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Autore: Catnip_    23/06/2014    1 recensioni
“Solo continuo ad augurarmi di trovare un modo per... per dimostrare a quelli di Capitol City che non sono di loro proprietà. Che sono più di una semplice pedina.'
Peeta Mellark non fu il primo a pensarla così.
64° Hunger Games, il tributo femmina del distretto 7 è Rain Wayland, una ragazzina, con un bel caratterino ma soli 13 anni.
Consapevole del fatto che le sue possibilità di vincere sono praticamente insesistenti, lotterà per ingannare la legge del più forte, sopravvivere il più possibile e quindi poter mostrare al mondo la sua lotta contro gli Hunger Games, per dimostrare che lei e tutti gli altri che hanno condiviso il suo stesso destino sono più di semplici pedine.
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È la mia prima fanfiction, siate clementi xD
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Salve,
premetto che questa è la mia prima fanfiction, che all'inizio morivo dalla voglia di scrivere, poi non volevo più pubblicarla perchè i capitoli già scritti non mi piacevano più, e alla fine ho ceduto ed eccola qui. Alla fine ho deciso di scriverla più che altro perchè così posso vedere se mi stavo facendo delle paranoie, o se davvero non è un gran ché e devo migliorare il mio modo di scrivere.

Questo è lo scopo diciamo: permettermi di migliorare. Tuttavia sono una persona abbastanza sensbili e sono alle prime armi con efp, quindi vi prego siate clementi xD accetto critiche e consigli, purchè costruttive e con lo scopo di aiutarmi a migliorare il modo di scrivere, non per criticare e basta o offendere. Grazie.

Passando alla storia: anche la protagonista non è nata per una fanfiction. Rain doveva essere un pg per un forum, ma poi ho deciso di non gestire troppi pg e quindi di non crearla, ma non riuscivo a rinunciare all'idea di raccontare la sua versione dei giochi della fame. Dunque eccola qui, calata nei 64° Hunger Games (edizione casuale) a lottare contro tutto: la sua giovane età, una stilista incapace, un mentore che non crede in lei e, al contrario di Katniss, nessun innamorato sventurato con cui far commedia. Si, perchè cercherò di non dare nulla per scontato.

Non ci saranno storie d'amore, scusate ma in un contesto del genere non mi sembravano incoerenti, e poi se ne parla in moltissime fanfiction oltre che nella storia originale, quindi ho deciso di farne a meno, anche perchè Rain ha solo 13 anni e altro a cui pensare essendo un tributo.

Poi avverto che non ho ancora deciso se Rain vincerà xD cioè, sembrerebbe scontato, ma voglio essere coerente con la mia storia: una 13enne non può vincere gli Hunger Games. E poi non voglio che sia ovvio, i pensieri di morte del protagonista (specialmente di un tributo) è una cosa che ho sempre voluto scrivere, quindi non date per scontato che non lo faccia in questa fanfiction.

Insomma, devo ancora decidere, e probabilmente non lo deciderò fino al penultimo capitolo xD quindi sappiate che nulla è scontato.

Passando alla storia: ho scritto e riscritto il solito noiosissimo capitolo sulla mietitura un centinaio di volte, fino ad esserne stufa marcia. Quindi ne metto un estratto, un pre-mietitura (l'unica cosa che ho deciso di tenere) e di riscriverlo l'ennesima volta, in modo diverso. Quello sulla mietitura vero e proprio sarà il prossimo. Per ora vi lascio con la scheda di Rain (si, più o meno quella che doveva essere la sua scheda pg xD) e il primo atto.

Se avete un po' di tempo leggete, e se ne avete un altro po' recensite: mi farebbe molto molto piacere.

Rain Wayland

Descrizione fisica: È una ragazzina dal fisico snello e agile, non altissima e un po' magrolina per via della nutrizione non sempre ottima. Ha lunghi capelli fulvi con qualche sfumatura castana, mossi e abbastanza lunghi. Gli occhi sono grigi come la pioggia da cui prende il nome, grandi e molto espressivi, con una perenne espressione furbetta e arrabbiata.

