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Autore: Gleeky_00    27/06/2014    0 recensioni
Darren non dorme,non lo fa più da quando una persona ho compiuto un gesto semplicissimo ma che ha causato nella testa del riccio un vero e proprio tornado di pensieri.
Quante ore di sonno abbiamo perso pensando al motivo per cui non dormiamo?
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non hai mai avuto problemi nel dormire.

Eri un bambino molto tranquillo, ovviamente facevi i capricci come tutti, ma finché eri in braccio alla tua mamma, hai sempre dormito.

Quando sei andato a vivere da solo non è cambiato poi molto, andavi a dormire tardi e ti svegliavi tardi, come ogni ventunenne che si rispetti.

Quando la tua carriera è decollata, hai dovuto adattarti, niente più maratone di Harry Potter con gli amici, il giorno dopo dovevi andare al lavoro ed essere fresco e riposato.

Tutti gli eventi ai quali hai partecipato ti hanno tolto un bel po' di ore di sonno, ma hai recuperato nei week end.

Se ora fossi uno scrittore-e non lo sei tu sei un musicista - diresti che non sapresti quando questa insonnia è cominciata, diresti che forse non è iniziata per quel motivo, diresti che è ancora un mistero ma non è vero, non è vero niente e lo sai bene. Sai quando hai cominciato a non dormire più e non sai dire se avresti voluto che accadesse o meno.

E' successo un giorno di Luglio.

Luglio 2014.

Luglio 2014...

Ti sembrano passati miliardi di anni da quel momento, da quando eri solito tenere i capelli ingellati tutto il giorno e poi una volta a casa, andavi immediatamente sotto la doccia, non lo ammetterai mai ma ami i tuoi ricci.

Quando ti mettevano quegli strani pantaloni che ti stavano stretti e li odiavi, li odiavi davvero per arrivarti solo fino alle caviglie.

Quando ti vedevi in TV, mentre eri seduto sul divano e pensavi Quello sono io, sono arrivato fino a qua.Non che ora sia cambiato molto, solo che... Ti manca un po' recitare, ti manca ma in fondo la vita da star è tutta una recita quindi non puoi lamentarti.

Luglio 2014, quando tutto è finito.

Ti è stato chiesto che cosa avresti voluto fare dopo Glee e hai sempre risposto scherzosamente, ma in realtà era uno dei pensieri che più ti attanagliava.

Quando hai capito che la musica era la tua sola e unica aspirazione, avresti dovuto essere felice, avresti dovuto attendere con gioia il momento in cui quell'uomo pelato che non vedi da tanto tempo avesse detto 'Stop!' e tutti si sarebbero salutati con baci e abbracci ma... Non è andata così.

Nel Luglio 2014 tu eri triste perché un periodo della tua vita si chiudeva e tu non potevi fare niente, mentre chiudevano quelle telecamere e spegnevano la luce sulla vita di Blaine Anderson che, cavolo era così diverso da te, ma hai sempre cercato di farlo un po' tuo.

Ora però stai bene, ora pensi che la tua vita sia in salita, una salita gloriosa verso la felicità e allora perché continui a pensarci?

Perché?

Perché i tuoi occhi aperti circondati dal buio della notte te lo ricordano.Ti ricordano che è per quel motivo che non dormi, non più almeno.

Era Luglio 2014 quando una luce è caduta, proprio mentre stavate girando quella scena, che doveva solo un minimo pezzo di quei quaranta minuti che ti sconvolgono di emozioni, e quasi ti viene da ridere quando pensi che tutte le persone che hanno visto passare quella scena davanti ai loro occhi, non sapranno mai cosa è accaduto e nessuno, nessuno, nessuno, nemmeno tu sai che cosa cavolo è accaduto nella tua testa e in mezzo al tuo petto.

Ryan si era molto arrabbiato, aveva detto che era un pericolo per l'incolumità degli attori e aveva ragione, quando hai sentito quel tonfo, il tuo cuore ha cominciato a battere forte.

Vi avevano in pratica abbandonati in quel letto, tutti troppo impegnati a mettere a posto le luci, a gridare, a ridere, a scherzare, vi avevano completamente dimenticati e tu avevi avuto la brillante idea di togliere le coperte, faceva troppo caldo, anche se eravate entrambi in boxer, bel costume di scena eh?

A te piaceva.

