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Autore: Shadow Eyes    21/08/2008    5 recensioni
Ora che Misa era vicina a Ryuzaki, Light aveva la certezza che sarebbe andato tutto secondo i piani. Aveva bisogno ancora una volta dei suoi occhi, non chiedeva nient’altro. Non appena lei gli avrebbe dato il segnale, per Ryuzaki sarebbe stata la fine.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Misa Amane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Game Over
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Ryuzaki, cosa starai macchinando adesso!?
Light scostò i suoi taglienti occhi nocciola dal volto di Ryuzaki, che gli rivolse un’occhiata interrogativa.
«Qualcosa non va, Yagami?» gli chiese inclinando leggermente il capo di lato.
«No, nulla.» rispose freddamente Light poggiando la schiena contro lo schienale rigido della sedia.
Il silenzio avvolse gravoso e assordante i due ragazzi.
Ryuzaki, accovacciato sulla sua sedia, afferrò la sua tazza di tè e cominciò a gettarci dentro piccoli cubetti di zucchero.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei…
Al settimo cubetto Light arricciò disgustato il naso e smise di contare le zollette che il ragazzo moro continuava tranquillamente ad immergere nella sua tazza.
Chiuse gli occhi e serrò la mascella, cercando di ignorare i leggeri ‘plock’ che producevano le zollette quando infrangevano la superficie bollente del tè e si ritrovò a pensare che se Ryuzaki fosse crepato di diabete, sarebbe stato tutto più facile. Maledettamente facile.
«Ora è tutto chiaro, Yagami…» Ryuzaki alzò gli occhi antracite su Light con uno strano sorriso, «A volte mi sorprendo di quanto possa essere difficile capire delle cose così sciocche…»
«Cos’hai capito, Ryuzaki?» chiese flemmaticamente Light, riuscendo a mascherare completamente il brivido freddo che gli corse lungo la spina dorsale.
Non gli sembrava di aver agito in maniera compromettente, né di essersi lasciato sfuggire particolari che potessero aiutarlo a risolvere il caso Kira. Che diavolo gli prendeva adesso, a Ryuzaki? Che diavolo aveva capito? Ma, soprattutto, come?
«Confessa, Yagami,» le labbra di Ryuzaki pronunciarono con studiata lentezza quelle parole mentre i suoi occhi inquisitori si piantarono nei suoi.
Light non mosse un muscolo. Era dunque arrivato il momento? C’era qualcosa che non andava. Qualcosa era andato storno, stava accadendo tutto troppo in fretta, troppo in--
«Ne vuoi una tazzina anche tu, non è vero? L’ho capito da come la fissavi.» decretò impassibile Ryuzaki riprendendo a zuccherare il suo tè come se nulla fosse. «Basta chiedere.»
Il cuore di Light saltò un battito e il ragazzo si trattenne a stento dal mandare al diavolo Ryuzaki spaccandogli la faccia a pugni. «No, grazie.» fu tutto ciò che disse.
Ne era certo, quello era sicuramente l’ennesimo trucchetto che il detective usava a bruciapelo per studiare le sue reazioni.
Maledetto bastardo…
Sorrise e abbassò lo sguardo sul tavolo; non era così idiota da sputtanarsi per così poco, Ryuzaki lo stava decisamente sottovalutando.
- Plock, plock, plock, plock… -
Ancora zollette, ancora quel rumore fastidioso.
Quella situazione stava cominciando ad innervosirlo. Erano più di due ore lui e Ryuzaki erano rinchiusi nella stanza di Misa a scrutarsi e studiarsi, cercando in ogni modo di prevedere quale sarebbe stata la prossima mossa dell’avversario per trovare un modo di contrastarla sul nascere.
La porta si aprì improvvisamente e fece il suo ingresso Misa con un vassoio in mano. «Light-kun!» annunciò Misa, «Ryuzaki! Misa ha avuto il permesso di uscire e così ha portato dei dolcetti!»
«Oh, grazie mille, Misa!» disse Ryuzaki scrutandola con quell’aria da imbranato che lo caratterizzava.
Light non disse nulla, si limitò a osservare il detective aiutare la ragazza a disporre i dolci sul tavolo.
Misa si voltò verso di lui sorridendogli e gli corse incontro abbracciandolo con dolcezza. «Che bello, Misa è felice di notare che Light la fissa così tanto!»
«Misa…» Light la scostò da sé senza tante cerimonie e le indicò il tavolo.
«Ah! Ma non avete ancora finito!?» domandò stupita Misa altalenando lo sguardo da un ragazzo all’atro.
«No, mi spiace, Misa.» le rispose Ryuzaki appollaiandosi di nuovo sulla sua sedia.
«Uffa! Misa non capisce… ci vuole così tanto?» borbottò la ragazza imbronciandosi.
«Misa, ti prego, siediti lì e stai buona.» le disse Light indicando una sedia vuota vicino Ryuzaki.
«Eeeh!? Perché Misa-Misa dovrebbe sedersi vicino a quel pervertito? Misa vuole stare vicino a Light-kun!!» sussurrò esasperata Misa aggrottando le sopracciglia.
«Misa, per favore…» le intimò lentamente Light lanciandole uno sguardo di intesa.
«Va bene, per Light-kun Misa è disposta a fare qualsiasi cosa…» Misa roteò su sé stessa e si avvicinò a Ryuzaki ora intento a sorseggiare il suo tè perso in chissà quali pensieri. «Ryuzaki?»
