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Autore: beat    17/08/2008    5 recensioni
La guerra ormai è scoppiata. Roy Mustang guida i suoi valorosi uomini nel gelo della battaglia di Briggs.
E intanto intrighi e complotti potrebbero sconvolgere per sempre Amestris.
(Seguito di "Dopo la primavera arriva l'Estate")
Genere: Generale, Malinconico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roy Mustang, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quadrilogia delle Stagioni'
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro.
Il titolo di questa storia è una notissima poesia di Ungaretti, che appartiene agli aventi diritto.

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Avviso: Questa fiction è il seguito di
Dopo la primavera, arriva l'estate, a sua volta seguito di Sboccia la primavera.
Come nella scorsa storia, cercherò di non lasciare buchi nella narrazione, in modo che anche chi non abbia letto le precedenti storie capisca senza problemi che cosa sta succedendo.

In ogni caso, se non aveste letto le due fiction precedenti, vi consiglio di farlo, visto che fanno parte di un progetto che una volta completato sarà una quadrilogia, con una storia per ciascuna stagione.
Il filo conduttore è la relazione tra Ed e Roy e il sogno di quest'ultimo di diventare Comandante Supremo.

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Si sta come d'Autunno sugli alberi le foglie



Faceva freddo quel giorno.
Nonostante fossero in estate inoltrata, alle pendici delle impervie montagne di Briggs il clima era decisamente molto più rigido che in pianura.
Per non parlare del fatto che erano giorni – nemmeno si ricordavano quanti – che erano costretti a stare rintanati in quella angusta e desolata trincea.
I nemici dovevano aver ricevuto parecchi rifornimenti di munizioni, visto che erano tre giorni che non appena qualcuno si sporgeva anche di poco, una raffica di proiettili sferzava l'aria vicinissimo all'obiettivo.
Per questo Mustang e tutti gli uomini della sua unità non si potevano muovere dalla loro posizione.



CAPITOLO PRIMO


Tre settimane prima.

“Generale! Generale!”

“Che cosa succede, Havoc?!”

Il Tenente Jean Havoc era arrivato di corsa, cominciando a chiamare a gran voce il Generale Roy Mustang già molti metri prima di entrare nell'ufficio.
In questo modo aveva anche attirato l'attenzione di tutto i loro colleghi, che si erano prontamente riuniti davanti alla scrivania del loro superiore per sentire in anteprima le notizie di sicuro scottanti che Havoc stava portando.
Havoc si fermò proprio davanti al Generale, il fiato corto per la corsa che aveva appena concluso, e un lampo quasi disperato negli occhi.
Teneva la mano destra stretta convulsamente attorno ad un foglio di carta ormai spiegazzato.

“Che sta succedendo, Tenente?!” si ripeté in fretta Mustang, alla vista dell'espressione spaventata del suo sottoposto.

“Guardi qui!” esclamò con rabbia, porgendo il foglio rovinato che teneva in mano.

Mustang lo afferrò velocemente, per poi sbiancare – nonostante il colorito già naturalmente pallido.
Sbarrò gli occhi, fissando incredulo le scritte riportate sul foglio.

“Che c'è scritto, Generale?!” chiesero incuriositi gli altri suoi sottoposti.

Ma Mustang sembrava non averli sentiti.
Continuava a fissare il foglio, perso.
Le mani tremavano leggermente.
Alla fine Ed perse la pazienza e tolse dalle mani di Roy il pezzo di carta incriminato.
Subito tutti gli altri si portarono alle sue spalle, per poter leggere a loro volta.

“Oh no....No!” esclamò senza pudore Acciaio.


Con la presente si comunica a tutti gli affiliati dell'Esercito di Amestris
l'entrata in guerra contro lo Stato a Nord di Briggs.
Tutti i Quartier Generali dovranno contribuire allo sforzo comune
inviando reparti e truppe per sostenere
gli uomini che già stanno combattendo.
Nelle prossime ventiquattr'ore avverranno i nominativi
delle unità che dovranno prestare servizio attivo a Briggs.


“La guerra...!”

“Ma...le trattative di pace...dicevano che stavano andando bene..!”

“Voci di corridoio, Fury...”

“Evidentemente non hai capito come ragionano i piani alti!” sbottò Ed, rabbioso.

“Non ora Acciaio!” lo redarguì Mustang.

“Ma...Colonnello!”

“Non.Ora.” ripeté, lo sguardo severo.

“Sissignore...!” Ed abbassò la testa, senza aggiungere altro.