Descrizione caratteriale: È una ragazzina sveglia, con un bel caratterino. Dotata di una certa furbizia e di uno spirito ribelle, Rain è l'esempio di ragazza scavezzacollo e piuttosto anticonformista. È intelligente, difficilmente qualcosa le sfugge, e l'intraprendenza che la porta a cacciarsi spesso nei guai è la stessa che la aiuta a venirne sempre fuori. È coraggiosa, non si lascia intimidire dalle piccole cose che farebbero piagnucolare una ragazzina, ma se il rischio è degno del nome sa riconoscere il momento di lasciar perdere l'orgoglio e avere il buon senso di non rischiare troppo. Se con chi non conosce inizialmente appare timida è silenziosa, è solo perchè si è fatta una buona impressione della persona che ha davanti e in tal caso le porterà molto rispetto. Sa riconoscere una persona degna di tale rispetto, apprezzarne la compagnia e fidarsi ciecamente. Se al contrario una persona non le va a genio, difficilmente sarà in grado di far buon viso a cattivo gioco: se qualcosa non le piace lo dice, si lascia sfuggire commenti insolenti e diffida di chi le sembra infido o incredibilmente stupido. È molto curiosa, intraprendente e avventurosa, le piace esplorare ogni nuovo posto che trova, anche se potrebbe nascondere dei rischi. È testarda, se si mette qualcosa intesta farle cambiare idea è una versa impresa, e non è detto che ci si riesca dato che è più cocciuta di un mulo. Ha il grosso vizio di non riuscire a tenere a freno la lingua riguardo a commenti bisbetici, né di non reagire alle provocazioni: se qualcuno tocca un tasto dolente del suo carattere non riuscirà a passarci sopra, dovrà rispondere con la sua parlantina pungente. Insomma, è un vulcano di energia difficile da tenere a bada.

