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Autore: Pchan05    24/06/2014    17 recensioni
Dopo cinque anni dal mancato matrimonio, molto è cambiato nella vita di Ranma e Akane.
Un giorno, per partecipare ad uno strano concorso, i due si ritroveranno sposati. Entrambi sono convinti che presto potranno annullare la loro "finta" unione, ma non sarà così semplice.
Infatti, nelle clausole del "contratto" Ranma ed Akane non hanno letto che, per ottenere il divorzio, saranno costretti ad un matrimonio "forzato".... Dovranno dimostrare di vivere sotto lo stesso tetto e di comportarsi come una vera coppia di novelli sposini! A tenerli d'occhio sarà un Cupido in gonnella.......Nabiki Tendo.
Tra fraintendimenti, litigi, situazioni imbarazzanti, fidanzato di lei e spasimanti di lui, riusciranno, alla fine, i protagonisti ad annullare il matrimonio o dichiareranno, finalmente, di essere follemente innamorati l' uno dell'altra?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un po' colpa mia…un po' colpa tua…
sposiamoci
In una bugia c'è la verità…di vivere.....
....Un po' colpa mia…un po' colpa tua…
tocchiamoci....
Giurami che…ti giuro che…non finirà
Perché quello che noi abbiamo dentro è grande…
 O perlomeno pari all'impossibile…
 Dicono che col tempo arriverò
 A far convivere io e te l'amore
 Dicono che per stare insieme a te
 Bisognerebbe darti e mai privarti…
Io ci voglio credere…e tu?
Io ci voglio credere…convivendo
Io ti voglio vivere..e tu?
Io ti voglio vivere convivendo....convivendo...
 
B. ANTONACCI   Convivendo
 
 
 
 
Tre giorni prima del concorso
 
 
 
Si era svegliato nella stessa posizione in cui si era addormentato. Aveva alzato leggermente il capo e lei era lì. Sorrise ricordando.
 
Gli stava saldamente avvinghiata con braccia e gambe. La testa era abbassata  ma poteva ben delinearne il profilo.
 Piccola, fragile, stupenda.
Sarebbe rimasto in quella posizione, abbracciato al suo maschiaccio per sempre, ma la persona che con insistenza bussava alla porta di casa non era di quell’avviso.
 
La scostò leggermente e scivolò via dal letto profumato di loro.
 
-Nabiki ti rendi conto di che ore sono?-
 
Il codinato con addosso solo dei boxer blu aveva aperto la porta. I capelli erano leggermente arruffati e la voce ancora impastata.
La mezzana incurante di quella statua greca entrò in casa. Per lei era come un fratello, in ogni senso.
 
-Sono le 7.30 e c'è un problema -
 
-Stamattina Daiki non ha fatto il suo dovere?- Sbuffò.
 
-Se è per quello due volte- sorrise maliziosamente per poi ritornare seria  -Il mio problema, anzi nostro è Akane, non ha dormito a casa sua-
 
-È adulta e vaccinata- rispose tranquillamente.
 
-Quindi se lei ha passato la notte da scopetton man non ti crea problemi? Pensavo tenessi alla purezza della tua mogliettina- il tono era acido e mentre parlava, in modo  indagatore,  iniziò a  guardarsi attorno.
Sul pavimento c'erano vestiti  lasciati sparpagliati. Sgranò gli occhi.
 
– Ti avevo detto zuccone di tenerlo in gabbia il tuo pistolino ma…- li osservò meglio mentre Ranma sorrideva scuotendo la testa -...aspetta un po', ma questi abiti sono di…-
 
-Abbassa la voce sta dormendo- c’era tenerezza nella sua voce.
 
-Allora voi due.....- sul suo volto si stampò un sorriso a 32 denti.
 
-Dormito Nabiki solo quello!-
 
-Bene bene iniziate a lasciarvi andare-
 
-Piano piano...-
 
- Bravo cognatino, hai fatto bene a chiederle di restare-
 
-Veramente è stata lei a chiedermelo-
 
-Davvero?- Lui annuì semplicemente. Lei sensualmente si avvicinò al codinato e con le mani sui fianchi ed il capo abbassato a mo' di maestrina si rivolse al gioiellino del moro.
 
-Tranquillo bello di zia, resisti un altro po’ è quasi cotta…-  Il codinato rimase basito. Nessuno aveva mai parlato al suo amichetto.
 
-Chi è cotta?- La sorella minore con indosso una t-shirt del moro li interruppe.
 
-Toh guarda che sorpresa! Sarò mica stata catapultata in una realtà alternativa?- Ironizzava con il suo solito fare.
 
-Ha ha Nabiki. Cosa vuoi?- Disse mentre sbadigliando si stiracchiava.
 
-Vi ho interrotto per caso?-
 
-Ehhh?!-
 
-Un pochino- rise lo sposo, la reazione della mora non sarebbe tardata.
 
-Ranma ma…-
 
-Non vi avrei mandato in viaggio di nozze se avessi saputo che avreste consumato la vostra passione nel lettone incriminato di Mr fossette-
 
-Noi? Ma che…Ranma parla!-
 
-Sì Ranma parla com’è stata mia sorella?- Gli fece l’occhiolino e lui l’assecondò.
 
-Una bomba sexy, una panterona, tua degna sorella- abbracciò la sposina da dietro e le posò un bacio sulla guancia.
 
-No, non è vero! Non abbiamo fatto nulla…- si divincolò da quella presa guardandolo truce.
 
-Ora fa così ma stanotte Nabiki…wow!!-
 
-Avete fatto anche QUELLA posizione?- Più la ignoravano e più lei si innervosiva.
 
-Sì cognatina e a più riprese!! È insaziabile-
 
-Di che posizione…e poi da quando la chiami cognatina? Dannazione smettetela!!!- Risero.
 
-Che avete da ridere???-
 
-Scema ti stiamo prendendo in giro!-
 
-Ma quanto siete spiritosi…comunque non è divertente-
 
-Certo…dovresti vedere la tua faccia …”io no no mai “- le fece il verso -Ovvio che non l'avresti fatto tonta!- Ironizzò la pr.
 
-Perché scusa poteva anche essere- alzò il mento sfidandola evitando di guardare Ranma.
 
-Primo perché mi avresti chiamata subito per dirmi come ce l’ha e come è stato e secondo lui non avrebbe decantato le vostre performance… non con te-
 
-Io ti avrei chiamato un corno! E poi mi spieghi perché lui non si sarebbe vantato?-
 
-Secondo te genio?-
 
-Già la solita solfa…perché sono un maschiaccio sgraziato di cui uno non si deve vantare ma vergognarsi tuttalpiù- il tono si abbassò. Quando avrebbe mollato le sue insicurezze?
 
-In effetti chi farebbe l’amore con una senza briciolo di sex appeal?- Il codinato la guardò sospirando tristemente. Avrebbe mai compreso?
 
-La cosa è recoproca tranquillo-
 
-Vado a vestirmi ...è meglio!!!-
 
-Quanto sei scema e cieca!!!- La castana non poté trattenersi.
 
-Sì sì…a me non sembra...vado a vestirmi anch'io- prese i suoi abiti ed andò in bagno.
 
-E pure sorda… ha detto amore non sesso!!- Le urlò da dietro.  Akane non si girò ma quelle parole le aprirono non solo gli occhi e le orecchie ma anche il cuore e la mente.
 
 
 
 
*****
 
-Sedetevi-
 
Stranamente ubbidirono. Si accomodarono sul divano evitando di toccarsi mentre la castana si era seduta su una sedia posta di fronte ai due incuriositi coniugi.
 
-Allora questo è il contratto da voi firmato, ho fatto una copia per ognuno.-
Gliele porse -Dovrete vivere insieme sotto lo stesso tetto ma questo già ve l'ho detto. Ora da bravi sposini decidete se qui o a casa di Akane-
 
-Da me ovviamente- lo dissero in coro. Si guardarono.
 
-No scordatelo-  Ripeterono nello stesso istante.
 
-Io qui non vengo!-
 
-Ed io a casa di un maschiaccio mai!-
 
-Capiresti cosa vuol dire la pulizia e l'ordine-
 
-Cos'ha che non va casa mia?-
 
-Cosa...scherzi??-
 
-Ok time out-
 
-Ranma sarebbe più consono che andassi tu da lei…per cavalleria-
 
-Cavalleria con un uomo mancato?-
 
-Ehi baka  ora mi dici uomo mancato?- L’allusione era alla notte appena trascorsa insieme. Si scrutarono.
 
