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Autore: Player116    24/06/2014    1 recensioni
salve sono C e questa è la prima storia che scrivo su free, spero vi piaccia e che lasciate un commento, soprattutto per dirmi se secondo voi i personaggi sono OC o IC.
"Era una di quelle sere. Una di quelle sere in cui Rin incontrava Haruka."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera Rin rientrò in camera sbattendo la porta.
Vicino lo stipite una crepa ondulata si allungò di qualche millimetro e dei pezzetti di vernice piovvero giù finendo a terra.
Aiichirou si levò le coperte stordito da quel trambusto e scese dal letto. Gli occhi gli si colmarono di puro dispiacere nel vedere il suo sempai  che gli dava le spalle chino sulla scrivania, sorreggendosi con le mani tremanti.
Era una di quelle sere. Una di quelle sere in cui Rin incontrava Haruka.
Da qualche tempo ormai Rin usciva più spesso e tornava più tardi, straziato nel cuore dai sentimenti contrastanti che non comprendeva.
Irrompeva aggressivamente nella loro camera e aspettava solo di attaccare briga con Nitori appena gli rivolgeva la parola per chiedergli cosa gli fosse successo, nonostante lo sapesse, appena tentava di farlo calmare. E nel momento in cui Aiichirou provava a posargli una mano sulla spalla qualcosa in Rin scattava, lo scacciava in malo modo dicendogli che non avrebbe mai potuto capire quello che sentiva, e nel peggiore dei casi lo prendeva a pugni gridando con rabbia il nome del suo eterno rivale ; ed era questo che feriva Nitori più di tutto.
Non perché venisse picchiato ingiustamente, ma perché anche se macchiato dalla rabbia, anche se corrotto dall’inconsapevolezza, il pensiero di Haruka non abbandonava mai la mente di Rin.
E Nitori subiva, subiva la collera del suo sempai e aspettava soltanto che quel supplizio finisse in fretta mentre le lacrime cadevano dagli occhi celesti, scivolando fuori per il dolore fisico e per  l’amara certezza di non essere lui il ragazzo per cui Rin soffriva, il ragazzo di cui era innamorato.
Aiichirou mosse qualche passo barcollando verso il roscio, era passato poco tempo dall’ultima volta che era stato picchiato e i suoi muscoli erano ancora indolenziti.
Una volta portatosi dietro il sempai diresse il braccio verso la sua spalla, che durante il tragitto fu scosso da forti sussulti, la prova che il corpo aveva imparato la lezione che il cuore si rifiutava di ascoltare.
Quando la sua mano si posò sulla spalla del più grande Nitori quasi si spaventò, perché percepì nettamente i muscoli del corpo di Rin irrigidirsi e ed essere attraversati da fremiti frequenti.
Sentì una fitta al cuore nel vedere le lacrime di colui che amava precipitare  e infrangersi  sulla scrivania.
Si strinse l’altra mano al petto. Cosa era successo a Rin per essere ridotto così? cosa gli avevano fatto?
 Non riusciva a farsi carico allo stesso tempo del fardello del suo dolore e di quello di Rin, nel suo cuore non c’era tutto quello spazio ma Aiichirou sentiva un vero e proprio bisogno di aiutarlo a sorreggere quel peso, di fare in modo che non ne fosse schiacciato.
Senza fiatare lo spinse delicatamente a sedere sulla sedia vicina facendo leva sulla presa sulla sua spalla, senza incontrare la minima resistenza.
Una volta che Matsuoka si fu seduto alzò lentamente lo sguardo liquido su quello apprensivo di Nitori, che gli sfiorò la guancia con la mano ; ben presto l’atleta nascose il viso tra quelle dita e allungò le braccia per stringerlo in un disperato abbraccio. Aiichirou rimase spiazzato da quel comportamento ma evitò le parole, aveva l’impressione che se avesse pronunciato una sola sillaba sarebbe tutto finito e si sarebbe ritrovato di nuovo con l’amaro in bocca e sconfitto dai lividi che gli scavavano la pelle.
Portò le dita tra le ciocche scarlatte di Rin, che aveva la testa poggiata all’altezza del suo addome, e prese a carezzarle dolcemente e con delicatezza, quasi fossero fatte di preziosi coralli.
Avvertì il corpo del sempai rilassarsi e sentì la sua voce spezzata dai singhiozzi tentare di prendere aria per parlare
-Ha.. Haru….-
Tutto si frantumò. Le schegge di quell’illusione andata in pezzi lo colpirono violentemente nell’anima lasciandovi cicatrici indelebili.
Il suo cuore fu ferito a morte e lasciato ad esalare i suoi ultimi palpiti sotto i lacrimoni battenti di Rin.
Per qualche secondo la mano che accarezzava i capelli del sempai si fermò , il volto inespressivo impassibile.
Chiuse gli occhi ed espirò rumorosamente, in modo quasi seccato, per poi riaprirli e continuare a muovere la mano sul capo di Rin.
Infondo lo capiva, quel ragazzo così forte e sicuro all’esterno quanto fragile all’interno.
Capiva il suo non capire.
Quella sensazione di non sapere cosa si vuole dalla propria vita, quella sensazione di impotenza e frustrazione che lacera l’animo, quella sensazione che se si schiude all’interno di un sentimento come l’amore induce nello stesso stato in cui si trovava Rin.
Ma per Nitori era diverso, lui sapeva perfettamente cosa voleva, come sapeva che non avrebbe mai potuto averlo ; perché per quanto male gli avrebbe fatto inconsapevolmente  Haruka, Rin sarebbe tornato sempre da lui, per svelare quei sentimenti che non capiva, che lo facevano soffrire e sperare.
E Aiichirou cosa poteva fare? Poteva solo rimettere insieme i pezzi del suo sempai e lasciare che poi sgusciasse via dalle sue braccia per tornare a farsi distruggere, fino al momento in cui non avrebbe più avuto bisogno di lui e avrebbe incominciato a fermarsi da Nanase per la notte.
Ormai di Nitori non rimaneva più niente; allegria, spensieratezza, preoccupazione, rabbia… come fosse un automa
Era tutto stato gettato nell’oblio da quelle sillabe balbettate a fatica.
Anzi non era così, qualcosa era rimasto in Nitori, il suo cuore batteva ancora, solo per quell’amore sfigurato dalla consapevolezza di non essere abbastanza per colui che amava, il suo corpo viveva per quell’amore, i suoi occhi ne brillavano.
Era soltanto quello tutto ciò che restava di lui, ma Rin poteva averlo.
-Ti amo, sempai…-  
 
 
 

 
  
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