«Mh?» il ragazzo sollevò lo sguardo su di lei portandosi l’indice alle labbra.
«Misa vorrebbe sapere se può sedersi lì…» disse la ragazza leggermente a disagio per quello sguardo particolare che il ragazzo sembrava rivolgere solo a lei.
«Be’, non ci vedo niente di male… prego!» Ryuzaki accennò alla sedia e riprese a sorseggiare il suo tè.
Misa si accomodò lanciando uno sguardo a Light che le rispose con un leggero cenno d’assenso del capo.
Ora che Misa era vicina a Ryuzaki, Light aveva la certezza che sarebbe andato tutto secondo i piani. Aveva bisogno ancora una volta dei suoi occhi, non chiedeva nient’altro. Non appena lei gli avrebbe dato il segnale, per Ryuzaki sarebbe stata la fine.
La vide sporgersi discretamente in avanti, sbirciando oltre la spalla del ragazzo. Gli occhi azzurri della ragazza di posarono poi su di lui e scosse lievemente il capo.
Il segnale! Non c’erano problemi, via libera, allora!
Light gettò la sua carta al centro del tavolo e incrociò le braccia sul petto, abbandonandosi ad una risata sadica. «Questo non faceva parte dei tuoi calcoli, vero, Ryuzaki?»
Ryuzaki sgranò gli occhi e fissò incredulo la carta sul tavolo. «Yagami…»
La risata di Light rimbombò così crudele e cupa sulle pareti che Misa si aggrappò spaventata alle spalle di Ryuzaki. «Misa chiede scusa! Non pensava che Light-kun sarebbe arrivato a tanto!!»
Le pupille di Ryuzaki si dilatarono e, dopo aver ghignato, il ragazzo gettò con uno schianto secco la sua carta sul tavolo. «HA!! SCOPA!!!!!»
Light si bloccò. «Eh? Cosa!?»
«Tu hai appena gettato un re di coppe, no? Io ho risposto con un re di spade e dato che la tua carta era l’unica rimasta sul tavolo, ho automaticamente fatto scopa battendoti undici a tre per la… uhm… ventisettesima volta di fila, se non vado errato.»
«No, no, cazzo… no! Co-co… cosa, Misa, tu…» balbettò Light sbiancando e accasciandosi teatralmente sul pavimento, «Tu dicevi di amarmi, come hai potuto farmi questo? Scommetto che nel tuo piano fin dall’inizio, raggirami con quell’assurda storia della fidanzata disposta a tutto pur di compiacermi e invece tu… tu sei riuscita ad ingannarmi per tutto questo tempo! PER TUTTO QUESTO TEMPO!!»
«Ma…!» esclamò stordita Misa, con le lacrime che minacciano di caderle da un momento all’altro, «Misa ha fatto esattamente quello che Light-kun le ha detto di fare! Perché Light-kun è così cattivo con Misa? Misa ha visto che Ryuzaki aveva una carta diversa da quella di Light-kun e gli ha fatto cenno di agire!! Misa-Misa non ha colpa se poi la carta è cambiata!! Misa… Misa non ci sta capendo più nulla!» la ragazza si accasciò a terra tra i singhiozzi.
Ryuzaki le si inginocchiò vicino e le passò goffamente una mano tra i capelli. «Non preoccuparti, Misa, non è colpa tua.» disse spostando il suo sguardo imperscrutabile su Light, «Avevo notato qualche movimento sospetto alle mie spalle e così, per precauzione, ho sostituito la carta che avevo in mano con questa…»
Ryuzaki scrollò il braccio e dalla manica del suo maglione cadde una carta a terra.
Light arrivò carponi vicino alla carta e la raccolse. «Ma questa è… una foto di Watari in costume da bagno!?»
«Esatto.» rispose allegramente Ryuzaki, «Dato che ci sono molto affezionato, la porto sempre con me.»
Light sembrò cominciare a soffrire di disturbi nervosi. «Misa, ti sei fatta fregare da un stupidissima – e tra l’altro disgustosa – foto di Watari in costume da bagno!?»
«Misa non conosce questo gioco, cosa ne poteva sapere la povera Misa se Light-kun non le ha mai fatto vedere nemmeno una carta!!»
Ryuzaki raccolse la foto e si sollevò da terra, rinfilandosela nella manica della maglia.
«Oh, Cristo, Misa!!» stava intanto urlando Light con le lacrime agli occhi.
«Ah, Yagami…» disse Ryuzaki che nel frattempo si era avvicinato alla porta e l’aveva aperta.
«Che cazzo vuoi!?»
«Ora sono certo al 96,9% che tu sia Kira.»
«NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!» l’urlo disumano di Light risuonò in tutta la stanza, facendo esplodere tre finestre e facendo crepare le pareti circostanti.
La porta di chiuse solennemente alle spalle di Ryuzaki, facendo piombare nuovamente il silenzio nella stanza; si potevano udire solo i singhiozzi sommessi di Misa ed i tonfi delle testate che Light stava tirando contro uno spigolo particolarmente acuminato del muro.
Un leggero tlack, e la testa di Ryuzaki fece capolino dalla porta. «Anzi, no. Ora direi che sono certo al 100% che tu sia Kira.»
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!»










.:~*~:.

Oddio… XD quando m’è venuta in mente quest’idea non ho potuto fare a meno di scriverla e pubblicarla. Amo L e Misa (Ma davvero!?!? Ma dai...!! -_- n.d.Tutti) e odio quel coglione di Light.
Lo so, lo so… questa fic è una grandissima cazzata, ma sta a voi giudicarla, no? Fatemi sapere, mi raccomando!! ^_^

See ya,

Shadow Eyes
  
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