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Autore: Bibi_Herondale    27/06/2014    2 recensioni
Lieve spoiler sulla 5x10
Klaroline
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Elena Gilbert
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Pov Klaus
Stavo pensando a un modo per tornare a essere il re di New Orleans,  ma pur scervellandomi non riuscivo a venirne a capo, e questa cosa mi frustava assai molto, così presi una tela e dei pennelli e iniziai a dipingere ciò che il momento mi ispirava. Iniziai a mischiare colori su colori finché alla fine non mi resi conto di  ciò che avevo appena disegnato. Una tra le cose più belle della mia lunga vita. Lei.  Il suo volto, l’ultima volta che ci incontrammo lì, nel bosco, con le foglie tra i capelli, simbolo del nostro momento di passione passato insieme.  Io non l’avevo chiamata e lei non mi aveva chiamato. Ma d’altronde non potevo permettermi distrazioni, c’era in ballo la vita della mia famiglia. Lo squillo del mio telefono mi risvegliò dai miei pensieri: “Guai in paradiso?” dissi con ironia al mio interlocutore, ma mi rispose semplicemente con “Klaus, credo proprio  tu debba venire qui….”
Pov Caroline
Io avevo sempre adorato organizzare tutto, dalle feste a sorpresa ai grandi balli studenteschi….ma questo era troppo anche per me. Mi sentivo sola, nonostante gli  amici che mi stavano intorno  e che mi dicevano che mi capivano, e sì ok  mi capivano eccome avendo tutti quanti perso la propria madre in qualche modo. Non ci avevo mai fatto caso che ero l’unica con ancora una madre, che sapesse quasi tutto di me  e che mi volesse ancora bene. Ma ora anche io facevo  parte di quel grande gruppo di orfani di Mystic Falls. Ma al contrario di molti, anzi moltissimi di questo paese, mia madre era stranamente morta in un banale incidente, addosso un albero. Morta all’improvviso.  Niente di sovrannaturale. Ed era questa la cosa che più mi faceva imbestialire! Proprio ora c’era Elena che continuava a ripetermelo “ Care non potevi salvarla….non saresti arrivata in tempo”. Io rimanevo lì, impassibile, a guardare il muro. Dovevo ancora versare una lacrima. Mi sentivo svuotata, sola e abbandonata. ”Dai Care riposati, che domani sarà impegnativo” mi disse Elena mentre mi accompagna a letto e mi carezza i capelli aspettando che mi addormenti. Mi stavo per addormentare quando mi chiese “ C’è qualcosa che ti serve per  domani Care?”, inizialmente non risposi, finché a bassa voce non dissi “Vorrei tanto che lui fosse qui” e con questo sprofondai nel sogno.
Il giorno dopo
Pov Caroline
Qualcuno suonò alla porta. Andai ad aprire e mi trovai Tyler, vestito elegante per il funerale di mia madre. ”Care” mi disse gentilmente” mi dispiace molto” fece un passo avanti e mi abbracciò. “Ieri sera Elena mi ha chiamato e mi ha detto tutto” disse con un lieve sorriso rassicurante “ sono corso il prima possibile”,   “Grazie” le risposi io semplicemente, sciogliendo l’abbraccio il prima possibile.
 Al funerale c’era quasi tutta la città, ma non lui. In molti facevano discorsi su quanto lo sceriffo era una brava persona, e tutti mi facevano le condoglianze. Ero esausta, non riuscivo più a distinguere una persona dall’altra.  Al cimitero mi sentivo osservata. Non solo dalle persone lì intorno a me, in cerca di una qualche mia reazione, ma da qualcun altro. Mi girai di scatto verso gli alberi che circondavano il cimitero, ma non vidi nessuno.
