Ero comodamente seduta sul letto ad ascoltare la musica con le cuffie.Finestra aperta e ventilatore acceso.In una giornata di metà luglio niente poteva andare storto.Sentii il rumore del campanello -Sto arrivando!- urlai,alzandomi svogliatamente dal letto e posando le cuffie su di esso.Scesi le scale e mi diressi verso la porta.Elì,in piedi come un soldatino,c'era IV. -Ciao bellissima- disse lui Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così- e gli sbattei la porta in faccia.IV suonò di nuovo al campanello e io gli riaprii. -Mi piace quando fai la maleducata- disse con un sorrisetto -Se non te ne vai subito ti dò un calcio dove non preferiresti- gli dissi per minacciarlo ma l'unica cosa che ottenni fu una sonora risata -Mi piaci anche quando mi minacci- fu la sua risposta.A quel punto persi la pazienza e mi partì la gamba.Lo vidi cadere sulle ginocchia e farmi un sorriso sforzato -Sei forte- disse poi,alzandosi,ancora dolorante -Io ti avevo avvertito,ma se sei un idiota non é colpa mia- e lì risbattei la porta,che stavolta però fu bloccata dal piede del ragazzo.Aprii leggermente la porta e IV mi fece l'occhiolino,Sbuffai. -Cosa vuoi?- gli chiesi infine -Posso entrare?- mi chiese.Io feci cenno di no con la testa e per la terza volta chiusi la porta.Non so per quanto tempo suonò il campanello,ma alla fine l'uscio della mia casa si ritrovò aperta per la quarta volta -Ok entra basta che la smetti!- dissi scocciata.IV entrò senza farselo ripetere due vollte -E ora cosa pensi di fare?- gli dissi come per lanciargli una sfida.Lui mi fece il solito sorrisetto e si diresse verso il frigo,prendendo un gelato. -Prego,fa pure!- dissi con sarcasmo.Il ragazzo sembò prendermi sul serio e si buttò sul divano e accese la televisione,poi iniziò a mangiare il gelato.Volevo tirargli un pugno in testa,poi mirassegnai e presi un gelato anch'io.Finito di mangiare,me ne tornai in camera. -Hei principessa dove vai?- mi chiese IV.Io mi limitai a guardarlo male. -Guarda che ti ho fatto una domanda!- ma l'unica risposta che ottenne fu la porta della mia camera che fece un sonoro tonfo. -La adoro quando fa così- e mi seguì.Arrivato sull'uscio della mia stanza appoggiò l'orecchio alla porta.Mi sentiva sbattere i piedi come una bimba noiosa di cinque anni. -Io lo odio quello!Perché non se ne stava a vasa sua?No!Figuriamoci!Quello stupido doveva venirmi a rompermi se nò non era contento!Ma quello ha dei problemi...Non capisce che io non lo amo e non lo amerò mai!- .A quelle parolele pupille del ragazzo si fecero così piccole che sembrarono scomparse,poi le lacrime.Io riaprii la porta e mi ritrovai davanti IV che piangeva.E io capii tutto:gli avevo ditrutto il cuore.Infondo era meglio così no?...No.Lo fissai qualche secondo,poi arrivò il senso di colpa. -Scusa- sussurrai,guardando per terra.Lui mi fissava con i suoi occhi lucidi.Mi prese i polsi e mi fece sbattere contro il muro.Mi guardava come se volesse conficcarmi un pugnale sul cuore.Io chiusi gli occhi,nell'attesa di un pugno,di uno schiaffo,o qualsiasi alra cosa.I secondi passarono.Decisi di aprire gli occhi.Sapevo che IV era lì,mi stava ancora tenedo per i polsi.Ora i suoi occhi non erano più colmi di rabbia,ma sembravano che stessero pensando.Il ragazzo respirava a fatica come dopo una corsa.Subito dopo il suo sguardo si posò sul mio.Arrosii vistosamente.IV mi sorise e poi lo vidi che si avvicinava piano piano a me.Le ultime lacrime gli scivolarono dal viso.Le sue mani mi stavano lasciando i polsi.Con uno scatto mi portò verso di sé e mi baciò.Gli occhi mi stavano per uscire fuori dalle orbite.In quel momento avevo mille pensieri per la testa "Cosa mi sta succedendo?Perché non provo odio o rabbia nei suoi confronti?Sono confusa..."Finito il bacio,fu il mio turno a piangere.Capii tutto,quello che avevo sbagliato da sempre,capii quello che provavo per IV.Amore.Non odio.O forse quello che sentivo nei suoi confronti non era odio come avevo sempre pensato?Sentii le sue braccia stringermi in un caldo abbraccio.Volevo dirgli una cosa,ma non ci riuscivo.La lingua mi si era annodata e non riuscii a dire la minima cosa.IV sapeva che volevo dirgli una cosa e mi fece capire con lo sguardo che dovevo parlare.Io feci un respiro profondo e le parole uscirono stranamente da sole -Sai...Forse mi sono sbagliata...Forse...Io provo qualcosa per te...- IV fece un sorriso compiaciuto,poi mi asciugò le lacrime che ancora cadevano dalle mie guance -Io lo ho sempre saputo- fu la sua risposta e mi baciò di nuovo.Io gli sorrisi e lo strinsi forte a me.Ero felice.Incredibile pensare che fino a dieci minuti fa volevo ucciderlo e che ora lo volevo sempre vicino a me.Guardai IV.Era felice.Aveva aspettato quel giorno da ormai troppo tempo,glielo leggevo negli occhi.Sentivo che finalmente era felice.E lo ero anch'io.













*angolo dell'autrice*

Bene,ecco un'altra delle mie storie.Ho intenzione di scriverne altre tre prossimamente,ma non vi spoilerizzerò nulla!Spero che la storia vi sia piaciuta e mi scuso per gli errori di battitura!Mi raccomando,recensite!

A presto









Lady Serperior