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Autore: brvkenalec    22/06/2014    6 recensioni
*SPOILER CITTA' DI VETRO.*
Pagina 445.
Primo bacio fra Alec e Magnus.
Cassandra ce lo ha raccontato a sua modo,soffermandosi purtroppo ben poco su quella "prima volta".
Vi siete mai chiesti che cosa abbia provato Alec durante quel fatidico bacio? Ecco a voi quella tanto amata scena dal punto di vista del nostro Cacciatore dagli occhi azzurri.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"If love is a fight,than I Shall die with my heart on a trigger."

 

La Sala degli Accordi straripava di Cacciatori nelle loro divise nere e di Nascosti visibilmente diffidenti che lanciavano occhiatacce preoccupate tutt'intorno a loro quando mi convinsi a chiedere a Magnus di essere il mio compagno di battaglia.
Allungai il collo e scrutai la folla con la speranza di intravedere i suoi capelli cosparsi di glitter o i suoi occhi da gatto in quella massa indistinta di un nero più scuro della notte.
Mi avvicinai a mia sorella che stava discutendo animatamente con Simon,sotto lo sguardo vigile dei nostri genitori, seminascosti da una delle innumerevoli colonne di marmo bianco che sorreggevano l'intero edificio.
«Alec,hai sentito cosa ha detto Simon? Jace non è figlio di Valentine. Non lo è mai stato!» disse Isabelle gioiosa,prendendomi la mano.
«E allora di chi è figlio?» chiesi,ascoltando solo in parte le parole di Isabelle e continuando a cercare Magnus con lo sguardo.
«Chi se ne importa!» Isabelle gettò le braccia in alto,nel suo tipico gesto che sfoderava quando era contenta. Ma l'allegria sparì quasi subito dal suo volto,rimpiazzata da un'espressione vuota e vacua.
«In realtà,è una bella domanda. Chi era suo padre? Che fosse davvero Michael Wayland?»
Simon scosse la testa con decisione. «Stephen Herondale.»
«Quindi Jace è il nipote dell'Inquisistrice.» osservai,cupo. «Ecco perché l'ha..» Mi interruppi lasciando la frase aleggiare nel vuoto,in una tensione più che palpabile e fissai lo sguardo in lontananza.
«Ecco perché cosa?» Isabelle tentò di ricatturare la mia attenzione. «Alec,non ti distrarre. O almeno dicci cosa stai cercando.»
«Non cosa.» precisai. «Chi. Magnus. Volevo chiedergli di essere mio compagno in battaglia. Ma non ho idea di dove sia. Tu l'hai visto?» chiesi a Simon,mordicchiandomi le pellicine in preda ad un'improvviso attacco di nervosismo.
Simon scosse ancora una volta il capo. «Era sul podio con Clary,ma ora non c'è più. Probabilmente è in giro tra la folla.»
«Davvero? Davvero vuoi chiedergli di essere tuo compagno in battaglia?» domandò Isabelle scioccata. «E' un po' come un ballo delle debuttanti,questa storia,solo che qui ci si ammazza.» proseguì.
«Appunto,proprio come in un ballo delle debuttanti.» scherzò Simon,con un sorriso truffaldino stampato in faccia.
«Forse chiederò a te di essere mio compagno di battaglia,Simon.» annunciò mia sorella,inarcando un sopracciglio.
Aggrottai la fronte. «Isabelle,tu non hai bisogno di nessun compagno,perché non combatti. Sei troppo giovane. E se solo ti frulla l'idea,ti ammazzo io personalmente.» All'improvviso notai una sagoma muoversi sinuosamente tra la folla,richiamando la mia attenzione. «Un momento... quello è Magnus?» chiesi,strizzando gli occhi per vederci meglio.
Isabelle ridacchiò al mio fianco. «Alec,quello è un lupo mannaro. Una femmina,per di più. Anzi,è...come si chiama,May?»
«Maia.» la corresse Simon.
«Ecco Magnus!» esclamai, forse con un po' troppo entusiasmo, e mi allontanai fra la folla verso di lui.
Sembrò sorpreso di vedermi.
Indossava dei pantaloni di pelle rossi e una maglietta tinta unita giallo appariscente con sopra la scritta ''Gli stregoni sono sexy.'' I suoi capelli erano intrisi di gel e glitter ed erano sistemati con cura dietro l'ampia fronte.
«Bella maglia.» dissi,avvicinandomi a lui.
«Grazie,anche tu non scherzi.» rispose,ammiccando.
Arrossii violentemente ma continuai a sorridere. «Mi chiedevo se ti andasse di essere il mio compagno di battaglia.» chiesi,a mio stupore,senza balbettare.
«Che diranno i tuoi genitori,Alexander?» domandò,facendo un cenno con il capo verso di loro.
«Sinceramente,adesso loro sono l'ultimo dei miei problemi.» risposi,avvicinandomi ancora di più verso il suo corpo.
«Alexander,non voglio farti finire nei guai per causa mia e sai benissimo che...» le sue parole morirono nel contatto improvviso fra le nostre labbra.
Il mio corpo venne attraversato da una sensazione tutta nuova e affascinante. Avevo caldo e freddo contemporaneamente,ero triste e felice nello stesso istante. Era come se dentro di me giorno e notte si alternassero in continuazione,come se la luce e le tenebre si stessero mescolando intrepidamente creando qualcosa di assolutamente magnifico e mozzafiato.
Abbracciai Magnus con più intensità e lo iniziai a baciare con foga.
Lui,che inizialmente si era irrigidito,iniziò a rilassarsi e a ricambiare il bacio.
Dalla folla intorno a noi si sollevarono mormorii sorpresi ma disapprovanti.
Ero totalmente consapevole del fatto che i miei genitori stessero assistendo alla scena ma questa consapevolezza non mi condizionò.
Anzi,volevo -desideravo con tutto me stesso- che assistessero al nostro bacio perché ero stufo.
Ero stufo di continuare a mentire a loro,a Magnus e a me stesso.
Ero stufo di rinnegare i miei sentimenti.
Ero stufo di maltrattarmi,di negare a me stesso di essere me stesso.
E,per la prima volta nella mia vita,non mi importava di niente.
Non mi importava dei giudizi altrui.
Non mi importava della disapprovazione del mondo intero.
L'unica cosa importante era quella voce che si faceva strada dentro di me,quella voce che era stanca di vivere nelle tenebre e che voleva conversare con la luce del Sole.
  
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