19/06/2014
4 recensioniAdoro Drew e Jonathan, quindi ho immaginato i nostri amati licantropi nelle loro vesti! Mi scuso in anticipo se ci sono errori ma sono stanchissima... Però ci tenevo a pubblicarla questa sera, perciò spero tanto vi piaccia.
The property brothers
"Non ce la faccio più! Davvero papà, ho bisogno di stare per conto mio!". Circa un mese prima Stiles comunicava con fare risoluto al padre la sua intenzione di trasferirsi, che da idea lontana era diventata pian piano necessità impellente. Lo Sceriffo e Melissa, la madre di Scott, si erano sposati e convivevano felicemente,la donna portava in grembo un bambino e tutti erano felici per il nuovo arrivo nella meravigliosa famiglia allargata, ma Stiles e il suo migliore amico sentivano il desiderio di avere uno spazio tutto loro. Entrambi all'università, lavoravano nei weekend al Jungle per non gravare troppo sui genitori e volevano un piccolo appartamento situato vicino al college, in cui potevano studiare e rilassarsi in totale tranquillità. I coniugi Stilinski non avevano obiettato, capendo perfettamente le ragioni di quei ragazzi che da pesti erano diventati incredibilmente responsabili. Per questo motivo, lo Sceriffo aveva organizzato preso per loro un appuntamento con un agente immobiliare che si occupava di case nuove ma anche di alcune più vecchie, che faceva ristrutturare a suo cugino, un vero e proprio mago del restauro; le signore li adoravano ed erano sempre pieni di clienti, tuttavia avevano accettato di buon grado la richiesta del premuroso padre. Il piovoso giovedì mattina dell'incontro, Scott e Stiles stavano aspettando l'agente immobiliare davanti alla prima casa che aveva deciso di mostrargli, e questi li raggiunse un paio di minuti dopo. Inizialmente non videro il suo volto, perché nascosto da un ombrello blu scuro, ma notarono subito che era molto alto e ben vestito. Finalmente sollevò il manico e si ritrovarono di fronte un ragazzo giovane e biondo, con lineamenti delicati e magnifici occhi blu, coperti da lunghe ciglia. A Scott per poco non venne un infarto quando si accorse che quello schianto di ragazzo gli sorrideva. "Molto piacere, sono Isaac Lahey" si presentò cordialmente il ragazzo, mentre stringeva la mano ad entrambi. "Ho selezionato per voi diverse case, a seconda delle esigenze che vostro padre mi ha comunicato... Essendo il budget limitato, ho pensato di proporvi appartamenti da ristrutturare, così da risparmiare sulle rifiniture che fanno sempre salire i prezzi. Andiamo a dare un'occhiata alla prima?".Un'ora dopo, Stiles e Scott avevano visto cinque case con Isaac, valutandone i pro e i contro e i lavori di ristrutturazione da fare: era estate ed entrambi avrebbero dato una mano al cugino di Isaac e la sua squadra, risparmiando così tempo e denaro. Scott pendeva letteralmente dalle sue labbra del bel biondo, che sembrava essersi accorto di quell'interessamento e ne era piuttosto compiaciuto. Stiles, dal canto suo, era seccato da quelle case disastrate e gli risultava piuttosto difficile credere in risultati decenti.Isaac parve leggergli nella mente, perché lo rassicurò dicendo: "Ti assicuro che mio cugino è in grado di sistemare qualunque topaia in una reggia, hai la mia parola. Quando di mostrerà il progetto... Ehi, Derek!". In quel momento il giovane di cui si stava parlando aveva fatto il suo ingresso,lasciando Stiles sconvolto per tanta bellezza. Era alto, anche se non quanto Isaac, bruno e muscoloso, con una barba abbastanza folta e gli occhi di un intenso verde foresta, messi in risalto da un'espressione divertita. "Mio cugino esagera sempre... Piacere, sono Derek Hale e vi aiuterò a sistemare qualsiasi casa decidiate di acquistare!". Immediatamente Stiles decise che a Derek avrebbe permesso di fare qualsiasi cosa, soprattutto se l'avesse fatta senza maglietta.
La fortuna era dalla parte di Stiles, perché il gran caldo aveva portato Derek a lavorare usando canottiere aderenti o, nel migliore dei casi, a stare a petto nudo con la sola cintura degli attrezzi legata in vita, appena sopra ai jeans. Seguendo un tacito accordo, Stiles passava molto tempo ad aiutare Derek nelle riparazioni e Scott andava a tutti gli appuntamenti con Isaac per decidere gli ultimi dettagli relativi all'acquisto della casa che avevano scelto, un piccolo ma grazioso appartamento a cinque minuti dall'università. Lo stavano sistemando davvero bene e spesso Scott e Isaac li raggiungevano per dare una mano, rivelando una complicità che andava ben oltre il rapporto di professionista e cliente.