-Perché cosa sei?- La stava volontariamente provocando.
 
-Mh vediamo un po'...a me piace fare il bagno nudo con te...ah no, aspetta, sai di buono Akane?- Nabiki sorrideva in silenzio. Non avrebbe mai spezzato quel momento.
 
-Chi mi ha dato un particolare bacio della buonanotte sulle labbra? E chi si è beata dei miei muscoli soffermandosi sulle mie sexy fossette?-
 
-Chi mi sfiorava il seno?-
 
-Chi si è avvinghiata come una cozza?-
 
-Chi mi baciava di tanto in tanto respirando il mio profumo?-
 
La mezzana decise di intervenire.
 
-Va bene abbiamo capito che stanotte avete flirtato ed alla grande...ma questo ovviamente è perché vi volete bene come fratello e sorella giusto?-
 
I due testoni si guardavano di sottecchi arrossendo lievemente. Ancora una volta Nabiki aveva centrato il punto.
 
-Nabiki noi non abbiamo flirtato- La sorella minore doveva rompere l'imbarazzo.
 
-Concordo...ci siamo semplicemente coccolati...ecco-
 
-Coccolati dite? Va bene allora vi dirò una cosa...tempo pochi giorni e farete l'amore come due ricci, scommettiamo?-
 
-Stai scherzando!?-
 
-Akane ti sembra che scherzi? Questa volta no! Poi mi direte. Ora torniamo al contratto avrei un po' fretta- I due non si guardarono ma potevano udire nitidamente il battito dei loro cuori.
 
-Allora Ranma entro stasera ti trasferirai da Akane-
 
-Va bene…ma-
 
-Ma ...-
 
-Voglio sentirmi come se stessi a casa mia-
 
-Ovviamente…sei o non sei l’uomo di casa?-
 
-Nabiki stai parlando di casa mia-
 
-Già iena in quella casa c'è già un uomo...-
 
-Ranma smettila! Akane per i prossimi sei mesi sarà casa vostra e poi finitela di fingere con me…porcellini-
 
-Come ci hai chiamato?-
 
-Tesorino fatti dire una cosa da chi ha più esperienza nel settore....quello che avete fatto stanotte e più eccitante ed intimo del sesso stesso. Ranma tu vuoi negarlo?-
 
-Io...io...- si girò dall'altro lato trovando interessante un angolo della casa.
 
-Mi hai risposto- ghignò.
 
-Nabiki non c'è nulla di eccitante nel dormire insieme- a braccia incrociate la corvina non mollava.
 
-Nel dormire insieme nulla, ma scambiarsi calde effusioni....- Il suo sguardo era provocatorio e volontariamente non terminò la frase.
 
-Nabiki sei...sei impossibile...ma non dovevamo parlare del contratto?- Anche la piccola si voltò dal lato opposto.
 
-Mi hai risposto anche tu.…allora vivrete insieme e Ranma dividerà tutto con te...spese, tetto, letto-  li guardò con allusività.
 
-Spese e tetto mi sta bene ma...-
 
-Anche il letto...come stanotte e non ammetto repliche. E comunque non dovreste avere problemi...in passato avete già vissuto nella stessa casa-
 
-Non è la stessa cosa iena-
 
-L' unica differenza è che sarete soli soletti e trallallero trallalà-
 
-Smettila...- Akane non la tollerava più.
 
-Altra cosa...niente sesso...-
 
-Ancora con questa storia?-
 
-Tu fammi finire…niente sesso.... con altri partners-
 
-Cosa? Ma io ho un altro partner!!!-
 
-Si ma se non hai fatto nulla fino ad oggi…non ti seccherà prolungare la castità…in quanto a te Ranma…-
 
-Ho capito…me lo taglio-
 
-Bravo cognatino-
 
-Tu non ci potrai controllare!- Akane fece un grosso errore.
 
-Non mi sfidare! Ti potrei portare dal ginecologo ogni settimana, anche tutti i giorni e...-il tono si inasprì- Fatti sverginare da Dolittle e il divorzio te lo sogni….- non avrebbe ammesso repliche.
 
-Sei... sei...-
 
-Un genio lo so- la beffeggiava.
 
-Se hai finito…devo andare in palestra-
 
-Un' ultima cosa…il sesso è vietato ma non fare l’amore!!-
 
-Non capisco?!- Ranma sorrise.
 
-Voi due potete darci dentro fino a fumare come ciminiere-
 
-Scordatelo!-
 
-È un suggerimento puoi prendere o lasciare…Con voi ho finito per il momento. Ranma questa è la chiave di casa...ah Akane...-
 
-Che vuoi?-
 
-Non potrai resistere a lungo... - le strizzò l’occhio -Ciao sposini- uscì di casa.
 
-Non commentare....stasera a casa MIA definiremo alcune cose- andò via lasciando da solo un divertito fascinoso palestrato.
 
-....A stasera maschiaccio!-
 
 
 
******
 
 
 
-Ranma sono a Tokyo, prendo un taxi e vado dai Tendo-
 
-No amico vieni a stare da me-
 
-Da te? E la sposina?-
 
-Abbiamo deciso di vivere a casa sua - Ryoga sghignazzò. - Altra pensata di quel geniaccio di Nabiki....nel contratto..- l’ ex vagabondo lo interruppe.
 
-Ranmuccio, la succhiasoldi mi ha detto tutto-
 
-Pchan non chiamarmi così!!-
 
-Va bene muccio- gli piaceva deriderlo con nomignoli non propriamente virili.
 
-Ha ha poi quando ti vedo....-
 
-Dove sei??-
 
-Sto entrando nella mia nuova casetta...-
 
-Lei ti sta attendendo a braccia aperte?-
 
-Figuriamoci, te la immagini il mio maschiaccio che fa la mogliettina premurosa? Comunque non la vedo e non la sento, sarà andata a fare la spesa-
 
-Attento ora dovrai mangiare la sua cucina!-
 
-Ti prego non ricordarmelo...-
 
-Pensa al lato positivo... dovrà curarti!-
 
-E cosa ci trovi di positivo?-
 
-Giocate al paziente e l' infermierina?-
 
-Non credo che lo farà- Sospirò rassegnato.
 
-Vedrai che cederà...Shan pu l'hai più sentita?-
 
-No ma non tarderà, lei e smemorando si faranno vivi presto!-
 
-Sono qui per questo amico!
 
-Lo so...grazie-
 
-Ah Ranma vuoi qualche consiglio sulla convivenza?-
 
-Spara, anche se conosco bene il mio maschiaccio e lei me!-
 
-Si ma ora sarete soli sarà diverso...-
 
-Cosa devo fare?-
 
-La questione non è cosa devi ma cosa NON devi fare! Non devi lasciare cose sparse per casa come intimo sporco, evita i rutti liberi e se tieni alla pelle abbassa sempre la fottutissima tavoletta del water...ci tengono, diventano belve- La voce era seria e decisa.
 
-Ok eviterò intimo a terra, rutti e tavoletta alzata.-
 
-Bene in questo modo ti risparmierai un bel po' di litigate!-
 
-Capirai...una in più una in meno....amico non vedo l'ora di vederti- rise.
 
-A dopo...mi devi una birra!-
 
 
******
 
 
Era entrato in casa. Aveva posato il borsone in camera di Akane. 
Si stese sul letto della mora respirandone il profumo. Tutto in quella casa sapeva di lei. Sorrise. Mirò la parete ricca di foto. Lei con i familiari, lei con gli allievi, lei con quel dannato dottorino. Ce n'era anche una dove si baciavano. Lo odiò.
Poi posò lo sguardo su delle foto poste nell'angolo opposto. Erano immagini che ritraevano loro due, il baka ed il maschiaccio. Sorrise. Erano al mare, al parco, in palestra, sorridenti....felici. Una in particolare attirò la sua attenzione: era una foto del loro matrimonio. Si sorprese nel vederla attaccata alla parete. Nei loro sguardi incatenati c'era una luce intensa a cui un occhio estraneo avrebbe dato un solo nome: amore.
Il suo cuore non cessava di pompare freneticamente.
Sperò vivamente di non uscire sconfitto da quella sfida. Non avrebbe mai amato nessun' altra .
 
