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Autore: BaylieKey    25/06/2014    1 recensioni
E se vi parlassi di due migliori amiche? Arianna e Chiara. La prima, ossessionata dal computer, non aveva rapporti col mondo esterno, niente amici, troppe ore passate davanti a uno schermo a cercare la persona giusta. La seconda, amante delle discoteche, aveva tanti amici, troppi. Sarà lei a far allontanare Arianna dal suo mondo virtuale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1: Sai sempre come convincere tu! Erano le cinque di pomeriggio. Quattro e cinquantasei per la precisione. Chiara era andata a fare shopping: - Ho bisogno di scarpe nuove, spero di trovare qualche paio decente. Se torno tardi non spaventarti. Starò girando tutta la città. – così dicendo era sparita. Nel frattempo Ari decise di spendere il suo tempo nell’unico passatempo che amava: il computer. Un Asus n550jk nero, insomma, un computer perfetto. Preferiva mille volte passare il tempo con quel suo gioiellino piuttosto che fare shopping o fare amicizia. Tutto il contrario di Chiara. Ed era proprio qui che aveva conosciuto un ragazzo, su un gioco di guerra. Tra una partita e un’altra spesso si scambiavano delle frasi. - Sei molto brava in questo tipo di gioco, per poco non mi batti. Complimenti. – Aveva iniziato lui. Da lì, ogni occasione era buona per chattare. Ad Arianna piaceva molto la sua superbia, la incuriosiva; anche se comunque aveva ragione, lui era più in gamba di lei. Ma non per questo si abbatteva, anzi si allenava sempre di più per sconfiggerlo. Questo era uno dei suoi pregi: nessuno era mai riuscito a farla star giù di morale. Il ragazzo si chiamava Giuseppe, una persona simpatica e furba. Purtroppo non era di Pisa. Era della Sicilia, di Trapani. Lei sperava tanto di poterlo incontrare un giorno, anche se non si faceva molte illusioni. Immaginava che la distanza non glielo avrebbe permesso. Suonarono al citofono. Le sei e mezza. - Cavolo come passa il tempo quando ci si diverte! – esclamò Arianna sbalordita. Salutò il suo amico, chiuse il computer senza spegnerlo e andò ad aprire. Era Chiara. - Mi meraviglio, ha fatto presto. Pensavo tornasse per le otto.. – Passarono pochi secondi che lei aveva già fatto tre piani di scale a piedi. - Ma tu solitamente non prendi l’ascensore? – chiese Arianna incuriosita. - Non quando muoio dalla voglia di farti vedere le mie meravigliose scarpe nuove! – per poco Chiara non urlava dalla gioia. - Uh che bello, muoio dalla voglia di vederle guarda! – ribattè lei, col suo sarcasmo. - Stai zitta! Ti piaceranno sicuramente! Ti pentirai di non essere venuta con me! – Si fermò sul tavolo della cucina, vi poggiò la busta, cacciò lo scatolo e lo apri. Tacchi a spillo. Erano nere con delle borchie sulla punta. Dovevano essere sui dodici centimetri. Arianna per qualche secondo non emise un fiato. Poi le parole le iniziarono ad uscire di bocca: - Caspita, questa volta mi hai sorpresa davvero. Congratulazioni. Sono belli. Stavolta hai speso bene il tuo denaro. – - Sono molto soddisfatta di me. – pensò Chiara tra sé e sé – se ad una come Ari, che raramente indossa tacchi a spillo, le sono piaciute, allora ho dei gusti fantastici. – - Ma ora va di moda indossare una camicia sbottonata fino a far vedere quasi tutto il reggiseno? – chiese Arianna a Chiara appena vide il decolté dell’amica. - Spiritosa, avevo provato delle maglie ed evidentemente mi sarò dimenticata di abbottonare fin sopra la camicetta. Pensi sempre male. Hai un’idea troppo sbagliata di me. Mi sottovaluti. – replicò Chiara offesa. - Ma no amore, è che sono gelosa che vai così in giro. Scema! – e detto questo la abbracciò. -Ah, a proposito di questo, stasera vieni con me in discoteca. Viene Zayn e un suo amico, se non sbaglio si chiama Andrea, o Antonio, bo.. insomma, ti divertirai. Ci divertiremo! E ci sono due vantaggi. Il primo è che per un po’ non stai attaccata al computer, come fai sempre la sera, e il secondo è che conosci un ragazzo. Secondo me sarà anche carino. Certo, non bello come Zayn, ma sicuramente carino. Ah, e comunque non è un invito. E’ un ordine! – disse lei facendo l’occhiolino. - Oh, ma chi sei? Mia madre? Vabè, non ti rispondo nemmeno, tanto la sai la risposta qual è. Non mi dilungo più di tanto. – fece Arianna, sicura di sé. - Se vieni ti presto i miei tacchi, quelli nuovi che ho comprato poco fa. E’ un affare che non puoi rifiutare! Lo sai che io sono molto possessiva e gelosa delle mie cose e invece ti farò indossare i miei nuovi tacchi, tu li userai per la prima volta. Non farti pregare. – continuò Chiara, con quei suoi occhioni dolci. - No, ma grazie comunque dell’invito. – disse Arianna sorridendo. – Ho di meglio da fare. – - Ah..e se ti dicessi che io ho il numero di Giuseppe? Verresti? – fece lei, alzando un sopracciglio, sorridendo poi anch’ella. - Giuseppe?! Vuoi dire quello del computer? Ma stai scherzando? Non l’ha dato a me il suo numero di telefono! Figurati a te! – disse Ari sconvolta. - Ma vuoi paragonare me a te amore? Io posso avere tutto. – a quest’affermazione di Chiara risero entrambe. – Dai facciamo così, se vieni con me stasera, ti do il numero. Altrimenti lo strappo. – così dicendo, prese un foglietto dalla tasca del jeans e fece finta di strapparlo. - No no no! Va bene vengo! Ma i patti si mantengono eh! – sbuffò Arianna. – E comunque mi presti le scarpe. Anche perché io non ne ho di decenti, e andarle a comprare è l’ultimo dei miei pensieri. Sai sempre come convincere tu! - - Ovvio amore, e ricorda, io mantengo sempre le mie promesse. – ecco un altro suo occhiolino. – Ci divertiremo un mondo, fidati di me. – E dopo queste parole si abbracciarono.
  
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