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Autore: Dreamer2021    24/06/2014    1 recensioni
«Ora devo andare, mi devo preparare per andare in studio!!...»
Damon la guardò e disse:
«Per quanto tu sia terribilmente sexy con la giacca e minigonna, ti preferisco con questa sottoveste...»
Elena non ebbe neanche il tempo di opporsi che lui la afferrò, la tirò sdraiandola affianco a se. La guardò dritta negli occhi e le disse « Che ne dici di dare a Jer un bel nipotino?»
Lei lo guardò ed alzò il suo sopracciglio...
La storia è cronologicamente ambientata alla fine della IV stagione. L'unica cura è stata presa da Katherine e Bonnie è morta per salvare Jeremy, che è vivo a tutti gli effetti. Elena ha scelto Damon come compagno per la vita e Stefan è stato rinchiuso nella cassaforte da Silas, suo doppleganger.
La trama inizia con un salto temporale, Elena e Damon sono andati a vivere insieme lontano da Mystic Falls, Stefan è stato liberato e Bonnie è salva. Gli altri conducono una vita normale nella piccola cittadina. Qui inizia la storia: Damon ed Elena ritornano a casa, ma la situazione in cui si troveranno è ben lontana da quello che pensavano. Infatti improvvisamente la tranquillità viene interrotta da un arrivo inaspettato...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Katherine/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Una luce illumina una stanza silenziosa, con le veneziane chiuse e le tende tirate. Nell'aria un profumo rosa invade la piccola, ma accogliente dimora di New York. Non si trattava di una palazzina situata nel centro città, ma una piccola casina, con un porticato tutto intorno dove poter sedere nelle calde sere d'estate. Tuttavia non era del tutto distante dal centro città, infatti in lontananza si potevano vedere i grattacieli innalzarsi e mostrare tutta la loro maestosità.

La casa era bianca, con le persiane blu e la bandiera americana vicino all'entrata. Proprio sul davanti c'erano dei gradini con i lati un passamano, che seguiva le linee classiche della casa. L'abitazione era circondata da un giardino verde, con un magnolia e tanti fiorellini ai lati del sentiero che portava alla porta d'ingresso.

Era appena sorto il sole e la luce riusciva a mala pena ad attraversare le persiane. Nella camera da letto non si udiva nessun rumore. Quella flebile luce illuminava le foto che c'erano sulla mensola proprio affianco al letto.

Di colpo un rumore ruppe il silenzio: la sveglia.

La mano di Elena si affrettò a spegnerla per ritornare alla pace, aprì gli occhi, osservò la finestra e spostò il suo sguardo verso Damon che, affiancato a lei dormiva ancora, senza che la sveglia lo avesse minimamente disturbato. Lo osservava dormire, poi gli accarezzò la guancia e improvvisamente le tornò in mente la sera di sette anni prima.

 

---7 anni prima---

Era una sera stellata, la macchina, parcheggiata proprio davanti a casa Salvatore, era appena stata caricata e Damon stava facendo le ultime scorte di cibo per il viaggio. Qualche settimana prima lui ed Elena avevano deciso di lasciare Mystic Falls, ormai non c'era più nulla per loro, ed avevano deciso di trasferirsi nella città che non dorme mai: New York.

Inizialmente Elena non era del tutto d'accordo di lasciare la sua citta; non voleva abbandonare Caroline, Matt, Jeremy e la sua ragazza Bonnie! Nel profondo del suo cuore, nonostante tutto sapeva che ormai quella città non aveva più nulla da offrigli, così dopo vari ripensamenti decise che una pausa sarebbe stata la scelta giusta. Così una sera di settembre decise di organizzare la serata che a Caroline piaceva chiamare “la serata del saluto”.

Le luci del pomeriggio lasciarono velocemente lo spazio al buio della sera e l'ora della partenza si avvicinava sempre di più.

Elena era nella stanza di casa Salvatore, stava guardando fuori dalla finestra e notò una stella che brillava più delle altre e pensò che potessero essere i suoi genitori, che vegliavano su di lei. Improvvisamente provò un senso di vuoto infinito e in quel preciso momento davanti alla porta apparve Damon che le si avvicinò e si sedette affianco.