Riprendendosi da quei pensieri si alzò dirigendosi in cucina. Prese del succo di frutta dal frigo bevendo direttamente dalla bottiglia, finendolo. Senza rifletterci troppo lo ripose dove l'aveva trovato.
Ritornò in camera per sistemare le ultime cose.
Akane era arrivata. Aperta la porta vide le luci accese il cuore tamburellò, Ranma era lì.
La gola era secca e così decise di bere, si fiondò nel frigo a prendere il suo succo ma la bottiglia era vuota.
 
 
-Ranmaaaaa!!!!-
 
-Maschiaccio che urli??!!- Uscì dalla stanza ignorando il perché di quel tono alto.
 
-Vai già a zonzo a casa mia e bevi anche il mio succo!-
 
-L'avevo detto io di stare a casa mia!!! Poi non dovevi fare la spesa? Facevi la scorta!-
 
-Infatti l'ho comprato!-
 
-Allora taci!-
 
-No! Qui ci sono le mie regole baka-
 
-Anche le mie- sospirarono.
 
-Così non andiamo da nessuna parte...-
 
-Mi sembra ovvio...che si fa?-
 
-Scriviamo delle regole!- La mora entusiasta di quella pensata batté il pugno destro sul palmo della mano sinistra.
 
-Ok!-
 
-Poso la spesa e poi ci mettiamo all'opera-
 
Il palestrato, mentre aspettava, decise di guardare un po' di tv.
 
-Maschiaccio dov'è il telecomando?-
 
-Cassetto destro della scrivania e lì devo trovarlo- Aveva parlato senza neanche guardarlo.
 
-E secondo te ogni volta che mi va di guardare la tv mi devo alzare?-
 
-Sì!-
 
-Una domanda!-
 
-Cosa c'è?- La voce ara atonale, inespressiva.
 
-Perché devo alzarmi per prendere una cosa che può stare sul divano?-
 
-Perché il posto è quel cassetto e tu puoi alzare le tue chiappette...ti farà bene-
 
-Non sono troppo dure dici...vuoi toccare?- Indicò il suo fondoschiena.
 
-Non ci tengo!- Mentiva, avrebbe volentieri dato una tastatina.
 
-Perché mi dà l' impressione di trovarmi in una casa di una matta?- La ignorò.
 
-Per tua informazione, questa è la casa di una signora....-
 
-Io vedo solo un maschiaccio!-
 
-Dicevo.... di una signora ordinata!- Decise di non cogliere la provocazione.
 
-Tu ha ha ha!!!-
 
-Baka e poi la tv rincitrullisce!!!-
 
-Il dottorino ne avrà fatto abuso!- Si pentì di averlo nominato.
 
-Smettila e poi a Ryugenzawa non c'è corrente, quindi....-
 
-Avrà sbattuto la testa allora....ah le trappole!!!- Sghignazzò.
 
-Ha ha...vieni sono pronta, ho carta e penna. -
 
Erano seduti al tavolo della cucina. Ranma aveva la testa appoggiata sulle mani messe a coppa e la guardava divertito, la mora con minuziosa precisione iniziava ad enucleare il regolamento che avrebbero dovuto rispettare.
 
-Numero uno io dormo sul letto tu....-
 
-Anche io! Quindi....-
 
-E va bene ma vestiti! In pigiama intendo-
 
-Ok, come pigiami vanno bene anche i babydolls di Nabiki- Le fece l'occhiolino.
 
-Scemo- sorrise. - Due, il telecomando non si tocca!-
 
-Ne comprerò uno mio-
 
-Come vuoi ma il mio resta là ed il tuo non lo voglio in giro-
 
-Ma....-
 
-Niente ma!-
 
-Tre, si mangia a tavola, gelato e pizza a parte e chi sporca pulisce!-
 
-Ok!-
 
-Ah proposito...per la cucina...-
 
-Insieme magari emh...-
 
-Tranquillo non ti avvelenerò!-
 
-Mi potresti curare dopo...staresti carina vestita da infermiera...- ricordò le parole dell’amico.
 
-Smettila pervertito, comunque cercherò di non avvicinarmi troppo ai fornelli.-
 
-Cucinerò io per lei madame!-
 
-Che cavaliere- risero.
 
-Dove eravamo rimasti...ah sì quattro, non voglio cose intime sporche in giro e ...-
 
-Lo so, alzo la tavoletta-
 
-Bravo!-
 
-Cinque, non portarti qui le donnine..per farci quelle cose....hai capito!-
 
-E tu niente smemoratini!- Finse un sorriso.
 
-Va bene!-
 
Avevano continuato ad oltranza trovando vari punti di incontro.
 
-Per il momento credo che possa  bastare così...man mano se sarà il caso le aggiungeremo, cosa ne pensi?-
 
-Va bene!-
 
 
 
 
 
 
La sera era arrivata in fretta.
 
-Ranma vado a fare una doccia, tu puoi mettere a riscaldare la cena che mi ha dato Kasumi?-
 
-Santa donna!!!-
 
-Hai detto qualcosa?-
 
-Nulla-
 
Mentre preparava la cena gli venne un bisogno impellente di fare la pipì.
 
-Akane?-
 
Lei canticchiava sotto la doccia. Non lo sentì neanche.
 
Non ce la faceva proprio più. In silenzio entrò ed evitando di guardare, la fece. Ritornò in cucina come se nulla fosse.
 
 
-Raaanmaaaaa!!!!-
 
-S-sì-
 
-Tu...tu sei entrato mentre ero a fare la doccia!!-
 
-No... che dici?-
 
-La tavoletta era alzata...quindi...e di sicuro avrai fatto il maniaco!!!- Aveva dimenticato di abbassarla. Si maledì.
 
-Ok ma sono entrato per il semplice fatto che non ce la facevo più...dovevo farla nel lavandino?-
 
-L'avresti fatta?? Oh Kami provaci e...-
 
-Allora smettila di lamentarti e per tua informazione non ho sbirciato...non l'avrei mai fatto!-
 
-Ovvio, come guardare una come me!-
 
-Ma si può sapere che vuoi?? Se lo faccio sono un malato, se non lo faccio è perché ti considero un uomo mancato, io non so come comportarmi con te!-
 
-Potresti essere te stesso-
 
-Chi ti dice che non lo sia?-
 
-Hai ragione sono io la stupida che mi aspetto da te un atteggiamento diverso....credendo che tu possa considerarmi una donna-
 
-È questo quello che pensi? Credi che io non ti consideri una donna?-
 
-Ma se non fai che ripetermelo ogni minuto!-
 
-Anche tu mi chiami baka ma non per questo mi sento stupido-
 
-Non  tutti abbiamo le tue certezze- I toni erano aspri.
 
-Va bene allora da oggi eviterò di chiamarti maschiaccio!-
 
-Non è quello-
 
-Allora cosa...spiegami!-Era stanco di quegli sbalzi d'umore.
 
-Lascia perdere...dove vai..?- Aveva aperto la porta.
 
-Esco, vado da Ryoga...la tua cena è pronta. Buon appetito. Ah Akane.....Nabiki ha ragione...-
 
-Su cosa?-
 
-Tu non sei solo cieca, ma anche sorda!- Andò via lasciandola sola con i suoi pensieri. In effetti in quel periodo e soprattutto con lui era diventata la regina dell'incoerenza.
 
 
******
 
-Allora come è stato il primo giorno di convivenza?-
 
-Non ne parliamo ti prego...è sempre convinta che non la vedrò mai come una donna e devo ringraziare me stesso-
 
-Datevi tempo...-
 
-Non abbiamo tempo....-
 
-Ranma...-
 
-....-
 
-Parlale! E se non riesci fallo con i fatti. Insomma devi darti non privarti-
 
-E come?
 
-Baciala!-
 
-E se lei...-
 
-Non chiederti se o cosa...fallo!-
 
-Ci proverò-
 
 
 
 
*****
 
 
 
Era rientrato a notte fonda. Lei era stesa nel letto. Dormiva.
Si spogliò e le si mise accanto.
 
-Dormi?- Non ebbe risposta.
 
