Remake di Momenti soli, scritto sull'omonima canzone di Paolo Meneguzzi.
Dedicata a: St Jimmy, Laolga, Vale93, Ka93 che l'avevano recensita.
Le cadute della mia vita
Vegeta si portò
alle labbra una tazza di caffè. Sentiva la
ceramica fredda sotto le dita. Il vento gli fece ondeggiare i corti
capelli
neri. Corrugò la fronte e socchiuse gli occhi.
“Figurarsi se
Vegeta non veniva posseduto da Baby”. Sentì la
voce di Gohan provenire dalla stanza accanto.
“Non mi sembra
che hai fatto di meglio!” gridò Trunks.
“Ricordiamoci
che lo hai portato tu qui” ringhiò Goten.
Vegeta diede un’altra sorsata al liquido scuro.
Sentì il sapore acre in bocca.
Abbassò la tazza e la appoggiò sulla tovaglia con
rappresentato ripetutamente
il simbolo della Capsule e co.. Sollevò la sedia, facendo
tre passi indietro.
La lasciò andare e si alzò. Si
allontanò dalla tavola. Passò accanto a una
finestra evitando le tende.
“E’
colpa sua se Cell
è diventato perfetto!” gridò Yamcha.
Vegeta strinse gli occhi sentendo la voce
del terrestre. Udì il pianto di un neonato e strinse gli
occhi.
“Su,
su, piccolino,
calmati. La mamma è qui” cercò di
consolarlo Bulma.
“Non
solo è
pericoloso, ma è anche un’idiota!”
urlò l’ex-predone del deserto.
“Non
dire queste cose
davanti al ragazzo del futuro, è già abbastanza
deluso così” si lamentò Bulma.
Le iridi
d’ossidiana di Vegeta smisero di brillare di
riflessi blu-scuri divenendo totalmente nere. Il principe dei saiyan
aggiunse
il divano e vi si sedette. Inspirò l’aria sentendo
profumo di incenso. Alzò il
capo e allargò le braccia, abbandonando le mani sulla stoffa
morbida del
divano. Allungò
le gambe e mise i piedi
sopra un tavolinetto. I muscoli delle spalle e delle braccia erano in
tensione.
“Mio
padre è morto da
eroe!” strillò Trunks. Si sentì Goten
singhiozzare.
“Si
era alleato a
Majinbu, era pericoloso” ribatté Ten. Vegeta si
appoggiò allo stipite della
porta e osservò il Tre occhi dimenare le braccia facendo
tremare le mani.
“Mi
vuole bene, mi ha
anche abbracciato” ribatté il bambino dai capelli
color glicine.
“MajinVegeta
ha quasi
ammazzato tua madre” ringhiò Ten.
Vegeta strinse gli occhi
ed espirò dalle narici. Il suo
corpo fu avvolto da un’aura rossastra. Regolò il
respiro e l’energia si
affievolì, scomparendo in una serie di sferette vermiglie.
-Qualsiasi cosa io faccia,
quello che sono non cambierò mai-
pensò il principe dei saiyan.