Ti eri girato dall'altra affondando nel cuscino bianco mentre guardavi decine di corpi cozzare uno contro l'altro e le loro voci non le sentivi quasi più, era come se foste immersi in una bolla che comprendeva solo te, lui e il materasso, quel materasso che dopo qualche minuto avevi sentito cigolare e d'istinto ti eri voltato, anche se non volevi farlo, perché sapevi, e sai tuttora benissimo che effetto ti fanno quegli occhi troppo azzurri, troppo, non possono essere così di natura e sapevi benissimo che quel nodo allo stomaco non ti piaceva, non volevi riprovarlo ma allo stesso tempo era un costante ti prego ti prego voltati, guardami e c'era il suo viso, così vicino ma allo stesso tempo così lontano, lontano nel mondo dei sogni, chissà magari è lì che prende ispirazione per le sue storie, magari è lì il vero Chris Colfer e non il perfetto ventenne prodigio che vuole mostrare in giro magari, magari, magari… Ma tanto non lo sapevi e non lo saprai mai, sapevi solo che si era accoccolato contro la tua spalla poggiandoci la guancia e una caviglia si era intrecciata con la tua e non avevi la minima idea di cosa fare perché no, no, no, non sta bene, non dovrebbe dormire così appiccicato a te, dovresti spingerlo via... E se qualcuno vi fa una foto?

No, no, no, troppo rischio, troppo.

Ma il tuo corpo non reagiva, se ne stava lì fermo, come il mare calmo, mentre nella tua testa imperversava la tempesta, poi accadde qualcosa, qualcosa che ti fece rilassare e dimenticare tutto e tutti, e solo un minuscolo respiro caldo che s’infranse contro la tua gola. Fu come esalare il primo respiro per la seconda volta, il suo fianco si alzava e abbassava al ritmo di quella dolce brezza e avresti voluto allungare le mani e percorrere le sue costole come fossero scale, ma non osasti muoverti, non volevi svegliarlo, era così bello con quella bocca semiaperta e la sua guancia era così morbida contro la tua spalla e non avresti dovuto pensare queste cose, lo sapevi bene, ma muovesti leggermente la caviglia e non eri abituato a sentire gambe nude così ruvide e pelose contro le tue, questo però non ti disturbava, un altro campanello d'allarme.

Avresti voluto essere abbastanza coraggioso da tirare su un braccio e avvolgerglielo intorno alle spalle, ma fosti solo capace di respirare freneticamente e guardare il soffitto sopra di te, mentre le tue pupille si muovevano come impazzite.

Non avresti saputo dire quanto tempo passò quando vedesti una piccola sagoma ai piedi del letto, non osasti alzare la testa, qualsiasi movimento avrebbe potuto spezzare quella meraviglia che era l'uomo che dormiva sulla tua spalla.

- Darren ma cosa-

Alzasti leggermente la testa e ti portasti la mano, che non era intrappolata fra i due corpi caldi, alle labbra, in segno di silenzio.

Lea alzò le sopracciglia e se ne andò verso i camerini senza fare domande, quella donna è sempre riuscita a capire quando era il momento giusto per dire qualcosa e quello non lo era.

Riuscisti anche a fare un mezzo sorrisino, mentre ti accoccolasti anche tu contro il suo corpo. Lui mugolò qualcosa e non avresti voluto capire cosa stava dicendo, avrebbe potuto essere qualcosa che faceva male e ne stavi provando già abbastanza in quel momento.

Il suo respiro continuava a infrangersi sulla tua gola ed era come se in quel preciso punto si fosse formata una chiazza, una chiazza umida e calda fatta di sogni e parole di troppo e solo di lui, lui, lui.

Chiudesti appena gli occhi e forse ti addormentasti anche tu perché la voce di Dante sembra arrivare da molto, molto lontano e all'improvviso quel calore che non era caldo, ma solo calore se ne stava andando ed eri così disorientato e lui aveva i capelli tutti spettinati e la guancia con una chiazza rossa sopra e avresti voluto solo accarezzarlo e non sapevi neanche perché, si toccò la chiazza con una mano e poi si voltò verso di te, toccandoti la spalla e poi rise, rise e tu ridesti, anche se continuasti ad ansimare come un idiota, poi ti chiese scusa con quella leggerezza che ti spaccò il cuore in due, perché lui non aveva la minima idea di cosa tu stessi provando,salverai anche delle vite Christopher ma dentro i miei occhi non ci sai proprio guardare.

Poi si alzò e andò via, se ne andò lasciandoti lì con cento domande nella testa come aveva sempre fatto perché lui ti ha fa fottutamente male ogni volta che sorride, ad ogni passo che fa, ogni parola che dice, solo… lui ti fa male.

Sentisti distintamente Ryan borbottare qualcosa sul venire prima domani mattina ma tu volevi solo scappare perché cazzo quel letto era così freddo ed era Luglio, era impossibile!