-Mi domando quando riusciremo ad andare d'accordo....e soprattutto quando capirai...-
La mora non rispose ma ascoltò le parole sussurrate. Una lacrima silenziosa le rigò il volto.
 
-Notte...Akane- Si sporse per darle un bacio sulla fronte e vide quella stilla solitaria.
 
-Perché?-  Gliela asciugò con dolcezza. Lei apri gli occhi e girò il viso.
 
Con due dita prese il mento e la fece voltare.
 
-Perché ti ho chiesto?-
 
-Io ci sento e ci vedo....ho solo....paura!-
 
-Di me?-
 
-Di noi!-
 
-A questo siamo arrivati?-
 
-Non so più nulla, so solo che non mi hai...chiamato maschiaccio...vuol dire che ...ti stai stancando di...- la voce era spezzata.
 
-Shhh...non succederà mai MASCHIACCIO!- Marcò l'ultima parola.
 
-Abbracciami, baka- Stretti si addormentarono.
 
 
 
 
 
2 giorni prima della gara
 
 
La mattina  non era nel letto con lui.
 
-Akane? Akane..maschiaccio ci sei?- Non aveva avuto risposta. Sarebbe stato impossibile visto che la piccola Tendo era uscita a fare jogging.
 
-Chissà che fine ha fatto....forse aveva lezione...meglio così ho casa tutta per me-
 
Aveva fatto una doccia e ancora nudo ed umido si stava dirigendo in cucina per preparare una colazione mangiabile. Nello stesso istante la mora  rientrò.
 
L'incontro/scontro fu inevitabile.
 
-A-Akane!!!!!/R-Ranma!!!!!-
 
Entrambi avevano gridato il nome dell'altro con gli occhi sgranati e con il viso divenuto rosso per  la situazione particolarmente imbarazzante.
 
La sposina faceva rimbalzare il suo sguardo dagli occhi sorpresi del palestrato al suo amico lievemente assopito ma comunque pronto ad alzare la guardia.
 
Il corvino con la bocca aperta si era portato, dopo qualche secondo servito per riconnettere il cervello, le mani sul suo gioiellino lievemente richiamato all'attenti.
 
-Tu... tu ...tu sei ...impazzito!!!- Si era girata di scatto dandogli le spalle.
 
-Io e tu allora?- Si guardava intorno cercando qualcosa per coprirsi. Ma tutto era troppo lontano e muoversi non era la decisione più saggia.
 
-Kami Ranma non vivi da solo come cavolo giri?-
 
-Ti ho chiamata stamattina e visto che non rispondevi pensavo di essere solo, così...-
 
-Così hai pensato di trasformare la mia casa in una spiaggia nature-
 
-Ora è anche casa mia...pago le bollette e...-
 
-Ok ok calmiamoci.....- Cercò di aiutarsi con la respirazione. Davanti a lei vide lo sportello del forno lucido come uno specchio, la tentazione fu forte, sbirciò.
Ranma aveva portato le mani sui fianchi.
Il suo amichetto, data la situazione scomoda ma nel contempo eccitante, prendeva sempre più vita.
 
-Io sono calmo...- la voce tremante dichiarava altro.
 
-Davvero allora vai a prenderti un telo, ce ne sono tanti, e copriti....-
 
-Quale sentiamo padrona...?-
 
-C'è quello blu è bello grosso...oh Kami... cioè è grande, no volevo dire lungo! Oh cacchio insomma muoviti invece di startene lì con le mani sui fianchi...ops-
 
Ranma si accorse del suo riflesso sullo specchio del forno e di lei che non smetteva di fissarlo. Si sentiva studiato.
 
-Maschiaccio ma tu mi stai ammirando?- Sorrise sornione.
 
-Cosa???? I-Io no!!!-
 
-Sì invece, ti vedo dal forno!- Allungò il dito verso l'oggetto incriminato.
 
-No, ti s-sbagli!- Portò le mani sugli occhi.
 
-Ora dovresti rendermi lo spettacolo- Si avvicinò a lei lentamente.
 
-Che fai? Ti sento camminare!-
 
-Vengo a toglierti i vestiti così siamo pari!- Sghignazzò.
 
-Non ci provare!!!- Si girò per lanciargli lo strofinaccio e lo rivide.
 
-Oh Kami....- Si portò una mano sulla bocca.
 
-Ma è un vizio? Birbantella!-
 
-Dannazione Ranma sparisci!!!-
 
-Va bene...- Ridendo si girò con le mani alzate in segno di resa per andare in bagno a coprirsi.
 
L’ingenua fanciulla restò incantata a guardare quelle perfette, scolpite natiche.
 
-Akane lo stai rifacendo...- Lo disse mentre camminava lentamente.
 
-Cosa???-
 
-Guardarmi il culetto!!!-
 
-Bakaaa!!!- Rise -Nabiki... ho bisogno di lei. Oh mamma ....e chi se lo aspettava così...wow!!!-  
 
Col respiro corto cercava il cellulare. Il cuore pulsava e strani pensieri le rimbombavano in testa.
 
Il telefono della furba sorella si illuminò mostrando la figura della sposina.
 
-Emi tesoro puoi premere il tasto col microfono ...è tua zia Akane- la mezzana se ne stava seduta a leggere un giornale chiacchierando con Nodoka e Kasumi, mentre i due compari giocavano a shogi e Happosai stirava i suoi zuccherini.
 
-Sì zietta...Pronto?- Tanto era agitata non si accorse della voce candida della nipotina.
 
-Nabikiiii!-
 
-Akane ma ciao...- Capì che qualcosa la turbava.
 
-Ho bisogno di un consulto...uno dei tuoi...oh Kami- La castana capì...quella era una conversazione piccantina, la aspettava con impazienza. Si stava alzando per togliere il vivavoce ma non fece in tempo.
Intanto tutti i membri della famiglia volsero la loro attenzione alla voce della giovane sposa.
 
-Nabiki io... oh Sante divinità ... non fraintendere ma per sbaglio...insomma io... l'ho visto ed è...oh capperi è veramente grosso. Ma ce l'hanno tutti così?... Ok, un conto è toccarlo, un altro vederlo..- parlava a raffica senza riprendere fiato.
 
Soun e Genma interruppero la partita urlando "erede erede" abbracciandosi, dopo aver simulato una ola a più tempi.
 
Kasumi invano cercò di tappare le orecchie alla piccola Emi.
 
-Mamma cosa ha visto e toccato la zia di tanto grosso?-
 
-Tesoro emh...-
 
-La cicogna piccina- intervenne un malizioso Happosai.
 
-Papà ha aggiustato l'uccello di zio Ranma, allora.... siii avrò il cuginetto!!!- Saltellava gioiosa per tutta la casa.
 
-Emi vieni dalla nonnina a prendere un biscottino...- Nodoka cercò di aiutare Kasumi.
 
Nabiki ridendo prese il telefono. Il danno era fatto.
 
-Akane respira, calmati....-
 
-Ci sto provando...-
 
-Per primo sappi che non sono tutti dotati...quindi ritieniti fortunata, secondo sei seduta?-
 
-Perché?-
 
-Sono da papà e...-
 
-E...??- Fermò il respiro. Conosceva la sorella ed il tono usato non prometteva nulla di buono.
 
-Ci sono tutti!-
 
-Quindi? Non capisco!!!-
 
-Sei in vivavoce!-
 
-Va bene ma io....Oh oh oh!!!- La mascella arrivò ai piedi.
 
-Già- Un tonfo chiaro si udì. La mora cadde a terra in ginocchio.
 
-He he he presumo che avete sentito....allora.. ciao a tutti ci vediamo...- Cercando pietosamente di fingere indifferenza, decise di riagganciare.
Purtroppo per lei la conversazione non era destinata a terminare.
Poi si sarebbe scavata una fossa profonda per lei e la sorella.
 
-Zia Akane dai un bacio alla cicogna da parte mia!!!-
 
-Oh ...anche Emi...- Si portò una mano alla bocca mentre il colore del viso da rosso diventava bordeaux.
 
-Visto che ci sei, alla cicogna dai anche una calda stretta di collo piccina. Agli uccelli piace essere coccolati in quel punto- commentò lascivamente Happosai, ridacchiando delle sue battute.
 
