Everything's Gone Green

Midorima ha delle ciglia che sono assurdamente lunghe. Non sono normali. Non è normale che un ragazzo abbia delle ciglia così folte e così allungate, che ad ogni battito di palpebre regalino pennellate di verde alle lenti degli occhiali. Non è normale che gli incornicino gli occhi in quel modo, enfatizzando le tonalità delle iridi in modo quasi ipnotico.
Sono ciglia che starebbero bene nel viso di una donna. Una donna che sappia usare il mascara e che sappia ammiccare con malizia ai suoi ammiratori, non sprecate così su un palo allampanato con le capacità sociali di un koala.
-Aomine, non distrarti. Studia-
Dev’essere perché sono di quel colore, ragiona. Sì, devo essere così... strane, proprio perché sono verdi, e uno delle ciglia verdi e lunghe in un ragazzo giapponese proprio non se le aspetta. Non sotto un paio di lenti squadrate e spesse come quelle di Shintaro. Sono verdi e innaturalmente lunghe, e quando Midorima si impegna a guardarlo male hanno pure una piega che ha del magnetico, perché fa una fatica d’inferno a distogliere lo sguardo.
Come adesso.
-Si può sapere cosa stai facendo?- Midorima abbaia a un palmo dal suo viso, un tomo scolastico pericolosamente stretto tra le dita avvolte di bende fin troppo prossimo ad abbattersi sulla sua testa. Aomine sobbalza, rischiando di rovesciarsi dalla sedia, batte le palpebre e si allontana dalle sue elucubrazioni.
-Io... niente, niente- borbotta, sbuffando e voltando una pagina del libro. Sprecate, appunto. Che se almeno fosse una ragazza dalle forme prosperose, con un sorriso dolce e lunghi capelli di seta, allora avrebbe senso. Ma su Midorima? Sprecate.
Però è assurdo, si dice. Nella squadra hanno tutti un po’ delle tinte stravaganti, da Murasakibara a Kuroko a lui stesso. Ma nessuno ha delle ciglia come quelle di Midorima. Gli fanno venir voglia... gli fanno di venir voglia di alzargli la maglia e vedere se anche a lui la pelle chiara si sta punteggiando di peluria ispida. Gli fa venir voglia di slacciargli i pantaloni e sbirciare se c’è del verde che sta fiorendo anche lì, tra le gambe. Gli fa venir voglia...
-AOMINE!-
Il colpo, grazie al cielo, lo rintrona quanto basta da distoglierlo da quel ciclo vizioso, facendogli salire le lacrime agli occhi e una sequela infinita di imprecazioni –Momoi arriva un minuto più tardi, tutta sorrisi e rimproveri e rosa chiacchiere e almeno riesce a smettere di pensarsi e sgattaiolare via da quella sessione di studio un po’ troppo pericolosa.