A quindici giorni dalla firma del contratto, la casa era stata perfettamente ristrutturata dal gruppetto, il cui rapporto si era rinsaldato ogni giorno di più. Il sabato sera Scott e Stiles decisero di fare la prima inaugurazione della loro casa, invitando Derek e Isaac a cena, mentre il giorno successivo sarebbero passati a trovarli John e Melissa e gli avrebbero certamente portato in regalo una pianta, come si era soliti fare con chi comprava una casa nuova. L'ambiente era accogliente, incredibilmente raffinato, il tocco di Stiles e l'abilità di Derek avevano fatto magie, il risultato era semplicemente meraviglioso. Forte della sua nuova cucina open space in granito, Stiles preparò per tutti una cena sontuosa, tra le migliori preparate da lui, da sempre un ottimo cuoco. Scott, attraverso il passavivande, porgeva le pietanze ad Isaac che aveva accuratamente apparecchiato la tavola, mentre Derek si occupava degli utensili da lavare, cosicché dopo avrebbero avuto da caricare solo la lavastoviglie, per potersi concentrare sul "dopo cena". La tensione era palpabile al momento del caffè: avevano consumato una cena all'italiana, che prevedeva rigorosamente l'espresso dopo il pasto. Complici le due bottiglie di vino che avevano svuotato in poco tempo tra un boccone e l'altro, i quattro si ritrovarono incredibilmente su di giri. Isaac, di solito così posato, sembrava aver deciso che quella sera non si sarebbe lasciato sfuggire Scott per nessuna ragione al mondo. I loro occhi continuavano ad incrociarsi, il blu col nocciola, ed entrambi non riuscivano a smettere di sorridere. Stiles e Derek furono più pratici e sparirono nella camera da letto del castano mano nella mano, ancor prima che il caffè venisse versato nelle tazzine colorate. Quel gesto, che aveva svelato un'intimità profonda, mise un po' a disagio Isaac e Scott, divenuti indecisi sul da farsi. "Ti va di guardare la tv?" chiese il padrone di casa, assumendo un'espressione da cucciolo bastonato che sembrava voler dire: "Farei tutto, davvero tutto con te adesso, tranne che guardare la tv". Isaac accettò la proposta e fu ben felice di condividere lo spazio esiguo di una poltrona in pelle - il divano era occupato da pile di abiti da sistemare - con il ragazzo moro che popolava i suoi pensieri da diverse settimane. Ostentando indifferenza, Isaac fece passare un braccio intorno alle spalle di Scott, attirandolo gradualmente a sé. Questi stette al gioco, finché non si trovò faccia a faccia con il biondo e le sue labbra ad un millimetro di distanza. Nello stesso momento decisero di inglobare quell'aria che li divideva nelle loro bocche unite, in un turbinio di sensazioni che finivano sempre in scoppiettanti batticuori pari a dei fuoichi d'artificio. Ben presto quel contatto non bastò a nessuno dei due e finirono per spostarsi in una delle camere da letto, mentre dall'altra già provenivano rumori che non lasciavano spazio ad equivoci. Isaac scaraventò Scott sul letto e, in ginocchio tra le gambe schiuse del ragazzo, si liberò dalla camicia azzurra che iniziava a risultare fastidiosa. Scott, da parte sua, non perse tempo e liberò i muscoli definiti dalla maglia grigia leggera che li fasciava in modo divino, e che gli era stata consigliata per la serata da Stiles. Isaac non gli aveva tolto gli occhi di dosso per tutta la sera, quindi prese mentalmente nota di ringraziare il suo amico. Senza maglietta era anche meglio, e Isaac si prese il suo tempo per osservalo con calma. Lo spinse a sdraiarsi di schiena sul letto e prima attaccò il suo collo, mordendolo e lambendone la pelle nei punti più sensibili, e poi scese con la lingua lungo il suo petto, delineandone i contorni. Il moro riusciva solo a sospirare, sorpeso dalle sensazioni che per la prima volta stava provando.
Mentre Scott si perdeva in quelle elucubrazioni, Isaac non perse tempo e lo privò di scarpe e pantaloni, dopo aver fatto sparire con talento magistrale anche i propri. Il desiderio divorava entrambi, così desiderosi di esplorarsi, conoscersi, appartenersi. Nonostante le fattezze angeliche, Isaac stava rivelandosi un vero e proprio amante esperto ed appassionato, attento alle esigenze dell'altro. Vezzeggiò il corpo di Scott con le dita prima e con la lingua poi, portandolo rapidamente all'estasi. Il ragazzo, non volendo essere da meno, decise di concedersi completamente al bell'agente immobiliare che sembrava avergli rubato il cuore. Il dolore iniziale della penetrazione gli fece credere che quella non fosse una buona idea, ma non appena Isaac iniziò a muoversi in lui si accorse che fino a quel momento non aveva vissuto davvero: si sentiva finalmente integro, amato come aveva sempre desiderato essere, il batticuore e lo stomaco accartocciato dall'emozione ne erano decisamente la prova. Si amarono con passione e dolcezza, alternando baci languidi ad altri passionali, quasi furiosi. Crollarono addormentati all'alba inoltrata, dopo che Scott ebbe lasciato un messaggio alla segreteria dei coniugi Stilinski. Quando la sentì ore dopo, Melissa si preoccupò per il figlio:
"Ciao mamma, ciao John! Volevo dirvi che sarebbe meglio che veniste domani a trovare me e Stiles, abbiamo lavorato molto e siamo piuttosto stanchi... Ho giusto staccato adesso. Prepara la crostata per favore, Stiles non aspetta altro! Baci".
Melissa osservò il marito con aria apprensiva, chiedendo: "Non si staranno affaticando troppo?" era decisamente in pensiero per i suoi ragazzi, ma la preoccupazione era vana. I due erano stanchi, sì, ma per una piacevole causa. Stiles fu in grado di dire una sola cosa dopo la lunga notte di passione con Derek: "Fortuna che ci avete convinti a prendere i letti a due piazze, in caso di ospiti "imprevisti".