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Autore: Chemical Lady    17/08/2008    11 recensioni
[SEX PISTOLS] Il telefono cadde a terra con un tonfo sordo mentre dall’altra parte della cornetta una voce gracchiava il suo nome… Si appoggiò con la schiena al muro scorrendolo per tutta la lunghezza che lo separava dal pavimento freddo. Strinse gli occhi, non poteva crederci, doveva essere tutta una balla dei Media per far vendere i giornali…
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Eccomi tornata con una one!

Stavolta un omaggio a una band che ha cambiato radicalmente la mia vita, i Sex Pistols.

Un piccolo omaggio a Jhonny Rotten, chep ultroppo mi sono persa al Henikein, e soprattutto a lui, a Sid.

Il raiting è alto per via del linguaggio usato.

Scusate, ma ci voleva! Parliamo di Jhonny e Sid dopo tutto che erano (e Jhonny lo è ancora) fini e posati come dei boscaioli canadesi!

Lasciate un commento per favore!

Buona lettura!

 

Who Killed Bamby?

 

 

 

Il telefono cadde a terra con un tonfo sordo mentre dall’altra parte della cornetta una voce gracchiava il suo nome…

Si appoggiò con la schiena al muro scorrendolo per tutta la lunghezza che lo separava dal pavimento freddo.

Strinse gli occhi, non poteva crederci, doveva essere tutta una balla dei Media per far vendere i giornali…

Non poteva essere vero.

Non doveva essere vero.

Si passò una mano sul viso, e girandosi diede un cazzotto al muro.

Si prese poi la mano con l’altra osservando il sangue defluire dalle ferite mentre una singola domanda lo uccideva.

Perché?

Cercò una spiegazione guardandosi attorno, ma quelle spoglie pareti grigie non gli diedero altro che desolazione…

Guardo fisso quella porta sperando di vederlo entrare come sempre, con il suo linguaggio sboccato da scaricatore di porto.

Sorrise, immaginandoselo davvero mentre fine e posato come sempre inveiva contro la madre di qualche poveretto…

Sentì gli occhi farsi improvvisamente lucidi.

Osservò ancora la porta, pregando perché succedesse.

Perché quello che quella testa di cazzo del loro manager gli aveva detto fosse solo falsità.

Perché Sid non poteva essere morto…

 

 

Lo vide entrare nella saletta guardandosi attorno spaesato.

Era ubriaco tronco, ne era certo.

Lo fece sedere senza tante cerimonie sul divano.

“cazzo Rotten, quella schifosa troia succhiacazzi di tua madre non ti ha insegnato un cazzo?”

Jhonny roteò gli occhi.

Era sempre il solito.

“quanto cazzo hai bevuto Vicious? Un barile di birra del cazzo o di Whishy di merda?”

“non mi parlare come se fossi un idiota!” vaneggiava come sempre.

Sid quando era ubriaco non solo sfiorava nuove vette di volgarità, ma rischiava anche di soffocarsi nel tentativo di esprimersi.

Lo vide cappottare sul divano, sfinito probabilmente.

Ecco, si era come di suo solito addormentato.

Lo osservò scuotendo la testa.

Aveva solo diciannove anni, ma aveva sperimentato cose che le persone normali sperimentano in quaranta anni.

 

Si chiese se avesse fatto una cazzata a nominarlo bassista.

Anche perché era una pena.

A suonare, intendo.

Semplicemente non era capace.

Non importava però.

Sid aveva uno scopo preciso.

Fare scena, lui era l’immagine della band, era il porta bandiera dei Sex Pistols.

Non era lui, Jhonny Rotten, con la sua voce stonata e i suoi capelli arancioni che facevano meno impressione dei denti giallastri.

Era il piccolo Jhon, quel ragazzo che aveva raccolto per strada prima che si facesse ammazzare.

Si mise a sedere pesante.

Le mani al viso.

I Sex Pistols erano finiti.

Non potevano continuare a suonare senza Sid.

Ma prima di tutto, lui non sarebbe mai riuscito a cantare senza averlo vicino.