Il Generale ordinò a tutti i suoi uomini di uscire dalla stanza.
Ed vide con la coda dell'occhio che aveva preso in mano il telefono.
La situazione non era delle migliori.
Questo evento aveva scombinato tutti i loro piani!


***

Roy Mustang non era mai stato visto di buon occhio dai pezzi grossi dell'Esercito.
Aveva fatto carriera molto rapidamente: Colonnello già a 25 anni.
Non era da tutti.
Era pur vero che nell'Est gli uomini non erano molti – si avanzava di grado più facilmente – ma Roy Mustang aveva dimostrato il suo valore effettivo, e in più di una occasione.
Abile alchimista, aveva passato l'esame per diventare Alchimista di Stato con assurda facilità.
E questo gli aveva permesso di partire per la sua scalata alla graduatoria già dal grado di Maggiore.
Poi c'era stata la Guerra Civile di Ishbar. E in quell'occasione si era addirittura meritato la nomea di 'Eroe di guerra'.

Roy Mustang era un tipo davvero straordinario.

E questo non andava giù ai vecchi Generali che detenevano il controllo dell'Esercito.
Già il fatto che venisse trasferito da East City a Central City aveva scatenato un bel po' di malcontenti. Se poi si aggiungeva la sua nomina a Generale dopo così pochi anni di servizio...

Roy Mustang conosceva molte persone che non lo vedevano di buon occhio.
Per questo era sempre stato attento.
Non pestava mai i piedi inutilmente a chi gli stava sopra, e cercava in tutti i modi di farsi quanti più validi alleati possibili.
Spesso aveva fatto buon viso a cattivo gioco, quando aveva rischiato di trovarsi nei guai.
E sopportava, sopportava tutte le maldicenze che sapeva girare sul suo conto.
Sopportava le velate angherie del Generale Hakuro – che aveva dichiarato in più di un'occasione, e anche pubblicamente, di non poter soffrire il 'campagnolo' di East City.
Sopportava con pazienza tutto quello che c'era di ingiusto.

Perché Roy Mustang aveva un sogno da realizzare.
E crollasse il mondo, lui l'avrebbe realizzato.

Sarebbe diventato Comandante Supremo e avrebbe per sempre cambiato l'Esercito e tutta Amestris.
Avrebbe creato finalmente uno stato che non fosse più sotto la stretta egemonia dell'Esercito.


***

“Hai sentito le ultime novità?!”

“Non si parla d'altro, Roy!”

Mustang si era subito messo in contatto con il Colonnello Hughes.

“Che ne pensi?!”

“Che non poteva capitare in una situazione peggiore! E dire che tutto stava filando per il verso giusto!”

“Lo so...lo so...!”

“...”

“...”

“Ehi Roy...che facciamo adesso?!”

Mustang si fermò un attimo a pensare.
Aveva chiaramente intuito quello che Maes stava sottintendendo con la sua domanda.
Lo sapevano entrambi che l'unità comandata dal Generale Mustang sarebbe stata la prima ad essere spedita a Briggs.
E anche di corsa!

“Cosa vuoi che facciamo...per ora aspettiamo...”

“Aspettiamo?”

“Sì. Sai benissimo che non aspettavano altro per potermi togliere da Central...o meglio ancora, per potermi togliere definitivamente di mezzo!”

“Non fare il pessimista, Roy!”

“Maes...non è il momento!”

“E' sempre il momento per impedirti di fare il tragico e melodrammatico Generale Roy Mustang!”

Roy sorrise. Nonostante tutto poteva sempre contare su Maes e sul suo contagioso ottimismo.

“Ho capito!” sbuffò Roy trattenendo una risata.

“Mi fa piacere! Per tornare al discorso...che si fa?!”

“Te l'ho detto. Aspettiamo di vedere se effettivamente verrò spedito anche io lassù...”

“Roy....”

“Sì, sì, lo so. Ottimismo! Lo sai che sei l'unica persona al mondo che vede l'ottimismo anche dove proprio non c'è?!”

“E tu invece sei un po' troppo pessimista!”

“Vabbé. Nel caso io dovessi andarmene...tu devi continuare lo stesso con il nostro piano!”

“Cioè stai passando a me il comando dell'operazione?!”

“Sì.”

“Roy! Ne sei sicuro?!”

“Sei l'unico di cui mi fidi ciecamente.”

Maes sorrise, dall'altra parte dell'apparecchio telefonico.

“Ti ringrazio della fiducia, Roy!”

“Vedi solo di non deludermi, idiota che non sei altro!”

“Ah, bene! Io mi prendo sulle spalle il destino di tutto questo casino che TU hai architettato, e mi dai dell'idiota?!”