«Che pensi?» chiese dolcemente. Lei rispose:

«Ai miei genitori, a Jer, Bonnie, Caroline, Matt...e a tutti coloro che lascerò».

Damon la guardò, notò la sofferenza nei suoi occhi e rispose:

«Elena, tu sei la donna più forte che io conosca, non ti sei mai arresa a nulla, ma se non vuoi lasciare Mystic Falls ti capisco, hai vissuto qui da sempre, e per quanto possa sembrare assurdo, è la nostra casa. Non voglio che tu prenda una decisione se non sei convinta»

Ci fu una pausa, lui ascoltava il respiro un po' affannato di Elena, mentre lei rimaneva a fissare la stella. Pochi istanti dopo rispose:

«No no, io voglio iniziare una nuova vita in un paese nuovo, solo io e te...» all'udire queste parole Damon fece un sorriso, ma senza farlo notare ad Elena che continuò «ma sono triste per Jer, Bonnie, Matt...l'idea di lasciarli...» non riuscì a finire la frase. Così Damon l'abbracciò più forte che poteva per farle capire che lui sarebbe sempre stato lì, al suo fianco, che non sarebbe mai stata sola e che per nulla al mondo l'avrebbe abbandonata.

Questo momento di tristezza sparì quando dal corridoio si sentì una voce:

« Non vorrai partire senza salutarmi, vero??»

Al solo suono di quella voce Elena sorrise e si precipitò ad abbracciare Jeremy, che era già a braccia aperte.

«So che non devo piangere, ma sono sicura che mi mancherai da morire. So che tu andrai a studiare lettere, ma io non voglio lasciarti da solo».

Lui la guardò e rispose:

«Io non sarò mai solo!» Piegò la testa verso destra e guardò Bonnie che era rimasta leggermente indietro per non disturbare. Elena sorrise ed andò ad abbracciare anche lei. Era davvero contenta che Jer stesse con Bonnie, lei lo rendeva felice ed era sicura che lui facesse lo stesso per lei.

«Mi raccomando Bonnie, tienilo lontano dai guai e...rendilo felice! Ti affido una parte del mio cuore!». Disse Elena.

Bonnie la guardò dritta negli occhi e le disse:

«Non ti preoccupare, lo so!»

La serata proseguì tra lacrime, abbracci e la partenza di Elena sulla macchina preparata da Damon. Non si guardò indietro, neanche per un ultimo saluto, perchè sapeva che se l'avesse fatto non sarebbe riuscita a partire.

 

--- 6:30 am, Camera di New York---

Improvvisamente Elena aprì gli occhi, si sedette e si appoggiò completamente alla testata del letto. Ritornò al presente. Si rese conto che era appena suonata la sveglia e che sarebbe dovuta andare in studio. Poi pensò: ''In studio???''. Mentre pensava ciò Damon si svegliò e le chiese:

«Tutto bene?»

«Si, ho solo fatto un salto nel passato. Stavo ripensando a quando siamo partiti per venire qui»

«Vuoi tornare a Mystic Falls?»

«Perchè mi fai questa domanda?» chiede Elena stupita.

«Perchè, magari, hai voglia di vedere tuo fratello e il tuo bellissimo nipotino Rick!...» si fermò per un attimo poi continuò « Ti ho già detto che è un gran bel nome?» Disse con tono ironico.

Elena rispose:

«Si, Jeremy e Bonnie non potevano sceglierne uno migliore!» Disse sorridendo e guardandolo dritto negli occhi, poi riprese:

«Ora devo andare, mi devo preparare per andare in studio!!...»

Damon la guardò e disse:

«Per quanto tu sia terribilmente sexy con la giacca e minigonna, ti preferisco con questa sottoveste...»

Elena non ebbe neanche il tempo di opporsi che lui la afferrò, la tirò sdraiandola affianco a se. La guardò dritta negli occhi e le disse « Che ne dici di dare a Jer un bel nipotino?»

Lei lo guardò, alzò il suo sopracciglio e disse:

« Damon, ti ricordo che siamo ancora vampiri e i vampiri non possono avere figli!»

Lui la guardò, la baciò e poi sottovoce sussurrò:

«Era solo una scusa...»

