della ragazza seduta accanto a lui. Era per lei che non aveva risposto. Ma Malia non c’entrava niente. Non era colpa sua se lui non riusciva a metterla al di sopra di tutto il resto. Se non riusciva a metterla al di sopra di Lydia. La guardò titubante, alternando lo sguardo da lei al cellulare, finché non fu Malia a spronarlo a parlare.

“Che c’è che non va? È successo qualcosa?”  Stiles esitò prima di risponderle.

“No, è…è solo Lydia” sul volto di Malia si dipinse un sorriso amaro. Quanto avrebbe voluto che fosse solo Lydia. Stiles lo aveva detto come se fosse una persona qualunque, e Malia avrebbe voluto davvero tanto che fosse così, ma non lo era e non lo sarebbe mai stato. “Mi ha chiesto se posso accompagnarla al cimitero. A trovare Allison.” Continuò Stiles. Malia annuì mentre si infilava in bocca una manciata di pop corn. I pop corn erano definitivamente una delle cose che le era mancata di più. Amava i pop corn.

“Vai” gli disse.

“Sei…sei sicura? Posso dirle di no, posso dirle di andare un’altra volta, posso…” Malia lo bloccò tappandogli la bocca con una mano.

“Vai. Io starò in buona compagnia.” Disse indicando con la testa il televisore. Stiles annuì. Poi si chinò su di lei lasciandole un bacio sulle labbra.

“Grazie” Malia annuì mentre Stiles si alzava e componeva il numero di Lydia.

“Sto arrivando” lo sentì dirle, così come sentì il suo stomaco chiudersi in una morsa.

Lei era Malia Tate e non avrebbe mai potuto essere Lydia Martin. Non per gli occhi e il cuore di Stiles.