PREFAZIONE

Chi l'avrebbe mai detto che ci sarebbe stata una così forte amicizia quell'estate? Eppure tutto sembrava andare storto... prima il litigio con la mia migliore amica, poi gli altri amici lontani, una famiglia che non mi capisce... insomma, un disastro. Ma vi racconterò meglio attraverso le pagine del diario di quell'estate che mi cambiò la vita.

19/07/14

Caro diario,eccomi di nuovo qui. Non so perchè mi prendo la briga ormai di aprirti ogni maledetto giorno, dal momento che non ho nulla di cui scrivere.
Io non mi capisco. Insomma, è estate, la scuola è finita, ho un sacco di tempo libero, c'è il sole... e io non faccio altro che starmene qui, alla mia scrivania, mentre tutti gli altri si divertono senza di me. La verità è che io qui non ho più niente. La gente mi guarda dall'alto in basso, pensa addirittura che io mi consideri superiore. Ma il fatto è che non si sforzano nemmeno di conoscermi veramente.
Neppure la mia migliore amica mi vuole più. Sì, adesso sembra andare tutto meglio, ma è partita ieri per le vacanze e non so quale versione di lei tornerà.

Deve far caldo fuori. Non mi piace molto il caldo; odio stare sotto il sole, soprattutto se non ho niente da fare. Mia madre dice che non dovrei starmene in casa tutto il tempo, eppure mio fratello Philip può benissimo senza che nessuno gli faccia dei rimproveri.
Per fortuna che l'altro mio fratello, Marshall, riesce sempre a capirmi. Marshall è mio fratello gemello: tutti e due abbiamo quindici anni, anche se lui sembra più grande. Siamo parecchio diversi.
Io ho capelli castani e occhi marroni scuri. Lui capelli color mogano e occhi color nocciola, ed è anche più alto di me. Però la gente sa che siamo gemelli, e siamo una cosa sola. Jay e Marshall. Marshall e Jay.
I miei genitori amano i nomi inglesi, ecco perché sia noi due che Philip abbiamo nomi così strani, per essere italiani.

Sto farneticando. Tanto a chi vuoi che importi veramente? Devo uscire di qui, o mi scoppierà la testa a furia di farneticare.
Andrò nel mio posto segreto. E' un luogo schifosissimo, ma è l'unico dove posso starmene in pace. A volte leggo un libro, a volte scrivo, ma la maggior parte del tempo canto a squarciagola.
Amo cantare.
Io e Marshall siamo intonati, anche piuttosto bravi, dicono. Vivo letteralmente per la musica.

Ma devo uscire di qui. Ora.