Ti precipitasti nel tuo camerino e ti rivestisti, non provasti neanche a bagnarti i capelli per far andare via il gel, te Ne andasti e basta, i sedili di pelle bruciavano ma bruciava di più quel punto sulla tua gola che continuavi a toccare e toccare, come se fossi alla ricerca di qualcosa e non c'era niente, niente e non ti eri mai sentito così nemmeno con lui, cosa ti aveva fatto oggi?

Forse era stato solo una giornata no per te, forse stavi entrando in qualche crisi artistica sapevi solo che era un tuo collega, un tuo dannatissimo collega, era un uomo, stavi impazzendo Darren?

Che ti stava succedendo?

Era lo stress.

Glee stava finendo, dovevi firmare un sacco di fogli tutti i giorni per far uscire quel maledetto CD, Mia continuava a dirti di voler cambiare meta per le vacanze, Chuck ti chiamava continuamente per convincerti ad andare a trovarlo, era stress, solo stress, stress...

Da quel giorno non hai dormito, non di notte almeno, non in un letto.

Qualche volta sei crollato sul divano con la chitarra sullo sterno, alcune volte hai dormito in macchina per poi trovare due ore dopo foto su internet di te con la bocca aperta e gli occhiali storti mentre dormi, alcune volte Mia si è preoccupata quando nel bel mezzo della notte ha aperto gli occhi e ti ha visto mentre fissavi il soffitto, ti parla, ti fa dei massaggi, fa l'amore con te,alcune volte cantate pure, ma niente. Rimani lì fermo a pensare, pensare a cosa poi?

Non sai neanche più a cosa pensi.

Alcune volte pensi a te, alla tua vita, che cosa vorresti che ci fosse di diverso, al mondo, ai tuoi genitori, alla tua donna, alcune volte pensi perfino a lui e a tutti quelli che ti hanno voluto bene e ti tocchi quel punto sulla gola che brucia ancora e cavolo, cavolo, cavolo sei nominato agli MTV music awards, stai facendo un sacco di soldi col tuo CD, stai riempendo stadi con la tua musica, che cosa ti importa di quel pezzo di pelle?

Forse hai bisogno di un appiglio, hai bisogno di sapere che non sei un automa, che loro non possono controllarti, che tu continuerai a essere un umano e gli umani provano sentimenti sbagliati e quel pezzo di pelle è il tuo sentimento sbagliato.

Dio, perché deve essere tutto così fottutamente complicato?!

Nei tuoi deliri notturni ti chiedi se in un universo parallelo anche Blaine si chieda perché la vita sia complicata, ma la sua non lo è più ormai, ha il suo Kurt accanto e non gli serve altro, ti chiedi se Chris riesca a dormire nella sua bellissima casa a venti chilometri dalla tua, ti chiedi se lui lo abbia trovato il suo Blaine e se quella che dorme vicino a te è il tuo Kurt e sorridi. Sì, sì, sì è la risposta e la svegli e la baci, la notte ti avvolge, non ti farà dormire, ma ti permette di pensare e alcune volte fa bene pensare.

È passato un anno e mezzo da quando l'ultimo riflettore si è spento sul set di Glee e quel punto sulla gola non brucia più, ormai toccarlo è come un'azione naturale per te, stai cominciando a dormicchiare un po' la notte e forse è un bene. Forse stai dimenticando, forse tutto sta passando, oppure sta cominciando.

Poi un giorno ti inviano uno script.

È un film tratto dal suo nuovo libro.

Non li leggi mai i suoi libri, c'è più di lui lì dentro che nel suo corpo e tu non hai bisogno di lui.

Ti vuole come coprotagonista accanto a lui.

Ti manca recitare e forse è solo una scusa che ripeti a te stesso quando dici sì.

Quando lo rivedi, sta ridendo e quella risata ti fa bruciare la pelle.

Le riprese vanno alla grande e il film è un successo.

Girate una scena di sesso e sentire di nuovo la sua pelle così vicina ti completa e allo stesso tempo ti distrugge.

Una settimana dopo rende pubblica la sua relazione con Will e questo intervallo, lo trovi estremamente sospetto.

Viene nominato ai National Book Award nella sezione della letteratura per ragazzi, tu ti porti a casa un MTV Music Awards.

Vedi in TV il suo sorriso e pensi che, per una volta, sembra sincero.

Porti Mia alle Hawaii, le chiedi di sposarti sulla spiaggia e appena sussurra sì, sai per certo che tu e Chris d'ora in poi dormirete bene.

 

 

 

 

N.d.a:

Ehm...non lo so,per me la CrissColfer è l'angst okay?

Ringrazio tantissimo la mia fantasmagorica beta babykit87l,ti adoro e spero che tu lo sappia <3

Spero vi sia piaciuta unicorni e sapete sempre dove trovarmi cioè sulla mia pagina FACEBOOK <3

Alla prossima <3

   
 
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