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Autore: miketta99    22/06/2014    16 recensioni
OS su Mika e Marco mengoni.
Dalla storia:
"Perchè? Perchè era così difficile concentrarsi con lui affianco?
Perchè anche solo respirare sembrava complicato se a guardarlo erano quei pozzi color cioccolato?"
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone né offenderle in alcun modo.
 
 
 
 
Your love is air, I breathe it in around me.
 
 
 
 
Era una fredda notte a Milano. La luna era nel cielo ormai da ore, ma Michael non riusciva proprio a dormire.
 E il motivo era lui. 
Marco. 
Era da giorni ormai che la sua testa non faceva altro che mostrargli l'immagine di quel ragazzino. Come un film, ogni notte prima di prendere sonno riviveva quegli istanti che gli cambiarono la vita. Lá a Berlino, durante gli Home visit, il suo cuore era stato rapito da Marco e non gli era mai stato restituito. 
Si girava e rigirava nelle coperte, ma proprio non c'era verso di distrarsi. Così fù costretto per l'ennesima volta ad abbandonarsi ai ricordi. 
 
 
 
*Flashback*
 
 
 
Avevano appena terminato le riprese e Michael si diresse nella prima stanza vuota che trovò in quell'enorme villa in cui si trovavano.
Chiuse la porta dietro di sè per non essere disturbato. Attraversò la stanza fermandosi davanti alla finestra e si mise ad ammirare il bellissimo panorama che aveva difronte.
Ettari di verde intenso che andava a sfumare in lontananza con quella leggera nebbiolina che aleggiava nell'aria. 
Dentro di sè provava una strana sensazione di vuoto che non sapeva spiegarsi. 
Per tutto il giorno era stato a meno di trenta centimetri di distanza da Marco e questa cosa lo stava facendo letteralmente impazzire. 
Perchè? Perchè era così difficile concentrarsi con lui affianco? 
Perchè anche solo respirare sembrava complicato se a guardarlo erano quei pozzi color cioccolato? 
Gli faceva provare una strana sensazione ma piacevole. 
Non poteva essersi innamorato. 
No, lui aveva Richard, il suo fidanzato. 
Stavano assieme da otto anni ormai e non poteva mandare tutto a farsi fottere per una cazzata di cui si sarebbe sicuramente pentito.
Il suo monologo interiore venne interrotto quando sentì qualcuno bussare alla porta.
《Mika, sei qui? Sono Marco》
Oh sapeva benissimo chi era, avrebbe riconoscuto la sua voce in mezzo a centinaia.
《S-si entri pure》
《Si dice "entra" pure》disse Marco entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
"Partiamo bene" pensò Michael,che stava ancora guardando oltre la finestra. Era sicuro che appena avesse incontrato lo sguardo dell' altro la sua volontá di ragionare sarebbe andata a farsi un bel giretto altrove.
《Volevi dirmi qualcosa?》Chiese.
《Beh ecco... Ti ho visto un po' strano prima e volevo chiederti se qualcosa non va》 rispose Marco.
"Certo che qualcosa non va... siete tu e il tuo bel faccino" .
Andiamo Michael, rimani sulla terra! Si costrinse a voltarsi. 
E fu proprio come aveva previsto.
Il suo sguardo tormentato si agganciò a quello del ragazzo che aveva davanti. 
Per istanti che parvero infiniti rimasero a fissarsi come per leggere l'uno l'anima dell'altro. 
Senza rendersene conto Michael iniziò ad avvicinarsi a Marco, lentamente. 
《No... si. Non lo so》. Dentro la sua testa c'erano così tante domande senza risposta... rischiava veramente di esplodere. Così agì d'impulso. 
Si avvicinò ancora di più a Marco fino a trovarsi a pochi centimetri dal suo viso.
《 I'm sorry...》 sussurrò prima lasciare un lieve bacio sulle labbra di Marco. Delicato, come una carezza. 
La sensazione di vuoto che provava prima scomparve immediatamente.
 Si sentiva completo.
Il suo cuore perse quasi un battito quando si staccò da lui e vide in quei bellissimi occhi ciò che sperava con tutto sè stesso. Ovviamente sorpresa, ma soprattutto felicitá. Poi Marco distolse lo sguardo e si allontanò. 《Marco, aspetta!》 Ma fù troppo tardi. Era giá uscito, lasciando Michael solo in quella stanza di quell'enorme villa. 
 