-Happosai.....taci!- Il tono di Akane era tetro.
 
-La mia bambina sta per diventare una donna!?!?-
 
-Papà...-
 
-Akane saluta mio figlio...comunque sappi che è tutto suo padre hahaha!!-
 
-Genma...che vergogna- Scosse desolata il capo. C'erano proprio tutti.
 
-Ciao tesoro non ascoltarli ...divertitevi tu e Ranma- Nodoka era delicata e dolce come sempre.
 
-Akane sei in buone mani-
 
-Nodoka, Kasumi pure voi...-
 
Aveva ascoltato basita tutti i saluti e i consigli..
 
-Ci… ci sentiamo -
 
-Ciao sorellina ...spassatela mi raccomando!- Nabiki le diede il colpo di grazia.
 
-Nabiki-
 
-Si?-
 
-Ricordami di ucciderti- attaccò sprofondando sul pavimento.
 
 
 
 
 
Avevano fatto colazione evitando di guardarsi.
 
-Quanto durerà questo silenzio?-
 
-Taci...pervertito-
 
-Veramente sei tu che hai sbirciato...e ha ha ha- scoppiò a ridere. -Sei unica...come farai a farti vedere a casa da tuo padre ora ha ha ha-
 
-Tu sei....-
 
-Dotato lo so!-
 
-Possiamo smettere di parlarne...che vergogna...tutta colpa tua!! Se non andassi in giro nudo!-
 
-Va bene signorina come vuoi. Devo scendere maschiaccio ti serve qualcosa..camomilla?- La guardava divertito.
 
-No grazie...spiritoso!-
 
-Ok ci vediamo stasera...mogliettina, poi se vuoi riprendiamo il discorso...magari porgi i saluti come ti ha consigliato il vecchio maniaco- rise.
 
-Scordatelo...baka, pervertito- ricambiò il sorriso.
 
 
 
Tra equivoci e pensieri poco casti anche quella giornata era giunta al crepuscolo.
La mora aveva bisogno di rilassarsi. Decise per un bagno.
 
Era in camera sua per rivestirsi, ma presa dalle vecchie abitudini aveva lasciato la porta aperta. Indossava dei semplici slip azzurri.
 
Il codinato, che era appena rincasato, parlava a telefono con Ryoga.
 
-Insomma Ranma domani a che ora hai detto che dobbiamo andare a correre?-
 
-Pchan tranquillo facciamo alle....- la vide -...Alle tette meno...-
 
-Eh... tette? Ma che ora è?-
 
-Sette.... sì sette meno un quarto a dopo scusa.- chiuse mentre l'ex viaggiatore lo chiamava invano.
 
-Non mi puoi fare questo Akane- lo sussurrò a se stesso. Solo i Kami sapevano quanto la desiderasse. Non era semplice istinto carnale...ma voglia di condividere il più antico dei bisogni...amarsi totalmente nel modo più profondo...dolce...esigente...vitale come il respiro.
 
Era bellissima. Ma non riusciva ad abbassare lo sguardo anche se sapeva che era sbagliato. Aveva saggiato sulla sua pelle la morbidezza di quelle rotondità ma rivederle gli ricordò sensazioni inebrianti, cariche di adrenalina. Si sentiva come se stesse  saltando dal precipizio più profondo. Respirò, fu questione di attimi, lei lo vide.
 
-Ran...ma- istintivamente si lasciò ammirare per qualche secondo.
 
-Io sc- scusa io...- Stessa situazione imbarazzante, stesse reazioni, stessi pensieri. Ma non si girò. Lei si coprì incrociando le braccia sul seno.
 
-Poi dici a me di non girare nudo....Copriti maschiaccio!-
 
-Io non giro nuda...-
 
-Nooooo e quelle gemmine in fiore come le chiami?- Le indicò col dito.
 
-Cosa? Non sono gemmine e poi sono in camera....nostra- lo disse appena sussurrato. Deglutì.
 
-Già... nostra- Il cuore di Ranma esplose in una danza gioiosa e frenetica. Mai un aggettivo era stato più giusto.
 
-Vestiti su...- ma non andava via.
 
-Con te che mi guardi?-
 
-Non ti guardo!-
 
-Sì che lo stai facendo e stai sbavando!-
 
-Noooo.... e va bene lo sto facendo ma...anche tu lo hai fatto...quindi...-
 
-Quindi mi guardi solo per questo e non perché....- Si avvicinò a lui.
 
-Perché...- deglutì rumorosamente facendola ghignare.
 
-...Non perché mi trovi bella da togliere il fiato...-
 
-Ma che dici....- tremava. La mora si stava avvicinando sempre di più e lo sguardo era stranamente impudico per resisterle. Poi lo abbracciò come fece al mare.
 
-Dillo...dillo che mi trovi bella...almeno quanto le altre- lo guardò e lui rinacque.
 
-Io... io non ti trovo bella... ...- Le braccia virili con vita propria avvolsero quel soffice, esile corpo, mentre le loro fronti si toccarono - Oh Kami non fare così maschaiccio...la verità è che sei incantevole come nessuno mai lo è stato per me- la guardò. Poi posò gli occhi sulle labbra invitanti. Era il momento di dimostrarglielo.
 
Lei restò ferma...aspettava quel momento, lo voleva, niente esisteva più proprio come quel giorno durante lo scambio dei baci alle loro nozze. Stavano per annullare le distanze....tremavano... Poi quel dannato telefono trillò. L'incanto svanì.
Riconobbe la musica.
 
-Shin- sussurrò -Devo... rispondere- lo guardò -Io... io-
 
-Vai...preparo la cena- tristemente uscì. Avrebbe ripreso il discorso. Questa volta era sicuro.
 
 
-Ciao amore disturbo?-
 
-No dimmi...- era incerta e pensierosa.
 
-Stasera posso passare da te?-
 
-Ce-certo! Ti aspetto- Non riusciva a pensare ad altro che alle labbra del codinato. Si stavano per baciare. Mai con Shin si era sentita così.
 
-Akane tutto bene?-
 
-S-sì tranquillo...allora a dopo...-
 
 
 
-Kami che mi prende...io sto con Shinnosuke e lui...lui è il mio baka dannazione!-
 
 
 
 
 
Erano sul divano a guardare un po' di tv.
 
-Ma deve per forza venire? Avevamo detto di no!-
 
-Avevamo detto di no per il sesso, non per le visite...anche se....-
 
-Anche se cosa?- Lui iniziava a sudare freddo. -Non puoi!-
 
-Davvero? Sbaglio o mi stai impedendo qualcosa...-
 
-Sbagli maschiaccio...rispetto le regole...ma se vuoi chiamo delle mie amiche-
 
-Non lo faresti-
 
-Allora tu fa' la brava-
 
-Io sono brava e Shin...-
 
-Shhhhh....Non lo nominare..mi viene l'allergia....guarda il film-
 
-Ranma...sbaglio o prima mi stavi per baciare ed hai detto che mi trovi bella?- Lo voleva provocare, doveva riuscire a rubargli un bacio. Ora doveva capire cosa avrebbe provato. Era stanca di pensare e fantasticare.
 
-Ma c-che dici? Io non ricordo...-
 
-Ovviamente...tu non ricordi mai e poi non avresti il coraggio baka!-
 
-Stupida non tentarmi!!!-
 
-Ma davvero perché cosa faresti?-
 
-Sbaglio o mi stai chiedendo di baciarti?-
 
-Sei tu che ci stai provando da un po'...-
 
-Ok facciamo così, il primo che cede perde-
 
Si erano di nuovo avvicinati, si desideravano, si volevano.
 
Il respiro dell'uno era sull'altra, i centimetri che li distanziavano si riducevano sempre di più...poi una furia scagliò un cazzotto.
 Ranma era a terra con il labbro sanguinante.
 
-Oh Kami!- Akane non credeva ai suoi occhi.
 
Shinnosuke era entrato usando la sua chiave. Lo aveva colpito senza pensarci due volte. Era furioso.
 
-Che diavolo succede qui?- Urlò guardando prima la fidanzata poi il rivale.
 
Ranma si era alzato pronto a rispondere ma Akane con lo sguardo lo supplicò di non farlo. Lui tacitamente l'ascoltò.
 
