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Autore: Aleister Crowley    21/08/2008    1 recensioni
“ E’ passato quasi un anno dalla fine dei combattimenti su Sephiro. Grazie ad un varco dimensionale situato sulla torre di Tokyo, Umi, Fu e Hikaru possono andare e venire da Sephiro liberamente. Ma una brutta sorpresa attende Umi…..”
[ - Siediti, Umi. Devo dirti una cosa importante riguardo ad Ascot.- disse Clef sedendosi.
Umi lo guardò. Era incuriosita ma sentiva dentro di se una strana inquietudine. Si sedette.
- Aspetta Clef. Glielo dico io- disse Plesea rimanendo in piedi alle spalle di Clef.
- Dirmi cosa?- chiese Umi che cominciava a spazientirsi.
- Ascolta, Umi…. Ascot è scomparso. Due giorni fa. E non sappiamo dove sia- disse Plesea velocemente.
Un silenzio totale seguì la notizia di Plesea. Poi un tonfo leggero. Il cestino da pic-nic era caduto a terra dalle mani di Umi e la torta si era rovesciata sul pavimento. Umi non la degnò di uno sguardo. Aveva capito il sottointeso della frase di Plesea: “ Non sappiamo dove sia… E se sia vivo” ]
Questa è la mia prima fan fiction^_^. Dedicata alla mia coppia preferita di Rayearth UmiXAscot ♥. Nel crearla mi sono basata sul manga, non sull’anime.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ascot, Umi Ryuzaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una finestra nel cielo

Cap.1
Dolore
- Umi! Siamo qui!-
Hikaru si aggrappò alle spalle di Fu cercando di saltare per farsi notare dall’amica. Era sabato mattina e la torre di Tokyo era già piena di turisti. Umi raggiunse le amiche avanzando con difficoltà.
- Scusate il ritardo ragazze-
- Non importa.- disse Fu sorridendo.
- Cos’è quello?- chiese Hikaru indicando il cestino da pic-nic che Umi teneva sottobraccio.
- Una torta. L’altra volta ho promesso ad Ascot che l’avrei portata- disse Umi sollevando il tovagliolo per mostrarla alle amiche.
- C’è parecchia gente. Dobbiamo andare all’ultimo piano- disse Fu preoccupata guardandosi intorno. Hikaru e Umi annuirono e si diressero verso le scale. Arrivate all’ultimo piano rimasero un attimo a contemplare la città dall’alto. Era una vista spettacolare e lassù non c’era nessuno, del resto era ancora mattina presto. Umi, Fu e Hikaru si presero per mano e chiusero gli occhi, concentrandosi. Una luce le avvolse e quando riaprirono gli occhi si ritrovarono nel grande salone del palazzo, a Sephiro.
- Sono arrivate! Clef! Plesea!- esclamò Felio avvicinandosi a Fu.
Hikaru si avvicinò a Lantis che osservava in disparte appoggiato ad una colonna.
- Benvenute!- esclamò Plesea entrando nel salone e abbracciando Umi, che sollevò il cestino per salvare la torta. Clef entrò subito dopo e alle ragazze bastò un’occhiata per capire che era molto stanco. Plesea cominciò a parlare velocemente, aggiornando le ragazze sulle ultime novità.
- La prossima settimana è il mio compleanno sapete? Verranno tutti!-
- Anche Eagle?- chiese Hikaru sorpresa. Eagle era da poco guarito dalla grave malattia che l’aveva portata ad un passo dalla morte.
- Si, certo. Lantis non te l’ha detto?- disse Plesea lanciando un’occhiataccia al ragazzo.
- Non volevo guastare la sorpresa- rispose Lantis con una punta di ironia. Hikaru sorrise.
- Allora la torta è stata un’ottima idea- disse Umi guardandosi intorno. Mancava qualcuno all’appello.
- Plesea, dov’è Ascot?- chiese Umi.
Felio, che fino a poco fa stava parlando a bassa voce con Fu, sbiancò come se avesse visto un fantasma. Lantis lanciò un’occhiata a Clef. Hikaru, Fu e Umi si guardarono tra loro perplesse. Che stava succedendo?
- Vieni con me Umi; devo dirti una cosa- disse Clef uscendo dal salone. Umi lo seguì insieme a Fu e Hikaru. Clef entrò nello studio seguito da Umi. Plesea, che aveva seguito in silenzio le tre ragazze, fermò Fu e Hikaru sulla porta.
- Non possiamo entrare?- chiese Hikaru fissando speranzosa Plesea.
- E’ meglio di no, ragazze, restate qui. Lascerò la porta socchiusa per farvi sentire e, appena usciamo io e Clef, entrate. Umi avrà bisogno di voi.- disse Plesea entrando nello studio. Fu e Hikaru si guardarono confuse ma decisero di seguire il consiglio di Plesea e si sedettero a terra, cercando di fare il minimo rumore possibile.
- Siediti, Umi. Devo dirti una cosa importante riguardo ad Ascot.- disse Clef sedendosi.
Umi lo guardò. Era incuriosita ma sentiva dentro di se una strana inquietudine. Si sedette.
- Aspetta Clef. Glielo dico io- disse Plesea rimanendo in piedi alle spalle di Clef.
- Dirmi cosa?- chiese Umi che cominciava a spazientirsi.
- Ascolta, Umi…. Ascot è scomparso. Due giorni fa. E non sappiamo dove sia- disse Plesea velocemente.
Un silenzio totale seguì la notizia di Plesea. Poi un tonfo leggero. Il cestino da pic-nic era caduto a terra dalle mani di Umi e la torta si era rovesciata sul pavimento. Umi non la degnò di uno sguardo. Aveva capito il sottointeso della frase di Plesea: “ Non sappiamo dove sia… E se sia vivo”. Clef e Plesea rimasero in attesa, preoccupati, di una reazione di Umi. Ma la ragazza teneva lo sguardo basso e sembrava immersa nei propri pensieri. Clef si alzò e uscì dallo studio seguito da Plesea che, passando, posò lievemente per un attimo la mano sulla spalla di Umi, per consolarla. Clef fece un cenno a Fu e Hikaru invitandole ad entrare. Le ragazze annuirono ed entrarono nello studio. Umi alzò lo sguardo. Le guardava ma sembrava non le vedesse. Fu e Hikaru l’abbracciarono in silenzio.
- Ragazze, cosa devo fare?- mormorò Umi.
  
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