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Autore: FrancyCece9    27/06/2014    2 recensioni
Sofia e Christian sono innamorati l'uno dell'altra ma credono di non essere ricambiati, un incontro speciale farà chiarire i due fino a farli attrarre come calamite?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Oggi ho un turuturuturu per la testa che fa turuturuturu e non mi passa, lo fa sempre quando esci un po’ da solo ed io resto pressappoco dove sono. Se potessi fermerei i tuoi passi in un momento, per scoprire dove sei se mi stai portando dentro, meno male che tra noi sta nascendo un sentimento che fa turuturuturutu

P.O.V Sofia

Sofia si buttò sul letto e iniziò a fissare il soffitto, il suo unico pensiero fisso continuava a ronzarle per la testa, Christian, il suo Christian, la sua cotta segreta; già per il diretto interessato non sapeva nulla e forse era meglio così, Christian era un ragazzo complicato e certamente non aveva tempo di pensare alle ragazze. Sofia viveva la sua cotta in silenzio, lo osservava e sorrideva dentro di se, quando lo vedeva ci rimaneva secca, lo vedeva poche volte, in fondo andavano ai gruppi adolescenti insieme, le sue uniche occasioni per vederlo, innamorarsi ancora di più e poi tornare a casa e sognare ad occhi aperti. Qualsiasi gesto lui facesse veniva registrato nella memoria di Sofia che prontamente raccontava tutto, per filo e per segno, alle sue migliori amiche. Quante volte le avevano detto di lasciar perdere, di dimenticarlo, di non aspettarlo in eterno, eppure Sofia non riusciva a scordarsi Christian, o meglio, non ci provava nemmeno, perché non ci voleva provare, perché in fondo le piaceva sorridere e gioire per una buonanotte speciale che le aveva dato lui, le sue amiche le avevano detto che non era speciale una buonanotte, ma Sofia non era d’accordo, il “Buonanotte Sofi” di Christian era speciale, dedicato solo a lei, non era un “Buonanotte” generico, valido per tutti. Ancora buttata sul letto iniziò a interrogarsi su dove fosse in quel momento Christian, chissà se è a casa oppure è fuori con i suoi amici, chissà se si sta divertendo oppure se è da solo a pensare, chissà se sta pensando a lei, al loro incontro casuale a casa della migliore amica di Sofia e del migliore amico di Christian. Sofia ritornò con la mente al pomeriggio, si erano salutati sorridendo, davanti agli occhi dei loro migliori amici, avevano scambiato qualche convenevole “Come stai?” “Tutto ok” “Ci vediamo” “Va bene” e poi si erano separati, Sofia in taverna a guardare un film e Christian in salotto a giocare alla Wii.

Io vorrei chiamarti ma non ho una scusa, e hai sbagliato a darmi il numero di casa, non riesco a immaginarti tutta sola, che peccato che non te l’ho detto ancora che non sto mangiando più che non vedo più gli amici

P.O.V. Christian

Christian, mani in tasca e sguardo a terra, percorreva la pista ciclabile calciando ogni tanto alcuni sassolini, non aveva voglia di tornare a casa dai suoi, nemmeno di studiare aveva voglia, ora che era cominciata l’estate la poca voglia che aveva era svanita nel nulla, eppure era stato rimandato anche quell’anno, non era molto fiducioso sul suo futuro, chissà se l’avrebbero promosso, ci sperava tanto, ma la voglia di impegnarsi era poca. Eppure Sofia gli aveva chiesto se aveva bisogno di una mano che gliel’avrebbe data volentieri, già Sofia, la bella Sofia; erano circa sei mesi che si era innamorato di lei e ancora non si era dichiarato, non poteva dichiararsi, doveva rimanere in silenzio, perché Luca ci provava oramai spudoratamente con Sofia e lei sembrava respingere ogni sua battutina o complimento che fosse con frecciatine o risposte acide, però, Christian era dell’idea che “Chi batte ama”, quindi Sofia aveva una cotta per Luca. Però lui era veramente cotto di Sofia che all’apparenza sembrava acida e fredda, ma in realtà, lui l’aveva capito, era solo uno scudo per difendersi, non conosceva bene la sua storia, in fondo la conosceva solo da tre anni, però doveva essere stata ferita più volte.
Tirò fuori dalla tasca il telefono, aprì whats app e cerco tra i contatti il numero di Sofia, ci cliccò sopra, sotto il nome comparse la scritta “Online”, Christian si fermò in mezzo alla ciclabile vuota, aveva una voglia irrefrenabile di scrivere a Sofia, ma con che scusa, cosa poteva dirgli? Scrisse “ciao” e poi mise una faccina sorridente, fermò il dito in aria prima di premere su Invia, magari era da sola, a casa, oppure era con le sue amiche, sicuramente non stava pensando a lui, magari a Luca e alle sue battutine, premette sul tasto Cancella e chiuse l’applicazione, rimise il cellulare in tasca e ricominciò a camminare, moriva dalla voglia di dichiararsi alla sua Sofia, di dirgli che negli ultimi mesi gli era passata la fame, mangiava meno, che usciva poco con i suoi amici, che spesso aveva la testa fra le nuvole, che la sognava la notte, che era geloso e allo stesso tempo invidioso di Luca, che le piaceva così com’era con i suoi difetti e i suoi pregi. Riaprì whats app, riscrisse il messaggio e stavolta lo inviò sul serio, Sofia era ancora online, in fondo perché non poteva scriverle, erano amici, cosa gli importava di Luca, erano amici certo, ma la guerra in amore è lecita.