Era venuta sera quando Tyler mi riaccompagnò a casa. Ero  davanti la porta di casa intenta ad aprirla, quando mi stupì chiedendomi  “ Care, vuoi  che ti faccio compagnia per stanotte?” Lo guardai e pensai quanto Elena si fosse sbagliata pensando che la persona che avessi  bisogno vicina in quel momento fosse Tyler. Nonostante sentissi una strana presenza che da tutto il giorno mi tormentava non avevo intenzione di passare un intera notte con colui che mi aveva spezzato il cuore, che aveva scelto la vendetta al mio amore. In più  mi fece incavolare ancor di più la frase che disse dopo “vedi….. io domani mattina devo ripartire per cose più importanti quindii….” Aprii la porta, mi girai e lo guardai dritto negli occhi “ Bene allora….fai buon viaggio Tyler e stammi bene” vidi giusto qualcosa  spezzarsi nei suoi occhi prima di sbattergli brutalmente la porta in faccia.
Andai in camera presi il mio pigiama formato da pantaloncini corti grigi e una maglia leopardata e andai in bagno a cambiarmi. Mi guardai allo specchio. Avevo delle leggere occhiaie sotto quegli occhi lucidi, che però non avevano versato una lacrima. Sentivo come se qualcosa mi bloccasse. Spalancai gli occhi quando vidi sopra il mio letto tre rose bianche, tenute insieme dal bracciale che Klaus mi aveva regalato. Feci appena in tempo a pensare al lui quando sentii un fiato sul collo e un leggero bacio posarmisi sulla guancia sinistra.
Pov Klaus
Le baciai la guancia, ah quanto mi era mancato il suo profumo delicato. Lei si girò e mi guardò con sguardo affranto e di……amore ?? No impossibile, eppure…. “ Che ci fai qui?” mi chiese sussurrando come se avesse paura che qualcuno la sentisse. Le presi una ciocca di capelli e gli e la misi dietro l’orecchio “ Stefan mi ha chiamato e mi ha detto tutto” Caroline fece un sorriso, uno tra i più sinceri della giornata “Mi capisce sempre.” La guardai con sguardo assorto, pensando che l’avrei  potuta io capire, stare io al suo fianco se lei fosse venuta a New Orleans, ma quello non era il momento per affrontare il discorso.
Pov Caroline
Era lì. Fermo. A guardarmi, con la mano ancora tra i miei capelli. Lo guardai bene. Aveva dei semplici pantaloni grici che gli cadevano giusti fino alle caviglie ed una semplice t-shirt bianca con uno scollo a v. Aveva un po’ di occhiaie sotto gli occhi. Mi preoccupai subito. Che non riuscisse a dormire la notte? Era preoccupato per qualcosa? Arrivai a incrociare io sui occhi, che sembravano preoccuparsi per me. A quel suo sguardo così amorevole non resistetti più, e mi abbandonai al suo abbraccio. Le sue braccia possenti mi tenevano stretta a sé come per paura che io cadessi. Mi sentivo finalmente protetta, tra le braccia del vampiro più potente di tutti, e cosa ancora più bella, degnava di queste manifestazioni d’affetto solo me. Rimanemmo dei minuti lì, in silenzio, l’uno abbracciato all’altro, dicendoci silenziosamente ciò che provavamo, finché qualcosa dentro di me si sbloccò e cominciai a piangere. Piansi finché non rimasi senza lacrime. Avevo ancora gli occhi lucidi e il respiro ancora  irregolare quando Klaus si staccò da me. Alzai immediatamente il viso, con la paura che lui se ne andasse. Invece mi posò una mano in un fianco e mi accompagnò a letto, mi fece stendere e mi rimboccò le coperte.” Dormi love” mi disse sorridendo e si fece per alzare quando io lo bloccai, prendendole un  polso.