“Ahahahah! Ci sentiamo presto, Maes!”

“Ciao!”

Roy ripose il ricevitore al suo posto.
Non gli restava altro che aspettare.
Aspettare pazientemente l'ordine di trasferimento.
L'ordine che lo avrebbe di nuovo portato a combattere in prima linea.


***

“Avanti”

Qualcuno aveva bussato alla porta dell'ufficio di Mustang.
E non appena ebbe ricevuto l'invito ad entrare, fece la sua comparsa il Generale Hakuro.
Aveva la faccia seria, ma era impossibile non notare che sotto l'apparente serietà stava in tutti i modi cercando di celare un sorriso che, se avesse potuto, sarebbe risultato smisurato.

“Buon pomeriggio, Generale Mustang!”

“Buon pomeriggio a lei, Generale Hakuro!” rispose Mustang, cercando senza riuscirci di sorridere.

Buon viso a cattivo gioco, no?
No, questa volta era un rospo troppo grosso per riuscire ad ingoiarlo!

“A cosa devo l'onore della sua visita?!” chiese Roy, cercando con tutte le forze almeno di apparire gentile.

“Porto degli ordini. Direttamente dal Comandante Supremo!”

Tutti nell'ufficio si erano ammutoliti, quasi trattenendo il respiro.
Non si sentiva nessuno rumore.

“Il Comandante Supremo” riprese Hakuro, aprendo una cartelletta contenente gli ordini “Ordina che a partire da dopodomani lei, Generale Mustang, venga trasferito a Briggs!”

Questa volta Hakuro non poté non sorridere.
Roy lo fissava, apparentemente inespressivo.

“Solo io, Generale?!” chiese, come se la cosa non lo riguardasse.

“No, naturalmente no” riprese Hakuro, sfogliando velocemente i fogli che teneva in mano “Assieme a lei dovranno essere trasferiti anche il Tenente Colonnello Riza Hawkeye, il Maggiore Edward Elric, i Tenenti Jean Havoc e Haymas Breda, i Sottotenenti Vato Fallman e Kain Fury, oltre all'unità 24 e la 36. Oh, e anche l'unità a capo del Maggiore Alex Louis Armstrong!”

Roy guardò di sbieco Hakuro, che sorrideva soddisfatto.

Maledizione!

In un sol colpo aveva tolto la maggior parte dei suoi alleati dalla strategica posizione quale era Central City.
Fortuna che Maes ora faceva parte del Tribunale Militare: di certo non si sarebbero scomodati a portare in guerra anche quelli che come Hughes svolgevano lavori burocratici.
Forse il suo piano aveva ancora un'ancora di salvezza.

Più un barlume che altro.
Ma ottimismo doveva essere la parola d'ordine.

“Bene!” Hakuro riportò l'attenzione di Mustang sulla sua persona “Qui ci sono nel dettaglio tutti gli ordini del Comandante Supremo” e porse la cartelletta a Roy “Non mi resta che augurare a tutti voi buona fortuna!”

Roy lo fissò senza rispondergli.
Il Generale Hakuro attesa una qualunque risposta, ma quando si accorse che non sarebbe arrivata, si limitò a girare i tacchi e andarsene.

Quello era l'inizio di tutto.
Ottimismo, continuava a sentirsi fischiare nelle orecchie Roy.

Avrebbe tanto voluto crederci.
Voleva crederci sul serio.

Ma l'ottimismo in quel caso non serviva davvero.

Occorreva solo la fermezza di non lasciarsi abbattere.
E la folle e spietata determinazione di portare a compimento un sogno di più grande.




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Angolo dell'Autrice:

Salve a tutti miei carissimi e affezionatissimi lettori!
Sono tornata, anche se mi devo scusare per l'abissale ritardo con cui porto a voi questa nuova fiction.
Il fatto è che nella mia testa so che cosa devo scrivere e come tutta la storia andrà a finire...solo che mi sono resa conto, scrivendo il capitolo che avete appena letto, che questa terza parte - l'Autunno - sarà davvero problematica.
Ci devo lavorare con attenzione, altrimenti rischio di farmi sfuggire di mano la cosa! -__-
Siate pazienti, e ditemi che cosa ne pensate di questa primo capitolo.
E' introduttivo, quindi non succede nulla di che, e la RoyEd non si vede nemmeno con il telescopio.
Solo vorrei sapere che cosa ne pensate di questo risvolto guerresco! ^_^"
Fatemi sapere, mi raccomando!!

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato l'Estate, e dedico a voi questa fiction! ^o^


Come sempre, fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche!

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti leggeranno e basta.

Beat


   
 
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