Che mi manchi solo tu, i tuoi baci i tuoi sorrisi, ma qualcosa tra di noi, può succedere lo stesso non ci arrenderemo mai fino a che sarà successo.

P.O.V. Sofia

Come gli mancava, eppure l’aveva visto quello stesso pomeriggio, anche se per poco, gli mancavano un sacco di cose di lui, il modo di parlare, quello di sorridere, gli abbracci che si davano ogni tanto, le risate fatte assieme, da un po’ di tempo Christian si era allontanato da lei e non capiva il perché, sembrava più distaccato, distante. Il telefono di Sofia s’illuminò, lei svogliatamente guardò lo schermo, quasi gli prese un colpo quando vide il mittente del messaggio: Christian. Sofia strabuzzò gli occhi, controllo cento volte prima di lanciare un urlo, nonostante fossero le dieci di sera, Christian le aveva scritto, si alzò in piedi e lesse il messaggio “Ciao” con una faccina sorridente, lei scrisse lo stesso e lo inviò, aspettò però alcuni minuti, non voleva fargli credere che stesse proprio aspettando un suo messaggio. Lanciò il telefono sul letto e iniziò a camminare su e giù per la stanza in attesa che gli rispondesse. Pochi secondi dopo gli rispose “Che fai?”, lei fissò il cellulare, che stava facendo? Avrebbe potuto mentire dicendo che era fuori con le amiche oppure dire che era a casa, optò per la seconda, voleva essere sincera con lui, aspettò qualche secondo prima della risposta da parte di Christian “Ti va di andare sulla ciclabile a fare un giro?”, Sofia rimase immobile a fissare lo schermo illuminato del cellulare, si o no? Le andava? Certo che le andava, non aspettava altro, digitò “Ok, dove ci troviamo?” rispose lei, abbandonò il telefono sul letto, spalancò l’armadio e iniziò a cercare qualcosa di carino da indossare, dopo alcune prove optò per una t-shirt grigia con gli inserti di pizzo e degli shorts di jeans, s’infilò le converse e uscì di casa, Christian le aveva dato appuntamento dieci minuti più tardi alle panchine sulla ciclabile. Passeggiava svelta, camminava mezzo metro sopra il suolo, sprizzava gioia da tutti i pori, Christian le aveva chiesto di uscire, finalmente. Imboccò la ciclabile, e lo vide seduto su una panchina, si fermò alcuni secondi, non l’aveva ancora vista, si sistemò i capelli, fece un respiro profondo e ripartì, arrivata alla panchina Christian tirò su la testa, le sorrise e le fece segno di accomodarsi, lei rispose con un timido ciao, poi si sedette accanto a lui.