-Niente...stavamo...guarda come sanguini vado a prendere del ghiaccio da Nabiki! Ora provate ad andare d'accordo, chiaro??!- Ignorò palesemente la domanda del dottore. Cosa gli avrebbe dovuto dire, che era stata lei a provocarlo? Si vergognò profondamente.
 
- Potreste stringervi la mano almeno? Mi allontanerei più tranquilla-
 
-Preferisco stringere un cactus che la sua mano- proferì il veterinario.
 
-Per una volta ti appoggio- Rispose il palestrato pulendosi un rivolo di sangue con la mano.
 
-Ok però basta pugni intesi?- Entrambi, sfidandosi con lo sguardo, annuirono.
 
********
 
 
La mora era corsa dalla sorella che abitava, per sua fortuna, a pochi passi da lei.
 
-Nabiki, Nabiki apri muoviti!!!- Aveva un po' di fiatone e bussava con insistenza.
 
-Akane ma che ti prende? -
 
-Ghiaccio...veloce non ho tempo!-
 
-Ma che...ti spieghi?-
 
-Shin ha dato un pugno a Ranma e...oh Kami ora come glielo spiego?-
 
-Cooosa?-
 
-Ci ha beccati mentre stavamo per...per baciarci! Che stupida che sono!-
 
-Che genio dirai!-
 
-Nabiki non ora...e muoviti non vorrei trovarli pieni di sangue-
 
-Al massimo potresti trovare Dolittle macinato ed impacchettato in una busta dell'immondizia ...ma non sarà una grave perdita...fidati!- Sghignazzava.
 
-Maledizione, non ora...Kami hai qualcosa per asciugarmi? Mi sudano le tette!!!-
 
-Tieni- Daiki che era stato in silenzio le passò un tovagliolo di carta -Calmati e tranquilla non si azzufferanno....non sono tanto stupidi...spero!-
 
-Non potrebbero essere come te? Sei un angelo-
 
-Tesoro lui è impegnato- ironizzò la castana.
 
-Nabiki non ce la faccio con quei due...figuriamoci con tre...non ti offendere Daiki-
 
-Tranquilla Akane....mi basta tua sorella- rise malizioso.
 
-Allora incanala le tue attenzioni su uno solo...tuo marito!-
 
-E ti pareva....ora vado...grazie-
 
 
-Daiki?- Alla compagna bastò un solo sguardo d’intesa.
 
-Ho capito, devi andare....torna presto!-
 
-Riscaldati ci metto poco.- Tempo di un bacio lussurioso e seguì la sorella.
 
 
******
 
 
Si erano seduti ai lati opposti del divano fingendo di guardare la TV. Si scrutavano di nascosto. Si sarebbero pestati a sangue se non ci fosse stata Akane.
 
-Come fai a farti voler bene da lei sei così...stupido- Iniziò il veterinario dopo alcuni minuti di silenzio.
 
-Non saprai mai nulla di noi..tu piuttosto sei così scontato, sdolcinato... da diabete-
 
-Io la chiamo dolce passione-
 
-Passione?? Tsk! Scambiarsi qualche bacetto non la definirei una cosa tanto travolgente....- sorrise sghembo.
 
-Se la smetteste di interromperci...-
 
-Forse Akane non vuole?- Lo provocava senza ritegno.
 
-Ma che devo fare per farti abbassare la cresta? Il pugno non ti è bastato?-
 
-Un giorno te lo restituirò...tranquillo e ti farò più male-
 
-Per darmelo vorrà dire che ti avrò fatto più male io- Lo guardò. Quel ragazzo al posto della lingua aveva una lama avvelenata.
 
-Vedremo..in tal caso aspettati il peggio...scopettone!-
 
-Forse dovresti aspettartelo tu..lo sai che Shan pu è a Nerima?-
 
-Bastardo...lo so che è opera tua-
 
-Cosa c'è paura di una tua spasimante?-
 
-No...non temo né te né la gattaccia!-
 
-Strano la tua espressione dice altro-
 
-Io provo solo schifo e pena per voi-
 
-No no! È proprio timore il tuo e fai bene. La micetta ha strane voglie sai?- Sorrideva con presunzione e un lieve cenno di cattiveria.
 
-Sei troppo sicuro...io non farò nulla di quello che vi aspettate, non con l'amazzone-
 
-Mentre con Akane non ti fermerai giusto?- Strinse i pugni.
 
-Quello che succederà tra me e mia moglie non ti riguarda-
 
-Ma sentiti, resti sempre uno sbruffone spavaldo..."mia moglie!" Non riempirti la bocca-
 
-Ma è quello che siamo...marito e moglie e tu non puoi farci nulla-
 
-Io ti vedo come intrattenimento momentaneo Saotome-
 
-Pensa quello che vuoi, intanto sei fuori dai giochi...-
 
-Non ti libererai di me facilmente. Sei mesi passeranno in fretta e lei diventerà MIA MOGLIE!-
 
-Scordatela! Rinuncia è meglio per tutti, soprattutto per te dottorino-
 
-È una minaccia?-
 
-Oh no, è una promessa. Farò di tutto per far durare queste nozze!-
 
-Ed io per farle fallire!-
 
-Non interferire Shinnosuke!- Si stava riscaldando.
 
-Parli proprio tu che l'hai sposata con l'inganno?-
 
-Quello che c'è tra noi è realtà-
 
-Una realtà che presto crollerà come un castello di sabbia!-
 
-Ti avviso, tornatene nella tua foresta!-
 
-Con mia moglie...presto!-
 
Akane rientrò bloccando l'animata conversazione.
 
-Ecco il ghiaccio. Nabiki non se lo fa mai mancare. Tieni Ranma. Shin allora?-
 
-Amore quando ti vedo tutto bene- la prese e la baciò davanti ad un irritato Ranma.
 
-Shin....non siamo soli- Akane era imbarazzata. Si sentiva stranamente a disagio.
 
Per completare il quadretto arrivò la PR.
 
-Si può sapere che sta succedendo?-
 
-Ma niente di preoccupante...Shin e Ranma....- la bloccò
 
-Cosa ci fa lui qui?-
 
-È il mio ragazzo Nabiki!-
 
-C'è un contratto da rispettare l'hai dimenticato?-
 
-Non puoi impedirmi di vederlo!
 
-Sentito? La mia ragazza vuole vedermi!- Aggiunse il veterinario stizzito da quell'assurda situazione..
 
-Se ci tieni al divorzio fuori dai piedi-
 
-Nabiki...ma...-
 
-Niente ma...Akane! Bye bye dottorino!-
 
-Va bene. Akane ti chiamo dopo- Tempo di un bacio e uscì non prima di aver detto l'ultima parola.
 
-Sei mesi Saotome e poi sarò io a dirti bye bye!-
 
 
 
-Lo sapete che avete interrotto me e il mio uomo mentre stavamo per divertirci...e non mi riferisco a pettinare le bambole...un giorno mi ripagherete con gli interessi!- La mezzana si rivolse ai due sposini.
 
-Nessuno ti ha chiamata-
 
-Akane...il ghiaccio fattelo tu la prossima volta...ed ora cura il tuo maritino- strizzò l'occhio ed andò dal suo maschione.
 
-
 
 
 
 
 
-Ranma ti fa ancora male?- Erano stesi sul letto l'uno di fronte l'altra.
 
-No tranquilla è un graffio-
 
-Mi spiace è colpa mia- abbassò lo sguardo.
 
-Visto che è colpa tua devi farti perdonare- la guardò con  dolcezza alzandole il volto con due dita.
 
-E come?-
 
-Dai un bacio sulla bua!- Sorrise.
 
-Ma...- Sgranò gli occhi, piacevolmente sorpresa.
 
-Forza- Si picchiettava le labbra lievemente arricciate per invitarla a fare quanto chiesto
 
-Ok ma tu...-
 
-Non ne approfitto- Sospirò.
 
Si avvicinò e lo baciò all'angolo dalla bocca. Si guardarono.
 
-Va bene così?- Aveva gli occhi socchiusi.
 