Pov Klaus
Mi girai, guardandola e chiedendomi il perché mi avesse bloccato “ Ti prego, resta” bastarono quelle semplici tre parole a farmi stendere nel letto accanto a lei, facendo passare il mio braccio sotto il suo collo in modo da tenerla stretta a me e le diedi un bacio sulla fronte.” Grazie per essere venuto” mi disse sollevandosi un pò sui cuscini per guardarmi meglio. “Non dire sciocchezze love, io ci sarò sempre quando hai bisogno” dissi  guardandola con uno sguardo serio, lasciandomi poi a sorridere quando incrociai i suoi occhi stupiti dalla mia frase. ”Sai” dissi sospirando, per paura della sua reazione “ quando oggi  al funerale non ti ho visto versare nemmeno una lacrima ho pensato fossi non so, cambiata. Avevo paura tu avessi spento le tue emozioni.” Feci una pausa ma lei non parlò, cosi continuai” per fortuna invece sei sempre la mia Caroline”  dissi, strofinando la mia guancia tra i suoi capelli e inebriandomi del suo profumo.” Quindi eri tu che mi osservavi al cimitero da lontano, tra gli alberi?” mi disse guardandomi con sguardo accusatorio “ si” dissi sospirando “ non volevo disturbarti creando caos tra i tuoi amici “ mi guardò accigliata “Klaus, tu non sei di disturbo, anzi. Tu mi fai battere il cuore e mi dai la sensazione di essere unica e il fatto che tu sia venuto qui stasera mi rincuora, perché significa che qualcosa importo per te” sentii come se il mio cuore dopo secoli avesse ripreso a battere e non feci in tempo a risponderle che le nostre labbra si unirono  in un bacio tenero che diventò passionale. Sentii le sue mani tra i miei capelli mentre io le carezzavo tutta la schiena per poi arrivare a stringere la vita con una mano mentre con l’altra le carezzavo il viso. Ma questo non era il momento per darsi alla passione, ero venuto qui per lei, per sostenerla in un momento così delicato e non per approfittarne. Così mi staccai da lei e la guardai negli occhi. Aveva le guance leggermente arrossate come le labbra. Era stupenda. Mi guardò con occhi interrogativi ma io la feci semplicemente adagiare sui cuscini e mi posizionai vicino a lei e l’abbracciai stretta a me. Le sue mani mi carezzavano il petto mentre le nostre gambe erano intrecciate in un unico corpo. “ Devi partire?” la sua domanda mi fece tornare alla realtà, al fatto che sarei dovuto tornare a New Orleans ”Lo sai che ho degli affari da risolvere lì,……ma se tu vuoi io verrò di nuovo a trovarti” avevo paura di cosa avrebbe potuto rispondermi, magari non mi voleva più vedere e questo era stato solo un momento di debolezza ”Si ti prego” mi disse con voce un po’ incrinata “Magari la prossima volta in una situazione un po’ più allegra” finì la frase con una lacrima che gli scese sulla guancia, io gli e la raccolsi e poi le diedi un tenero bacio tra i capelli “ Be allora credo il nostro prossimo appuntamento sarà a New Orleans” dissi con un sorriso “perché?” mi chiese con sorriso “Be lì c’è festa tutti i giorni, credo ti piacerebbe” dissi con occhi sognanti pensando già al nostro prossimo incontro, ”Parlami un po’ della città” mi domandò con occhi supplichevoli. “Bè c’è il quartiere francese……….” .
Le raccontai di tutte le cose che saremmo andati a  vedere insieme, finché non si addormentò e io con lei. Dormii serenamente, senza incubi. Tutto grazie a lei. Fu dura lasciarla. La guardai bene, per non dimenticarmi quel momento.  Le spostai dei capelli dalla fronte. Le diedi un leggero bacio sulle labbra e me ne andrai. Con la promessa che l’avrei rivista presto.
Pov Caroline
Mi svegliai sola. Aprii gli occhi e guardai il posto vuoto accanto a me. Mi mancava già la sua presenza, i suoi baci rassicuranti e i suoi abbracci. Notai una piccola borsetta. La aprii. E ciò che era dentro mi fece sorridere. C’era un biglietto di sola andata per New Orleans e in piccola scatola un semplice anello con al centro un diamante e un piccolo foglio attaccato con su scritto ”Simbolo di una promessa”.
 
Note dell’autrice
Heilaa :) questa è la mia prima storia quindi pleasee recensite e ditemi che ne pensate e come migliorare
Ciaooo :)
P.S: KLAROLINE FOREVEERRRRR <3 <3 <3
  
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