UNA NOTTE DI AGOSTO
Sono passati esattamente 10 mesi, due giorni, e qualche ora, dall'ultima volta in cui l'ho visto. E io odio sapere da quanto tempo non lo vedo, perchè ciò significherebbe ammettere che provo qualcosa per lui, e io per lui non provo assolutamente niente. E' stato solo uno stupido bacio, per una stupida scommessa.
Già, io lo odio, non per avermi baciato, il mio primo bacio, ma perchè era una scommessa.
E che bel bacio. Si, bacia decisamente da Dio.
Da adesso in poi lo chiamerò Zeus.
Era una calda mattina di agosto, eravamo in spiaggia, c'era un po di vento che continuava a scompigliarmi i capelli.
Sono andata a prendere qualcosa da bere al chiosco e ho visto Mattia con i suoi amici.
Mi ha sorriso e io sono arrossita.
L'ho incontrato la stessa sera nella discoteca del campeggio.
Mi ha offerto da bere e poi mi ha baciata.
Ed è stata un'esplosione di emozioni.
Ero felice, triste, sorpresa.
Poi ho scoperto che entro la fine della vacanza doveva baciare qualcuno la fine della sua vacanza, che era il giorno successivo.
Non lo rividi più dopo quella fatidica sera, che ancora oggi mi fa cadere qualche lacrima.
Ogni volta che torno in quel campeggio spero sempre di incontrarlo.
E spererò di incontrarlo anche tra tre mesi, quando tornerò in quel campeggio.
Era il mio primo bacio. E io sono completamente cotta di Mattia, un ragazzo di 17 anni di cui so solo il nome e l'età.