Dimmi quand'è il momento di dire "ti amo".
Ricucirei
vene per fili
e fiotti di calore,
gocce d'amore,
la tua linea segnaletica di divieto strappata
Solo per poterla fare a pezzi
poi
a mia volta
con le mani fredde,
le unghie meschine,
le dita assetate,
ansiose.
E oltrepassare il limite invalicabile
e avvolgerti nella mia anima spogliata.
E mostrarti
che c'è del bello
anche nelle storie che si ripetono.
E darti speranza
con un imprevisto,
ti lascerei
scegliere il finale.
Mi fiderei
del tuo dubitare di te stesso,
e t'adorerei un po' di più
o forse per la prima volta.
NOTE:
Ultimamente va così. Ho ritrovato un po' d'ispirazione, sparsa un po' nei meandri della mia mente, un po' incastrata tra le costole e via dicendo.
Il titolo è quello che è semplicemente perché mentre scrivevo stavo ascoltando When It's Time, dei Green Day. In realtà non ci dovrebbe essere, ma gli obblighi son obblighi e ou, va be'.
Questi versi non hanno pretesa. Io non ne ho.
Solo, mi piacerebbe sapere che ne pensate. (ovviamente)
Un grazie anche solo se siete arrivate/i fino a qui.
State bene,
de.