-Si può fare di meglio-
 
La prese per il capo avvicinandosi sempre più e senza pensarci eliminò le distanze.
Le mani della mora si intrecciarono nei capelli del corvino.
Iniziò leccandole sinuosamente le labbra, come aveva fatto qualche giorno prima. Però questa volta Akane schiuse la bocca e lui, piacevolmente sorpreso, piano piano le sfiorò la punta della lingua con la sua.
Affondavano lentamente  per poi ritirarsi.
Quel gioco, rincorrersi per poi ritornare sui propri passi, durò qualche secondo di troppo.
Brividi si propagarono per tutto il corpo.
Quando si staccarono erano entrambi col fiato corto e senza alcuna voglia di smettere, ma continuare li avrebbe portati sul punto del non ritorno e loro questo lo sapevano.
 
-R-Ranma- Alzò gli occhi e lo vide. Lui le stava sopra senza pesarle. Era evidente lo sforzo che i muscoli delle braccia stavano facendo. Accarezzò delicatamente quei possenti bicipiti facendolo leggermente sussultare.
 
-Mhhhh-
 
-Come va la bua?- Rideva mordicchiandosi il labbro inferiore.
 
-Decisamente meglio. Piaciuto questo bacio della buonanotte maschiaccio? -
 
-Sì baka!- Non tentennò.
 
-E a te....intendo baciarmi in questo modo?-
 
-Qualsiasi modo mi piacerà sempre!- Sorrisero con le labbra e col cuore.
 
-Io credo sia meglio dormire ora- Lei annuì semplicemente. Era eccitata e felice. Mai aveva provato tali sensazioni.
 
Come loro abitudine, si addormentarono abbracciati.
 
 
 
 
Il Giorno prima della gara
 
-Dove vai a quest'ora maschiaccio?- Ancora assonnato si mise seduto sul letto osservandola mentre si vestiva.
 
-Ho lezione, ci vediamo dopo-
 
-Niente bacio del buongiorno? Ho ancora male qui- Si indicò la bocca.
 
-Va bene-
 
Eccitato come un bambino aspettava con impazienza. La mora si avvicinò, era tentata ma non poteva esagerare. Era pur sempre fidanzata anche se le sue indecisioni erano aumentate in maniera esponenziale.
Shinnosuke o Ranma, il dubbio era logorante.
 
Lo prese per le orecchie e gli baciò la fronte.
 
-A dopo cucciolo-
 
-Ehi ma tu non sei Biancaneve!! Sei Fiona-
 
-Tu invece assomigli tanto a cucciolo sai ?- Sorrise.
 
-Cosa...non  è vero!! Le mie orecchie sono piccole, ho altro di grande...-
 
-Ti credo. Intanto alzati e pulisci casa...stallone.- Andò via lasciandolo imbronciato, deluso e solo in quel lettone.
 
 
*****
 
La lezione era da poco terminata e stava riponendo gli attrezzi quando una voce a lei purtroppo nota la fece voltare.
 
-Ciao lagazza violenta ci si vede?-
 
L'amazzone la sera prima si era accordata col veterinario. Ora  con passo felino avanzava verso la mora.
 
-Cosa vuoi Shan pu?-
 
-Plenotale una lezione plivata-
 
-Stai scherzando?-
 
-Ovvio che no! Stasela alle nove-
 
-Non lavoro a quell'ora-
 
-Sei violenta ed anche sciocca- ridacchiò come un'oca.- La lezione la voglio da Lanma!-
 
-Coosa?!-
 
-Hai capito bene e non puoi lifiutale...non falebbe bene sapello in gilo. Specie al concolso- L'aveva messa con le spalle al muro. Aveva ragione non poteva rifiutare e non avrebbe giovato al concorso. A malincuore prese l'appuntamento.
 
-Va bene... alle nove-
 
-Dì al mio Lanma di non taldale e .....non aspettallo alzata.. ciao ciao- Uscì ondeggiando come una serpe.
 
*****
 
-Ciao maschiaccio tutto bene?-
 
-Si perché? -
 
-Hai una faccia!- Non  avrebbe mai imparato a nascondere i propri sentimenti.
 
-Hai una...una lezione privata- Tentennò
 
-No Akane perché non hai rifiutato?-
 
-Non ho potuto era...era Shan pu. Ha detto che se avessi rifiutato avrebbe fatto una cattiva pubblicità sia nel quartiere che al concorso.- Lo disse senza alzare lo sguardo mentre gli occhi iniziavano a pizzicare.
 
A Ranma iniziò a pulsare la vena sulla tempia. La gattina stava affilando gli artigli.
 
-A che ora?-
 
-Alle nove-
 
-Vieni con me!- Non era una richiesta.
 
-Ranma no! Vai è lavoro. Poi non posso sempre farti da ombra a cosa servirebbe?- Voltò lo sguardo.
 
-Questa storia va risolta una volta e per tutte!!!- Arrabbiato uscì.
 
Chiamò Nabiki cercando consiglio.
 
 
 
-....Lo sapevo dannazione...dammi qualche minuto.-
 
Era stata di parola, neanche cinque minuti e lo aveva richiamato.
 
-Ranma, la gatta farà lezione con Happosai-
 
-Ma...-
 
-Tranquillo il nonnetto è stato pagato anticipatamente, torna da Akane e rassicurala!-
 
-Grazie-
 
*****
 
Dojo Tendo...ore 21.00
 
-Ciao bambolina-
 
-Non  toccalmi vecchiaccio, dov è Lanma?-
 
-Indisposizione, diarrea, vomito...Scegli tu.  In ogni caso io sono il suo maestro quindi ti assicurerò una lezione migliore. Nessuno avrà nulla da obiettare. Iniziamo...?- La voce era stridula, snervante.
 
-Vai al diavolo. Questa è opela della iena. Me la paghelete. Non cantate vittolia tloppo plesto...- Offesa uscì.
 
-Però non pensavo mollasse così presto...tanto meglio tornerò prima dai miei zuccherini-
 
 
*****
 
 
Akane si sforzava di guardare uno di quei film sdolcinati alla TV ma con la mente vagava. Poi dalla porta di casa si palesò l'oggetto dei suoi pensieri.
 
-Già qui e la lezione?-
 
-Tutto risolto. Si sta divertendo con Happosai- sorrise vittorioso.
 
-Ma lei...-
 
-Tranquilla è tutto ok. Idea del geniaccio di casa Tendo-
 
-Ranma ma...- Le si sedette accanto. Non ne voleva più parlare, non quella sera.
 
-Shhh cosa guardi?- Prese una cucchiaiata di gelato - Akane...il solito film romantico....Ma dopo scelgo io!!- La ragazza, finalmente rasserenata, si dedicò al lungometraggio.
 
 
 
-Perché terminano sempre con un bacio e non con il vivere insieme? Il dopo insomma- Stesa sul palestrato si lasciava andare ad assurdi commenti.
 
-Lo hanno fatto... si chiama porno!- Le accarezzava i capelli.
 
-Intendevo il dopo nozze baka!!!-
 
-Beh poi c'è la luna di miele quindi che cambia?-
 
-Possibile che tu pensi sempre al sesso? Come fai a farlo senza emozioni?-
 
-Chi ti dice che non mi emozioni? E poi lo dice la parola, sesso uguale niente implicazioni sentimentali, solo approccio fisico!-
 
-Ma così è freddo e distaccato come una partita di ping pong!-
 
-Ti va una partita?- Gli piaceva punzecchiarla...poi magari ci sarebbe scappato un altro bacio.
 
-Scemo scordatelo, neanche se fossi l' ultimo uomo. Dove vai ?- Si era alzato spostandola delicatamente.
 
-A uccidere gli altri uomini!!-
 
-Baka sei assurdo... se avessi lo scontrino ti porterei indietro!!*-
 
-Non ci credo- l'abbracciò sogghignando -Comunque noi facciamo peggio dei porno!-
 
-Scherzi? Farsi coccole non è pornografico!-
 
-Pomiciare è da malati! Lo ha detto anche Nabiki -
 
-Noi non pomiciamo affatto-
 
-Davvero... e strusciarsi, accarezzarsi e baciarsi alla francese come lo chiami?-
 
-Coccole da amici!!!-
 
-Io preludio per una notte infuocata!-
 
-Perché tu sei un pervertito-
 
-E tu che mi guardi la clava e magari muori dalla voglia di svegliare il genio?-
 
-Ancora con questa storia...e poi sei tu che ti sei imbambolato a guardare le mie nespoline e mi stuzzichi per curarti la bua- si divertivano a punzecchiarsi. Sarebbero passati volentieri dalle parole ai fatti.
 