Storia: Rain acque in una famiglia non molto ricca del distretto 7. La madre lavorava nella cartiera del distretto, dove si produceva il materiale per Capitol City, il padre era uno dei numerossimi tagliaboschi che procuravano la legna per la cartiera. Entrambi mettevano molto impegno nel loro lavoro, facevano di tutto per garantire una vita felice ai loro figli, Matthew e Rain. Matthew aveva 12 anni e Rain 3 quando una forte epidemia colpì il distretto, portandosi via la loro mamma. Dopo la morte della madre i soldi iniziaroo a calare e il padre, Adam Wayland, dovette raddoppiare le ore di lavoro per portare a casa una quantità sufficiente di soldi per mantenere tutti e tre. Matthew aveva solo 12 anni e la mattina andava a scuola, così il padre doveva portare Rain con sè nei boschi. Fu per questo che lei si abituò sin da piccola all'ambiente della foresta. Dopo la scuola però Matthew era molto d'aiuto, si prendeva cura della sorellina molto amorevolmente, divenendo molto protettivo nei suoi confronti e facendo si che potesse sempre contare su di lui. Matthew iniziò ad esplorare i boschi del distretto: essendo controllati da Capitol City e frequentati da un gran numero di persone, che vi lavorava tutto il giorno, fu difficile poterne sfruttare personalmente le risorse, ma alla fine ci riuscì: trovò un'area reputata scadente, e per questo piuttosto ignorata. Lì imparò a riconoscere le bacche velenose da quelle commestibili, così come i funghi e le erbe medicinali. Inventò alcune semplici trappole che non sempre funzionavano, e a poco a poco iniziò a portare a casa ogni giorno qualcosa da mangiare. Inizialmente erano solo scarsi bottini costituiti da erbe, bacche, frutti e funghi, qualche occasionale scoiattolo o uccello, e in primavera le uova che raccoglieva dai nidi degli uccelli. Ma a 16 anni era ormai esperto di sopravvivenza, conosceva tutti i segreti del bosco, e siccome Rain aveva ormai 7 anni decise di portarla con sè. Iniziò a istruirla su tutto ciò che aveva imparato, e lei imparava in fretta poichè era attratta dai boschi ed era sveglia. Le insegnò le piante e le bacche commestibili e quelle medicinali, ad estrarre radici e fibre di corteccia, a costruire semplici trappole per catturare gli scoiattoli. Furono anni dove Rain patì la fame, ma imparò a cavarsela. Raggiunti i 19 anni Matthew andò a svolgere lo stesso lavoro del padre, ormai non più tanto giovane. Così Rain, che aveva ormai 10 anni, iniziò ad andare da sola nei boschi. Era piccola ma intraprendente, la forza che non aveva nel fisico l'aveva nel carattere, e imparò presto a cavarsela. Suo fratello le aveva lasciato molte conoscenze, e un coltello costruito con un pezzo di corno di cervo (non le disse mai come lo aveva avuto) e con un pezzo appuntito di ossidiana. Quindi, oltre a raccogliere le solite cose, Rain sperimentò nuovi sistemi: esplorò la foresta in cerca di nuovi luoghi con possibili risorse, inventò nuove trappole che le consentirono una caccia più sicura e prede lievemente più consistenti degli scoiattoli, sfuttò il suo coltello in ogni modo possibile per trovare qualcosa da mangiare anche nei periodi più duri, come l'inverno. Essendo abituata a stare nei boschi sin da molto molto piccola era agilissima, in primavera si arrampicava fin sulle cime degli alberi per prendere le uova degli uccelli e, se ci riusciva, catturarne qualcuno da mangiare. Era uno spirito libero e avventuriero, quindi quando eslporava i boschi le piaceva farlo nel modo più spericolato possibile: saltando i tronchi caduti e i massi, attraversando i ruscelli saltellando sui sassi, arrampicandosi sugli alberi e lanciarsi da uno all'altro. Ma i boschi del distretto 7 erano costantemente controllati dai pacificatori, e molte persone vi lavoravano, quindi non era affatto facile svolgere la sua attività selvatica senza farsi scoprire, specialmente per Rain che non si accontentava di restare nella zona trovata da Matthew, ma si spingeva ogni volta più in là. Quindi, forzata dal bisogno di stare all'erta, Rain sviluppò l'udito e la vista, i riflessi scattanti, la mente sempre vigile, imparò a muoversi furtiva e a nascondersi. Diverse volte venne beccata, ma riuscì sempre a cavarsela: un po' affrontando con coraggio le punzioni dei pacificatori (con cui si mostrava piuttosto sfrontata) o guadagnandosi l'aiuto dei colleghi del padre, che ormai a conoscenza della sua attività selvatica non segnalavano mai la sua presenza ai pacificatori. Dopo anni di esperienza, Rain divenne una vera esperta dell'arte di cavarsela, e tutto ciò divenne per lei una routine. In breve imparò altre cose a quelle che le aveva insegnato il fratello: inventò nuove piccole e ingenose trappole (anche se non ebbe mai l'occasione di sfruttarle, dato che nei boschi del distretto c'erano ben pochi animali) imparò a riconoscere gli alberi e qualche roccia. Ben presto si rese conto che nel distretto non c'era traccia di ossidiana, nè tantomeno di cervi, quindi dove aveva costruito il coltello Matthew? Un pensiero le si insinò nella testa: i boschi fuori dal distretto. Le aveva sempre raccomandato di non andarci, ma a questo punto era chiaro che lui invece vi era andato più volte. Dopo non poche incertezze, Rain decise di andarci, ma trovò la rete eletrizzata a impedirle il passaggio. Capendo che non avrebbe potuto oltrepassarla, iniziò a chiedersi come avesse fatto il fratello. Purtroppo non si ripresentò mai l'occasione buona, anche se Rain continuò a sperare, conscia ma noncurante del pericolo che avrebbe corso recandovisi di nascosto. Così continuò a cavarsla sempre nello stesso modo, raccogliendo quanto il bosco poteva offrire e prendendo, come il fratello prima di lei, tante tessere per la mietitura... Grazie all'aggiunta dello stipendio di Matthew, alle tessere che iniziò a prendere Rain e alla sua attività nei boschi, la situazione migliorò. Le risorse economiche aumentarono, la famiglia ebbe sempre qualcosa nel piatto e non patì nè fame nè povertà, e pur non avendo una vita facile Rain iniziò a non essere più la bambina magrolina e malnutrita che era prima...

