Spagna sospirò, cercando di non badare troppo alla stanchezza che sentiva per via della partita e alla sgridata che gli faceva cortesemente subire l'iracondo Romano.
Guardò altrove, verso il suo bel paralume di un arancione tenue con fiorellini ricamati gialli e rosa, sperando che l'italiano, mentre lo medicava, si placasse. Tutto inutile.
"Spiegami cosa diavolo ha fatto quell'idiota di Casillas per farsi segnare non uno, ma ben cinque goal!! Ma ti pare?! In tutta la storia del calcio non si è mai visto un portiere tanto superficiale da favorire così gli avversari! E poi anche i centrocampisti, i terzini (ah, i terzini! gioca meglio Feli!), gli attaccanti! Cos'era, la squadra dei bradipi zoppi e ubriachi? Ma li hai visti?! Il pallone era di piombo, per caso? Ci mettevano due ore ciascuno per passare delle palle facilissime! Ma cosa credevate, di essere i più bravi del mondo solo perché siete i campioni in carica?! Ho visto come vi siete rilassati! Già nel primo tempo, il goal di Alonso e poi basta! Nessun'altra azione decente! Non significativa, almeno decente!! Potevate sforzarvi un po' di più, eh?? Eh?? Ma mi stai ascoltando?! ANTONIO!"
"Madonna santissima, Lovinito!" Si girò esasperato Antonio, guardandolo supplice "Proprio adesso devi farmi la predica? Ho appena perso, mi fa male dappertutto, non sarebbe più carino se tu mi consolassi?" Lo spagnolo lo fissava con i suoi occhi verdi, tenendolo stretto con lo sguardo così tanto da fare sì che l'italiano gli stringesse troppo la gamba destra con la garza.
"A-Ahia... Lovi, mi fai male..."
"Ah - l'altro si girò rosso in volto - scusa" E, senza parlare, continuò a mettere l'acqua ossigenata, evitando anche il semplice contatto visivo.
Passarono quasi due minuti, in cui Lovino stava zitto chino a medicarlo e Antonio lo guardava dalla poltrona.
C'era solo il lieve fruscio delle bende a contrastare il silenzio.
"Antonio... - fece ad un certo punto Lovino, sempre continuando a guardare giù - Io non... Ecco... Io ce la metterò tutta per i Mondiali e ti prometto che l'Olanda non passerà ai quarti di finale!" Disse tutto d'un fiato, finalmente alzando lo sguardo e fissandolo negli occhi, con il proprio volto vicino a quello dell'altro.
Antonio, dopo un attimo di smarrimento, sorrise con gratitudine, ringraziandolo.
Certo, non era la promessa più romantica che si potesse fare, ma Antonio sapeva che per gli standard di Lovino quello era un livello piuttosto alto.
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