P.O.V Christian

Christian rimase un po’ in silenzio, ora che era li vicino a lei non riusciva a dire niente, gli succedeva sempre così quando c’era lei, balbettava, si dimenticava le parole, in pratica parlava poco non diceva niente di che, la guardò un’altra volta, i capelli castani poco più lunghi delle spalle, gli occhi azzurri che diventavano verdi o grigi a seconda della luce del sole, era semplicemente bellissima, avrebbe voluto farle una dichiarazione di quelle che faceva alla festa finale del campo, ma non gli veniva in mente niente di sensato
-Che facciamo?- Sofia ruppe il silenzio creatosi
-Stiamo qui seduti?- domandò Christian, Sofia annuì guardando la ciclabile deserta –Sei ancora disposta ad aiutarmi con la scuola?- le domandò a bruciapelo
-Si certo, quando vuoi- rispose lei sorridente
-Ok, magari non quando esci con le tua amiche o con Luca- disse lui, subito dopo si pentì, lei si girò verso di lui
-Luca?- chiese lei non capendo
-Si, dai non l’hai capito, Luca ti sbava dietro da mesi- spiegò Christian appoggiandosi allo schienale della panchina
-A me Luca non piace- disse candida Sofia, Christian si girò di scattò verso di lei, esultò interiormente –Mi piace un altro- continuò lei, Christian smise di esultare
-E chi è?- chiese Christian curioso
-Non si può sapere- rispose lei sorridendo beffarda
-Lo conosco? Questo puoi dirmelo- riprovò Christian, lei si girò verso di lui e rimase in silenzio
-Si, lo conosci e anche bene- replicò lei, lui iniziò a passare in rassegna tutti i suoi amici, ma non gli veniva in mente nessuno
-E perché non ti dichiari?- domandò lui
-Perché credo di non piacergli, e poi non sono brava in queste cose-
-Ma come?- chiese Christian stupito
-Non sono brava in queste cose, mica come te che fai delle dichiarazioni da favola- rispose Sofia spostandosi una ciocca di capelli -Aiutami tu?- gli propose poi, lui scosse la testa
-Eh dai, aiutami- lo supplicò scherzosamente sporgendo il labbro inferiore in avanti, lui la guardò sorridendo, poi scoppiò a ridere
-Ma se non so chi è, come faccio, e poi le ho sempre fatte per le ragazze, per i ragazzi non so come si fa- si giustificò lui
-Allora non mi dichiarerò mai- disse lei incrociando
-Vedrai che troverai le parole adatte, che poi non servono tante parole, un bacio vale più di mille parole- disse Christian passandosi una mano nei capelli riccioli

P.O.V Sofia

Mancava veramente poco, se lui avesse accettato di aiutarla si
sarebbe finalmente dichiarata, ma lui aveva rifiutato
-A te piace qualcuna?- domandò curiosa
-Si, ma a lei piace un altro- replicò Christian, non lo sapeva, non se lo aspettava
-Che sfigata, si perde una dichiarazione stupenda- commentò Sofia cercando di nascondere la delusione
-Pensa c'è l'avevo già pronta- disse lui abbassando lo sguardo, Sofia rimase in silenzio -La vuoi sentire?- le chiese, lei alzò la testa e si girò verso di lui, cercò di non far trasparire nessuna emozione, eppure era difficile, voleva sentirla la dichiarazione, ma sapeva che non era per lei, alla fine non ci sarebbe stato nessun bacio come nei film, certo moriva dalla voglia di sentire una dichiarazione alla Christian, ci pensò ancora un po', alla fine era meglio un rimpianto di un rimorso, no?
-Spara- disse Sofia, Christian fece un respiro profondo
-Sono circa sei mesi che non riesco a vederti come una semplice amica, più ti vedo e più m'innamoro, i tuoi occhi azzurri sono delle calamite per i miei, è vero siamo molto diversi, ma come per le calamite, gli opposti si attraggono no?-disse Christian, Sofia fissava il ricciolo sconvolta, non riusciva a parlare -Non so se sono seriamente innamorato oppure è una cotta passeggera, so solo che sei sempre nei miei pensieri e se a te succede la stessa cosa, allora baciami perchè io per adesso non riesco a stare senza di te, Sofia- concluse Christian, Sofia spalancò la bocca
-Si chiama come...- non terminò la frase
-Te- concluse Christian abbassando lo sguardo, Sofia rimase senza parole, fece due più due, la dichiarazione era per lei? Si girò lentamente verso di lui
-La dichiarazione è per...- rimase in silenzio un altra volta
-Eh già!- disse lui fissandosi le scarpe, Sofia cercò di fare mente locale, ripercorse le ultime frasi dette da Christian "se provi le stesse cose, allora baciami", deglutì, si girò di nuovo verso Christian, gli alzò il mento affinché la guardasse negli occhi
-Ora ti svelo un segreto pure io- disse Sofia -Quello che mi piace si è appena dichiarato- disse prima di avvicinarsi a lui, i loro nasi si sfiorarono, Christian sorrise e la baciò.


Angolo dell'autrice:
Hola a tutti! Eccomi con una nuova one-shot, ispirata da una mia amica, Chiara, che saluto e ringrazio. Che ve ne pare? Mi lasciate una piccola recensione? Le parti in corsivo sono un pezzo di una canzone "Turuturu" che mi piace molto
Un bacio a tutti
Francesca

  
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