*fine flashback*
 
                        *
 
 
 
Quella mattina sarebbe stato ospite in una radio per un' intervista. Dire che non ne aveva per niente voglia era poco. Come un robot era arrivato fin davanti all'edificio ma la sua mente non era presente. Per fortuna finì dopo soli 20 minuti e appena uscì dallo studio, rimase bloccato nel centro del corridoio. 
 
Lui era li.
 
Marco era li, ne era sicuro.
 
Lo aveva appena visto passare davanti ai suoi occhi.
Si mise a correre cercandolo e si fermò solo dopo averlo visto ad una macchinetta del caffè. A quel punto le sue gambe si diressero da sole verso il ragazzo che da mesi popolava la sua mente giorno e notte. Quando Marco lo vide, sorpreso, rischió quasi di soffocarsi con la bevanda che stava bevendo. Finalmente riprese il controllo e potè parlare. 
《M-mika, che ci fai qui?》
Ah quella voce! Quanto gli era mancata.
《Ho appena fatto un' intervista... P-per il songbook... And you?》 
《Ero di passaggio...》
I due non spiccarono parola per diversi secondi, i loro sguardi si erano di nuovo uniti, come quella volta a Berlino.
 Questa volta fù Marco a parlare:《Vieni un attimo? Devo parlarti..》
《V-va bene》rispose Michael. "Se a chiedermelo sei tu, ti seguirei in capo al mondo" pensò.
Entrarono in una piccola stanza .
《Mika, non so da dove iniziare. Ecco io... Io non so cosa è successo quel giorno... Ma.. Vedi...》 Michael non lo fece andare oltre. Aveva capito benissimo.
《Scusami, non so cosa mi è preso. Ero confuso, non avrei dovuto... Sono stato stupido... io.. 》 ma non riuscì a terminare la frase.
Marco si era avvicinato improvvisamente e aveva azzerato le distanze tra loro baciandolo. 
Un bacio cauto, incerto. Voleva vedere la reazione di Michael che non tardò ad arrivare. Posò una mano sulla schiena del più piccolo per avvicinararlo a se mentre l' altra era impegnata a giocherellare con i suoi capelli.
Marco face lo stesso con i suoi riccioli ma l'altra mano la posò dolcemente sul petto del più grande per sentire il suo cuore che batteva all'impazzata.
 Finalmente dopo quello che gli parve un tempo infinito, Michael aveva di nuovo Marco con se.
Aveva le farfalle nello stomaco e gli sembrava di volare. 
E finalmente si sentì bene, come non lo era mai stato.
Dovettero interrompersi per riprendere fiato. Marco immerse il suo viso nel collo di Michael che lo strinse a se, come per paura che potesse essere solo un' illusione.
《Ti prego, non andartene》disse in un sussurro, quasi supplicandolo.
《Non vado da nessuna parte》 gli rispose il più piccolo, per poi premere di nuovo le sue labbra sulle sue.
 
Michael ora ne era certo:
non avrebbe più avuto preoccupazioni per giorni e notti. 
Perchè con lui c'era Marco. 
La gente poteva parlare, ma nessuno, nessuno avrebbe ostacolato il loro amore.
Sarebbe andato tutto bene.
Niente ormai poteva impedirgli di amarlo.
Ne era certo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Angolino della pazza dietro allo schermo*
 
Ciaooo, sono tornata!! ^.^ Eccomi qui con un'altra "creatura";-). Anche questa volta devo ringraziare Stella e Federica che come sempre mi sostengono, vi adoro <3
Passando alla storia: spero che vi sia piaciuta tanto quanto mi sono divertita a scriverla XD
Sono come sempre curiosa di sapere cosa ne pensate, se siete così gentili da dedicare un po' del vostro tempo per lasciare una recensione, ne sarei felice!!^.^ Critiche, consigli e qualsiasi altra cosa vi venga in mente sono ben accetti!! :-)
 Un grande bacio,
 
Sara XD
  
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