Non arrenderti amore silenzioso

Sandman chinò il capo e i corti capelli biondi gli oscillarono sopra il capo. Affondò le mani nella nuvoletta dorata e si leccò le labbra rosee. Dentolina si piegò in avanti e fece frullare velocemente le ali.

“Ti dispiace così tanto di essere diventato umano?” domandò. Sandman si voltò verso la fata dei denti e negò con la testa. Sorrise e strofinò le punte degli scarponcini dorati tra di loro. La fata dei denti sbatté un paio di volte le palpebre e gli volò in cerchio intorno.

“E’ perché nonostante tutto ancora non parli e l’incantesimo è stato inutile?” chiese. Un no di polvere dorata apparve sulla testa dell’uomo dei sogni. Dentolina volò più in basso e si sedette su un lampione.

“Allora non capisco” brontolò. Mise il gomito sul ginocchio e appoggiò la guancia sopra il pugno chiuso. Osservò Sandman voltarsi e seguì il suo sguardo. Lo vide fissare Jack. Il ragazzo camminava sopra il filo elettrico tra un palo della luce e l’altro. Metteva un piede nudo dietro l’altro, tenendo le braccia aperte e stringendo con una mano il bastone. Dentolina sorrise.

“Ora ho capito. Il suo cuore d’oro ha colpito te come i suoi denti hanno colpito me” sussurrò. Sandman avvampò, deglutì e sulla testa apparve un cuore dorato che batté un paio di volte.

“Non temere. Ammirava i sogni che riesci a creare con la tua fantasia quando ancora non ci sopportava ed ha sofferto per la tua morte più di tutti. Riuscirai a conquistarlo” lo incoraggiò Dentolina. Sandman sorrise ed espirò, stringendosi le mani davanti al petto. I cuori dorati sul suo capo si moltiplicarono.