Perché l’affetto che provava per quel ragazzo era sconfinato.

 

“Jhonny… penso di essermi rotto la mano…”

Si avvicinò a lui mentre il labbro ancora sanguinava.

“cazzo Jhon sei una merda! Non sai neanche dare due o tre botte? Va bhè che hai solo sedici anni, ma devi diventare un pelo più forte, cazzo, se vuoi stare nella banda!”

Il ragazzino lo guardò scocciato “a te che cazzo te ne frega? Andrai con quei tre frocetti a suonare in giro per il mondo, scordandoti di me come hai sempre fatto…”

Jhonny lo prese per la maglia, sbattendolo contro il muro “bella riconoscenza del cazzo, complimenti” lo lasciò andare mentre il ragazzo si massaggiava la nuca.

Si accese una sigarette, poi guardandolo disse “e poi dove porto il culo io ce lo porti anche tu, cazzo ti farai ammazzare se ti lascio qui!”

Il più piccolo sgranò gli occhi “davvero? Sei serio?”

Jhonny  annuì “si”

“allora bisogna festeggiare cazzo!”

“Per te ogni situazione è buona per festeggia, vero Sid?”

“Sid?”

“si, d’ora in avanti ti chiamerò Sid, come quel bastardo di un criceto del cazzo che avevo da bambino e che mi mordeva sempre…”

Il più piccolo ci pensò su “mi piace… ma Sid e basta è misero…”

“Sid… Vicious?”

“Sid il cattivo… si mi piace! Cazzo è una figata! E poi Jhon come nome fa davvero cagare….”

“ehy!”

 

Chiamò il manager, doveva correre in America da Sid, almeno per fargli avere un funerale decente.

Si pentì dandosi del coglione per essere tornato in Inghilterra.

Non doveva lasciare solo Sid, dopo quella condanna.

Non avrebbe dovuto lasciare solo quel ragazzo…

Aveva 21 anni e a sentire lui, aveva appena perso l’amore della sua vita.

E condannato per avere ucciso Nancy.

Era assurdo anche solo il pensiero.

Era così fottutamente innamorato di lei…

Il solo pesare che fosse lui l’artefice del delitto era una stronzata per chi lo conoscesse.

Ma per chi non lo conosceva…

Bhè, poteva sembrare possibile, visto che tutti sapevano quanto fosse un tossico.

Si stese sul letto, aveva la nausea.

Come avrebbe fatto senza Sid?

Non vedeva un futuro senza quello spaccapalle patentato.

Sapeva come sarebbe andata a finire…

Lo sapeva…

Avrebbe smesso di cantare.

E i Sex Pistols sarebbero morti.

 

Così come lui, morto a 21 anni il due febbraio del 1979, solo come un cane nella sua stupida stanza di albergo…

 

E Jhonny non c’era… lo aveva abbandonato a se stesso…

In un certo senso era anche colpa sua.

Perché aveva sempre fatto cagare come amico.

Non era una che riusciva a sganciare paroline dolci…

Non era lui così.

Non riusciva a dare conforto.

Ma forse per Sid sarebbe bastata la sua fottuta presenza… solo quella.

 

…E ora sono passati anni.

Forse troppi, o forse troppo pochi.

Johnny si porta una mani ai capelli arancioni.

È  stempiato, perché l’età ormai non è più quella di una volta.

Non ha più 25 anni… ormai ne ha una cinquantina.

Forse addirittura superati…

Sorride appena, prendendo il microfono che un tecnico gli porge mentre getta un occhio al suo bassista.

Ok, sa suonare…

Ma capisce anche che non è la stessa cosa.

Ma sorride, guardando il cielo.

Anche questa è per te, Sid.

Poi si allontana, diretto sul palco, davanti al pubblico che reclama a gran voce:

SEX PISTOLS.

Anche oggi canto per te, Sid…

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il mio ennesimo delirio!!

Questa ff è come le altre, nata da chissà che!

Spero che vi sia piaciuta!

Ditemi che ne pensate!

Scusate ancora per il linguaggio un po’ sboccato!!

A presto, un bacione Jess!

 

 

 

  
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