 
 
 
 
Erano distesi a letto. Era piacevole chiacchierare prima di addormentarsi. Per loro era diventata una sorta di rito.
 
-Perché non  hai fatto la lezione privata a Shan pu.? Hai paura di non riuscire a mantenerti.?- Doveva chiederglielo.
 
-Per te io non sarò mai fedele?- Scosse la testa guardandola.
 
-Ranma tu non sei quel genere di uomo...come Shin - si morse la lingua.
 
-Perché...perché ti fidi ciecamente di lui mentre con me...- Alzò la voce mettendosi a sedere.
 
-Con te cosa?- Si alzò imitandolo.
 
-Con me non esiti a dubitare-
 
-Forse perché me ne hai dato sempre motivo?-
 
-È stato lui a chiamarla apri gli occhi!!!!- Esplose.
 
-Ma che vai blaterando?-
 
-È stato il tuo dottorino a chiamare Shan pu...per dividerci-
 
-Pure se fosse...- Non poteva crederci.
 
-Cosa? Lo giustifichi?-
 
-No, ma io sono la sua donna ed è giusto che faccia di tutto per tenermi stretta...  lui mi ama!-
 
-Già lui potrebbe anche uccidere qualcuno. Non avrebbe mai colpe- Si guardarono.
 
-Ranma non è semplice..tu...-
 
-Credevo che dopo quel bacio...-
 
-Quel bacio mi è servito a capire. E poi cosa credevi che lasciassi Shin...per...te- Sussurrò.
 
-Hai ragione. Che stupido. Come puoi lasciare il dottorino per uno che non vede l'ora di scoparsi tutte le donne del pianeta, specie Shan pu! Comunque, Akane, non giocare col fuoco...potresti scottarti!-
 
-Io non gioco, non l'ho mai fatto e in quanto a te...non serve ricordarti che sei sempre stato uno spirito libero!- Era scoraggiata. Stavano nuovamente litigando.
 
-Ok ho capito, notte Akane- Ancora una volta l'aveva chiamata per nome -Credo che dormirò sul divano-
 
-Fa pure- Non aggiunse altro ma il suo cuore la implorava di fermarlo.
 
Si rigirava pensandolo. Doveva arrabbiarsi con il veterinario ed invece era livida di rabbia col codinato. Lo voleva con sé.
 
-Ranma ...-
 
-Che c'è?-
 
-Vuoi ritornare di là ...con me- Aveva messo da parte il suo orgoglio.
 
-Che senso ha Akane? Perché non chiami il tuo Shin non dirò niente a Nabiki!!!Magari io chiamo Shan pu?!- Lui invece non ci riuscì. Lei non resistette. Si vestì
 
-Dove vai?-
 
-A casa di Shin ...hai casa libera fino a domani, puoi chiamarla... divertiti- Andò via con gli occhi lucidi, lui si maledisse.
 
 
 
Era andata a casa del suo ragazzo ma non lo trovò.
Il tarlo che Ranma le aveva insinuato non le dava tregua. Doveva sapere se veramente Shinnosuke si era messo d'accordo con Shan pu.
Decise di telefonargli.
 
-Shin?-
 
-Ciao tesoro-
 
-L' hai chiamata tu?- Il tono era basso, tetro.
 
-Chi?- Era stanco ma aveva capito.
 
-Non fingere di non capire!-
 
-Lui non ti ama è un libertino e solo così capirai-
 
-Cosa sei diventato?-
 
-Lo dici a me? Tu dormi con lui e i Kami solo sanno cosa altro lui prova a fare. Io cosa sono diventato? Sentiamo Akane Ti ha mai baciato?-
 
-Cosa?-
 
-Rispondi!-
 
-S..sì- rassegnata confermò.
 
-Bene, notte Akane....e per la cronaca chi dei due è cambiato non sono certo io! Non vado in giro a baciare le altre!-
 
-Shin shin....- aveva messo giù. Con la sua indecisione stava distruggendo il suo rapporto.
 Shinnosuke aveva ragione. Avrebbe messo le cose in chiaro con Ranma e col suo ragazzo.
 
 
 
*****
 
-Che diamine ci fai qui Ranma?- Era uscito. Aveva bisogno del suo amico.
 
-Secondo te Ryoga?-
 
-Litigato?-
 
-Come al solito lui è il buono ed io quello che si vuole scopare Shan  pu!-
 
-Zuccone il tuo passato ti frega...-
 
-Allora è inutile sperare-
 
-Se ti comporti così....-
 
-Ci provo ma...-
 
-Ma cosa...lei tornerà e non trovandoti a casa cosa deve pensare?-
 
-Non mi crederà mai!-
 
-Sforzati-
 
 
Esausto si addormentò sul divano della sua vecchia casa.
 
 
 
Mattina della gara  ore 6.00
 
Akane era rincasata ma il moro non c'era. Respirò provando dolore. Lui era con lei.
Lo vide rientrare stanco. Aveva dormito poco. Di sicuro aveva passato la nottata a divertirsi.
 
-Dove sei stato?- Sapeva che non ne aveva diritto ma glielo chiese.
 
-'Giorno a te!-
 
-Non mi hai risposto-
 
-Da Shan pu, ho seguito il tuo consiglio- Smise di respirare.
 
- Stai... stai dicendo sul serio?- Non aveva senso ma era tremendamente gelosa e si sentiva frustrata.
 
-Cambierebbe se dicessi che sono stato a casa mia, da Ryoga, mi crederesti? Ovvio che no perché credermi? Io sono Ranma non Shinnosuke.- Era triste ma sincero. Lei lo capì.
 
-Ti credo zuccone- sorrise. Finalmente.
 
-Grazie...A proposito nottata intensa?- Temeva.
 
-Si intensissima è stato un vero uomo- lo guardò. Doveva e voleva tenerlo sulle spine.
 
-Tu e lui?- Gli occhi si velarono di paura.
 
-Sì come da copione- Annuì con fare saccente.
 
-Almeno... è stato bravo, ti ha trattata con riguardo?- Si era voltato dall'altro lato. Il cuore si stava sgretolando. Lei era scoppiata a ridere.
 
-Cosa c'è di tanto divertente?- Con stizza si era girato per guardarla.
 
-Scusami nulla. Sì è stato un signore!!!-
 
-Senti... ho dormito male...vorrei farmi una doccia e...- Non ragionava più. L'unico pensiero è che l'aveva persa. Per sempre.
 
-Lui non c'era, aveva il turno ed ho dormito lì.-
 
-Cooosa?-
 
-Non ho fatto nulla baka!- Rise.
 
-Akane non fare più questi scherzi...io...- era troppo felice per continuare ad arrabbiarsi. L'abbracciò senza contare oltre il due.
 
-Ranma...-
 
-Mhhh-
 
-Avevi ragione, l'ha chiamata lui ma non  posso dargli torto. Io non  mi comporto certo meglio baciando un altro...-
 
-Io non  sono un  altro...-
 
-Sì ma..-
 
-Non aggiungere altro. Dai facciamo colazione e prepariamoci, ci aspetta un premio giusto?-
 
-Ok... prima stringimi!!!-
 
-Akane..-
 
-Si?-
 
-Grazie!!!-
 
-Per cosa?- Alzò il capo per osservarlo.
 
-Per essere così...Un puro, bellissimo, maschiaccio!!!-
 
-Il tuo maschiaccio!-
 
-Per sempre-

-Sempre....-
 
Doveva parlare e chiarirsi con Shinnosuke. Il suo baka stava diventando una tentazione troppo pericolosa. Non avrebbe resistito per molto.
 
 
*Film One day
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti.
 
Spero di non avervi annoiato…un pò lunghetto eh?
Akane è sempre più insicura….scegliere non è mai semplice.
Non mi dilungo….avete letto già tanto XD
 
Ele non l’ho accorciato va bene? Grazie di tutto bella beta!
 
Come di consueto grazie a chi legge, segue, preferisce, ricorda.
 
Un mega grazie a chi lascia il proprio segno!
 
Se ci sono errori perdonatemi, provvederò a correggerli.
 
Alla prossima. Baci Pia
 
 
   
 
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