Continuò a baciarla, prima sulle labbra, poi sul collo, fino ad arrivare alla scollatura della camicetta da notte. La sollevò delicatamente di qualche centimetro con una mano, mentre con l'altra, le sfilava la spallina. Si ritrovò completamente nuda, ma rimase immobile, lasciandosi trasportare dalle mani sicure di Damon. Lui la baciava, senza sosta, dalla scollatura scendeva, piano piano, fino ad arrivare all'ombelico, facendola sussultare.

Lei aprì gli occhi e lo guardò, per pochissimi istanti i loro sguardi si incrociarono, seppur fossero come il sole e la notte, loro si volevano, si appartenevano, il loro amore li consumava. Elena posò le mani sul volto di Damon e lo tirò a se, in un bacio lungo e passionale.

I due corpi si muovevano all'unisono, ondulavano e tornavano distesi con un ritmo che solo loro comprendevano. Ad Elena scappò un gemito che fece sorridere Damon. Ad un tratto lei lo fece rotolare da un lato e si ritrovò sopra di lui. Le strinse le mani e si ritrovò completamente persa, con la mente vuota, libera. Non pensava a nulla, era solo Elena e Damon, Damon ed Elena, ed era quello che aveva sempre voluto. Dimenticò Mystic Falls, dimenticò il lavoro, dimenticò ogni ricordo doloroso per lasciare spazio a quell'amore che la conquistava ed invadeva tutto.

Questa danza continuò fino a che la sveglia di Damon non suonò.

Elena si affrettò a spegnerla, ma quel rintocco la riportò alla realtà e non potè fare altro che ripensare al fatto che era mattina e che sarebbe dovuta andare a lavorare. Così guardò Damon, che a malincuore aveva già capito quello che Elena stava pensando, e disse:

«Non voglio andare...tienimi qui con te!»

Damon le disse:

« No, tu devi andare, quelle persone hanno bisogno di te e del tuo aiuto».

«Lo so, ma stamattina proprio non ne ho voglia di prepararmi». E si distese sul letto intenzionata a non alzarsi.

Lui la guardò, alzò il suo sopracciglio e disse:

«No, non puoi mancare! Non esiste, ora vai e preparati che ti aspettano...non puoi fare tardi! Ci vediamo per pranzo!».

Elena scese dal letto con il broncio, ma Damon le disse subito sorridendo:

«Lo sai che con me quello sguardo non funziona!».

Lei rispose: «Lo so, ma volevo lo stesso provarci!». Lui si girò e le tirò il cuscino, che lei agilmente evitò, si girò e le fece una linguaccia.

Ormai rassegnata Elena si preparò per uscire.

Damon non era mai stato più felice di così, la guardò prepararsi e appena lei sparì dalla sua visuale si lasciò cadere sul letto, quasi incantato. Erano passati 7 anni e lui la amava ancora come se fosse il primo giorno, non poteva immaginare una vita senza di lei ed ora poteva avere davvero tutto. Non si stancava mai di fare l'amore con lei, ogni volta era la prima. Lei lo stupiva costantemente.

Così, una volta abbandonato ai suoi pensieri, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla fantasia.

Una volta pronta Elena uscì e Damon si fece una doccia. Appena finito andò in salotto, preparò un sacchetto con il ''pranzo'' e uscì.

 

 

Salve a tutti!! 
Non voglio portarvi via troppo tempo ma volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto il mio capitolo. Spero che vi sia piaciuto e che continuerete a leggere gli altri. Questa è una storia a capitoli che terminerò dato che ho già alcuni capitoli pronti ed inoltre questa storia mi piace parecchio! :)
Per il mio racconto mi sono ispirata alla mia fantantasia, ma segue perfettamente la linea della quarta stagione appena conclusa. 
Ci saranno, con il prosegiure nella lettura, parti di azione, ma anche parti romantiche dato che a me piacciono molto le storie d'amore!!
Oltre a ciò vi chiedo di lasciare commenti/recensioni sia positivi che negativi, poichè mi sono utilissimi per capire dove migliorare. Se per caso avete suggerimenti di qualsiasi tipo non trattenetevi!! 
Vi ringrazio infinitamente!! Dreamer2021
   
 
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