 

- Prologo -

Rain Wayland, Distretto 7

Ore 11:00, Boschi del distretto 7

Il sole filtrava tra le foglie, il vento non si faceva sentire.

Nel bosco non c'era rumore, nessuna motosega, nessun camion, nessun tagliaboschi all'opera.

Tutto taceva, come in pausa dalla normale vita, come trattenesse il fiato per la mietitura.

Il giorno del destino.

Il giorno che ogni anno arrivava puntuale a portare terrore tra i distretti, che cercavano di mascherarlo con bei vestiti e piazze agghindate. Come se tutto ciò, perchè estraneo alla normalità, potesse prevalere su quel timore anch'esso estraneo alla normalità, ma ricorrente e incancellabile.

E proprio alla normalità si aggrappava Rain, come fosse il mezzo per sfuggire al destino.

Quando Matthew la trovò era sul suo solito albero, nella solita zona di bosco, seduta su un ramo ad intagliare un legnetto con il suo coltello di corno e ossidiana.

Il ragazzo sorrise, e con voce pacata le disse:

- Avanti diavoletto, scendi da quell'albero e vieni a casa -.

L'espressione della ragazzina non cambiò minimamente, e continuò a movere il coltello con la stessa procedura decisa, come se non l'avesse sentito.

Matthew, sbuffando, lasciò perdere ogni tentativo di restare calmo.

- È il giorno della mietitura Rain! Devi venire a casa a prepararti -.

La lama di ossidiana del coltello di Rain continuava a intagliare il pezzo di legno, continuando imperterrita in quella serie di movimenti meccanici, piccoli ma rapidi e precisi.

- Non mi importa della mietitura – rispose lei senza alzare lo sguardo – e nemmeno degli Hunger Games. Preferisco rimanere qui che recarmi in piazza ogni anno come un animale ammaestrato -.

Il tono divenne esasperato.

- Avanti, devi venire a prepararti. Una volta tanto potresti comportarti da ragazza normale?

Rain alzò lo sguardo e guardò il fratello come fosse un adultero: era venuto nei boschi senza i suoi soliti stivali di cuoio, indossava le scarpe buone, i pantaloni scuri e una camicia di seta. Lui si era tirato a lucido per la Mietitura.

- Perchè dovrei vestirmi bene per un giorno come questo? - chiese – odio gli Hunger Games, che senso ha agghindarsi di tutto punto per festeggiarli?

Non le rispose.

Solitamente non avrebbe insistito, quando Rain aveva una giornata no e sfogava le sue idee ribelli conveniva lasciarla stare, aspettando che capisse di non poter far nulla e si zittisse.

Ma la mietitura era sempre una giornata no, e per quanto si sforzasse prima o poi avrebbe dovuto obbedire.

- Su avanti, scendi da quell'albero.

Alzando gli occhi al cielo e sbuffando, Rain scavallò le gambe e ripose il coltello nel buco dell'albero. Gettò in mezzo all'erba alta il legnetto che stava intagliando e scese dal ramo con un balzo di notevole agilità, affrontato con disinvoltura.

Vedendola camminare con ampia falcata e testa alta, a Matthew quasi venne da ridere: eccola li il suo diavoletto dai capelli rossi, aspirante ribelle del distretto 7.

Lo raggiunse e gli passò di fianco senza dir nulla, dirigendosi a passo di marcia lungo il sentiero. Sospirando, Matthew la seguì a distanza.

  
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