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Autore: YoonYoon01    21/06/2014    6 recensioni
Seduto su un banco, c’era Inuyasha No Taisho, un mezzo demone cane. Era il tipico tipo scontroso, che stava sempre sulle sue, quando quel giorno arrivò una nuova studentessa..Kagome Higurashi!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA MIA ANIMA GEMELLA
Cap 1: La nuova arrivata
Seduto su un banco, c’era Inuyasha No Taisho, un mezzo demone cane. Era il tipico tipo scontroso, che stava sempre sulle sue, quando quel giorno arrivò una nuova studentessa..Kagome Higurashi!
-Buon giorno ragazzi, su mettetevi seduti ed iniziamo la lezione.-
Tutti si sedettero ai loro posti, quando ad un tratto si aprì la porta.
-Buon giorno ragazzi! Salve professore.-
-Benvenuto preside.-disse inchinandosi per salutarlo.
-Molto bene ragazzi, vi avviso che da oggi avrete una nuova compagna. Prego entra cara.-la invitò.
Dalla porta entrò una ragazza dai capelli corvini, occhi color caffè, con una stampella e un braccio e una gamba ingessati.
-Benvenuta sigorina..?-chiese cordiale.
-Higurashi, Kagome Higurashi.-disse sorridendo per poi voltarsi verso la classe.
-Hey, neanche il tempo di arrivare e già fate i cafoni? Alzatevi!-ordinò
Lei rise, seguita dalla classe.
Dopo vai minuti, tutti si alzarono, e l’accolsero con un caloroso “Benvenuta”.
-Qualcuno ha qualche domanda?-
-Io!-disse una ragazza dai capelli corti color cioccolato. Si chiamava Eri.
Kagome l’invitò a continuare con un bel sorriso.
-Se non sono troppo invadente, perché porti le stampelle? Come ti sei fatta male?-le chiese preoccupata.
Inuyasha, che fino ad allora era rimasto in disparte, si voltò verso la ragazza, restandone imbambolato.
“Bellissima” pensò.
-Beh vedi… è successo tutto quattro anni fa. Ero appena andata a fare delle compere per la casa al supermercato. Aspettai che il semaforo diventasse rosso, e quando lo fu cominciai ad attraversare. Ad un tratto fui investita da un camion di prodotti surgelati, che non lo aveva visto, e quando mi colpì mi ruppi il braccio e la gamba, ma come se non bastasse restai in coma per cinque mesi. Dopo il risveglio mi ci volle un po’ per ricominciare a camminare, ma anche a sorridere,visto che avevo scoperto, che mio padre era venuto a mancare durante il mio sonno. A quell’età devi sapere che ero presa di mira dai ragazzi della mia classe, e quando tornai in quello stato, la situazione peggiorò, quando cominciarono a farmi dispetti, ad esempio mi buttavano quaderni o libri per terra, oppure mi spingevano rischiando di farmi cadere. Da allora decisi di cambiare scuola, così ora mi trovo qui, con la speranza che non ricapiti..-disse triste.
Tutti rimasero basiti dalla spiegazione della ragazza, compreso Inuyasha, che di sentimenti non ne capiva neanche l’abc.
-M-Ma dopo quattro anni sei ancora ingessata? Com’è possibile?-chiese incominciando a piangere.
Kagome sorrise amaramente a quei tristi ricordi.
-La cosa è un po’ più complicata… quando venni ricoverata d’urgenza, mi operarono a causa delle ossa rotte. Dopo il coma, non capii subito la situazione, ma quando cominciai a riacquistare la lucidità mi spiegarono che forse non avrei camminato mai più, e che dipendeva tutto da me. In un primo momento mi spaventai, ma dopo le rassicurazione che mi avevano fatto, dicendo che ero una ragazza forte, mi tranquillizzai e affrontai la cosa. Da allora faccio dei controlli, ma non ho ricevuto ancora una risposta definitiva.-disse abbassando la testa.
-C-Capisco.. mi dispiace per averti fatta ritornare a quei tristi ricordi.-disse continuando a piangere.
Kagome sorrise.
-Tranquilla, nessun problema.-
Inuyasha aveva ascoltato tutta la storia, e quando questa finì , ne rimase allibito. Quella ragazzina aveva sopportato tutta quella sofferenza? Non poteva crederci.
-Kagome, immagino che ti sia stancata di stare all’in piedi per tutto questo tempo, vai a sederti tra Hirai e Yamamoto.-
Kagome annuì, e con un po’ di fatica riuscì ad arrivare al suo posto.
-Ciao, io mi chiamo Sango Hirai, piacere di conoscerti!-sorrise.
-Io invece sono Rin Yamamoto. Ciao!- la salutò.
-Piacere di conoscervi ragazze!-disse sorridendo ad entrambe.
Mentre il professore spiegava, Inuyasha rimase a fissare quella ragazza. La studiò attentamente, traendone che era molto bella e solare, ma anche triste e fragile.
Quando la campanella del pranzo suonò, Kagome riordinò il suo materiale e si diresse sulla terrazza, quando fece uno spiacevole incontro.
-Hey bellezza, che ne dici se stasera usciamo insieme?-
-E tu chi saresti?-chiese scocciata.
-Io sono Koga Yoro, piacere. Comunque ti va di uscire?-
-No grazie.-disse per poi incamminarsi.
-Come vuoi.-disse facendole cadere i libri per terra.
Kagome lo fulminò con lo sguardo, ma lui la ignorò cominciando ad incamminarsi, quando sentì un commento poco carino.
-Figlio di troia…-sussurrò Kagome, cercando di prendere ciò che le era caduto.
Ad un tratto si sentì strattonare il braccio ingessato, e fu in quel momento che emanò un urlo di dolore, che attirò l’attenzione di tutti. Si girò verso Koga, che la fulminò con lo sguardo.
-Cosa hai detto puttana?-sibilò.
-Se non hai sentito, ho detto che sei un figlio di troia, ed ora lasciami.-disse sferrandogli la stampella tra le gambe. In quel momento Koga si accasciò per terra, gemendo dal dolore, dicendo cose poco carine contro la ragazza.
-Brutta troia, me la pagherai!-minacciò.
-Si,si come no, ma vai al diavolo, và!-disse per poi uscire.
Inuyasha, che aveva assistito alla conversazione, si domandò se doveva continuare a stupirsi o abituarsi. Era arrivata da solo tre ore e già si faceva rispettare.
Stimava quella tipa per il suo coraggio.
   
 
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